Iniziative di educazione
ambientale nelle aree protette del Lazio
di Alessandro Del Vescovo
INDICE
Introduzione
1.
L’ARP e il sistema dei Parchi del
Lazio
2.
Progetti dell’ARP
2.1
GENS
2.2
FOR.E.ST.A.
3.
Parco dei Monti Lucretili: un
esempio di buone pratiche
4.
Altre attività
4.1 Parco Nazionale
d’Abruzzo, Lazio e Molise
4.2 Riserva Naturale
Regionale Monterano
4.3 Romanatura
Conclusioni
Bibliografia
Sitografia
Introduzione.
L’educazione ambientale risulta
essere, al giorno d’oggi, uno strumento essenziale per affrontare le
nuove sfide del futuro. Di fronte alla crisi ambientale che stiamo
vivendo è necessario attuare, da parte di chi prende le decisioni nel
mondo, delle azioni volte alla tutela e alla salvaguardia dell’ambiente
per dare delle risposte concrete dinanzi a degli scenari per nulla
rassicuranti. L’educazione ambientale, a questo proposito, risulta
essere uno strumento fondamentale di sensibilizzazione e di
consapevolezza verso le problematiche ambientali. L’uomo a sempre
cercato di sfruttare le risorse del pianeta con lo scopo di trarne uno
sviluppo economico immediato, considerando la tutela ambientale un
ostacolo a questo sviluppo. Al giorno d’oggi però, i pericoli derivanti
da una mancata attenzione verso le tematiche ambientali sono sotto gli
occhi di tutti, per questo motivo le organizzazioni internazionali e i
singoli stati stanno mettendo in atto un cambiamento di tendenza nei
riguardi delle tematiche ambientali. Risulta indispensabile
l’acquisizione di una nuova mentalità, volta verso il rispetto e la
tutela dell’ambiente; bisogna abbandonare l’idea che il miglioramento
della qualità della vita corrisponda con lo sviluppo economico
immediato, poiché lo sviluppo economico stesso non sarebbe possibile
senza la preservazione dell’ambiente, delle sue risorse e delle sue
ricchezze.
Le prime politiche ambientali
hanno iniziato a prendere forma già negli anni ’70, anni in cui, in
seguito allo sviluppo economico del periodo post-bellico, si cominciò ad
avvertire la necessità di un cambiamento di rotta nei modelli di
sviluppo e negli stili di vita.
L’educazione ambientale può
considerarsi uno strumento fondamentale per mettere in atto questo
cambio di tendenza e per lo sviluppo e la diffusione di una mentalità
sostenibile. E’ proprio nella Conferenza di Stoccolma del 1972, la prima
conferenza internazionale sui problemi ambientali, che la comunità
internazionale affermava per la prima volta, l’importanza
dell’educazione e dell’informazione ambientale quali strumenti
essenziali per la tutela dell’ambiente.
In Italia, l’obbligatorietà
dell’educazione ambientale nelle scuole è stata sancita per legge,
attraverso un disegno di legge approvato dal Parlamento, presentato il
23 luglio 2008. Possiamo quindi affermare che, l’educazione ambientale
partecipa insieme al resto della società, alla costruzione di uno
sviluppo che sia capace di apportare il più alto livello di benessere
possibile a tutti gli esseri umani, ma che sia però compatibile con le
risorse che abbiamo a disposizione per noi e per le generazioni future.
Il Lazio è una regione che ha
puntato molto sull’educazione ambientale e i molteplici progetti
realizzati dalle numerose aree protette presenti nel suo territorio ne
sono la prova. Le aree protette del Lazio, infatti, hanno messo in campo
moltissime iniziative rivolte all’educazione ambientale, attraverso la
realizzazione di progetti interni, ma anche attraverso l’adesione ai
progetti di sistema dell’Agenzia Regionale dei Parchi (ARP), come il
progetto GENS e il progetto FOR.E.ST.A., che hanno entrambi ottenuto
degli ottimi risultati.
1.
L’ARP e il Sistema dei Parchi del Lazio.
