DUCATI 1199 PANIGALE
Una moto e un’unica certezza, il nome!
di Carla Musti
Impazza su internet il
nuovo video ufficiale della Ducati 1199 Panigale,
dove è
ripreso un test di Troy Bayliss al Mugello,
video molto veloce con riprese volutamente ed artatamente sfocate
durante le riprese a distanza ravvicinata in cui si vede solo una
scheggia che passa rapidamente davanti all’obiettivo, tutto il resto è
pura immaginazione, possiamo solo intuire forme e dimensioni. L’unica
certezza dopo tanto vociare è il nome, tutti gli esperti del settore
erano ormai quasi certi che la Ducati 1199 fosse accompagnata dal nome
“extreme” ed invece no.
Ecco quindi arrivare
Panigale, il nome scelto vuole,
probabilmente, sottolineare il forte legame del costruttore bolognese
col suo territorio, la cosiddetta “Motor Valley”, vanto di eccellenza
motoristica “made in Italy” di cui Ducati è ambasciatore in tutto il
mondo
e quindi un richiamo certo e conclamato per gli
appassionati di tutto il mondo.
In
realtà la nuova Ducati 1199 Panigale
vanta già diversi test
all’attivo con collaudatori d’eccezione, oltre al già menzionato Troy
Bayliss ( pilota australiano campione mondiale Superbike 2001, 2006,
2008), anche i due talenti della Superstock 1000 FIM Cup, Davide
Giugliano (capoclassifica di campionato che, ad oggi dopo la vittoria a
Nurburgring e a sole tre gare dalla fine del campionato, vanta + 23
punti su Lorenzo Zanetti) e Danilo Petrucci (campione italiano 2011)
hanno testato la moto.
La nuova
superbike bolognese sfoggerà linee assolutamente inusuali per una
Ducati, con soluzioni estetiche davvero tiratissime per compattezza e
stile racing.
Sarà presentata ufficialmente soltanto a novembre, e più
precisamente dal 10 al 13 in occasione della 69° edizione dell’EICMA
(Esposizione Internazionale Ciclo Motociclo e Accessori) più conosciuta
a livello internazionale come “Milan Motorcycle Show”. Manca dunque
molto poco e sapremo finalmente tutto su di lei, una cosa è certa,
promettono prestazioni record, design mozzafiato ed innovazione
tecnologica.
Se però non vedete l’ora
di assistere alle sue prestazioni “sul campo”, la sua presenza nel
campionato Superbike 2012 non è prevista ma sarà impegnata nel
Campionato Mondiale FIM Superstock 2012, il
debutto della versione SBK nel
Campionato
Mondiale è previsto nel 2013.
Nella prossima stagione
(che pare passerà da 13 a 15 tappe, partendo il 26 febbraio Phillip
Island in Australia e terminando il 21 ottobre a Portimao in Portogallo)
rivedremo dunque in pista l’attuale Ducati 1198, assoluta protagonista
quest’anno con Carlos Checa (vicino alla matematica conquista del titolo
iridato seguito a 72 punti di distanza da Marco Melandri e a 95 da Max
Biaggi, quest’ultimo purtroppo fuori gara ad Imola a causa della
frattura al metatarso del piede sinistro che si è procurato durante le
prove a Nurburgring e non ancora guarita).
La scelta
di programmare un debutto in due tempi, prima in Superstock e poi in
SBK, è motivata dalla maggiore complessità dello sviluppo della versione
Superbike derivante dalla più ampia libertà di elaborazione consentita
dal regolamento.
Inoltre
questa posticipazione all’anno venturo del debutto SBK della Ducati 1199
Panigale, consente al team Ducati di concentrare il suo impegno sulle
piste il prossimo anno con la versione 2012 della Ducati 1198
e di contenere i costi di
gestione pur avvalendosi del costante sviluppo e supporto dei tecnici e
degli ingegneri Ducati.
Per avere
una idea più precisa sulla Ducati 1199 Panigale, sono di seguito
riportate le parole pronunciate da uno delle voci più autorevoli quando
si parla di tecnica applicata alla moto, Massimo Clarke: “Già da alcuni
mesi nel reparto esperienze della Casa bolognese girano al banco diversi
esemplari del nuovo motore a due cilindri, nato per contrastare
l’offensiva dei quadricilindrici nel mondiale Superbike, ma non solo...
L’architettura è sempre a V di 90°, ma ora il cilindro anteriore è
inclinato e non più orizzontale (e di conseguenza il posteriore non è
più verticale). Questo, per limitare l’ingombro longitudinale del
motore, non certo contenuto negli attuali bicilindrici Ducati.
L’alesaggio del nuovo motore è di ben 112 mm, ma pare che attualmente ne
vengano provati altri ancora maggiori; sembra certo infatti che il
motore sarà il capostipite di una nuova generazione di bicilindrici di
differenti cilindrate: si tratta di un valore record, che consente
l’adozione di valvole di maggiori dimensioni e di una corsa più
contenuta, con grandi benefici ai fini delle prestazioni. Il motore può
girare più in alto e “respirare” meglio.
Le misure
caratteristiche del bicilindrico per le gare delle Superbike
passerebbero dunque dagli attuali 106 x 67,9 mm a 112 x 60,9 mm.
Tra le
soluzioni tecniche adottate spiccano l’abbandono dei cuscinetti di banco
a rotolamento in favore delle bronzine e quello dei cilindri amovibili,
sostituiti da altri integrali con il basamento e muniti di canne
riportate, del tipo “umido” (direttamente lambite dal liquido di
raffreddamento) e con bordino d’appoggio superiore. Pure le cinghie
dentate vengono abbandonate: i due alberi a camme alloggiati in ciascuna
testata vengono azionati da una corta catena più ingranaggi. La
distribuzione, come ovvio, rimane desmodromica. Il bicilindrico Ducati
del futuro è già realtà.“
Il nuovo bicilindrico
Ducati gode dunque di un valore di alesaggio decisamente elevato. Un
primato, in campo motociclistico, che per il momento appartiene ancora
al bicilindrico Morini 1200, con 107 mm, seguito da vicino dallo stesso
Ducati 1198 R, con 106 mm.
Ducati 1199 Panigale…
che il conto alla rovescia abbia inizio!
Carla Musti |