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Anno XIV num.4
Lug./Ago. 2015

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  • LA CIVILTA' DEI CHACHAPOYAS
  • LA CIVILTA' MOCHE

di Bernardo De Crescenzo


I Chachapoyas, chiamati anche "guerrieri delle nubi", erano un popolo che abitava la zona andina presso le foreste nebbiose della regione di Amazonas del Perù odierno. Gli Incas conquistarono la loro terra pochi anni prima dell'arrivo degli spagnoli. La loro incorporazione nell'Impero Inca non fu facile in quanto opposero una resistenza costante contro le loro truppe.
Gli Incas e i Conquistadores iberici furono le fonti principali da cui ci sono giunte informazioni sui Chachapoyas. Molto di ciò che si sa oggi su questo popolo si basa sugli indizi archeologici di rovine, vasellame, tombe e altri manufatti. Il nome Chachapoya è il nome dato a questo popolo dagli Inca stessi; il nome che loro stessi usavano non è conosciuto. 
Diversi indizi indicano che i Chachapoyas avessero una pelle di colore più 'chiaro' rispetto agli altri nativi della regione. Secondo le analisi degli oggetti dei Chachapoyas fatta da alcune spedizioni, i Chachapoya non mostrano una tradizione culturale tipica della regione amazzonica, somigliando di più alle culture andine. I sarcofagi antropomorfi somigliano a imitazioni degli oggetti funerari tipici della cultura di Huari. I "mausolei" potrebbero essere forme modificate del chullpa o 'pucullo', elementi di architettura funeraria che si trovano nelle culture andine, specialmente Huari e Tiahuanaco.
L'espansione all'interno delle Ande amazzoniche fu spinta dal desiderio di avere più terra da coltivare. Gli ambienti agriculturali delle Ande e della regione costiera, caratterizzati dai deserti estesi e dal suolo poco adatto alla coltura, diventarono ostili al sostentamento di una popolazione in via di crescita numerica.
Questa teoria è stata descritta come "trasformazione della foresta pluviale in montagna" per ragioni geografiche e culturali. Dopo la caduta delle foreste tropicali, il paesaggio cambiò aspetto rendendosi simile alle aspre montagne andine; la gente che si era stabilita nella regione portò con sè la propria cultura. Un fenomeno del genere accadde anche nelle Ande amazzoniche meridionali, presso la zona di Vilcabamba, dove vennero costruite opere architettoniche come Machu Picchu.
Il modello architetturale dei Chachapoyas è caratterizzato da costruzioni in pietra di forma circolare e piattaforme costruite su pendii: i loro muri erano a volte ornati con figure simboliche. Le costruzioni dei Chachapoyas sono risalenti al nono o decimo secolo; questa tradizione architettonica era ancora in uso quando gli spagnoli arrivarono nel XVI secolo. Gli Inca introdussero il loro proprio stile, come si può vedere nelle rovine di Cochabamba.
La presenza di due tipologie di funerali è una caratteristica tipica della cultura Chachapoyas. Una è rappresentata da sarcofagi, l'altra da gruppi di mausolei costruiti come piccole case. Le ceramiche fatte a mano non erano, qualitativamente e tecnologicamente, dello stesso livello di quelle delle culture Moche e Nazca. 
Anche se i ritrovamenti archeologici indicano che vi fossero insediamenti nella regione a partire dal 200 d.C. o prima, la cultura Chachapoyas iniziò a emergere intorno all'800 d.C.. I centri urbani più importanti avevano adottato delle misure difensive contro gli Huari, una cultura che aveva abitato la costa e le montagne.
Nel XV secolo, l'impero Inca si espanse incorporando la regione abitata dai Chachapoyas. I Chachapoyas vennero conquistati dagli Incas intorno al 1475, tuttavia rimasero dei gruppi ribelli che continuarono a opporsi ai nuovi padroni per molti anni.
A causa del duro trattamento subito negli anni di conquista, i Chachapoyas si schierarono inizialmente con gli spagnoli quando arrivarono in Perù.
Durante la ribellione di
Manco Capac contro gli spagnoli, i suoi emissari contattarono dei Chachapoyas per ricevere aiuti militari. Nel 1547, un grande squadrone di soldati raggiunse la città di Chachapoyas, ponendo fine alla loro indipendenza. I residenti vennero trasferiti in altre città, e successivamente la povertà, le malattie, e gli attriti sociali portarono a una drastica diminuzione della popolazione; secondo alcune stime la popolazione della regione dei Chachapoyas si ridusse del 90% nei 200 anni dopo l'arrivo degli spagnoli.

