PENSIERI IN LIBERTA'
di Vittoria Caso
PENSIERI IN LIBERTA’ N. 1
Frammenti di vita familiare
Il
cellulare squilla: “ Mamma, che hai combinato?”
“Che
c’è Rossella? – rispondo - Che ho fatto?”
“ E’
tutto pieno di fumo, mamma, hai dimenticato di spegnere il gas, prima di
uscire. Gli involtini di pollo si sono carbonizzati!!! Papà è furioso!”
.
“
Porca miseria! – penso – Ma come ho potuto dimenticare di spegnere! La
fretta..., si, la fretta è sempre cattiva consigliera.”
“
Mamma - continua Rossella – c’è un odore dolciastro per tutta la casa
che si mescola al fumo e alla puzza di bruciato. Si respira a fatica:
pensa che Briciola ci aspettava vicino alla porta!”
“Che
guaio! – mi dico – Ed ora cosa mangeranno i miei familiari? Altro che
Chanel n.5 mi regalerà mio marito, me ne dirà di tutti i colori! “
Dovrò
ripulire tutto con detersivi profumati, accendere candele al pompelmo,
le preferite di Rossella, per smorzare quella puzza dolciastra che
lascia il pollo bruciato.
Si,
confesso: non è la prima volta che combino guai del genere: la pastiera,
però, per quanto annerita, lasciò un buon profumo di cannella!!!!!
Vittoria Caso
PENSIERI IN LIBERTA’ N.2
Estate, ricordi.................
I
faraglioni troneggiano nel mare, il mare azzurro, colore intenso..
In
questo specchio d’acqua si sporge il promotorio:verde. Come non retstare
colpiti dal verde intenso che ricopre le rocce? Una barca si lascia
cullare dalle acque tranquille e terse
Mi
ricorda la splendida barca del dott. C... che era a Marina di Camerota.
Quante corse su quel mare azzurro! Rivivo tempi lontani, vedo, anzi,
rivedo...sulla spiaggia, lambita dal mare, fra quelle acque Rossella con
il suo paperotto.. ed Emilio che avanza, avanza impavido fino a
lasciarsi inghiottire dal mare.. piccoli, teneri, bisognosi di
protezione e di amore.
Le
rocce, le rocce !! l’acqua tersa mostra il fondale con le rocce
viscide...Quanti tuffi quell’estate e poi... via verso il largo ad ampie
bracciate...
Azzurro solo azzurro mi circonda, azzurro come la notte; azzurra è la
fantasia, l’immaginazione vivida e feconda; azzurro è il sogno che si
libra lontano verso orizzonti nuovi..................
Vittoria Caso
PENSIERI IN LIBERTA’ N.3
Il trapezista
Sono
figlio d’arte, in verità; fin da bambino mi sono allenato..
Guardavo con ammirazione papà che si librava da un trapezio all’altro,
sembrava volare.
I
miei occhi ingenui di tenero bambino paragonavano, infatti, il suo
volteggiare agli anelli e alle funi al volo di un uccello. Lassù pareva
quasi che il suo corpo non avesse peso, a me, piccolo, che l’osservavo
dal basso: dall’ammirazione all’imitazione il passo è stato breve.
Presto ho iniziato ad arrampicarmi sulle scale di corda per giungere
anch’io lassù. Non vedevo l’ora di volare, io, essere umano impavido,
avrei sfidato ogni logica e pur essendo privo di ali, avrei volato. Si,
sarei riuscito a volare, incurante della gravità, sprezzante del
pericolo, come mio padre.
Ho
cominciato ad allenarmi e -ah!- quante cose ho capito!
I
muscoli tonici, i tendini tesi, la sincronia dei movimenti sono
essenziali! E il ritmo! Si, c’è un ritmo inequivocabile in quei
volteggi. Sono riuscito, con l’aiuto di mio padre, seguendo i suoi
consigli e avvalendomi della mia volontà, a compiere straordinari
progressi a tempo di record.
L’ebrezza
del volo - e chi dice che l’uomo non può volare? – io l’ho provata.
L’emozione del proibito, il brivido di paura che corre lungo la schiena,
prima e mentre mi tuffo nel vuoto: e vai!!!! Sempre più in alto, sempre
più spericolato: è una sfida! Gli applausi, ah quanti applausi mi hanno
accompagnato nelle mie evoluzioni, quanta carica mi hanno dato.
Ma io
non ero soddisfatto.
Mi
sentivo sicuro, ormai, e privo di ogni remora. Senza rete! Mi sono
tuffato senza rete, sicuro di me stesso e delle mie abilità. Io, figlio
d’arte, non potevo sbagliare! Delirio di onnipotenza! E si! Uno, due,
treeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!!!!!!!!!!!!
Mi è
sfuggita la presa! Come sia accaduto, non lo so .
Ed
ora da questa sedia a rotelle vedo i miei colleghi fare evoluzioni,
applauditi, ammirati.... E mi dicono: sei stato fortunato!!!!!!!
Vittoria Caso
PENSIERI N LIBERTA’ N. 4
Il gusto
Che
strano, non riesco a cogliere quanto ci sia di dolce e quanto di salato!
Ah le diete, stramaledette, che portano a non essere quasi più in grado
di gustare i sapori...!!!
Sapori, odori: il sapore del cioccolato, il profumo dello zucchero a
velo, la crema che si scioglie sulla lingua e la impasta, il biscotto
che dà corpo al pasticcino, croccante, saporito. Ah il gusto! Che senso!
Ma predomina il dolce oppure no? Ho sentito un quid di salato, si l’ho
avvertito mentre invadeva le papille.
Certamente il pasticcino era gustoso, ma quante calorie! Quante, non
so, si aggiungono ai miei crakers -non salati in superfice: obbligo di
crackers!
Dolce
è il sapore dei pasticcini; il bisogno di dolcezza è sempre tanto,
sempre di più...
Il
dolce gusto delle zollette di zucchero che papà amava ed ecco... quando
penso, la ferita sanguina... il mio pensiero torna sempre lì ai miei
cari che non ci sono più.
Sento
le lacrime che affiorano e... basta! Non ce la faccio a
proseguire!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Vittoria Caso |