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Anno XIV num.4
Lug./Ago. 2015

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5 milioni di vite da salvare sulle strade del mondo entro il 2020

Un ‘Decennio di Iniziative’ ONU per evitare il raddoppio della mortalità sulle strade

 

Secondo un nuovo Rapporto, presentato il 5 maggio 2009 dalla Commissione per la Sicurezza Stradale Globale, i governi di tutti i paesi devono affrontare la più urgente emergenza sanitaria mondiale impegnandosi in un ‘Decennio di Iniziative’ per la sicurezza stradale che salverebbe 5 milioni di vite ed eviterebbe 50 milioni di feriti gravi.

È urgente che l’ONU coordini un piano d’azione per la sicurezza stradale per evitare che gli incidenti stradali diventino entro il 2015 la prima causa di disabilità e morte prematura per i bambini dei paesi in via di sviluppo tra i 5 e i 14 anni.

 

In occasione del lancio del Rapporto, l’attrice cinematografica Michelle Yeoh, ambasciatrice della campagna Strade Sicure, si è unita ai Ministri dei paesi in via di sviluppo, ad autorevoli esponenti dell’ONU e della Banca Mondiale e a celebrità come il pilota di F1 Felipe Massa per denunciare l’epidemia nascosta causata dagli incidenti stradali e per sollecitare l’ONU ad agire a favore della sicurezza stradale.

 

Il Rapporto ‘Strade Sicure’, cui hanno aderito i massimi esperti mondiali della sicurezza stradale, sollecita i governi dei paesi ONU che parteciperanno alla prima conferenza intergovernativa globale sulla sicurezza stradale, che si terrà a Mosca a novembre 2009, ad appoggiare un ‘Decennio di Iniziative per la Sicurezza Stradale’ 2010-2020. Il Rapporto invita la comunità internazionale ad investire, nel decennio, in un piano d’azione da 300 milioni di dollari per prevenire le conseguenze degli incidenti stradali e ri-orientare le politiche e i budget nazionali sulla sicurezza stradale.

 

Nel mondo in via di sviluppo gli incidenti stradali uccidono già più persone di quante ne uccida la malaria, con un costo economico che raggiunge 100 miliardi di dollari l’anno, equivalente al totale degli aiuti internazionali dei paesi OCSE:

 

·       Oltre dieci milioni di persone muoiono ogni anno sulle strade dei paesi in via di sviluppo e decine di milioni di persone rimangono ferite, un costo destinato a raddoppiare entro il 2030. Gli incidenti stradali costituiscono già oggi la prima causa di morte nel mondo per i giovani tra i 10 e i 24 anni;

·       Gli incidenti stradali hanno già superato la malaria come causa di morte nei paesi in via di sviluppo;

·       In base alle proiezioni dell’OMS, si prevede che, entro il 2015, gli incidenti stradali saranno la prima causa di disabilità e morte prematura per i bambini dei paesi in via di sviluppo tra i 5 e i 14 anni.

 

Per affrontare questa epidemia galoppante, la Commissione per la Sicurezza Stradale Globale esprime una serie di raccomandazioni:

 

·       Che l’ONU approvi un ‘Decennio di Iniziative per la Sicurezza Stradale’ e che i governi si impegnino collettivamente a ridurre del 50% (da 1,9 milioni a meno di 1 milione l’anno) i livelli di mortalità da incidenti stradali previsti per il 2020. L’iniziativa avrebbe status simile a quello del decennio per contrastare la malaria (‘Decade to Roll Back Malaria’), attualmente in corso;

·       Che sia istituito un fondo internazionale di 300 milioni di dollari per promuovere e sostenere interventi a favore della sicurezza stradale in vista della realizzazione dell’obiettivo 2020 che potrebbe salvare fino a 5 milioni di vite ed evitare 50 milioni di feriti gravi;

·       Che si definiscano obiettivi e strategie intermedi per promuovere l’uso del casco e delle cinture di sicurezza al 100% in tutti i paesi entro il 2020, insieme ad altri interventi per la sicurezza;

·       Che la Banca Mondiale, le banche regionali per lo sviluppo e gli altri donatori destinino alla sicurezza stradale almeno il 10% dei budget previsti per investimenti in infrastrutture stradali;

·       Che il Segretario Generale delle Nazioni Unite, per elevare il profilo del tema in oggetto, nomini un Rappresentante Speciale ONU per la Sicurezza Stradale.

 

Dichiarazione di Lord Robertson of Port Ellen, Presidente della Commissione per la Sicurezza Stradale Globale:

“Cinque milioni di vite sono in gioco nei prossimi dieci anni. Abbiamo gli strumenti e i vaccini per salvare queste vite. Ora occorre che la comunità internazionale dimostri la volontà politica di riuscire in questa impresa. La Conferenza Interministeriale di Mosca può rappresentare il punto di svolta indicando una nuova direzione per la sicurezza stradale globale. Dobbiamo reagire a questa evitabile epidemia con urgenza e determinazione.

 

Dichiarazione di Michelle Yeoh, Ambasciatrice Strade Sicure:

“Negli ultimi anni ho viaggiato in molti paesi e ho potuto constatare che la mancanza di livelli elementari di sicurezza stradale può avere un impatto terribile sulla vita delle persone. Ogni 30 secondi, un bambino muore o rimane gravemente ferito sulle strade. Queste tragedie sono tanto più tristi e inutili perché abbiamo la capacità di prevenirle. È arrivato il momento di passare ai fatti ed agire seriamente per rendere sicure le strade.

 

Dichiarazione di Felipe Massa:

“Dobbiamo fare di più per contrastare gli incidenti stradali, il più grande killer di giovani in tutto il mondo. Promuovendo l’uso del casco e della cintura di sicurezza, facendo osservare le norme sui tassi alcolemici e sui limiti di velocità e migliorando la progettazione delle strade e dei veicoli, possiamo veramente cambiare le cose. Sono lieto di sostenere la campagna Strade Sicure e la richiesta di un Decennio di Iniziative per la Sicurezza Stradale.”

 

Dichiarazione di Karla González, Ministro Lavori Pubblici e  Trasporti  Costarica:

“Le condizioni di sicurezza delle infrastrutture stradali dovrebbero costituire una priorità per i governi. Dobbiamo rivolgere un’attenzione particolare agli utenti della strada più vulnerabili, come i ciclisti e i pedoni, che sono in grave pericolo quando si recano a scuola o al lavoro. Abbiamo bisogno di un approccio integrato alla progettazione dell’infrastruttura stradale perché siamo di fronte a tassi di mortalità senza precedenti.”

 

Note:

La Commissione per la Sicurezza Stradale Globale, presieduta da Lord Robertson of Port Ellen, è stata istituita per studiare contesto e livelli della cooperazione internazionale per la sicurezza stradale e per formulare raccomandazioni per le politiche collegate. Una prima raccomandazione, relativa alla convocazione della prima Conferenza Interministeriale sulla Sicurezza Stradale Globale, è già stata adottata dall’Assemblea Generale dell’ONU.

 


 

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