CORONAVIRUS:
COME CI CAMBIERA'
di Valentina Stanzani
Visti i cambiamenti “sociali” di questo
particolare momento e data la mia preparazione sanitaria, vorrei
trattare nella mia tesina il Coronavirus SARS-CoV-2 e le relative
sfaccettature che in questo momento ci obbligano a restare a casa ma
hanno come conseguenza positiva un notevole calo dell’inquinamento
nelle città.
La ricostruzione
tridimensionale del SARS-CoV-2,
con le diverse proteine di superficie, fatta dai CDC di Atlanta.
I coronavirus (CoV) sono un’ampia
famiglia di virus che, se inalati, attaccano il nostro sistema
respiratorio, causando malattie che spaziano dal comune raffreddore a
sindromi molto più gravi come la MERS (sindrome respiratoria medio-
orientale, Middle East respiratory syndrome) e la SARS (sindrome
respiratoria acuta grave, Severe acute respiratory syndrome). Tali virus
prendono questo nome per le punte a forma di corona che sono presenti
sulla loro superficie. I coronavirus sono comuni in molte specie animali
ma in alcuni casi, se pur raramente, possono evolversi e infettare l’uomo
per poi diffondersi nella popolazione.
I coronavirus umani conosciuti ad oggi,
comuni in tutto il mondo, sono sette, alcuni identificati diversi anni
fa (i primi a metà degli anni Sessanta) e alcuni identificati nel nuovo
millennio.
Coronavirus umani comuni:
1.
229E (coronavirus alpha)
2.
NL63 (coronavirus alpha)
3.
OC43 (coronavirus beta)
4.
HKUI (coronavirus beta)
5.
MERS –CoV (il coronavirus beta
che causa la Middle East respiratory syndrome)
6.
SARS-CoV (il coronavirus beta
che causa la Severe acute respiratory syndrome)
7.
SARS-CoV-2 (il coronavirus che
causa la COVID-19).
Un nuovo coronavirus è un nuovo ceppo di
coronavirus che non è stato precedentemente mai identificato nell'uomo.
In particolare quello denominato provvisoriamente all'inizio
dell'epidemia 2019-nCoV, non è mai stato identificato prima di essere
segnalato a Wuhan, Cina, a dicembre 2019.
Nella prima metà del mese di febbraio
l'International Committee on Taxonomy of Viruses (ICTV), che si occupa
della designazione e della denominazione dei virus (ovvero specie,
genere, famiglia, ecc.), ha assegnato al nuovo coronavirus il nome
definitivo: "Sindrome respiratoria acuta grave coronavirus 2"
(SARS-CoV-2). Ad indicare il nuovo nome è stato un gruppo di esperti
appositamente incaricato di studiare questo nuovo ceppo di virus .Secondo questo pool di scienziati il nuovo coronavirus è fratello di
quello che ha provocato la Sars (SARS-CoVs), da qui il nome scelto di
SARS-CoV-2.
Il nuovo nome del virus (SARS-Cov-2)
sostituisce quello precedente (2019-nCoV).
Sempre nella prima metà del mese di febbraio
(precisamente l'11 febbraio) l'OMS ha annunciato che la malattia
respiratoria causata dal nuovo coronavirus è stata chiamata COVID-19. La
nuova sigla è la sintesi dei termini CO-rona VI-rus Disease e dell'anno
d'identificazione, 2019.
La comparsa di nuovi virus patogeni per l’uomo,
precedentemente circolanti solo nel mondo animale, è un fenomeno
ampiamente conosciuto (chiamato spill over o salto di specie) e si pensa
che possa essere alla base anche dell’origine
del nuovo coronavirus (SARS-CoV-2). Al momento la comunità scientifica
sta cercando di identificare la fonte dell’infezione.
Alcune persone si infettano ma non
sviluppano alcun sintomo. Generalmente i sintomi sono lievi, soprattutto
nei bambini e nei giovani adulti, e a inizio lento; circa 1 su 5 persone
con COVID-19 si ammala gravemente e presenta difficoltà respiratorie
rendendo obbligatorio il ricovero in ambiente ospedaliero.
Il periodo di incubazione di questo virus
rappresenta il periodo di tempo che intercorre fra il contagio e lo
sviluppo dei sintomi clinici e attualmente si stima che vari fra 2 e 11
giorni e, a scopo prudenziale, sino anche a 30 giorni, ecco perché
precauzionalmente si tende a mettere in quarantena o in isolamento
fiduciario i pazienti per 14 giorni, in quanto è il periodo medio in cui
si dovrebbero sviluppare i sintomi. Non esistono trattamenti specifici
per le infezioni causate dai coronavirus e non sono disponibili, al
momento, vaccini per proteggersi dal virus.
