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di Clara Tumminelli
I 90 ANNI DELLA
MOTO GUZZI
Tre giorni di festa per celebrare
i 90 anni di una delle case motociclistiche italiane più conosciute al
mondo. La casa dell’aquila di Mandello ha deciso di festeggiare il suo
compleanno con tutti gli appassionati del marchio.
Sono giunti da ogni parte dell’Italia e dall’estero per augurare buon
compleanno alla Guzzi.
Il paese di Mandello del Lario, che conta circa 10.000 abitanti, ha
ospitato più di ventimila persone. Da venerdì 16 a domenica 18
settembre, nel piccolo paese affacciato sulle sponde del lago, si è
sentito parlare in molte lingue. Il 40% proveniva da ogni regione
italiana, ma ben il 60% dei partecipanti proveniva da 52 paese
stranieri. Dopo gli italiani il paese con il maggior numero di presenze
è stato quello francese. Seguono la Germania, l’Olanda, la Svizzera, il
Belgio, la Danimarca, la Gran Bretagna, Austria. Presenze anche per San
Marino, Montecarlo e Andorra, dalle Americhe, dall’Asia, dall’Oceania e
dall’Australia. Quest’ultimo è stato il paese extra-europeo in testa
alle classifiche di partecipazione, con quaranta guzzisti, davanti a
USA, Giappone e Canada.
Tra i tanti partecipanti numerose storie e notizie da raccontare.
Ralf, appassionato del marchio e concessionario della Moto Guzzi a
Oosterzele in Belgio, ha coinvolto l’intera famiglia. Sono venuti
ciascuno in sella ad una Guzzi. Lui ha guidato una Stelvio, la moglie
una Norge e la figlia, di soli 21 anni la Griso.
Avventura su due ruote anche per un padre ed un figlio. Sono giunti, da
Roma, Antonio e Pietro Giovanzana in sella alla galletto Guzzi 192 di
cilindrata.
All’inizio della manifestazione si è svolta la cerimonia d’apertura con
la presenza di tutte le autorità tra cui il sindaco e la giunta di
Mandello, il prefetto di Lecco, il senatore Antonio Rusconi, l’onorevole
Lucia Codurelli, l’assessore provinciale Fabio Dadati, il sindaco di
Maranello, il presidente dell’associazione Città dei Motori e il patron
della Piaggio Roberto Colaninno.
Gli onori di casa sono stati espletati dal sindaco di Mandello, che ha
accolto la folla di partecipanti riunitasi sotto al palco. Folla
rigorosamente vestita con magliette rosso e nere riportanti lo stemma
con l’aquila. Dopo l’inno di Mameli i ragazzi dell’Istituto Volta e
Santa Giovanna hanno sollevato il drappo rosso e la bandiera italiana
collocati sopra al monumento di Carlo Guzzi. La nuova statua, collocata
in piazza del municipio, è un omaggio al fondatore della casa
motociclistica. Ricavata da una lastra di marmo di Carrara, è stata
lavorata con cura e con un’attenzione particolare ai dettagli,
dall’artista Ettore Gambioli. Rappresenta Carlo Guzzi, ai box,
nell’stante in cui cronometra il tempo di una sua creazione, infatti, in
mano ha un cronometro e una penna nel taschino per annotare il
risultato. Nella parte anteriore della lastra è raffigurato un modello
Guzzi V8, 8 cilindri del 1957, 500 di cilindrata.
La manifestazione è proseguita all’insegna del divertimento e del
rispetto. Nessun problema è stato causato dal provvedimento del
prefetto, in cui si vietava di vendere alcolici dopo le 23, incrementato
di un’ora grazie alla mediazione del sindaco.
Pochi si sono rivolti ai volontari del pronto Soccorso degli Alpini di
Mandello. Volontari, di tante associazioni, che numerosi hanno aiutato
nello svolgimento e realizzazione della kermesse.
Sabato sera, purtroppo, sulla manifestazione si è abbattuto un temporale
fortissimo che, però, non ha impedito lo svolgimento della performance
del dj Ringo, appassionato guzzista. Anche la domenica il tempo non ha
concesso favori. La pioggia torrenziale della mattina ha fatto
sospendere la sfilata delle moto Guzzi d’epoca, che sarebbero partite
dalla fabbrica e avrebbero dovuto sfilare per tutto il paese.