La Regione Lazio attraverso la
Legge Regionale del 28 novembre 1977 n. 46 - “Costituzione di un sistema
di parchi regionali e delle riserve naturali” prevedeva la realizzazione
di un sistema regionale di aree protette. Attualmente sono 76 le aree
protette del Lazio, tra parchi nazionali, parchi naturali regionali,
riserve naturali statali, aree naturali marine protette, riserve
naturali regionali e monumenti naturali. Per assicurare alla Regione che
le Aree Protette siano gestite in maniera efficiente ed efficace è nata
l’Agenzia Regionale per i Parchi (ARP) che ha due obiettivi
fondamentali:
Le sue principali funzioni sono:
-
l’elaborazione e la realizzazione di studi e progetti
sull’ambiente;
-
la predisposizione di piani, programmi e progetti
regionali per accedere ai finanziamenti nazionali e comunitari;
-
l’assistenza tecnica e amministrativa agli enti
gestori.
L’ARP nell’ambito dell’educazione
ambientale ha realizzato 2 progetti a cui hanno avuto l’opportunità di
aderire gli enti gestori delle aree protette del Lazio. Questi progetti
hanno avuto degli ottimi risultati coinvolgendo un gran numero di
persone tra cittadini, studenti e personale delle aree protette, in
questi ultimi anni.
2.
Progetti dell’ARP.
2.1 GENS.
GENS è un progetto articolato su
un programma pluriennale avviato nel 2000 dall’ARP con l’obiettivo di
mettere a disposizione del mondo della scuola e dei cittadini, le aree
protette come risorsa educativa, sfruttando sia i valori naturali che
culturali tipici della “gente” del Lazio. Nel 2001 l’ARP ha sottoscritto
un protocollo di intesa con la Direzione Generale dell’Ufficio
Scolastico Regionale del Lazio che ha consentito il coinvolgimento, sul
piano istituzionale della scuola. L’attuazione del suddetto protocollo è
curata da un Comitato Tecnico Scientifico composto da rappresentanti
dell’Ufficio Scolastico Regionale, del Dipartimento Ambiente e
Protezione Civile della Regione Lazio e dell’ARP.
Nel febbraio 2003 è stata
rinnovato il protocollo i cui obiettivi principali sono:
· la
promozione di iniziative rivolte ai giovani per la sensibilizzazione
dell’uso eco-compatibile delle risorse del territorio;
· la
riscoperta, la salvaguardia e la valorizzazione dei luoghi e della
cultura tradizionale;
· la
formazione rivolta al personale docente.
Il programma GENS è molto
complesso e articolato; si divide in numerosi progetti destinati a
diversi attori locali; studenti, personale delle aree protette, comunità
locali. Alla scuola sono destinati i progetti: Piccole Guide, Guide
Esperte, Ragazzi del Parco e Crediti Formativi.
Piccole Guide è rivolto
agli alunni della scuola dell’infanzia, elementare e media e ha
l’obiettivo di formare guide in erba. Guide Esperte è rivolto
agli studenti che continuano, con un successivo anno, il percorso
iniziato con Piccole Guide. Ragazzi del Parco è rivolto agli
studenti che continuano con un ulteriore anno l’esperienza Guide
Esperte, quindi si articola su un percorso triennale.
Questo progetto prevede la
costituzione di un Consiglio dei Ragazzi del Parco, riconosciuto
dall’ente gestore, attraverso il quale i ragazzi discutono proposte,
idee, iniziative ed esprimono esigenze e bisogni. Crediti Formativi
ha come finalità quella di far conoscere ai ragazzi delle superiori le
aree protette in cui vivono, per orientarli al mondo del lavoro
promuovendo il concetto della sostenibilità. Al personale dei parchi è
rivolto il progetto Labter parchi, con l’obiettivo primario di
indirizzare le attività di educazione ambientale secondo linee guida
comuni, unitarie e condivise. Attualmente sono in funzione alcuni
laboratori territoriali di educazione ambientale ed altri sono in fase
di attuazione. Alle comunità locali è invece rivolto il progetto
Parco, Banca della memoria che ha come protagonisti gli anziani, i
quali hanno il compito, attraverso la loro conoscenza e il loro sapere,
di recuperare tutte quelle tradizioni e valori che le aree protette
custodiscono e che altrimenti rischiano di scomparire. I risultati del
progetto GENS sono ottimi, i numeri sono molto confortanti: in 5 anni
hanno partecipato a GENS 43 aree protette ed ogni hanno sono stati
coinvolti in media 12.000 ragazzi, 250 scuole, 630 classi. Sono stati
svolti 65 corsi di formazione per un totale di 1750 ore di didattica per
1300 unità tra personale dei parchi e docenti.
