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La mitica DeLorean: il suo retrofit elettrico

 di Rossella Le Donne

 

Chi di voi non ricorderà la celebre trilogia fantascientifica di Ritorno al Futuro , il suo  successo è stato internazionale ed ha fatto la storia del cinema unendo fra loro addirittura più generazioni.

La saga  aveva come protagonisti Marty Mc Fly e il suo amico scienziato “Doc”  Emmet Brown, ma soprattutto la sua straordinaria De Lorean , una meravigliosa macchina del tempo che ha fatto volare con la fantasia milioni di fans in tutto il mondo .

Ebbene sono trascorsi 25 anni dal lancio di Ritorno al Futuro e dalla prima avventura di Marty Mc Fly   che alla velocità di 88 miglia orarie con la mitica  De Lorean riusciva a  catapultarsi   nel lontano  1955 , dove conosceva suo padre e sua madre ancora giovani liceali.

Siamo nel 2010 e la rivista Wired Italia per  festeggiare l'anniversario della saga di Robert Zemeckis  sponsorizza l'”Electric race”   che vede  il retrofit elettrico  di una  vecchia ma ancora affascinante De Lorean, il cui motore 2.8 V6 di origine PRV, non avrà questa volta come combustibile l'immondizia o il plutonio  come nel terzo capitolo della saga, sicuramente combustibile  futuristico per quei tempi. Il suo motore, con un'autonomia dichiarata di 220 km,   viene sostituito con un  propulsore elettrico realizzato artigianalmente da Roberto Vizzi  , mentre l' allestimento elettronico interno viene   realizzato interamente dalla Samsung .

L'iniziativa nasce da Enel  e dalla E-cars now! Italy , una community italiana open source che sostiene e promuove il  concetto di “retrofit” ovvero la conversione di veicoli euro 0 in veicoli elettrici . Il viaggio della DeLorean , disegnata negli anni 80' da Giugiaro , è iniziato il 25 ottobre con partenza da Piazza Duca d'Aosta a Milano e si è concluso  a Roma  il 28 ottobre in occasione dell'apertura del festival Internazionale del Cinema Quale migliore scenario per una auto che che è degnamente entrata a far parte a pieno titolo della storia del cinema al pari della Aston Martin di 007 ,  della storica Lancia Aurelia de “Il sorpasso”, della bianchina di “Fantozzi” o del glorioso Maggiolino della fortunata serie Disney .

L'impresa, denominata Wired Electric Race,  ha visto  anche delle tappe intermedie nelle città di Piacenza, Reggio Emilia, Bologna, Firenze, Pisa, Grosseto , Capalbio e Civitavecchia, per dare modo ad appassionati e curiosi  di ammirare l'auto del futuro.

L'intento dell'iniziativa è stato chiaro , il viaggio con la mitica DeLorean , ha voluto  comunicare  in modo innovativo  che occorre implementare la mobilità elettrica nelle nostre città, affinchè questa diventi una realtà,  non solo  per ridurre le fonti rumorose, ma sopratutto per abbattere le emissioni di CO2 dannosissime per la nostra salute.

 Nel nostro paese  Enel  sta avviando un programma di E-mobility per promuovere e realizzare su scala nazionale le infrastrutture di ricarica di auto elettriche  da collocare in luoghi pubblici ed anche  privati , come box e posti auto ,  diffondendo così l'uso dei veicoli elettrici. La prima città italiana che ha avuto la possibilità di viaggiare in elettrico è stata Roma, grazie anche a Smart , un progetto che è stato esteso successivamente anche a Pisa e Milano . La rivoluzione della mobilità  “green”è realmente in atto e  a questo punto si spera in un accelerazione dello sviluppo delle infrastrutture di ricarica e sopratutto in un abbassamento dei costi delle auto elettriche che ad oggi risultano essere per la maggior parte degli utenti ancora eccessivamente onerose.

(R.L.D.)


Antifurto auto e deterrenti : ecco i più efficaci

Iniziamo col dire che , purtroppo , antifurti sicuri al 100% non esistono e se un ladro ha ricevuto l' ordine di sottrarre  un particolare modello  di auto perchè questa debba fungere da pezzi di ricambio per sistemare altri veicoli o perchè l'autovettura sia destinata al mercato illegale si a interno che  estero , prima o poi il malfattore la spunterà e porterà a termine il suo compito .

