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Anno XV num.2
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AI GIOVANI LE CASE AD 1 EURO

 di Giovanni Minieri

 

Sulla dorsale appenninica si contano decine e decine di comuni con una media abitanti pari a 400, in alcuni casi di abitanti ce ne sono addirittura un paio. Questi comuni, denominati “Comuni polvere”, coprono una percentuale non proprio bassa, siamo infatti a circa il 60% del territorio nazionale. Sono borghi medievali e paesi arroccati a quote montuose o collinari, dove prima era fiorente l’artigianato e l’agricoltura, ma con l’avvento delle industrie sono andate via via spopolandosi. Interi nuclei familiari, durate il periodo dell’industrializzazione, si sono spostati verso le grandi città in cerca di un lavoro sicuro tutto l’anno e non limitato a pochi mesi all’anno come invece accadeva nei loro paesini. Infatti uno dei problemi di questi borghi era legato alla stagionalità del turismo: tanti turisti nella stagione bella e poche presenze, quindi poco guadagno, per il resto dell’anno.

Ma ora sembra che le amministrazioni locali stiano spingendo affinché queste piccole perle, dove il tempo sembra essersi fermato, tornino a ripopolarsi. La leva è costituita da incentivi economici e fiscali, dalla ricostruzione dei servizi essenziali minimi necessari per garantire la vivibilità a quanti decidono di andarci ad abitare. E in questa politica di ripopolamento si strizza l’occhio soprattutto ai giovani, allettandoli con la vendita di case ad un solo euro. E gli incentivi per i giovani hanno un loro perché, infatti chi più di una giovane coppia può garantire il ripopolamento di questi paesini a lungo termine? Solo così, città fantasma come Castiglioncello in Toscana, o Borgo Riena in Sicilia, possono tornare a vivere delle grida dei bambini che si rincorrono in quei cortili dove adesso il solo eco che si sente è quello del vento. Tra l’altro uno dei problemi che si presenta è che in paesi così piccoli c’è il pericolo che vengano meno i più elementari principi di democrazia.

Abbandonare questi borghi vuol dire non solo far chiudere la scuola e la farmacia, l’alimentari e il fornaio. I mezzi di trasporto diminuiscono. Ma sovente accade che per vincere le elezioni, basta avere l’appoggio di una famiglia numerosa. Il risultato è che queste cittadine diventano vere e proprie signorie. Per risolvere tutto questo, le giunte comunali si ingegnano per attirare sempre più giovani, quelli che non ne posso più della vita frenetica delle metropoli e desiderano una vita slow e più vicina alla natura. Inoltre, queste giovani menti, portano con sé le idee e le esperienze maturate nella metropoli dove hanno vissuto, che di sicuro possono tornare utili al rilancio dell’economia delle piccole realtà locali.

E così alcuni comuni hanno pensato di aprire un forno pubblico, altri puntano sugli sgravi fiscali. C’è chi invece è riuscito a farsi affidare le case disabitate dagli emigranti per poi darle ai turisti in visita nel proprio comune con contratti ad affitto a canoni ragionevoli. E c’è poi chi vende le case al prezzo simbolico di un caffè, con il solo obbligo di ristrutturarla.

 

Giovanni Minieri


 

 

 

 


 

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