Bioetanolo, la benzina del futuro
di Rossella Le Donne
Il bioetanolo è un alcol di origine
vegetale impiegato per autotrazione e viene prodotto anche mediante la
fermentazione di scarti agricoli o dell'industria alimentare ricchi di
zuccheri, come le vinacce, gli amidacei e le colture zuccherine.
L'utilizzo del bioetanolo per autotrazione
nasce più di un secolo fa negli Stati Uniti con Henry Ford, il quale nel
1908 progettò la Ford modello T meglio conosciuta come Tin Lizzie, a
etanolo di canapa pensando che quest'ultimo sarebbe stato il carburante
del futuro .
L'etanolo o bioetanolo, fu utilizzato negli
Stati Uniti come carburante per veicoli per un certo numero di anni
sino agli inizi del 900', ma su scala molto ridotta.
Peccato che negli anni
successivi l'influenza delle major petrolifere e gli enormi interessi
economici in gioco abbiano spinto sia gli Usa che il resto del
mondo verso la produzione e l'importazione del petrolio, facendo si che
quest'ultimo venisse adottato come carburante universale.
Recentemente la crescente preoccupazione per
gli effetti ambientali dei combustibili fossili, nonché l'aumento del
prezzo del petrolio hanno costretto i governi e produttori di energia a
considerare i biocarburanti come l' etanolo più seriamente,
riproponendolo come ottimo sostituto dei carburanti petroliferi, dati i
notevoli ed indiscussi vantaggi che offre questo carburante verde.
In Brasile, Stati Uniti e Svezia quella del
bioetanolo è una realtà in espansione e cresce di anno in anno il numero
delle autovetture prodotte con questo tipo di carburante .
Il Brasile è uno dei maggiori esportatori di
etanolo a livello mondiale con una produzione di circa 5 miliardi di
litri di carburante annui, tali da far camminare ben 5 milioni di
autoveicoli, gli Stati Uniti incoraggiano fortemente la sua produzione,
mentre la Svezia punta a convertire a bioetanolo entro il 2020 tutti i
veicoli adibiti al trasporto, diventando così completamente indipendente
dal petrolio.
Anche in Italia c'è un piccola realtà che ci
fa sperare verso la diffusione di questo biocarburante ed è a La Spezia
dove è presente un distributore che fa parte del progetto BeST (
Bioetanolo per la Sostenibilità del Trasporto ), ci si augura che questo
progetto si espanda anche nel resto del nostro paese dando vita ad una
rete di distributori presenti su tutto il territorio .
I vantaggi ambientali del bioetanolo sono
molteplici :
·
riduzione delle emissioni
di CO2 ;
·
non contribuisce
all'aumento dell'effetto serra ;
·
indipendenza dalle
compagnie petrolifere ;
·
biodegradabilità senza
alcun effetto tossico per l'ambiente ,
·
nessun rischio per la
salute dell'uomo .
Sono non di poco rilievo invece le
preoccupazioni circa gli svantaggi del bioetanolo come :
·
il rischio di veder
distrutti alcun habitat naturali , vista l'enorme quantità arabile di
terra necessaria per dar spazio alle coltivazioni ;
·
il timore di vedere
sacrificate alcune colture alimentari per dar spazio alle colture adatte
per la produzione di biocarburanti , si teme che ciò potrà determinare
un inevitabile aumento dei prezzi di materie prime come il mais , l'orzo
e la canna da zucchero;
·
la preoccupazione circa
l'utilizzo di altri inquinanti per la produzione del bioetanolo come la
formaldeide e l'acetaldide e del loro impatto sull'ambiente.
Certo è che al momento la salubrità
dell'aria che respiriamo è tragicamente compromessa da una miscela di
inquinanti come le PM10 , ossidi di zolfo , benzene e metalli pesanti
ce di certo l'uso di carburanti verdi come il bioetanolo limiterebbero
gli enormi danni al pianeta e sopratutto alla nostra salute.
Rossella Le Donne |