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Anno XIV num.4
Lug./Ago. 2015

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Fattore ecologico su due ruote motrici, La BMW lancia  X1.

 

di Davide Murgano 

 

Vista posteriore dx della nuova x1Uno sguardo verso l’ ambiente con la nuova X1 di Bmw confort e trazione su due ruote motrici.

SUV compatti, eleganti ma tendenti all'ecologia. La casa di Monaco ha giocato una mossa che di recente sta riscuotendo parecchio successo: alle tradizionali versioni 4x4 affianca un modello a sole due ruote motrici, (posteriori)associate al conosciuto 2 litri turbodiesel da 177 cv.

Il risultato ? Consumi ed emissioni ridotte: 18,8 km/litro e 139 g/km, quasi il 10 per cento in meno rispetto alla stessa versione ma con la 4x4. Valore rag­giungibile grazie anche del sistema Start Stop automatico che limita al massimo le emissio­ni nocive quando si è fermi al semaforo.

Per la più picco­la della gamma X è stata scelta prima di tutto la strada del divertimento alla guida, con le ruote da 18", l'assetto è decisamente improntato alla ricerca della tenuta di strada  rinunciando un po’ la confort. Le sospensioni non filtrano infatti del tutto le irregolarità del fondo stradale, ma in cambio la vettura è quasi sorprendente.

La XI segue le traiettorie imposta­te con una fedeltà addirittura impressionante, supportata da una tenuta molto elevata. Non è tanto facile neppure far entrare in funzione il DSC, peraltro al solito disinseribile in due stadi, prima come controllo di trazione e poi anche come controllo di stabilità. In curva si può entrare a velocità molto sostenute senza il minimo problema, salvo forse una leggera mancanza di sensibilità al volante man mano che aumentano gli angoli di sterzata. Utilizzando come sempre i sensori di DSC ed ABS, la centralina di controllo ricono­sce la tendenza sottosterzante facendo interve­nire il Performance Control che, di fatto, frena opportunamente e ad intermittenza in curva la ruota posteriore interna per minimizzare il sot­tosterzo.

Anche provando a sterzare più del ne­cessario, non si riesce in effetti a far impuntare l'avantreno, sempre tenendo comunque conto del fatto che il dispositivo elettronico di ripartizione della coppia motrice tra i due assi dà il suo ottimo contributo nel rendere più omo­geneo il comportamento del mezzo in curva. Anche sulla X1 il sistema xDrive permette il tra­sferimento della coppia motrice sino al 100% all'avantreno oppure al retrotreno in caso di necessità.

Poche sorprese arrivano dal motore, l'or­mai conosciuto 2 litri turbodiesel da 177 cavalli che la BMW ha in gamma da qualche tempo e che rappresenta un punto di riferimento tra i propulsori a gasolio. Bene utilizzabile sin da 1500-1600 giri, permette di tirare sino a quota 4500, ma non è effettivamente necessario sa­lire così in alto, salvo distrarsi e non guardare il contagiri. La potenza massima è infatti erogata a 4000 giri, regime in corrispondenza del quale abbiamo raggiunto in sesta i 220 di tach: che più o meno corrispondono ai 213 dichiarati quale punta massima di velo; la versione. Non è difficile arrivarci sfruttando opportunamente le marce lungo un tratto nemmeno troppo prolungato. Aiuta anche la buona profilatura aerodinamica, con un Cx dichiarato che è pari a 0,33. La rumorosità a bordo è abbastanza contenuta, con il motore si fa sentire un po' in fase di forte accelerazione e i fruscii aerodinamici che si iniziano a sentire a partire dai 160 km/h.

Il cambio a sei marce è affidabile, gli innesti sono rapidi e la corsa della leva sufficientemente breve, con passaggi appena contrastati tra una marcia e l'altra anche a vantaggio della sensibi­lità del guidatore. Sono certamente all'altezza della situazione i freni, non solo per le qualità dell'impianto ma anche per una massa non ec­cessiva della vettura, che a vuoto è inferiore ai 16 quintali.

A parte il fatto di essere più piccola gamma X, si distingue dagli altri modelli per le diverse proporzioni tra volume anteriore e abitacolo. Il cofano sembra molto imponente mentre il frontale con l'immancabi­le calandra sdoppiata a doppio rene è verticale, anche per soddisfare le recenti normative di si­curezza in caso di collisione contro i pedoni.

La vocazione per il fuoristrada è sottolineata dalla presenza di protezioni sottoscocca visibili sia davanti sia dietro. C'è la possibilità di sceglie­re il pacchetto X Line (in opzione a 300 euro) con inserti negli spoiler e delle bandelle laterali in color alluminio, usato in questo caso anche per i mancorrenti sul tetto. Il padiglione dell'abi­tacolo ricorda quello della X3 per la forma dei montanti posteriori e il lunotto inclinato.

Oltre alla xDrive 20d che abbiamo provato in anteprima, la XI sbarca in Italia anche nella più potente versione xDrive 23d, dotata del tur­bodiesel di 2 litri con doppio turbo in grado di erogare ben 204 cavalli. Destinata a una fascia di pubblico ampia e di tutte le età, la XI sarà venduta da subito anche nella variante xDrive 28i con il sei cilindri a benzina di 3 litri da 258 cavalli.

Vediamo cosa ci aspetta una volta seduti  a bordo della nostra X, tra i comandi, c’è la possibilità di disporre in opzione del sistema di controllo iDrive, che comprende il navigatore satellitare In mancanza lo spazio occupato dallo schermo è un utile portaoggetti. L'abitabilità anteriore è ottima ma dietro si è però un po' a ridosso dei sedili anteriori, e anche con lo schienale in posizione reclinata di 31° all'indietro si rimane in posizione un po' troppo verticale.

Per dare più spazio al bagagliaio, gli schienali posteriori si possono raddrizzare completamente, con un angolo di 0°, oltre che ovviamente ribaltare in avanti. L'abbattimento degli schienali posteriori avviene con uno schema 40/20/40 e questo permette di alloggiare oggetti lunghi come gli sci pur mantenendo quattro posti a sedere. Ampia la serie di vani portaoggetti, che si possono montare nella zona destra del tunnel centrale, a portata del passeggero anteriore. Anche sotto il piano di carico nel bagagliaio c'è un comparto per oggetti che può avere la sua utilità ed è diviso in ulteriori scompartimenti. Bagagliaio facilmente accessibile è di ottima capacità, con un volume minimo di 420 litri fino ad un massimo di 1350 rinunciando ai posti dietro.

C’è spazio anche per i più giovani, BMW ha pensato a loro con la versione turbodiesel 18d con il 2 litri in configurazio­ne da 143 cavalli, che costerà meno di 30mila euro. In questo caso, come la 20d, sarà dispo­nibile anche nella variante sDrive a trazione posteriore, che fa senz'altro perdere trazione e mobilità sui fondi difficili ma esalta ulterior­mente le caratteristiche di agilità e manegge­volezza dell'auto grazie al  peso più ridotto, oltre che garantisce consumi molto contenuti (19,2 km/litro, 136 g/km)., Infine a  marzo del 2010, è previsto l'arrivo della sDrive 18i con mo­tore a benzina 2.0 da 143 cv.

Davide Murgano

 


 

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