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Nuovi
combustibili, mi fa il pieno di acqua?:
La soluzione contro l'inquinamento?
E' limpida, come
l'acqua. Proprio questo semplice e prezioso (per la nostra
esistenza) elemento potrebbe essere il combustibile del futuro.
Ad aprire la strada sono stati C.H. Brown
(che a questa soluzione lavora dagli anni Quaranta) e
Steven Meyer.
Le domande di brevetto in attesa di responso sono comunque
molte. Mentre, gli scienziati stanno discutendo sulla serietà
della soluzione, negli Stati Uniti sono già in vendita i
primi kit per convertire la
propria auto, a benzina o gasolio, in ibrido. Il costo? Tra i
50 e i 70 dollari. Ma come
funziona questo rivoluzionario sistema? Il principio è
conosciuto da tempo: si tratta dell'elettrolisi.
Grazie a questo processo si ricava HHO,
un gas simile all'idrogeno che, a differenza di quest'ultimo,
non esplode, ma implode.
Per cui, una volta che il gas entra nei cilindri e viene
incendiato dalla candela, è il vuoto prodotto dalla combustione
a generare il movimento del pistone. Rispetto a quella
dell’idrogeno, la reazione dell'HHO e' piu' facile da
controllare.
Ciò rende questo combustibile conveniente
(un litro d’acqua basta per produrre grandi quantità di gas) e
più sicuro. In attesa di
futuri sviluppi, il mercato dell'auto fa i conti con la crisi.
In Europa, infatti, e' stato registrato un calo delle
immatricolazione del 9,5% (del 18,8% in Italia)
rispetto allo stesso mese dell'anno scorso
LA
Tecnologia
FA DISTRARRE in auto:
Ci sono moltissimi modi per distrarsi al volante e causare un
incidente. A rischio non sono solo gli automobilisti indisciplinati,
ma tutti
i guidatori.
Recenti studi hanno infatti stabilito che
apparecchi tecnologici, comandi dell'auto e fumo
sono le principali
fonti di distrazione per gli automobilisti.
Sotto accusa sono soprattutto i navigatori satellitari che
distolgono troppo a lungo
lo sguardo
dalla strada, provocando incidenti
facilmente evitabili.
E' persino capitato che alcune auto siano finite
in un cantiere in Germania
e in un canale in Inghilterra perchè, pur
essendo ben visibili e segnalati dai cartelli
stradali, i siti non erano
presenti sulle mappe elettroniche.
Altra causa di distrazione è il tabacco: l'accensione e lo
spegnimento della
sigaretta richiedono entrambe le mani e distolgono
dalla guida per circa 14 secondi,
tempo nel quale si percorrono circa
200 metri alla velocità di 50 km/h.
E per evitare inconvenienti, ci sono
Paesi come Francia, Spagna, Irlanda e Germania
che stanno pensando di
bandire il fumo in auto.
Non è tutto: osservare i cartelli pubblicitari a bordo strada,
cambiare le stazioni della radio, chiacchierare, recuperare oggetti
nell'abitacolo, azionare il climatizzatore, bere e parlare al cellulare,
pur utilizzando l'auricolare,
sono tutte azioni che incidono
pericolosamente sulla guida.
Persino starnutire compromette la sicurezza sulle strade: è stato
calcolato che,
viaggiando a 100 km/h, comporta una guida cieca per 30
metri, potenzialmente dannosa.
Le infrazioni
più frequenti degli italiani: Dai dati emerge che ci piace
superare
i limiti di velocità, guidare senza allacciare le cinture di
sicurezza e passare con il
semaforo rosso. Peccato che, con queste
violazioni del codice della strada, abbiano perso oltre 18 milioni di
punti dall’entrata in vigore della patente a punti nel luglio 2003.
La "classifica" delle infrazioni più frequenti dal 2003 al dicembre
2007 può essere
così completata:
-
mancato rispetto dello stop;
-
utilizzo del cellulare senza auricolare;
-
sosta negli spazi riservati ai disabili;
-
circolazione fuori dai centri abitati
senza fari accesi.
Quasi a sorpresa, quest’ultima violazione fa registrare oltre 200 mila
multe.
Ma non è tutto: superare di oltre 40 km/h il limite di velocità è
costato ben 2 milioni
di punti, mentre sostare negli spazi riservati ad
autobus e tram, guidare senza occhiali
da vista per chi ne
ha l’obbligo
oppure senza casco ha portato alla notifica di oltre 1,2 milioni
di
multe.
