Navigando su questo sito web si accettano i cookie utilizzati per fornire i Nostri servizi. Per maggiori informazioni leggere l'informativa sui cookie

SPAZIO MOTORI HOME PAGE- Testata giornalistica telematica autorizzata dal Tribunale di Napoli con n.5141-Dir. Resp. Dott.Massimiliano Giovine Il primo periodico telematico di informazioni ed inserzioni auto,moto,nautica,trasporti,viabilità,ambiente,sicurezza stradale,ecc.Testata Giornalistica autorizzata dal Tribunale di Napoli-registraz.n.5141-Provv.del 27/6/2000-Direttore Responsabile Dott.Massimiliano Giovine - © Tutti i diritti riservati

|HOME|

|Presentazione|

|Note/GeRENZA| Cookie |

|Lettere|

|Spazio Motori "Ambiente"|

|Inserzioni gratis|

|Links auto|

|Links moto|

|Links utili|

|Assicuraz. web|

Anno XIV num.4
Lug./Ago. 2015

|C E R C A|

Moto storiche con meno di 30 anni: ritorna la tassa di possessoMOTORINO: in 2 anche a 16 anni
Moto storiche con meno di 30 anni: ritorna la tassa di possessoAuto, quanto mi COSTI
Moto storiche con meno di 30 anni: ritorna la tassa di possessoL'auto ITALIANA riparte dal lusso
Moto storiche con meno di 30 anni: ritorna la tassa di possessoAuto e TECNOLOGIA oggi
Moto storiche con meno di 30 anni: ritorna la tassa di possessoBMW serie 2 Gran Tourer 7 posti

GLI INTERNI DELLA BMW SERIE 2 GRAN TOURER

Moto storiche con meno di 30 anni: ritorna la tassa di possessoMoto D'EPOCA: ritorna la tassa?

TOYOTA MIRAI AD IDROGENO"MIRAI": idrogeno anche per casa

LA TOYOTA "MIRAI" AD IDROGENO

CARPOOLING IN TEMPO REALE EICMA moto: 73°edizione

CARPOOLING IN TEMPO REALEPRA o Motorizzazione?

CARPOOLING IN TEMPO REALERicerca sui SINISTRI in Italia

CARPOOLING IN TEMPO REALECARPOOLING istantaneoCAR POOLING: condividere l'auto

L'automobile elettrica in Italia: possibile?Auto ELETTRICA: utopia?

SEGNALAZIONI LE SEGNALAZIONI DEI LETTORI. Scrivi anche Tu!

KTM super Duke "R"

Pillole/News
Rubrica "Spazio AMBIENTE"
ARCHIVIO articoli
Scrivi a:redazione1@spaziomotori.it

 

Scrivici

Torna alla Home page

 | Gerenza |

RAPPORTO RIFIUTI APAT 2007

 

di Loredana Bossi (Mar. 2008)

 

Novità e conferme dal Rapporto Rifiuti APAT 2007, presentato il 6 febbraio 2008 a Roma, alla presenza del Ministro dell’Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, e del Presidente dell’Agenzia, Giancarlo Viglione.

Cresce ancora, infatti, la produzione nazionale di rifiuti urbani e si attesta, a 32,5 milioni di tonnellate con un incremento, rispetto all’anno precedente, superiore al 2,7% (circa 860 mila tonnellate). A differenza degli anni precedenti, l’aumento più consistente si osserva al nord Italia, la cui produzione cresce del 3% circa, a fronte dei quasi 2,9 punti percentuali al Sud e dell’1,8% osservato al Centro.

È quest’ultima macroarea, al contrario, a registrare il valore maggiore pro capite nella produzione di rifiuti: con 638 kg per abitante per anno, infatti, le regioni centrali conquistano l’infelice primato, distaccandosi nettamente dal Sud (509 kg) e dal Nord (544 kg). In termini percentuali, tuttavia, le regioni meridionali registrano incrementi più del resto d’Italia: circa il 3%, in contrapposizione al 2,4% del Nord e una sostanziale stabilità del Centro (- 0,2%).