Per proteggere le nostre amate quattro  ruote dai malintenzionati esistono vari sistemi; ecco una semplice catalogazione con i relativi pregi e difetti: 

I primi nella classificazione sono i dispositivi a sirena,  i cui sensori sono posti  sulle portiere o  all'interno del vano motore e  rilevano ogni minima sollecitazione del veicolo (anche un lieve e banale urto o vibrazione consente l'avvio della fastidiosa sirena) , per quanto risulta davvero illusorio pensare di poter scoraggiare il furto del proprio veicolo affacciandosi dal balcone , ammesso di avere il veicolo sott'occhio o attirando l'attenzione dei passanti. 

Nella stragrande maggioranza dei casi, per il ladro esperto neutralizzare questo dispositivo è semplice , con estrema scaltrezza riesce a smontare una delle frecce laterali che lampeggiano e mette in corto circuito il sistema per procedere poi al furto del veicolo .

Ci sono poi gli immobilizer, si tratta di un antifurto utilizzato da tutti produttori di autoveicoli per impedire l'accensione del veicolo da parte di persone che non hanno in dotazione un particolare tipo di chiave o di telecomando; in particolare questo sistema agisce direttamente sulla pompa del carburante bloccando l' avvio del motore. Anche qui però in bravo ladro riesce a trovare un ottimo escamotage per risolvere l'inconveniente.

Esistono poi  gli antifurto“satellitari” , in effetti questi non impediscono propriamente il furto dell'autoveicolo , ma consentono di poterlo rintracciare  dopo la sua sottrazione e di essere avvisati nell'istante in cui il veicolo viene spostato o sollevato .

Questo avviene mediante un sistema di rilevamento Gps posto sull'autovettura e collegato ad una centrale operativa che repentinamente invia sul proprio cellulare mediante sms ,dati come longitudine, latitudine , data e ora riguardanti il veicolo sottratto. Generalmente quasi tutte le aziende che offrono tali  sistemi di localizzazione satellitare abbinano anche un utile servizio complementare che è il sensore d'urto , ovvero in caso di incidente il sensore farebbe partire una o più telefonata di emergenza alla centrale operativa, che in caso di mancata risposta da parte del conducente dell'autoveicolo , farebbe arrivare immediatamente i soccorsi in loco.

Installare un dispositivo del genere sulla propria autovettura è diventato negli ultimi tempi molto meno oneroso che in passato , al momento c'è una nota compagnia assicurativa che ha lanciato questo tipo di servizio a soli 99 € annui senza l'obbligo di assicurare con loro il proprio veicolo.

Unico svantaggio è dato dal fatto che la compagnia memorizzerebbe poi, naturalmente, tutti gli spostamenti del veicolo con estrema precisione.

Ma sono  molte anche compagnie assicurative che lo offrono ai proprio clienti l'installazione di un antifurto satellitare in cambio di uno sconto sulla polizza furto.

Ciò però che non viene mai detto è che purtroppo anche l'antifurto satellitare ha un “bug” di sistema ( per usare il gergo informatico), ossia è possibile bloccare l'invio del segnale dall'autoveicolo alla centrale operativa in un modo molto semplice ovvero caricando l'autovettura su di un camion al cui interno è stata allestita una Gabbia Faraday (e qui vi chiederete di cosa si stia parlando...). Si tratta di una gabbia metallica con maglie più o meno spesse in grado di schermare completamente il segnale radio dei dispositivi Gps , rendendo quindi inefficace il sistema di antifurto satellitare. Ci sono poi i cd. Jammer o Nullifer ovvero dei piccoli dispositivi che impediscono al dispositivo Gps di comunicare al satellite la sua posizione, anch' essi utilizzati per bloccare la localizzazione satellitare del veicolo .

Passiamo infine agli antifurto meccanici , quest'ultimi se abbinati ad un antifurto elettronico , di certo rappresentano il miglior deterrente sia per il ladro improvvisato che per quello organizzato e molto esperto che qualora decidesse di agire dovrebbe lavorare non poco con conseguente perdita di tempo , cosa che generalmente i ladri non hanno . Ne esistono numerosi tipi , a partire dal blocca volante blindato resistentissimo al taglio e allo scasso , ci sono poi i blocca cambio , i blocca pedali e i blocca ruota, insomma la scelta è davvero varia , ma l'importante è sicuramente proteggere il proprio veicolo rendendo quanto meno il più difficile possibile al ladro l'impresa di sottrarcelo,  attenti quindi ad proteggere la vettura con almeno 2 tipi di antifurto , un po' fastidioso , ma almeno ci assicurerà maggiormente contro le cattive sorprese.

 

Rossella Le Donne

 


 

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