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IL RUOLO DEI SOCIAL NELL’EDITORIA MODERNA:
LA NUOVA
FRONTIERA DELLA CONOSCENZA ‘BOOKHISH’
di
Giovanna Bellù
Libri e social media sono la strana coppia del moderno
sistema editoriale. La letteratura sta rivivendo un periodo di forte
riscoperta, anche grazie al web e la sua promozione sulle diverse
piattaforme. Il mondo dell’editoria sta imparando a reinventarsi,
intercettando il pubblico anche e soprattutto sui social, infatti.
Librerie, incontri letterari e volumi cartacei continuano a esistere,
ovviamente. Tuttavia, chiunque desideri rimanere rilevante e avere un
dialogo coi lettori deve necessariamente fare i conti con le piattaforme
social.
Le case editrici utilizzano i social con diversi
obiettivi. Il primo e forse il più scontato è la promozione del proprio
catalogo, segnalando tutte le novità. Le piattaforme partecipano anche
all’attuazione di campagne più complesse, in sinergia con altri
strumenti di comunicazione. L’attività di social media marketing può
integrare quella di ufficio stampa o accompagnare l’organizzazione di
eventi, in tale frangente temporale. Attraverso i canali social si
assiste al perseguimento di un obiettivo continuativo e a lungo
termine.
Per gli editori, tale obiettivo è la costruzione del
rapporto con i lettori, attraverso titoli, eventi e progetti di
coinvolgimento. A seconda del posizionamento, ogni editore valuta se e
come sfruttare i diversi canali ed eventualmente su quale puntare
maggiormente.
La relazione tra libri e social media può assumere
infatti diverse forme.
Esistono comunque dei punti fermi riguardanti le
piattaforme, di cui tenere conto nella scelta. La pagina Facebook svolge
oggi un ruolo più “di rappresentanza”. Condivide news o articoli per
portare traffico al proprio sito o a siti partner. Talvolta vi si
ricorre per la trasmissione in diretta streaming di premiazioni o
conferenze stampa. Instagram, invece, puntando molto sulla comunicazione
visiva, aiuta l’editore a rendersi riconoscibile tramite un’identità
grafica forte. YouTube può ospitare interviste, dibattiti e
approfondimenti; Twitter, accendere conversazioni attorno a titoli e
temi di tendenza. Oggi a garantire la riconoscibilità ci pensano le
piattaforme digital, in particolare Instagram. Soprattutto qui, la home
per l’editore svolge il ruolo degli scaffali di una libreria. Per
catturare l’attenzione dell’utente/potenziale lettore e comunicare la
propria linea editoriale, le copertine diventano protagoniste. Un’altra
risorsa è quella di immortalare le pagine all’interno di contesti che
sottolineano il valore esperienziale della lettura.
Mai sottovalutare il valore emozionale, nell’associazione
di libri e social media. Esplorare le possibili sinergie tra libri e
social media significa anche stare al passo con i trend. Come nel
marketing tradizionale, esistono appuntamenti fissi legati alla
stagionalità; le vacanze estive o natalizie sono l’occasione per
proporre consigli di lettura in tema. Anche in questo caso, dunque, si
punta al coinvolgimento sfruttando il gancio dell’esperienza
condivisa.
La stessa strategia vale per ricorrenze di qualsiasi
tipo, anche più specifiche, come il Pride Month o le Olimpiadi. Il primo
caso può essere l’occasione per puntare i riflettori su approfondimenti,
autori e titoli LGBT+. Il secondo, invece, per consigliare libri
incentrati su grandi personalità dello sport. Parlando di trend social
nel 2022, TikTok ha lanciato l’hashtag #BookTok. La tendenza ha portato
alla creazione di una vera e propria subcommunity all’interno della
piattaforma e la vendita dei libri tra i giovanissimi è moltiplicata. L’influencer
marketing rappresenta una risorsa preziosa per le case editrici. Un modo
con cui gli editori possono intrecciare collaborazioni è attraverso i
gadget.
I libri sono inviati ai creator in abbinamento a oggetti
che vogliono arricchire l’esperienza della lettura, cofanetti
personalizzati per esempio. Con un oggetto creiamo un legame immediato
con il titolo. Le video recensioni sono contenuti versatili,
interpretabili dall’editore o dall’influencer in diversi modi in base
all’occasione e al target. La recensione di un libro può avvenire su
YouTube o su Instagram; può consistere in una menzione, all’interno di
una story o di una video classifica di titoli. Anche la semplice
immagine singola su Instagram può avere la sua efficacia per la
promozione di un libro. Importante è anche dare la possibilità di
condividere i titoli dal sito web, con il formato png per la copertina e
wps per i testi. Da diversi anni, ormai, sono in aumento le vendite dei
libri in formato e-book, a danno del cartaceo. È un altro segnale
dell’influenza del mondo digital sul settore editoriale. Non soltanto le
modalità di scoperta dei libri, ma anche le occasioni di lettura sono
cambiate.
E-book e audiolibri hanno ampliato le possibilità in
questo senso.
Diversi editori cavalcano il trend e collaborano con
partner del settore, quali Audible e Spotify. È così che il rapporto tra
libri e social media si lascia contaminare da nuovi formati. É
importante ricordare il ruolo delle piattaforme di e-commerce. È qui,
che ha avuto inizio l’influenza del digital sul settore editoriale. Si
va dal colosso Amazon al sito specializzato IBS. Dalle versioni online
delle librerie Feltrinelli, Hoepli, Mondadori, allo storico marchio per
la scuola, Libraccio.it. Con lo sviluppo dell’e-commerce è cresciuta la
rilevanza delle recensioni pubblicate online dagli utenti. In
concomitanza, sono sorte piattaforme come Goodreads; oggi siti più “di
nicchia”, ma le recensioni amatoriali fanno sentire il proprio peso sui
social media generalisti. Il rapporto tra libri e social media si
articola anche tramite le librerie.
Con un po’ ritardo rispetto agli editori, i librai
hanno iniziato a usare le piattaforme in modo strategico. Il punto
vendita è valorizzato come luogo di condivisione. Paradossalmente, il
digital serve alla libreria per porre l’accento sulla vicinanza e la
fisicità. Tramite eventi, iniziative, dirette streaming, l’esperto
libraio diventa il fulcro del rapporto umano che anima la lettura. È
intorno a questa figura che si raccolgono non soltanto i lettori, ma
anche gli scrittori e gli editori. Come il canale social può fungere da
libreria virtuale, il marchio può diventare un riferimento
personificato.
Libri e social media collaborano anche nella
trasposizione in chiave digital della presentazione di un libro.
Tradizionalmente, questa avviene all’interno dello store, presenti
l’autore, eventuali ospiti e il libraio come moderatore.
Tale modalità può integrarsi con l’attività di social
media marketing. Questo consente di prolungare la promozione con
contenuti originali, sfruttando l’eventuale traffico portato
dall’evento. La diretta social può anche sostituire del tutto la
presentazione dal vivo, in particolare se ci si rivolge a un pubblico
giovane. Per alimentare il dialogo tra libri e social media, anche le
librerie, come gli editori, devono conoscere i trend. La strategia
migliore per iniziare a farlo è proprio seguire le case editrici e
tenersi informati sulle loro iniziative. Dagli eventi alle campagne di
comunicazione, dalle challenge ai lanci stampa. Ogni occasione è buona
per accodarsi e rilanciare sui canali social con i propri mezzi. É
questa l’avanguardia dell’editoria: l’impronta digital data al
tradizionale ‘modo di sentire’.
(6/2023).
Giovanna Bellù
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