Nello specifico, è la Toscana, con 700 kg pro capite, la regione che produce il quantitativo maggiore di rifiuti, seguita da Emilia Romagna (677 kg), Umbria (661 kg) e Lazio (611 kg); in coda alla classifica, la Basilicata, con 401 kg pro capite, il Molise (405 kg), la Calabria (476 kg), il Friuli Venezia Giulia (492 kg) e il Trentino Alto Adige (495 kg). Ciononostante, tra il 2005 e il 2006 i maggiori incrementi si rilevano per la Puglia (+5,1% di crescita del pro capite), la Sicilia (+4,2%) e la Basilicata (+4,1%).

L’analisi dei dati relativi alla gestione dei rifiuti urbani, mostra ancora una riduzione del ricorso alla discarica, pur facendo registrare, in termini quantitativi, un incremento rispetto allo stesso anno (+300 mila tonnellate di rifiuti, pari ad un incremento percentuale dell’1,7%). La discarica, tuttavia, si conferma la modalità di gestione dei rifiuti urbani più diffusa. Cresce del 6,3%, al Centro, il quantitativo di RU destinato a questa opzione di gestione dei rifiuti, mentre nelle altre aree geografiche del Paese i numeri sono rimasti pressoché identici.

Le forme di stoccaggio provvisorio, come quelle messe in atto in Campania per far fronte alle situazioni di emergenza, quando prolungate, sono considerate forme di smaltimento in discarica a tutti gli effetti. Perdura, in questa regione, lo stoccaggio delle cosiddette “ecoballe”, che ha riguardato oltre 900 mila tonnellate di rifiuti.

Il numero di discariche per rifiuti urbani in esercizio, diminuisce di 37 unità rispetto all’anno precedente, confermando la tendenza già evidenziata nell’ultimo quinquennio. La riduzione del numero di discariche è maggiore nel sud del Paese; in particolare, interessa alcune regioni come la Sicilia (-23 impianti), la Calabria (-7 impianti) e l’Abruzzo (-3 impianti).

La Lombardia mantiene il primato virtuoso di regione che conferisce in discarica la percentuale inferiore di rifiuti urbani prodotti: 17% del totale, nonostante un incremento dell’11,5%, in parte ascrivibile all’aumento della produzione dei rifiuti (+3,8%).

In crescita anche i dati relativi alla Liguria, con un aumento del 16,2%, imputabile ai conferimenti in discarica provenienti da altre regioni.

Si conferma il divario tra centro-sud e nord del Paese emerso nelle passate edizioni del Rapporto Rifiuti APAT: rimangono nelle posizioni basse della “classifica”, infatti, Sicilia, Molise e Puglia, responsabili di un ricorso elevatissimo allo smaltimento in discarica (94%, 93% e 91%).

Non distante il Lazio, con oltre 2,8 milioni di tonnellate smaltite e una percentuale pari all’85% di quanto prodotto; la sola città di Roma, nel 2006, ne ha smaltito in discarica 1,5 milioni di tonnellate, a fronte dei 2 milioni dell’intera provincia.

Cambiano destinazione, al contrario, i rifiuti della Sardegna, forte del suo 12,7%, legittimato dalla crescita della raccolta differenziata. Per la Calabria, invece, si registra un abbattimento di tale valore (-19,5%), tuttavia giustificato dal crescente avvio di RU in impianti per l’incenerimento.

Il ricorso alle altre forme di gestione appare abbastanza stabile: l’incenerimento registra una diminuzione dello 0,1%, mentre il trattamento meccanico biologico ed il compostaggio da matrici selezionate aumentano, rispettivamente, dello 0,6% e dello 0,2%.

Nel complesso positiva la diffusione della raccolta differenziata, tuttavia ancora lontana dall’obiettivo del 40%, da raggiungersi entro il 31 dicembre 2007 e introdotto dalla legge 27 dicembre 2006, n. 296.

A livello nazionale, infatti, la raccolta differenziata registra una percentuale del 25,8% della produzione totale dei rifiuti urbani, contro il 24,2% rilevato nel 2005.

