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William McDonough ed il
nuovo concetto “Cradle to Cradle” applicato all’architettura sostenibiLE
di Maria Teresa Lembo
L’architetto americano William McDonough, in
collaborazione col chimico tedesco Michael Braungart, è l’ideatore di un
nuovo concetto di produzione. Alcuni anni fa gli stessi hanno dato vita
ad un ente, il “McDonough Braungart Design Chemisty” (MBDC), che
ha collaborato e collabora tuttora con prestigiose aziende e governi di
tutto il mondo per fornire nuove metodologie progettuali e standard di
certificazione. Attraverso la pubblicazione del libro, intitolato
“Cradle to Cradle: remaking the Way We Make Things” (Dalla culla
alla culla: ridisegnare il modo in cui facciamo le cose), i due autori
esprimono la necessità di utilizzare e riutilizzare materiali che
possano essere riciclati senza alcuna produzione di rifiuti.
La nuova
certificazione “C2C” (Cradle to Cradle), infatti, elimina molti dei
rischi creati attualmente dalle industrie.
“I rischi ambientali e salutari per
l’umanità sono totalmente ridotti eliminando il concetto di rifiuto
tossico e non, selezionando materiali sicuri sia per i sistemi naturali,
sia per quelli umani…Ad esempio, nella progettazione di Climatex
Lifecycle, un tessuto completamente privo di tossine e di altre sostanze
nocive, il cliente Rohuer Textile ha ridotto i rischi di incidenti,
processi legali e, ancora più importante, ha migliorato il suo rapporto
con dipendenti, utenti e pubblico generale…”.
(www.genitronsviluppo.com)
McDonough è anche fondatore di uno studio di
progettazione “William McDonough + Partners”. Tra i progetti finora
realizzati si ricordano: il complesso di Rouge in Deaborn, Michigan, per
la Ford motor Company, caratterizzato da un tetto verde di sidum, una
pianta molto resistente alla siccità, che ricopre una superficie di
circa 4 ettari. Attraverso l’utilizzazione di tetti verdi, gli edifici
potranno produrre ossigeno ed energia.
Progetti simili sono stati
realizzati anche per l’Oberlin College e per il Municipio di Chicago.
In Olanda, nella provincia di Limburg, la
città di Venlo è stata la prima ad adottare il concetto “Cradle to
Cradle” verso uno sviluppo sostenibile a lungo termine. Tale concetto
abbraccia tutti gli aspetti di interazione dell'uomo con l'ambiente e
considera una visione complessiva del vivere. Infatti, gli strumenti
innovativi che si adotteranno terranno conto, non solo dell'aspetto
ambientale, ma anche di quello economico e sociale.
”I 90 mila abitanti di Venlo hanno adottato la visione di C2C
mettendosi in gioco e misurandosi con tutte le difficoltà che comporta
un cambio così netto di impostazione.
Cittadini, industrie, politici, tutti hanno aderito al programma,
costituendo un enorme laboratorio per testare e sviluppare nuove
procedure ed idee innovative. La nuova sfida per Venlo sarà la grande
fiera orticola del 2012, Floriade, evento mondiale che si tiene ogni
dieci anni e che rappresenta per la cittadina olandese un appuntamento
fondamentale. Così, anche l'organizzazione della fiera ha deciso di
adottare la strategia “dalla culla alla culla” e farà diventare l'area
fieristica un grande parco urbano”. (www.genitronsviluppo.com)
Altro importante esempio innovativo è la
cosiddetta “Casa Sostenibile per il Futuro” per la quale McDonough +
Partners ha dato vita ad un interessante soluzione progettuale.
“La superficie della casa, come una
foglia, è ricoperta di uno strato fotosintetico che cattura la luce del
sole. A differenza dei pannelli fotovoltaici odierni di oggi, spesso
installati al di sopra della copertura del tetto, questi tessuti fanno
da “coperta esterna”. Tale copertura solare e fotovoltaica è in grado di
riscaldare acqua e produrre energia elettrica per la casa e creare
ossigeno per l’atmosfera, in modo da compensare il carbonio prodotto per
realizzare la casa o quello consumato nella casa stessa. L’utilizzo di
pannelli fotovoltaici a film
solare sottile offre diversi vantaggi, non ultimo quello
estetico… Come per il resto delle forme del progetto, McDonough prevede
un elegante tetto curvo con una consistente grondaia che fornisce anche
uno spazio ombreggiante, in modo da abbassare il carico termico in
estate, riducendo così la necessità di energia elettrica per l’aria
condizionata. Il tetto verde isola ulteriormente la struttura…
La casa in
legno e metallo ha infine”radici” solide e profonde che integrano una
pompa di calore per un sistema di scambio termico. Tali sistemi, oggi
esistenti, spesso non vengono ancora utilizzati a causa del loro costo
che li mette spesso fuori della portata della maggior parte dei
proprietari. Inoltre, speciali superfici della casa catturano acqua di
condensa raccogliendola in un serbatoio ed evitando la necessità di
trivellare pozzi o andare in cerca di sorgenti lontane.
Il progetto
tiene anche conto del suo ciclo di vita. Attualmente, gli edifici
raccolgono spesso sostanze chimiche pericolose (ricordiamo la formaldeide);
ma ci sono stati grandi progressi in questi settori, come l’uso di
prodotti chimici a basso emissione di COV,
o la maggior parte delle finestre e isolanti privi di mercurio e altri
metalli pesanti.
McDonough ha
previsto di progettare un edificio che, come un albero che cade, sia in
grado di biodegradarsi sul pavimento della foresta. Così, nella sua
casa, i materiali da costruzione, partendo dal rivestimento dei
pavimenti, potrebbero essere facilmente smontati e riutilizzati, o, come
egli afferma, “ritornare alla terra”. (www.genitronsviluppo.com)
Maria Teresa Lembo |