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E-BOOK O
LIBRO CARTACEO?
La crisi dell'editoria cartacea e i pregi-difetti di quella online
di Margot Berrino
Lo scrittore giapponese Haruki Murakami nel suo libro
Norwegian Wood ha scritto: «Il
semplice annusare quel libro,
scorrere le dita tra le pagine,
per me era felicità.».
La frase è pregnante in quanto l'aprire, sfogliare, e annusare un libro
appena comprato, pregustando il piacere che si proverà nel leggerlo, è
un esperienza comune a tutti i lettori appassionati. L'avere tra le mani
un contenitore di storie e l'essere circondati da libri è sempre stata
la premessa al piacere in sè della lettura. Con l'avvento dell'editoria
on-line questo piacere a priori sta purtroppo scomparendo.
L'editoria on-line
consiste infatti nella distribuzione di e-books, cioè di files che
rappresentano la versione digitale di un libro cartaceo.
Se i lettori pagano
la diffusione dell' e-book, magari senza avvedersene, con questa
diminuzione del piacere del leggere un libro, a subire però maggiormente
le spese di questa espansione è soprattutto l'editoria cartacea e,
dunque, le persone che in essa lavorano. Alla diminuzione delle vendite
dei libri fisici, infatti, corrisponde un progressivo aumento della
vendita di libri on-line. L' aumento è ancora piuttosto lento in Italia,
dove la moda degli e-book e di recente diffusione, mentre in America,
dove l'editoria on-line si è diffusa prima, esso è ormai rapido e
consistente. In Italia comunque un recente studio della Nielsen Company
ha riportato un aumento delle vendite di e-book dell' 1,1% nel 2011.
«
E’ una percentuale che suggerisce, già a livello di
vendite, una penetrazione dell’ e-book circa doppia rispetto a quella
stimata finora per il 2011 dalla maggior parte degli osservatori
(attorno allo 0,5%;qui un
esempio).»
L'editoria cartacea si trova così a dover affrontare una crisi che mai
aveva conosciuto prima ma da cui può anche trarre stimoli per rinnovarsi
e per diventare più competitiva promuovendo i propri caratteri
peculiari, positivi e insostituibili.
Il libro ha dunque perso la sua consistenza fisica, è
diventato un contenuto immateriale che può essere diffuso e scaricato da
internet ovunque e a costo zero o almeno pagando molto meno rispetto
alla sua versione cartacea in quanto per la sua diffusione sono
necessari molti meno passaggi: non serve il passaggio in tipografia,
l'uso di carta e stampanti, non servono le librerie e , soprattutto, non
si deve ricorrere al distributore, l'ente cui spetta solitamente la
percentuale maggiore del prezzo di copertina. I vantaggi che derivano da
questo nuovo tipo di distribuzione sono dunque evidenti e innegabili: il
risparmio di materiali, positivo sia a livello economico sia a livello
ambientale, o il risparmio di spazi, in quanto un unico sottile
strumento elettronico può contenere un numero altissimo di libri, sono
solo due dei molti benefici che ha portato l'editoria on-line nella vita
dei lettori.
Altri aspetti positivi sono individuabili nella
possibilità, con gli e-book, di fare ricerche veloci, di ritrovare
subito punti interessanti o salienti senza dover cercare a lungo; oppure
il fatto che le case produttrici degli e-reader si siano impegnate nel
cercare di diminuire il più possibile la distanza tra essi e i vecchi
libri cartacei, ad esempio introducendo i segnalibri o creando schermi
con la retro-illuminazione, la quale fa sì che gli occhi si stanchino
tanto quanto nella lettura di un libro normale e non quanto si
affaticano, di solito, nel leggere allo schermo del computer.
Nonostante i molteplici vantaggi dell' e-book, è però
possibile individuare anche numerosi limiti che potrebbero portare a
mantenere o ritornare al vecchio libro in carta e che l'editoria
cartacea dovrebbe sottolineare per ripromuovere il proprio prodotto.
Se è vero che la diffusione di un file on-line permette
il risparmio di carta e ha dunque un importante impatto ambientale
positivo, è anche vero che gli e-reader non sono eterni, e il loro
smaltimento è sicuramente più difficile e dispendioso di quello di un
libro, il cui smaltimento non è comunque necessario poichè i libri non
vanno fuori moda come gli strumenti elettronici e sono sicuramente molto
più longevi di essi: un libro può mantenersi per centinaia di anni, un
e-reader probabilmente non più di 10-20 anni.
Inoltre se si smarrisce un libro è certo una perdita, ma
non equivale alla perdita di un e-reader, che di libri ne contiene
centinaia. Un altro aspetto negativo consiste nel fatto che gli e-reader
sono sicuramente meno resistenti dei libri, se cadono o subiscono
l'azione dell'umidità, della polvere o della sabbia essi accuseranno
danni certamente più consistenti.
La scelta non è dunque facile. Ogni lettore deve
soppesare i pregi e i difetti delle due offerte e capire a cosa è
disposto a rinunciare. Il libro cartaceo però manterrà sempre un pregio
aggiunto, che nessuno strumento tecnologico potrà mai sostituire o
imitare: il piacere unico che la concretezza del libro, di quel libro,
con il suo peso, il suo tipo di carta, il suo odore ci dà e che ci
promette che in quel libro sono contenuti una ricchezza e un mondo
diversi da quelli contenuti in qualsiasi altro libro. Il futuro mostrerà
se l'editoria cartacea saprà trarre vantaggio da questo immenso, seppur
impalpabile, potenziale legato alle nostre emozioni e alle nostre attese
e se riuscirà con esso a sostenere la sfida che la più 'anonima'
editoria on-line le sta lanciando.
Margot Berrino |
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