Il maltempo non ha rovinato questi giorni di festa e intristito gli
animi dei guzzisti.
Per l’occasione il museo è rimasto aperto tutti i tre giorni e per i
successivi due week-end, annotando numerose presenze.
(C.T.)
LA NUOVA NISSAN
MICRA
Una macchina completamente nuova,
sembra che nessun particolare ricordi la vecchia Micra. Non vedremo più
i suoi fari, che la facevano assomigliare ad un ranocchio, e le sue
curve, anteriori e posteriori, anche la coda è meno arrotondata. Solo
l’andamento ad arco dei finestrini ricorda la versione precedente.
Il design è più serio: fianchi
alti, sbalzi corti e un piccolo spoiler al posteriore.
Esteticamente ha perso la sua
originalità e si è uniformata a molte altre vetture, in cambio ha
ottenuto più spazio.
E’ stata allungata di 6 cm, per un
totale di 3,78. Il passo è cresciuto di 2 cm, rendendo più ampio
l’abitato ed è sempre omologata per cinque passeggeri con altrettanti
sportelli. Centimetri che non penalizzano la sua agilità e
maneggevolezza nel traffico cittadino.
I posti posteriori sono ampi e
confortevoli, il divano è comodo per due, ma non si è troppo stretti in
tre.
Gli allestimenti riprendono la
tradizionale nomenclatura della gamma dalla versione base Visia a quelle
più accessoriate Comfort, Acenta e Tekna.
Esternamente le differenze sono
minime: Visia ha cerchi in acciaio da 14”, maniglie e retrovisori neri;
Acenta ha cerchi in lega da 15”, fari fendinebbia, il montante B nero
tra le porte anteriori e posteriori, maniglie e retrovisori in tinta con
la carrozzeria ed accenti cromati sulla griglia. La porzione superiore
della griglia sulle versioni Acenta e Tekna è tagliata da una barra
cromata su cui è incastonato lo stemma Nissan, mentre sui modelli Tekna,
la griglia è dotata di una cornice cromata.
Internamente l’allestimento Acenta
aggiunge clima automatico, cruise control con limitatore di velocità,
retrovisori esterni a regolazione elettrica, fari fendinebbia, bracciolo
anteriore e sedile di guida regolabile in altezza. Il volante ed il
pomello del cambio sono in pelle, mentre l’impianto di in-car
entertainment comprende lettore CD con presa Aux-in, quattro casse e
connettività Bluetooth per la telefonia mobile. Con la versione Tekna le
dotazioni di bordo di Micra si arricchiscono del Nissan Connect: il
sistema integrato di comunicazione, navigazione e audio con schermo
touchscreen a colori da 5”, connettività Bluetooth per i cellulari e
funzionalità di streaming audio da dispositivi abilitati, ingressi
Aux-in e USB e sei altoparlanti.
La strumentazione è stata
completamente rinnovata, più grande e visibile. Vi sono diverse
caratteristiche innovative che la rendono ideale per circolare in città:
il Connect system, il Bluetooth integrato e il Simple Parking pack,
misura lo spazio di parcheggio fino ad una velocità pari a 25 km/h,
agendo a tre livelli.
Di serie su tutta la gamma è la
presenza dell'ESP, dell’airbag passeggero disattivabile, degli airbags
frontali, laterali e a tendina, dei poggiatesta posteriori e della
chiusura automatica centralizzata, degli attacchi isofix, del
servosterzo con piantone regolabile in inclinazione, del
computer di bordo e
degli alzacristalli anteriori elettrici.
Il motore a benzina è il nuovo 3 cilindri Nissan HR12 da 1.2 litri che
impiega la fasatura variabile delle valvole (VTC) ed è disponibile in
versione aspirata o turbo, abbinata al cambio manuale a 5 rapporti o al
nuovo CVT a variazione continua. La potenza della versione base si
attesta su 80 CV e la coppia a 110 Nm. Questo propulsore assicura
velocità massima 170 km/h ed un'accelerazione da 0 a 100 km/h in 13,7
secondi. I consumi nel ciclo combinato sono di 5 l/100 km (CVT: 5,4
l/km), con emissioni CO2 di 115 g/km per la versione manuale e 125 g/km
per il modello CVT.
I prezzi sono
compresi tra i 10.950, della versione Visia, e i 14.200 euro della Tekna.
Clara Tumminelli |