Con il fatto che si deve rimanere a casa e
gli spostamenti sono legati esclusivamente a motivazioni lavorative o
eccezionali (non considerando la spesa), meno persone si spostano,
quindi meno auto circolanti, ma anche le industrie sono chiuse o
lavorano a ritmi ridotti, come conseguenza viene riscontrato, secondo i
dati raccolti da gennaio all’11 marzo 2020 dall’ESA (Agenzia Spaziale
Europea), sono quelli di un significativo calo delle emissioni di
diossido di azoto (NO2) che è uno dei principali gas inquinanti che
favorisce tra l’altro asma e altri problemi polmonari. I dati raccolti
coinvolgono l’Europa ma in particolare modo il Nord Italia, una delle
aree più inquinate del vecchi continente, dove da metà febbraio la
concentrazione di NO2 è diminuita del 10%; il diossido di azoto viene
usato come indice generale di inquinamento dell’aria in quanto la CO2
non viene prodotto da animali, piante o fonti naturali, ma
esclusivamente dall’uomo e dalle sue attività. Si spera che, con il
ritorno alla normalità, vengano rivalutati anche questi dati e che dai
Governi delle varie nazioni venga presa in considerazione la possibilità
di mantenere lo smart working, riducendo cosi gli spostamenti dei
pendolari, e che vengano finanziati ulteriormente i settori delle fonti
delle energie rinnovabili con meno impatto sull’inquinamento stesso.
In un momento delicato come questo che
stiamo vivendo punterei la mia attenzione su ciò che quotidianamente
siamo tenuti a fare all’interno delle nostre case per cercare di
evitarci ed evitare agli altri eventuali contagi, tale situazione però
ci consente di riassaporare la calma e la lentezza del quotidiano che la
frenesia lavorativa ci aveva sempre negato.
Ora abbiamo la possibilità di gestire alla
meglio il nostro “modus vivendi” adeguandolo alle modalità ecologiche da
più parti richieste. Cercheremo di limitare i consumi non necessari, ad
esempio : far partire lavatrice e lavastoviglie solo a pieno carico,
chiudere l’acqua del rubinetto mentre ci si sta lavando i denti o ci si
sta insaponando, prediligere la doccia alla vasca per evitare sprechi e
utilizzare solo la quantità di acqua necessaria … e tutto questo va
insegnato anche ai piccoli in casa perché diventi per loro la giusta
modalità di rispetto per quello che ci è stato dato e che per noi
risulta essere “tutto dovuto”!
Ci faremo aiutare nella gestione dei
rifiuti, insegnando loro il significato di “raccolta differenziata”,
cercando di far loro capire che questo è per il bene comune, che è un
obbligo ma presentandolo come un gioco per farlo accettare senza
problemi. Oltre a quanto detto cercheremo di consumare meno energia
elettrica, così da diminuire la produzione di CO2, spegnendo le luci
che non servono e prediligendo in generale l’acquisto di
elettrodomestici di ultima generazione che a parità di prestazioni hanno
un minor consumo di energia .
La chiusura delle fabbriche ed il blocco
della circolazione hanno comportato in poco tempo un miglioramento
della qualità dell’aria e ciò, oltre a dimostrarci che volendo si può
riparare ai danni fatti al nostro pianeta, mi ha confortata non poco;
abitando a Ferrara, infatti, l’aria che respiriamo è tutto fuorché
salubre (umidità elevata, inquinamento dovuto al traffico ed alla
presenza del polo chimico) ed è la causa primaria delle malattie
asmatiche diagnosticate ai bambini. L’unico modo per riuscire a
“purificare” i loro polmoni è quello di spostarci in luoghi più salubri
come località marine e montane.
Vorrei fare una piccola parentesi su cosa
sia l’asma: é una malattia cronica dei bronchi
nella quale le vie aeree sono ristrette come risultato della
contemporanea presenza di broncospasmo, di infiltrato infiammatorio e di
secrezioni nel lume bronchiale che provocano mancanza o difficoltà di
respiro, tosse, respiro fischiante o sibilante, senso di oppressione al
torace. Tutti questi sintomi non si presentano contemporaneamente e non
si verificano sempre con la medesima intensità (quando sono molto
intensi si parla anche di crisi d'asma) e possono svilupparsi in tempi
diversi nel corso della vita. L'asma costituisce oggi la terza voce di
spesa dell'Assistenza Sanitaria Italiana. Molti ricercatori in tutto il
mondo ritengono che alla base ci sia una predisposizione genetica; su
questa agiscono fattori cosiddetti scatenanti (come aria inquinata o
grande presenza di umidità appunto), che rendono clinicamente manifesta
la malattia, la possono aggravare fino a scatenare una vera e propria
crisi. Il rischio maggiore lo corrono anziani e bambini. Nei bambini
esposti a un grave inquinamento atmosferico è maggiore il rischio di
malattie croniche, specie respiratorie come l’asma.