È il Trentino Alto Adige la regione con una maggiore percentuale di differenziata (49,1%), seguita a ruota da Veneto (48,7%), Lombardia (43,6%) e Piemonte (40,8%).

Fanalini di coda il Molise, con una percentuale di raccolta del 5%, la Sicilia (6,6%) e la Basilicata (7,8%).

Tra le città con oltre 150.000 abitanti, il podio va a Reggio Emilia, la cui percentuale di rifiuti destinati alla raccolta differenziata si attesta al 46,8%, rincorsa da Padova (38,9%), Torino (36,7%), Brescia (35,8%) e Ravenna (35,6%); agli antipodi le posizioni di Messina, Catania e Taranto, rispettivamente con l’1,9%, il 6,3% e il 6,6%.

Una conferma, questa volta positiva, dall’ultimo Rapporto Rifiuti APAT: continua a crescere, infatti, la quantità di rifiuti di imballaggio avviata a recupero, sino all’attuale ammontare di 8 milioni di tonnellate. Nel recupero totale delle singole frazioni merceologiche, l’incremento maggiore, si registra per legno (+5,9%), alluminio (+5,3) e plastica (+6,5%).

Quest’ultima risulta essere, inoltre, la frazione maggiormente avviata a recupero energetico, con un incremento di 2,5 punti percentuali, pari a 645.000 tonnellate.

Delicato e preoccupante il tema dei rifiuti speciali, la cui produzione risulta essere in crescita, soprattutto a causa dell’incipiente sviluppo industriale.

A causa dell’alto numero di industrie sul territorio, è la Lombardia a conferire il quantitativo maggiore di rifiuti speciali in discarica: ben 3,7 milioni di tonnellate.

In una realtà sempre più condizionata da mutamenti ambientali, l’informazione assume sempre maggiore importanza.

Fa riflettere, infatti, quanto emerso sui costi di gestione del servizio di igiene urbana. I dati  riferiscono di un costo medio annuo pro capite di 123,12 euro, destinati alla gestione dei rifiuti indifferenziati (48,8%) e delle raccolte differenziate (16,8%), nonché allo spazzamento e al lavaggio delle strade (14,9%).

Una cifra che cresce in proporzione

alle dimensioni del comune di appartenenza: dagli 86,91 euro pro capite in comuni con meno di 50.000 abitanti, si arriva anche a 144,22 euro, ove gli abitanti risultano essere maggiori. A somme così elevate, si presume, dovrebbero corrispondere servizi adeguatamente erogati (Mar. 2008).

 

Loredana Bossi

 

 


 


Home pageCopyright 2000/2015 © - Tutti i diritti riservati - All rights reserved - Testata giornalistica autorizzata dal Tribunale di Napoli-registr. n. 5141-Provv.del 27-06-2000.

Editore: associazione culturale no-profit "Confgiovani"- Iscr. ROC n.19181. Direttore Resp. Dott.Massimiliano Giovine - giornalista (Tes. Prof. n.120448, già n.84715).

Direzione, Redazione: via D. De Dominicis, 20 c/o Giovine-cap. 80128 Napoli. E' vietata la riproduzione o trasmissione anche parziale, in qualsiasi forma, di testi, immagini, loghi ed ogni altra parte contenuta in questo sito web senza autorizzazione.

La Redazione non è responsabile di eventuali errori imputabili a terzi, nè del contenuto delle inserzioni riservandosene, pertanto, la pubblicazione.

Nomi e numeri sono citati a puro titolo informativo, per offrire un servizio al lettore. Proprietà artistica e letteraria riservata ©. Vedi gerenza e note legali/tecniche.

|Anno XIV num.4 - Lug./Ago. 2015| - Per informazioni e-mail: redazione1@spaziomotori.it

Sito web ottimizzato per "Firefox", Internet "Explorer 5.0" o superiore - Risoluzione schermo consigliata: 1024 x 768 pixel - >>Privacy/Cookie<<