di Ernesto De
Benedictis
La
casa torinese lancia la nuova giardinetta che sarà l’ammiraglia della
gloriosa cinquecento.
La produzione iniziata
lo scorso 3 luglio negli stabilimenti serbi di Kragujevac, raggiungerà
entro l’anno le 500 unità al giorno. In Italia il debutto commerciale è
previsto per il prossimo Ottobre e successivamente verrà distribuita in
più di 150 mercati.
Nel 2013 gli impianti
aumenteranno progressivamente la realizzazione per la versione destinata
agli Stati Uniti, dove la 500L ha già ottenuto le omologazioni e le
autorizzazioni necessarie.
La Fiat 500L ,“L” come
large, è un modello della gamma cinquecento pensato per una diversa
idea di trasporto. Il concetto della vettura è paragonabile alla 600
multipla del 1956, che sbalordì i mercati per la creatività del progetto
e dalla quale la nuova nata eredita il comfort ma soprattutto la
spaziosità. L’ampiezza interna permette di alloggiare cinque persone con
relative borse e valigie . Il vano bagagli ha un volume che può arrivare
a 1,320 cm3 abbassando i sedili posteriori con una semplice manovra
agevolata dal Fold & Tumble system.
Il design della livrea è
stato pensato per garantire la massima funzionalità, con un profilo che
richiama la struttura dei SUV e che ha tolto ogni tipo di spigolatura
per privilegiare una visione di allegria e libertà.
La posizione di guida è
sopraelevata e permette una completa visuale al guidatore. L’abitacolo
si caratterizza oltre che per la limitata quantità di comandi di facile
uso, tutti concentrati nel quadro centrale anche per la luminosità
assicurata dalle rilevanti misure dei finestrini, dei vetri e del
lunotto del tetto.
Le dimensioni
complessive rimangono nel settore del segmento B, che con una lunghezza
di 4,15 e una larghezza di 1,78 m possono offrire una valida alternativa
ai veicoli del segmento superiore.
Su strada la
“cinquecentona” ha mostrato l’assenza di rollio,caratteristico di questa
gamma, oltre a un buon assetto garantito dalle ottime sospensione e
dalla nuova motorizzazione. Le performance del bicilindrico TwinAir , a
cui è stata aumentata la potenza a 105 cv, sono state in prova definite
molto interessanti . Inoltre l’efficienza di questi propulsori e
arricchita dal tutor eco Drive Live che riduce emissioni e consumi
ottenendo il 15% di risparmio di carburante e di CO2.
I costi per l’acquisto
della new entry non sono stati ancora resi pubblici, ma sembra che per
la prima serie speciale di lancio ed a tiratura limitata, denominata
“Opening Edition”, il prezzo di listino si aggirerà intorno ai 15.500 €.
(E.D.B.)
La moda del car wrapping
Il
car wrapping è una tecnica alternativa alla tradizionale verniciatura,
che permette di cambiare colore ad autoveicoli di ogni genere,
attraverso l’utilizzo di speciali pellicole adesive.
Nasce negli USA come metodologia di marketing
pubblicitario (scritte e immagini per bus, taxi e metro) e negli ultimi
anni ha preso piede,in un'altra forma, anche in Europa ed in alcune
parti dell’Italia.
Viene attuata da piccoli artigiani ma anche da grandi
aziende e si prevede che ben presto le maggiori case automobilistiche
svilupperanno dei reparti specialistici dedicati a questo tipo di
procedimento.
La moda sta scoppiando in primis tra i giovani perché la
copertura delle carrozzeria di auto e motorini con pellicole in vinile
assicura dei vantaggi notevoli sia in termini di costi e sia nella
rapidità di lavorazione.
Questo sottile mantello che avvolge il veicolo può anche
essere rimosso agevolmente senza rovinare la sottostante verniciatura.
Inoltre recentemente si sono fatti numerosi progressi
nello studio del vinile che hanno permesso l’evoluzione dei materiali di
rivestimento. Sono attualmente presenti sul mercato vinili che
dispongono di canali d’aria per sottrarre le bolle, altri con perle di
vetro che non permettono alla pellicola di incollarsi totalmente fino
alla stesura finale.
Le strumentazioni che il “man wrapper” utilizza sono
poche e di semplice utilizzo. L’elenco può comprendere un normale
cutter, delle spatole di varie misure, forbici, cavalletti, prodotti per
il lavaggio, un phon da carrozzeria, una serie di calamite per fissare
la pellicola ancora protetta e dei guanti da protezione.
Concludendo, “la grande decalcomania ricoprente” potrebbe
avere nei prossimi anni un boom di richieste e diventare un opzione
valida alla classica e più costosa verniciatura.
Ernesto De Benedictis |