Le infrazioni per guida in stato di ebbrezza sono state
oltre 81 mila, per un
totale di oltre 850 mila punti persi.
Introdotta per ridurre le violazioni del codice della strada e cercare
di risparmiare vite umane, la patente a punti non fa purtroppo più
paura a nessuno, complici anche tutti gli
stratagemmi trovati per
non perdere punti, dall’addebitare la colpa ad ignari nonnini fino
al
pagare
di più senza dichiarare chi era alla guida.
Il futuro delle auto? Sempre più verdi e low-cost:
Le auto del futuro
saranno sempre più
ecologiche ed
economiche:
sono questi i trend emersi dagli ultimi saloni delle auto. In
particolare, il Salone di Francoforte ha sancito il definitivo
orientamento delle maggiori case automobilistiche alla progettazione e
costruzione di
auto ecologiche,
destinate a un vasto pubblico.
E' stato, infatti, presentato il prototipo di un'auto in cui il motore
tradizionale viene utilizzato esclusivamente per alimentare le batterie
del motore
elettrico,
collegato all'asse delle ruote.
Un secondo prototipo ha ben quattro
motori elettrici, ognuno collegato a una singola ruota, tutti alimentati
da batterie ricaricabili e/o con un propulsore al
bioetanolo.
Tutte le case automobilistiche hanno, inoltre, in produzione o
progettazione almeno un’auto
ibrida.
L'altra tendenza dominante degli ultimi saloni è la produzione di auto
low-cost, destinate a un pubblico di massa. La maggior parte delle
componenti vengono "prese in prestito" dalle moto o dai veicoli a tre
ruote e sono realizzate in plastica. I vantaggi derivanti dalla
produzione di queste auto potranno essere applicati anche ad altre
produzioni.
SENZA
REVISIONE NON C’E’ ASSICURAZIONE:
C’è una data che andrebbe inserita in ogni
agenda, e monitorata periodicamente: quella della scadenza della
revisione della propria auto.
Il rischio, infatti, non è solo quello di incorrere in una multa fra
i 131 e i 524 euro circa (ma la sanzione raddoppia in caso di
recidiva e se si è fermati in autostrada) e nel ritiro della carta di
circolazione, restituita dopo il superamento della revisione presso
la Motorizzazione provinciale.
Quello che la maggior parte degli automobilisti ignora è che alle auto a
cui è scaduto il periodo di revisione decade anche la copertura
assicurativa. Ciò significa che, in caso di incidente, la
compagnia risarcisce gli eventuali danni a persone o a cose, ma poi
si rivale sull’assicurato,
che deve quindi provvedere al pagamento
di tasca propria.
Esiste comunque, per i più distratti, l’opportunità di tutelarsi per
ogni evenienza.
Con una piccola maggiorazione del premio e a discrezione delle singole
compagnie, si può selezionare la garanzia “Rinuncia alla rivalsa” per
avere una copertura valida in qualsiasi circostanza (ad eccezione
dell’omissione di soccorso).
Ecco quindi quali sono i principali controlli obbligatori:
- Dispositivi di frenata; sterzo; assi, ruote, pneumatici e
sospensioni.
- Visibilità; impianto elettrico.
- Telaio ed equipaggiamenti vari; identificazione veicolo.
- Emissioni dei gas di scarico;rumori.
PER
QUANTO TEMPO CONSERVARE LE RICEVUTE DI ASSICURAZIONE, BOLLO AUTO E
MULTE:
Qualche consiglio per gli automobilisti nei confronti del fisco.
le ricevute delle singole rate del
premio pagato all'assicurazione
(salvo clausole
specifiche nel contratto) vanno CONSERVATE PER UN
ANNO; solo se sono state utilizzate
ai fini fiscali per la
detrazione d'imposta o per la deduzione dal reddito complessivo,
le
quietanze vanno conservate per cinque anni (come per tutte
le
documentazioni relative alla dichiarazione dei redditi). Il BOLLO
AUTO
va conservato per TRE ANNI dalla scadenza
(anche se
l'auto è stata venduta).
La ricevuta del bollettino di pagamento delle MULTE STRADALI,
invece, va tenuta custodita per ALMENO CINQUE
ANNI.