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AnnoXVI num. 2
Mar./Apr. 2017

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Rubrica "Spazio AMBIENTE"
 
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News - brevi in pillole: |Pag. 1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6 - 7 - 8|

 

In arrivo le auto robot per il traffico cittadino: Lo stress di guidare nel traffico, il ritorno dai week end con code chilometriche, per non parlare degli scioperi dei mezzi pubblici e dei taxi...

Tra qualche anno tutto questo sarà solo un brutto ricordo! Come?
L'evoluzione è iniziata nel 2005 quando si è tenuta la Grand Challenge, una corsa tra auto-robot, prive di qualunque tipo di conducente, nel deserto. Il successo della gara ha fatto sì che il  Pentagono decidesse di organizzare, quest'anno, una nuova prova: la Darpa Gran Challenge,  ancora una gara tra auto-robot, ma stavolta su un percorso cittadino. Per sei ore consecutive, ben undici team si sono sfidati su un percorso che ricreava tutte le più comuni situazioni del traffico cittadino. Per migliorare la simulazione durante la gara alcune auto guidate da persone comuni, circa cinquanta, sono entrate nel percorso. Le auto-robot hanno dovuto prendere decisioni e dimostrare di essere in grado di guidare senza alcun tipo di aiuto esterno in una situazione comune.
Tra i team partecipanti anche l'università di Parma, con il prototipo Oshkosh Truck erede di Terra Max una delle poche auto-robot che già nel 2005 riuscì a completare il percorso. Il futuro sarà sempre più sicuro! 

 

Patente: - 26 milioni di punti:  A luglio 2007 ha compiuto 4 anni, ma è già tempo di bilanci per la patente a punti. Si calcola infatti che, tra il luglio 2003 e il dicembre 2006, siano stati decurtati ben 26 milioni di punti, pari in media a 73 ogni 100 patenti per 20 infrazioni.

In teoria, 1 guidatore su 5 ha commesso un’infrazione con conseguente decurtazione di circa 3,75 punti.
Ma dove si sono persi più punti?
Le grandi città, come prevedibile, guidano la poco invidiabile classifica dei punti sottratti.

La sorpresa è che la regione più colpita dalle decurtazioni è l’Emilia Romagna: a Ravenna, Rimini e Modena sono stati tolti 108 punti ogni 100 patenti per circa 30 infrazioni.

Le province più indisciplinate risultano poi essere La Spezia, Treviso, Forlì, Brescia, Massa, Rovigo, Ferrara, Novara e Parma.
Le città più virtuose, invece, sono concentrate al Sud e nelle isole: a Cagliari, Lecce, Brindisi ed Enna sono stati persi circa 44/47 punti ogni 100 patenti per 10 violazioni.
Se si considera invece il numero di punti tolti per ogni infrazione, emerge che quelle più gravi sono state compiute nel meridione, con una media di oltre 4 punti tolti.

Ma attenzione, potrebbe entrare in gioco il fattore “reddito”: è probabile che al Nord ci siano più conducenti presumibilmente disposti a pagare la multa supplementare con la quale restare anonimi e evitare pesanti decurtazioni.

 

SURF ELETTRICO TRA LE AUTO: Fare surf in città: non in mezzo al mare, certo, ma tra le auto. Ad avere l'idea è stato uno sconosciuto signore francese, che ha coniugato la passione per le onde e la tecnologia. Il nome del nuovo mezzo di trasporto è Groundsurf! Accantonato il vecchio skateboard, ormai fuori moda, il groundsurf è dotato di un piccolo motore elettrico nella ruota anteriore, di un carrello semovente e di un acceleratore che funziona con l'inclinazione del corpo e delle ruote. Il freno invece funziona in base a dei sensori di movimento. Il mezzo è può essere controllato da un cellulare di ultima generazione, grazie a connessioni bluetooth. Il surf elettrico sarà disponibile nei negozi dalla prossima primavera e la data precisa per il suo lancio in Italia non è ancora disponibile. La controindicazione? Il prezzo ancora alto. Per averlo si dovrà pagare tra i millecinquecento e i duemila euro, non proprio alla portata di tutti quindi.

 

I cinesi copiano la Smart: Nasce la Smart made in Cina. O almeno così dicono i giornali.

