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IL BRACCIO FUORI DAL FINESTRINO
di
Giovanni Minieri
Siamo onesti,
in questi giorni di inizio estate chi non ha cercato un po’ di
refrigerio tenendo il braccio sinistro fuori dal finestrino quando si è
alla guida della propria auto. A volte risulta quasi un gesto naturale,
dettato dal solo bisogno di avvertire la sensazione di aria lungo il
braccio. Ecco, questo desiderio potrebbe costare caro, infatti chi
viaggia in auto con un braccio fuori dal finestrino è passibile di
verbalizzazione. Eppure cosa può esserci di male nel tenere il braccio
sinistro poggiato sullo sportello mentre, ad esempio, si è incolonnati
in città in attesa che scatti il verde del semaforo. Nulla, se non fosse
che il Codice della Strada, pur non prevedendo nulla di specifico sul
braccio penzoloni, detta invece regole ben precise sul comportamento da
tenere alla guida.
Secondo il
codice, gli utenti della strada devono comportarsi in modo da non
costituire pericolo o intralcio per la circolazione ed in modo che sia
in ogni caso salvaguardata la sicurezza stradale – recita il comma 1
art. 140 Cds. Più specifico è il secondo comma dell’art. 141 che
sancisce le norme di comportamento alla guida. In particolare “Il
conducente deve sempre conservare il controllo del proprio veicolo ed
essere in grado di compiere tutte le manovre necessarie in condizione di
sicurezza, specialmente l'arresto tempestivo del veicolo entro i limiti
del suo campo di visibilità e dinanzi a qualsiasi ostacolo prevedibile.
Ecco,
obiettivamente se tengo il volante con una sola mano, potrei non essere
in grado di disimpegnarmi in manovre di emergenza che si dovessero
rendere necessarie durante la marcia nel traffico cittadino.
La violazione
delle disposizioni del comma 2, comporta una sanzione amministrativa che
va dai 41 ai 168 euro. Mentre il comma 1 dell’art. 169 precisa che “il
conducente deve avere la più ampia libertà di movimento per effettuare
le manovre necessarie per la guida”. Infine, a fare riferimento all’uso
delle mani, è il comma 2 dell’art. 173 che consente al conducente
l’utilizzo di apparecchi a viva voce o dotati di auricolare che, per il
loro funzionamento, non richiedano l’uso delle mani”.
Tutto ciò per
dire che tenuto conto delle sanzioni cui potremmo andare in contro,
conviene tenere entrambe le mani sul volante e l’aria condizionata al
massimo, anche se questo incide negativamente sui consumi che aumentano
non di poco, non solo, ma ad aumentare di conseguenza è anche
l’inquinamento dell’aria. Ma tanto l’aria inquinata non si vede, ma la
si sente quando si va in giro a piedi o in bicicletta. Problema che
assume dimensioni anche importanti nelle grandi città metropolitane. Ma
tant’è, l’importante è rispettare sempre e comunque il Codice della
Strada, quindi teniamoci il braccio dentro e i polmoni fuori a respirare
lo smog.
Giovanni Minieri
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