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Ambiente in Italia
Presentato l’Annuario dei Dati Ambientali 2010
di Domenico Margiotta
Il
Presidente dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca
Ambientale) Bernardo De Bernardinis lo scorso 25 maggio ha presieduto a
Roma, presso l’Auditorium dell’ISPRA, la presentazione della nona
edizione dell’Annuario dei Dati Ambientali 2010. Il testo rappresenta in
Italia la più ampia ed organica collezione di dati,
offrendo una
panoramica dell’andamento dei principali fattori, oltre 250, nel nostro
Paese: cambiamenti climatici, dissesto idrogeologico, eventi
alluvionali, sismicità, franosità, stato delle biodiversità, qualità
dell’acqua e dell’aria solo per citarne alcuni.
Dello stato dell’ambiente italiano ne hanno parlato il Direttore
Generale dell’ISPRA, dott. Stefano Laporta, il Direttore Generale MATTM
(Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare),
dott. Mariano Grillo, e i rappresentanti istituzionali delle Regioni e
delle ARPA-APPA (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente –
Agenzia Provinciale per la Protezione dell’Ambiente).
Il primo dato importante
da rilevare riguarda la produzione dei rifiuti urbani: nel 2008, per la
prima volta si registra un
segnale di arresto della produzione rispetto all’anno precedente. In
totale i rifiuti urbani prodotti nel 2008 sono poco meno di 32,5 milioni
di tonnellate con una leggera diminuzione (-0,2%) rispetto al 2007. Per
quanto riguarda la produzione pro capite, si attesta a 541 kg/abitante
per anno a fronte di un valore pari a 546 kg/abitante del 2007.
Un altro importante
elemento di valutazione riguarda la raccolta differenziata che, nel
2008, raggiunge il 30,6% della produzione totale dei rifiuti urbani;
continua, pertanto, il trend di crescita già rilevato negli anni
precedenti. La situazione appare diversificata: il Nord supera
l’obiettivo fissato dalla normativa (45% entro dicembre 2008), mentre il
Centro (22,9%) e il Sud (14,7%) nonostante i miglioramenti sono lontani
dall’obiettivo del 40% fissato per il 2007. Parallelamente, si va
consolidando un sistema industriale per il riciclo dei materiali
raccolti separatamente, che riguarda ormai il 18,8% del totale dei
rifiuti urbani gestiti. Altrettanto significativi sono i risultati
raggiunti nel riciclaggio dei rifiuti di imballaggio, con oltre 7,2
milioni di tonnellate di rifiuti provenienti da superfici pubbliche e
private riciclati nel 2008.
Riguardo al settore
energetico si osservano, accanto alla conferma di alcuni dati
strutturali del sistema energetico nazionale, caratterizzato da
prestazioni migliori della media europea in termini di intensità
energetica e di rapporto tra i consumi finali e quelli totali di
energia, anche una serie di cambiamenti in atto negli
approvvigionamenti, come la crescita del ruolo del gas naturale rispetto
ai prodotti petroliferi e un tendenziale aumento del contributo delle
fonti rinnovabili e della cogenerazione. Il contributo delle fonti
rinnovabili, nel 2008, è stato del 9,7% rispetto al consumo interno
lordo di energia, mentre il contributo della cogenerazione nella
produzione netta di energia elettrica passa dal 27,9% nel 2000 al 45,3%
nel 2009.
Ulteriore dato che fa
ben sperare riguarda le foreste: è in aumento la loro superficie, grazie
anche alle numerose attività di afforestazione e riforestazione.
L’aumento delle superfici boschive è un trend che si sta registrando
costantemente da alcuni anni. Contestualmente all’aumento delle foreste,
sono in sensibile diminuzione gli incendi, la principale fonte di
distruzione dei boschi italiani, dato in linea con il rapporto 2010 di
Legambiente e Protezione Civile.
Calano sensibilmente le
sostanze acidificanti, responsabili sia dell’alterazione degli
ecosistemi acquatici e terrestri sia dei danni a materiali ed edifici,
presenti nella nostra atmosfera: in 10 anni, dal 1990 al 2009, le
emissioni di zolfo sono diminuite dell’87,2% , quelle di ossido di azoto
del 51,3% e quelle di ammoniaca del 16,5%. Inoltre, una diminuzione è
stata rilevata anche nelle emissioni di gas-serra che, nel 2009, hanno
fatto registrare una percentuale pari al -9,3%.
Buone anche la qualità
delle acque di fiumi e laghi: il 46% dei 549 punti monitorati è nelle
classi di qualità “buona” e “ottima”, e il 35% nella classe di qualità
“sufficiente”. Per i laghi, il 37% sono nelle classi “ottima” e “buona”
e il 35% nella classa “sufficiente”. Le acque marine italiane risultano
avere, nel complesso, uno stato mediamente buono.
Lungo la costa italiana
sono presenti 4.615 siti in cui è possibile praticare attività
ricreative legate alla balneazione, dato che ci pone tra i Paesi europei
con il più alto numero di acque marine adibite a questo scopo. In
Italia, nel 2009, sono stati controllati 5.184 km di costa, di cui 4.960
km (67,2%) sono risultati balneabili. Le acque costiere italiane di
balneazione rappresentano il 36% di quelle del continente europeo e il
61% di quelle presenti nell’area mediterranea.
Il rapporto svela, però,
anche quali siano i fattori di criticità nel nostro Paese: a preoccupare
maggiormente è l’inquinamento da polveri sottili. In Italia, nel 2009,
il 45% delle postazioni che verificano il livello delle PM10 hanno fatto
registrare valori oltre i limiti giornalieri. Altro fattore preoccupante
è il costante innalzamento delle temperature, che si registra in tutta
Europa: in particolare nel 2009, l’anomalia termica registrata
mediamente è stata pari a +1,19° C.
Concludendo, il
messaggio più importante che si evince è la necessità di investire
sempre più su un’informazione ambientale puntuale, qualificata e rivolta
a diversi target della popolazione. Nell’ultimo decennio, in Italia, le
attività relative al reporting ambientale hanno fatto registrare un
significativo sviluppo con un incremento del numero di prodotti di
diffusione, in particolare di relazioni ambientali a livello nazionale e
territoriale. Una tendenza che manifesta così attenzione sia verso le
problematiche ambientali sia verso l’obiettivo di ampliare la
consapevolezza dei cittadini mediante una maggiore accessibilità
all’informazione ambientale online.
Domenico
Margiotta |