|
AI GIOVANI LE CASE AD 1 EURO
di
Giovanni Minieri
Sulla dorsale
appenninica si contano decine e decine di comuni con una media abitanti
pari a 400, in alcuni casi di abitanti ce ne sono addirittura un paio.
Questi comuni, denominati “Comuni polvere”, coprono una percentuale non
proprio bassa, siamo infatti a circa il 60% del territorio nazionale.
Sono borghi medievali e paesi arroccati a quote montuose o collinari,
dove prima era fiorente l’artigianato e l’agricoltura, ma con l’avvento
delle industrie sono andate via via spopolandosi. Interi nuclei
familiari, durate il periodo dell’industrializzazione, si sono spostati
verso le grandi città in cerca di un lavoro sicuro tutto l’anno e non
limitato a pochi mesi all’anno come invece accadeva nei loro paesini.
Infatti uno dei problemi di questi borghi era legato alla stagionalità
del turismo: tanti turisti nella stagione bella e poche presenze, quindi
poco guadagno, per il resto dell’anno.
Ma ora sembra
che le amministrazioni locali stiano spingendo affinché queste piccole
perle, dove il tempo sembra essersi fermato, tornino a ripopolarsi. La
leva è costituita da incentivi economici e fiscali, dalla ricostruzione
dei servizi essenziali minimi necessari per garantire la vivibilità a
quanti decidono di andarci ad abitare. E in questa politica di
ripopolamento si strizza l’occhio soprattutto ai giovani, allettandoli
con la vendita di case ad un solo euro. E gli incentivi per i giovani
hanno un loro perché, infatti chi più di una giovane coppia può
garantire il ripopolamento di questi paesini a lungo termine? Solo così,
città fantasma come Castiglioncello in Toscana, o Borgo Riena in
Sicilia, possono tornare a vivere delle grida dei bambini che si
rincorrono in quei cortili dove adesso il solo eco che si sente è quello
del vento. Tra l’altro uno dei problemi che si presenta è che in paesi
così piccoli c’è il pericolo che vengano meno i più elementari principi
di democrazia.
Abbandonare
questi borghi vuol dire non solo far chiudere la scuola e la farmacia,
l’alimentari e il fornaio. I mezzi di trasporto diminuiscono. Ma sovente
accade che per vincere le elezioni, basta avere l’appoggio di una
famiglia numerosa. Il risultato è che queste cittadine diventano vere e
proprie signorie. Per risolvere tutto questo, le giunte comunali si
ingegnano per attirare sempre più giovani, quelli che non ne posso più
della vita frenetica delle metropoli e desiderano una vita slow e più
vicina alla natura. Inoltre, queste giovani menti, portano con sé le
idee e le esperienze maturate nella metropoli dove hanno vissuto, che di
sicuro possono tornare utili al rilancio dell’economia delle piccole
realtà locali.
E così alcuni
comuni hanno pensato di aprire un forno pubblico, altri puntano sugli
sgravi fiscali. C’è chi invece è riuscito a farsi affidare le case
disabitate dagli emigranti per poi darle ai turisti in visita nel
proprio comune con contratti ad affitto a canoni ragionevoli. E c’è poi
chi vende le case al prezzo simbolico di un caffè, con il solo obbligo
di ristrutturarla.
Giovanni Minieri
|
|