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L'EDITORIA: CENNI STORICI
di Eva Calvani
L'editoria e' sicuramente un settore
affascinante, le ragioni di cio' sono senz'altro da ricercare nel fatto
che essa si occupa di tramandare il pensiero e sebbene l'attivita'
editoriale possa e debba essere considerata alla stregua di una
qualsiasi altro esercizio commerciale ci si rendera' ben presto conto
che essa non e solo la raccolta e la trasmissione di una serie di
simboli e di segni, essa e' memoria poiché
consente ai concetti di attraversare il tempo e di cambiare le dinamiche
e le relazioni sociali, essa crea e consente il progresso.
Ulteriore motivo di attrattiva risiede
inoltre nel fatto che essa, al contrario di quanto si pensi, affonda le
sue radici in tempi molto lontani quando ancora non esisteva neppure la
stampa, sembra infatti che il primo editore in senso moderno risalga
alla fine del 1400, si tratta di Aldo Manuzio. Sebbene prima di lui
Gutenberg avesse introdotto la stampa permettendo la diffusione di copie
non più
scritte a mano, egli sviluppa un processo di imprenditorialità diverso
nei confronti del libro, il suo scopo non era solo quello di diffondere
un maggior numero di copie delle opere, egli lavoro' al progetto di
preservazione dei testi della cultura greca e latina, mirando alla
creazione del libro in quanto oggetto a se stante, sviluppando intorno
ad esso un processo di preparazione sconosciuto fino a quel momento, con
attenzione al contenuto alla forma e alla realizzazione materiale. L'
introduzione della stampa costituisce sicuramente un importante
passaggio per l'editoria in particolare e per il mondo culturale in
genere, poiche' la produzione di testi pubblicati aumenta notevolmente
e aumentano anche i tipi di libri pubblicati.
Ad avvalorare il ragionamento che il
progresso tecnologico induce spesso progresso anche in altri ambiti,
verso la meta' del '500 si assiste ad un significativo cambiamento nel
settore editoriale, esso che in Francia era sempre stato patrocinato dai
sovrani che ne avevano controllato e condizionato lo sviluppo, assume,
in Olanda per la prima volta, carattere imprenditoriale grazie all'
intervento del capitale di alcune famiglie borghesi ed e' in questi anni
che si assiste ad una vera e propria svolta nella concezione del libro,
che pur essendo ancora considerato un oggetto di alto valore culturale,
acquista una connotazione nuova, diremmo rivoluzionaria per l'epoca, e'
concepito anche come prodotto commerciale e che quindi, come tale, deve
soddisfare alcuni importanti requisiti, fra i quali: essere pratico,
maneggevole e di prezzo conveniente.
Vengono prodotti formati ridotti
questo ad indicare che l'intento e' quello di rivolgersi ad un pubblico
piu' vasto, i libri non erano più
solo oggetti delicati da custodire tra le mura di una biblioteca a
disposizione solo di un ristretto numero di persone.
Appartiene inoltre, ai primi del '600
il fenomeno della diffusione in vari stati europei delle prime gazzette,
vere e proprie antenate dei nostri quotidiani, che compariranno invece
solo all'inizio del '700, esse che sostituirono gli avvisi e i fogli di
notizie manoscritti, cambiano radicalmente il mondo dell'informazione,
grazie ad esse le notizie assumono regolarità'
e funzione sociale, inoltre non si rivolgono solo ad un pubblico di
eruditi, ma a lettori che vogliano tenersi aggiornati sui temi culturali
dell'epoca. Per questo si può
dire, quindi che il compito dell'editore vada ben oltre la sua
dimensione imprenditoriale, egli svolge un'attività
culturale e rendendo la cultura di più
facile accesso per tutti, assolve anche ad un importante compito
sociale.
Anche se la scoperta di Gutenberg fu,
sicuramente, un evento rivoluzionario, nei secoli successivi nuove e
sempre più
moderne tecnologie verranno introdotte che introdurranno nuove figure
professionali e che contribuiranno a far si che il settore editoriale
raggiunga livelli produttivi e qualitativi sempre più
alti. Nel 1886 arriva la linotype, era una macchina compositrice fatta
come una gigantesca macchina da scrivere, la quale era collegata ad un
forno dove veniva fuso il piombo che formava un'intera riga di testo.
Poco dopo arriva la monotype, sempre
una macchina compositrice, dove pero', invece di comporre un'intera
riga, ogni lettera viene fusa singolarmente. In seguito sarà
introdotto l'offset e la rotativa, grazie ai quali i riuscivano a
stampare in pochissimo tempo un migliaio di copie. Ma solo con l'
avvento dei computer, dei programmi di videoscrittura e in seguito del
computer portatile e degli scanner, che si apre una nuova era;
l'innovazione tecnologica che rivoluziona completamente il modo di fare
editoria, che cambierà
non solo il modo di stampare e produrre libri e giornali, ma anche il
modo di scriverli.
Eva Calvani |
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