A produrla è la Cmec, che ha infatti messo a punto una macchina che nelle dimensioni e nella forma ricorda la famosa vettura.
In realtà le somiglianze sembrano fermarsi al design (gli stessi produttori mostrano a riguardo una certa consapevolezza). Le caratteristiche tecniche sono diverse: la nuova vettura dagli occhi a mandorla ha uno stretto feeling con l'ecologia, essendo alimentata a energia elettrica e non supera i 50 chilometri all'ora (insomma nessun rischio di multe per eccesso di velocità).  A "batterie" piene si possono percorrere 100 chilometri.
Considerate queste prestazioni è difficile pensare che una macchina di questo genere possa affrontare viaggi anche solo di media percorrenza, tra l'altro non supera pendenze superiori al 30%. Tuttavia i prezzi (la versione base dovrebbe costare 4.200 euro) e i consumi contenuti ne potrebbero fare un'ottima soluzione per circolare all'interno dei congestionati centri cittadini, venendo per altro incontro allo spirito di normative nazionali e comunitarie tese a penalizzare le auto più inquinanti, attraverso una tassazione più elevata.

 

COME USARE I SEGGIOLINI PER BAMBINI IN AUTO: Un uso non corretto dei seggiolini per bambini può provocare notevoli danni. Ma se cinture e seggiolini venissero utilizzati in maniera adeguata, i rischi per i più piccoli si ridurrebbero addirittura del 71%.
Le regole da seguire sono semplici quanto essenziali: tutti i bambini, in auto, devono viaggiare utilizzando due tipi di "dispositivi di ritenuta", i seggiolini e gli adattatori, piccoli sedili che, sollevando il bambino, permettono di usare le cinture di sicurezza dell’auto. Queste vanno passate sotto le alette poste ai lati, in senso longitudinale al torace.
I "dispositivi di ritenuta" sono obbligatori dalla nascita fino al raggiungimento di 36 chili di peso: fino a 18 kg si possono usare solo i seggiolini, oltre questo peso si possono utilizzare anche gli adattatori. Fino a 9 chili di peso, inoltre, il bimbo deve essere trasportato in senso contrario alla marcia dell'auto, e, in ogni caso, il posto più adatto è il sedile posteriore, al centro, che protegge anche da eventuali urti laterali. Far sedere un minore nel sedile anteriore lo espone infatti al rischio di traumi anche molto gravi in caso di attivazione dell'airbag.

 

SICUREZZA STRADALE E PEDONI: Auto che sfrecciano ad alta velocità in città, parcheggio selvaggio sui marciapiedi e sulle strisce pedonali, automobilisti distratti e scortesi. La vita del pedone diventa ogni giorno più difficile. Se si pensa che il 50% degli intervistati dichiara di camminare a piedi dai 15 ai 45 minuti al giorno, il problema assume dimensioni ancora più vaste. A confermare la gravità del problema i dati diffusi dalla Polizia di Stato, secondo cui nei primi quattro mesi del 2008 su 419 incidenti stradali mortali ben 47 hanno coinvolto dei pedoni.

Secondo i risultati di un’indagine commissionata all’istituto di ricerca Nextplora e resi noti dal Centro Studi e Documentazione Direct Line, gli italiani si sentono poco sicuri a camminare per le strade della propria città. Solo il 15% degli intervistati dichiara infatti di sentirsi “molto sicuro” mentre il 38% ammette di “non sentirsi sicuro”.

Inoltre pare che gli automobilisti, quando sono alla guida, dimentichino di essere anche dei pedoni e oltre che distratti e indisciplinati sono spesso anche scortesi. Il 59% degli intervistati dichiara di essere poco tollerante nei confronti degli automobilisti che passano in velocità nelle pozzanghere noncuranti dei pedoni, il 56% è invece infastidito dagli automobilisti che occupano il passaggio per i disabili, da quelli che parcheggiano sui marciapiedi (52%) e in doppia o tripla fila (53%).

Quali sono i pericoli che preoccupano ogni giorno i pedoni? Il 70% degli intervistati ritiene che un grande pericolo sia rappresentato dall’elevata velocità di guida in città, il 68% considera invece pericolosi gli automobilisti che passano con il semaforo rosso, il 59% ritiene che un altro rischio sia rappresentato da una guida distratta e dall’uso del cellulare alla guida, infine il 52% considera pericolosi gli automobilisti che non rispettano i pedoni negandogli la precedenza e non fermandosi in prossimità delle strisce pedonali. Non sono solo le auto a mettere a rischio la vita dei pedoni. Dalla ricerca emerge infatti che un altro pericolo per i pedoni è costituito dalle condizioni disastrate delle strade cittadine e dalla mancanza di controlli e di una corretta segnaletica stradale. Il 54% degli intervistati giudica pessime le condizioni delle strade italiane, il 49% considera un pericolo i marciapiedi occupati, il 44% ritiene che ci siano scarsi controlli da parte dei vigili urbani e infine il 34% considera pericolose le strisce pedonali invisibili a causa della mancanza di una corretta illuminazione e segnaletica.