(B.D.C.)


LA CIVILTA' MOCHE

La civiltà moche o mochica nasce e si sviluppa durante l'epoca preincaica, tra il I secolo ed il VII D.C., nella lunga e stretta striscia di terra desertica della costa settentrionale del Perù, dove si trovano i resti dei suoi templi piramidali, i palazzi, le fortificazioni, le opere di irrigazione ed i cimiteri che testimoniano l'alto livello di sviluppo raggiunto nei campi dell'arte, della tecnica e dell'organizzazione complessa.
La cultura Mochica si sviluppò principalmente lungo la costa settentrionale del Perù, nelle regioni di Lambayecque e La Libertad, anche se tracce della sua influenza sono state trovate nella regione di
Piura, più a nord, ed in quella più meridionale di Ancash. Si trattava di una civilizzazione fondamentalmente costiera, che si era radicata in una regione dalle caratteristiche ambientali uniche, il tratto di costa più ampio del litorale peruviano, in una zona dove le valli erano solitamente molto anguste e di scarso potenziale agricolo. L'ampiezza della costa e la fertilità delle valli hanno quindi creato i presupposti per lo sviluppo e la diffusione della civiltà Mochica.
L'origine della cultura Moche è da ricercarsi nella valle tra Moche e Chicama, nella regione "La Libertad". Questo sarebbe stato il centro nel quale si sviluppò e dal quale poi si diffuse nelle valli di
Virù, Chao, Santa e Huarmey (queste due ultime località nella regione di Ancash) verso sud. In direzione nord, l'espansione comprese le valli di Jequetepeque, Zana, Lambayeque e la valle del fiume Piura, nella regione dallo stesso nome.
Nelle regioni montuose della sierra, i moche occuparono solo parzialmente le valli, non osando avanzare oltre certi limiti, a causa della presenza di una formazione culturale chiamata Recuay, sulla quale fino al momento presente non sono stati raccolti molti dati, ma che evidentemente riuscì a frenare l'avanzata dei Moche, sebbene le tracce ritrovate dimostrino l'esistenza di una profonda relazione ed interazione tra le due culture.
Sebbene non sia stato ancora definito il periodo esatto al quale far risalire questa cultura, i ricercatori collocano le sue origini tra l'anno 100 a.C. e l'anno 0 e gli attribuiscono una durata di oltre 7 secoli, stabilendo il periodo della sua decadenza intorno al 700 d.C. I predecessori di questa cultura sono stati individuati in due civiltà locali che si erano sviluppate durante l'horizonte Chavin: quella di Salinar e la Virù. La cultura Moche è stata divisa in cinque fasi dall'archeologo peruviano 
Rafael Larco Hoyle che realizzò una sequenza cronologica, basata sullo studio di una grande collezione di ceramiche. Nonostante questa sequenza sia attualmente piuttosto discussa, continua ad essere il principale ordinamento cronologico dello sviluppo di questa cultura ed il maggiore punto di riferimento per i ricercatori.
Le tre prime fasi, che potrebbero corrispondere a quello che viene chiamato il primo periodo Moche ci presentano una cultura composta da una serie di gruppi indipendenti che abitavano ciascuna valle. Durante la terza fase si suppone che i Moche avessero raggiunto l'unità politica ed avessero dato inizio al processo di espansione, a partire dalle valli del Moche e di Chicama verso il sud. La quarta fase vede questa cultura raggiungere quello che viene definito il suo apogeo, non solo per aver raggiunto il livello massimo di espansione, ma anche per i traguardi culturali raggiunti. La quinta fase corrisponde alla decadenza di questa cultura. Durante questa fase la capitale fu spostata nella valle di Lambayeque, a Pampa Grande, dove la sua caduta subì una prepotente accelerazione a dovuta all'insorgere del fenomeno culturale dei Huari, oltre che ad una serie di catastrofi naturali provocate da un episodio straordinariamente forte di mega-nino, che inflisse gravissimi e permanenti danni al territorio ed all'
agricoltura, che era la risorsa primaria dei Moche.che inflisse gravissimi e permanenti danni al territorio ed all'agricoltura, che era la risorsa primaria dei Moche.

 

Bernardo De Crescenzo

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