5 milioni di vite da salvare sulle strade del mondo entro il 2020
Un ‘Decennio di
Iniziative’ ONU per evitare il raddoppio della mortalità sulle
strade
Secondo un
nuovo Rapporto, presentato il 5 maggio 2009 dalla Commissione per
la Sicurezza Stradale Globale, i governi di tutti i paesi devono
affrontare la più urgente emergenza sanitaria mondiale impegnandosi
in un ‘Decennio di Iniziative’ per la sicurezza stradale che
salverebbe 5 milioni di vite ed eviterebbe 50 milioni di feriti
gravi.
È urgente che
l’ONU coordini un piano d’azione per la sicurezza stradale per
evitare che gli incidenti stradali diventino entro il 2015 la prima
causa di disabilità e morte prematura per i bambini dei paesi in via
di sviluppo tra i 5 e i 14 anni.
In occasione
del lancio del Rapporto, l’attrice cinematografica Michelle Yeoh,
ambasciatrice della campagna Strade Sicure, si è unita ai Ministri
dei paesi in via di sviluppo, ad autorevoli esponenti dell’ONU e
della Banca Mondiale e a celebrità come il pilota di F1 Felipe Massa
per denunciare l’epidemia nascosta causata dagli incidenti stradali
e per sollecitare l’ONU ad agire a favore della sicurezza stradale.
Il Rapporto
‘Strade Sicure’, cui hanno aderito i massimi esperti mondiali
della sicurezza stradale, sollecita i governi dei paesi ONU che
parteciperanno alla prima conferenza intergovernativa globale sulla
sicurezza stradale, che si terrà a Mosca a novembre 2009, ad
appoggiare un ‘Decennio di Iniziative per la Sicurezza Stradale’
2010-2020. Il Rapporto invita la comunità internazionale ad
investire, nel decennio, in un piano d’azione da 300 milioni di
dollari per prevenire le conseguenze degli incidenti stradali e
ri-orientare le politiche e i budget nazionali sulla sicurezza
stradale.
Nel mondo in
via di sviluppo gli incidenti stradali uccidono già più persone
di quante ne uccida la malaria, con un costo economico che
raggiunge 100 miliardi di dollari l’anno, equivalente al totale
degli aiuti internazionali dei paesi OCSE:
· Oltre dieci milioni
di persone muoiono ogni anno sulle strade dei paesi in via di
sviluppo e decine di milioni di persone rimangono ferite, un costo
destinato a raddoppiare entro il 2030. Gli incidenti stradali
costituiscono già oggi la prima causa di morte nel mondo per i
giovani tra i 10 e i 24 anni;
· Gli incidenti
stradali hanno già superato la malaria come causa di morte nei paesi
in via di sviluppo;
· In base alle
proiezioni dell’OMS, si prevede che, entro il 2015, gli incidenti
stradali saranno la prima causa di disabilità e morte prematura per
i bambini dei paesi in via di sviluppo tra i 5 e i 14 anni.
Per affrontare
questa epidemia galoppante, la Commissione per la Sicurezza Stradale
Globale esprime una serie di raccomandazioni:
· Che l’ONU approvi un
‘Decennio di Iniziative per la Sicurezza Stradale’ e che i governi
si impegnino collettivamente a ridurre del 50% (da 1,9 milioni a
meno di 1 milione l’anno) i livelli di mortalità da incidenti
stradali previsti per il 2020. L’iniziativa avrebbe status simile a
quello del decennio per contrastare la malaria (‘Decade to Roll Back
Malaria’), attualmente in corso;
· Che sia istituito un
fondo internazionale di 300 milioni di dollari per promuovere e
sostenere interventi a favore della sicurezza stradale in vista
della realizzazione dell’obiettivo 2020 che potrebbe salvare fino a
5 milioni di vite ed evitare 50 milioni di feriti gravi;
· Che si definiscano
obiettivi e strategie intermedi per promuovere l’uso del casco e
delle cinture di sicurezza al 100% in tutti i paesi entro il 2020,
insieme ad altri interventi per la sicurezza;
· Che la Banca
Mondiale, le banche regionali per lo sviluppo e gli altri donatori
destinino alla sicurezza stradale almeno il 10% dei budget previsti
per investimenti in infrastrutture stradali;
· Che il Segretario
Generale delle Nazioni Unite, per elevare il profilo del tema in
oggetto, nomini un Rappresentante Speciale ONU per la Sicurezza
Stradale.
Dichiarazione
di Lord Robertson of Port Ellen, Presidente della Commissione
per la Sicurezza Stradale Globale:
“Cinque
milioni di vite sono in gioco nei prossimi dieci anni. Abbiamo gli
strumenti e i vaccini per salvare queste vite. Ora occorre che la
comunità internazionale dimostri la volontà politica di riuscire in
questa impresa. La Conferenza Interministeriale di Mosca può
rappresentare il punto di svolta indicando una nuova direzione per
la sicurezza stradale globale. Dobbiamo reagire a questa evitabile
epidemia con urgenza e determinazione.”
Dichiarazione
di Michelle Yeoh, Ambasciatrice Strade Sicure:
“Negli ultimi anni
ho viaggiato in molti paesi e ho potuto constatare che la mancanza
di livelli elementari di sicurezza stradale può avere un impatto
terribile sulla vita delle persone. Ogni 30 secondi, un bambino
muore o rimane gravemente ferito sulle strade. Queste tragedie sono
tanto più tristi e inutili perché abbiamo la capacità di prevenirle.
È arrivato il momento di passare ai fatti ed agire seriamente per
rendere sicure le strade.”
Dichiarazione di Felipe
Massa:
“Dobbiamo fare di più per contrastare gli incidenti stradali, il più
grande killer di giovani in tutto il mondo. Promuovendo l’uso del
casco e della cintura di sicurezza, facendo osservare le norme sui
tassi alcolemici e sui limiti di velocità e migliorando la
progettazione delle strade e dei veicoli, possiamo veramente
cambiare le cose. Sono lieto di sostenere la campagna Strade Sicure
e la richiesta di un Decennio di Iniziative per la Sicurezza
Stradale.”
Dichiarazione di Karla
González, Ministro Lavori Pubblici e Trasporti Costarica:
“Le
condizioni di sicurezza delle infrastrutture stradali dovrebbero
costituire una priorità per i governi. Dobbiamo rivolgere
un’attenzione particolare agli utenti della strada più vulnerabili,
come i ciclisti e i pedoni, che sono in grave pericolo quando si
recano a scuola o al lavoro. Abbiamo bisogno di un approccio
integrato alla progettazione dell’infrastruttura stradale perché
siamo di fronte a tassi di mortalità senza precedenti.”
Note:
La Commissione per la
Sicurezza Stradale Globale, presieduta da Lord Robertson of Port
Ellen, è stata istituita per studiare contesto e livelli della
cooperazione internazionale per la sicurezza stradale e per
formulare raccomandazioni per le politiche collegate. Una prima
raccomandazione, relativa alla convocazione della prima Conferenza
Interministeriale sulla Sicurezza Stradale Globale, è già stata
adottata dall’Assemblea Generale dell’ONU. |