 

Jaguar e Land RovER PRESTO prodotte in CINA: Lo ha rivelato Carl-Peter Forster, direttore generale della JLR che nel corso di una conferenza stampa ha anche dichiarato il suo interesse nell’espandere le vendite dei due marchi di lusso nei Paesi emergenti.
Questo nuovo traguardo spingerà il colosso indiano Tata, che da poco ha acquisito Jaguar e Land Rover, alla chiusura di due fabbriche inglesi del gruppo e a una serie di attività che porteranno, nel giro di due anni, al consolidarsi delle prime partnership locali e all’apertura di nuovi stabilimenti più grandi.
L’espansione verso il Sol Levante non è uno sdoganamento del prodotto britannico: tutte le attività principali avranno sempre sede nel Regno Unito, nonostante l’intenzione di spostare tutta la produzione in Cina. Del resto, la Cina ha scavalcato gli Stati Uniti nella classifica di automobili più vendute. Ma non è solo la Cina che avanza, tutta l’Asia dell’auto è in gran rispolvero: in Giappone, ad esempio, la Subaru ha aumentato le vendite del 14% e la Suzuki ha chiuso il 2009 con +19%, alla faccia della crisi economica! Inoltre, sta circolando voce che la rampante indiana Tata nel 2011 dovrebbe arrivare sul mercato europeo con la sua vettura economica Nano, prima di sbarcare alla conquista degli Stati Uniti. L’America sarà pronta a subire l’influsso del grande sorpasso Made in China?

 

65.000 TELEPASS DIFETTOSI IN ITALIA: capita che lotti interi di prodotti siano difettosi, magari anche pericolosi, quindi necessitano di essere ritirati dal mercato. Accade con i computer, giocattoli, auto e per la prima volta anche per il Telepass.

Il servizio offerto dal Gruppo Autostrade, che ha raggiunto proprio in questi giorni gli 8 milioni di utilizzatori, offre la comodità di pagare il casello autostradale velocemente e senza fare lunghe code. Un servizio idoneo sia alle famiglie che ai lavoratori, proposto in tante varianti diverse con servizi e agevolazioni aggiuntive, è caratterizzato dal dispositivo che permette il pagamento automatico del pedaggio attraverso corsie preferenziali.

Una comunicazione ufficiale ha annunciato un potenziale malfunzionamento in un lotto costituito da 65 mila dispositivi, che andrebbero sostituiti non solo per il mal funzionamento che si potrebbe verificare ma soprattutto per la possibilità che questi esplodano provocando danni. Il problema è limitato essenzialmente alla batteria a litio – contenuta all’interno del dispositivo – che per un piccolo lotto sono risultate difettose. Una prevenzione che riguarda tutti gli automobilisti, ma in particolare i motociclisti che molto spesso “indossano” il dispositivo.

L’azienda ha comunicato l’accaduto ai singoli possessori dei Telepass appartenenti al lotto difettoso attraverso e-mail, sms e raccomandate, chiedendo loro di recarsi nel più vicino Punto Blu aperti dalla 8.30 alle 17.00 per la sostituzione immediata.

Una comunicazione semplice, che non metta in agitazione i possessori del dispositivo ma atta a tutelare la sicurezza stradale.

La società sottolinea come si utilizza correttamente il prodotto: occorre restare sotto il limite di velocità di 30km/h imposto nelle corsie preferenziale, in modo da non incorrere in pericoli dovuti a potenziali malfunzionamenti.

Una pubblicazione ufficiale dei numeri seriali dei dispositivi potenzialmente difettosi potrebbe tranquillizzare gli utenti, ma l’accaduto per quanto singolare non deve mettere in agitazione tutti i possessori del Telepass. Ad oggi solo lo 0.02% dei dispositivi è risultato potenzialmente difettoso o meglio mal funzionante. Chi non ha ricevuto una comunicazione ufficiale, una  notifica all’interno della sezione “Il tuo contratto” sul sito web e/o non ha notato nessun mal funzionamento può viaggiare tranquillo.

 

 

 

 

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