STORIA DELLA MITICA
MILLE MIGLIA
di
Stefania Salemme
Questa corsa di portata
sicuramente storica, nasce nel 1926 quando quattro ragazzi, tutti con
l’identica passione per le auto danno vita ad una gara automobilistica
nella loro città natale di Brescia.
Il conte Aymo Moggi di
Gradella, un suo amico, il conte Franco Mazzotti ed infine il
giornalista della Gazzetta dello Sport Giovanni Canestrini, per la loro
abilità nelle competizioni e per la loro incredibile tenacia vengono
presto definiti i quattro moschettieri. Il percorso scelto per la gara
fu stabilito con partenza dalla città di Brescia, fino a Roma per una
lunghezza totale di 1600 km (da qui il nome Mille Miglia).
Il 28 marzo 1927 prende
il via ufficialmente la corsa a cui partecipano i migliori piloti
italiani ed alcuni noti equipaggi pubblici per un totale di
settantasette auto italiane e due sole straniere. La prova sperimentale
riscuote molto successo anche se ventidue concorrenti sono costretti a
ritirarsi a causa di problemi tecnici.
I vincitori della gara
sono Ferdinando Minoa e Giuseppe Morandi, che riescono a completare
l’intero percorso in ventuno ore circa.
Negli anni trenta si
impone in questa competizione anche Tazio Nuvolari ed Achille Varzi
rispettivamente alla guida dell’Alfa Romeo.
Negli anni anni quaranta
la Mille Miglia viene bruscamente interrotta per l’entrata in guerra
dell’Italia.
La gara riprende ufficialmente solo il 21 gennaio del 1947
e con grandissimo clamore e vede anche la vittoria di Biondetti e Romano
a bordo di un’Alfa Romeo 8C 2900B per un tempo complessivo di 16 ore e
18 minuti.
Il record assoluto della Mille Miglia viene però assegnato al
pilota inglese Stirling Moss, che, nel 1955, riesce a percorrere 1600 km
in sole dieci ore con la sua inseparabile Mercedes Benz 300 slr numero
722.
L’impresa è stata
grandiosa anche grazie al giornalista Dennis Jenkison, suo abilissimo
copilota che ha saputo gestire la gara al meglio delle sue possibilità.
Nel 1957, però la Mille Miglia è segnata da un’immane tragedia: la
competizione viene vinta da Taruffi e dalla sua Ferrari, ma in provincia
di Mantova e precisamente a Guidizzolo, il pilota spagnolo Alfonso de
Portego usce di strada a più di 300 km/h piombando in mezzo alla folla e
causando la sua morte, quella del suo copilota il giornalista americano
Edmund Gurner Nelson, ed anche quella di nove spettatori.
Segue un lungo processo
dal quale il costruttore della vettura Enzo Ferrari, viene pienamente
assolto.
Tuttavia il governo
italiano decide di porre fine alla gara su strada aperta giudicandola
estremamente pericolosa.
Successivamente si
giunge finalmente ad un accordo e la gara si regolarizza propendendo per
una gara di velocità libera su percorsi definiti.
Così le tre mille miglia
successive, quella del 1958, 1959 e del 1961 si disputano in un clima
di cauto ottimismo, ma con un celato rimpianto nei confronti delle corse
passate. Gli anni ’60 e la prima metà degli anni ’70 trascorrono
all’insegna di gare non eccessivamente appassionanti fino al 1977.
Quello è l’anno della
celebrazione dei cinquanta anni della Coppa delle Mille Miglia e,
proprio per questa occasione, l’Automobile Club di Brescia organizza il
rally Mille Miglia, facendo correre le auto storiche sulle strade della
provincia con prove di classifica di velocità riuscendo anche a
rievocare il percorso originario della mille miglia da Brescia a Roma e
ritorno.
A questa competizione ne
seguono altre nel 1982, nel 1984, nel 1986 e nel 1987.
Nel 1993 vengono
messi in uso dei cronometri manuali e, nel 1996, viene incentivata anche
la partecipazione di vetture più anziane e meno competitive, ma
difficili da tenere sotto controllo. Nel 2002 viene definitivamente
fissato il numero delle vetture
storiche partecipanti: 375 esemplari storici dell’automobilismo.
La Mille Miglia assume
quindi un valore storico, divenendo una sfilata di vecchi bolidi a
quattro ruote e viene anche decretata la sua cadenza annuale.
L’ultima mille miglia
2008 ha visto la partecipazione di alcuni nomi illustri, tra cui Diego
della Valle, Renato Pozzetto ed Emanuele Filiberto di Savoia
accompagnati dall’ex campione del mondo Mika Hakkinen, insieme a tanti
altri appassionati delle auto e delle corse.
La gara è stata vinta da
Luciano ed Antonio Viaro alla guida dell’Alfa Romeo 6Csuper sport del
1928.
La prossima Mille Miglia
prenderà il via il 15 maggio del 2009.
In questa futura occasione
Brescia diverrà la vetrina dell’eccellenza delle auto made in Italy. Il
presidente del comitato organizzativo Alessandro Casali ha deciso di
avvalersi di un team di ben ottocento persone attraversando ben 147
località e toccando città come Ferrara, Urbino, S. Marino ed infine Roma.
Resta ancora il riserbo
sulla presenza dei piloti, ma, date le premesse sarà certamente una gara
entusiasmante.
Non a caso, Enzo Ferrari
ha definito questa competizione “la corsa più
bella del mondo”.
Stefania Salemme |