In particolare l’infiammazione
delle vie aeree l’aumento
delle resistenze respiratorie sono in stretta relazione con
l’inquinamento atmosferico dato dalle cosiddette “polveri sottili” .
Ogni
giorno, nel mondo, circa il 93% dei bambini di età inferiore ai 15
anni respira aria così inquinata da mettere in serio pericolo la loro
salute e il loro sviluppo arrivando persino a causarne la morte. l’Organizzazione
Mondiale della Sanità (OMS) stima che nel 2016 siano morti 600 mila
bambini per infezioni acute delle basse vie respiratorie causate da aria
inquinata. L’allarme
è stato lanciato nel corso della Prima Conferenza mondiale dell’OMS
sull’inquinamento
atmosferico e la salute, dal 30 ottobre al 1 novembre 2018 a Ginevra.
Arrivo al punto: essendo stata diagnosticata
una patologia asmatica a mio figlio mi sono attivata cercando un luogo
che potesse darmi garanzie di miglioramento e guarigione..Ci siamo
recati perciò, con ottimi risultati, all’Istituto
“Pio
XII” Onlus di Misurina (*), nella convinzione che specifiche
condizioni climatiche, come quelle presenti proprio a Misurina, possano
rappresentare
una preziosa risorsa nel percorso di cura e riabilitazione dei
pazienti con asma.
A Misurina, dove sorge l’Istituto,
condizioni climatiche peculiari garantiscono una ridotta esposizione
agli inquinanti ambientali ed agli allergeni (acari e pollini),
abbattendo cioè due tra le condizioni primarie che provocano l’asma,
favorendo così il successo della terapia nei giovani pazienti che ne
soffrono. I controlli effettuati dall’ARPA
(Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale) e dalla
Regione Veneto ne certificano infatti l’ottima
qualità dell’aria.
Durante
il soggiorno terapeutico al
“Pio
XII”,
l’assenza
di inquinanti respirati riduce l’infiammazione
polmonare consentendo un migliore controllo della malattia e una più
sicura sospensione della terapia di fondo nel bambino asmatico o con
respiro sibilante. I soggetti entrati a Misurina con uno scarso
controllo dei sintomi asmatici al momento di tornare a casa
sperimentano spesso una netta riduzione degli stessi (potendo così
ridurre o addirittura sospendere la terapia inalatoria di fondo) che
rimane tale anche distanza di mesi dalla dimissione, ciò comporta un
miglior controllo dell’asma anche a casa consentendo così
molto spesso la diminuzione del dosaggio
dei farmaci.
Nelle nostre
città inquinate, dove spesso la vita è considerata meno del denaro, in
questo preciso momento ci è stata data la possibilità di capire che la
natura è nettamente più forte di noi; un piccolissimo virus, le cui dimensioni sono di circa 100-150 nm (circa 600 volte più piccolo del
diametro di un capello umano), ci ha messo davanti alla realtà che tutti
possono essere contagiati e tutti possono contagiare, che la vita è
appesa davvero ad un filo e che la cosa più importante non è il
denaro ma sono le persone di cui ci attorniamo.
La Terra è una
e adesso forse, dopo ripetuti segnali, ci ha bloccato e messo alle
strette, mi piacerebbe che tutti al ritorno alla normalità non si
limitassero a riprendere le loro routine ma si fermassero un attimo a
considerare che siamo forse utili ma non necessari al proseguimento
della vita sul nostro pianeta ragionando di conseguenza sulle azioni da
intraprendere per cercare di mantenerlo in salute.
(*) Aderisce allo European Healthcare
Climate Council, una
“coalizione”
di ospedali e strutture sanitarie impegnate a sostenere la risposta del
settore sanitario al cambiamento climatico.
Fonti:
·
OMS
·
WHO (World Health Organization)
·
ANDI (Associazione Nazionale Dentisti Italiani)
·
http://www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus
Fonti per la parte sull’asma e
Misurina:
·
Lucia H et al. Eur
Respir J 2012;40(6):1374-1380.
·
Bodini A et al.
Pediatr Allergy Immunol 2004; 15:26-31.
·
Kulkarni NS et al. J Allergy Clin Immunol. 2010;126(1):61-69.
·
Rijssenbeek-Nouwens LH et al. Eur Respir J 2012 40:1374-1380.
·
Charpin D. Eur Respir J. 2012 Dec;40(6):1320-1321.
·
Skloot G et al. J Clin Invest 1995; 96:2393-2403.
·
Pellegrino. J Appl
Physiol 2010;108:256.
(Feb.2020) Valentina Stanzani
|