La Crisi dell’auto italiana Fiat
di
Danilo Riccardi
La
crisi delle vendite auto Fiat in Italia deve essere collocata nel
panorama economico del nostro paese. La Fiat per un secolo ha dominato
il mercato italiano dell’auto, divenendo simbolo stesso del “Bel Paese”.
A partire proprio dal nuovo millennio il rapporto Fiat e italiani ha
conosciuto una forte crisi che sembra irrisolvibile. Le cause devono
essere lette, non tanto nel mancato spirito nazionalistico della FIAT,
ma nella profonda crisi economica che colpisce il nostro paese.
L’Italia a partire dall’ultimo governo Prodi, cioè dal 2008, ha
conosciuto ben 6 anni di forte crisi economica che si è espressa con una
riduzione del Pil in media del 1.8%, stima che avrebbe fatto
rabbrividire anche i governi liberali degli anni venti del Novecento. A
questo è seguita una drastica riduzione dell’occupazione accompagnata da
un aumento di 5 punti percentuali della disoccupazione.
Bisogna, inoltre, ricordare i continui tagli di bilancio dello stato
che di fatto hanno chiuso i rubinetti degli ammortizzatori sociali(
assunzioni nelle strutture pubbliche, mancanza di turnover, mancati
pagamenti alle aziende private etc..).. Tutto questo non ha fatto altro
che distruggere la fetta maggioritaria di acquirenti Fiat presenti nel
territorio italiano: la classe media. Furono proprio i protagonisti del
“Boom economico” a far diventare la Fiat quel colosso internazionale che
ora, ma una volta morti i borghesi, giustamente cambia mercati alla
ricerca di una nuova classe media dei paesi emergenti. Non a caso in
Brasile e in Turchia la Fiat produce auto che in Italia sono fuori
commercio.
Per
concludere dobbiamo sicuramente dire che la crisi dell’auto Fiat è segno
della profonda crisi del paese Italia, una crisi che non è solo
economica me che ormai è divenuta una vera e propria crisi esistenziale.
Danilo Riccardi
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