2.2 FOR.E.ST.A..
FOR.E.ST.A. è un progetto dell’ARP
finalizzato alla valorizzazione delle risorse umane, rivolto alla
formazione permanente del personale dei parchi, che è uno degli
obiettivi principali della stessa ARP. Il suo nome deriva dal’acronimo
di FORmazione E STudi Ambientali.
Attraverso l’attivazione di corsi
di formazione e seminari, il progetto ha lo scopo di migliorare le
competenze professionali delle varie figure che lavorano nelle aree
protette del Lazio, che attualmente ammontano a circa 900 persone, ma
non solo; interessa anche altre figure che partecipano attivamente alla
vita dell’area protetta: artigiani, agricoltori, operatori turistici,
giovani in cerca di occupazione e un gran numero di amministratori di
enti locali.
Le attività formative sono svolte
da staff di formatori e docenti esperti che preferiscono un approccio
pratico piuttosto che teorico, in cui non mancano esercitazioni e prove
pratiche sul campo.
Attraverso il programma FOR.E.ST.A,
l’ARP, dal 2000 al 2006 ha effettuato in totale 141 tra corsi e
seminari, per un totale di 10406 ore di formazione a cui hanno
partecipato 3433 persone.
Attraverso questo progetto l’ARP
mette in atto il suo compito istituzionale: quello della formazione
permanente del personale di tutto il sistema dei parchi laziale,
impostata in una visione unitaria adattata alle esigenze del sistema
stesso e sottratta quindi, al rischio di una visione frammentaria
d’impostazione locale e puntiforme.
3.
Parco dei Monti Lucretili: un esempio di
buone pratiche.
L'educazione ambientale si
prefigge l'obiettivo di sensibilizzare i ragazzi delle scuole di ogni
ordine e grado al mondo dell'ambiente e della natura, insegnando loro a
rispettare, salvaguardare e valorizzare bellezze e tesori comuni. Questo
è uno degli obiettivi più importanti dell’Ente Parco, fondamentale per
la sensibilizzazione dei giovani ai problemi e alle tematiche
ambientali. Nell'area lucretile, l'educazione ambientale costituisce
un'asse strategico per la programmazione delle attività con l'utenza, la
cittadinanza residente e i turisti visitatori. I progetti, le uscite
didattiche ed i programmi, sono gestiti dall'Ente Parco attraverso il
Settore Tecnico - Servizio Comunicazione ed Educazione Ambientale. Le
attività sono iniziate nel 2001, quando, in coincidenza con l'inizio
dell'anno scolastico 2001-2002, l’ARP promosse il programma di
educazione ambientale GENS nelle aree naturali protette laziali,
d’intesa con l'Ufficio Scolastico della Regione Lazio. Nell'ambito del
Programma Regionale GENS, nel territorio lucretile, sono stati
realizzati i progetti Piccole Guide, Guide Esperte, Ragazzi del Parco
e Crediti Formativi, coinvolgendo gli alunni degli Istituti
Comprensivi dei comuni del Parco.
Ogni anno allo svolgimento di
questi programmi partecipano oltre 70 insegnanti (inseriti nei Corsi di
formazione GENS condotti dell'ARP) per un totale di circa 150 classi e
2000 alunni.
Dalla fine dell'anno scolastico
2003-2004 è attivo il Consiglio dei Ragazzi del Parco, istituito
dal Consiglio Direttivo, organo programmatico e di indirizzo dell’Ente,
con Deliberazione n. 3 del 20.05.2004 dall’oggetto “Programma GENS –
Formazione e attivazione del Consiglio dei Ragazzi del Parco”. IL
Consiglio dei Ragazzi del Parco si inserisce nel progetto Ragazzi
del Parco con la programmazione di attività di elevata rilevanza
didattica, pedagogica, scientifica ed educativa, su tematiche relative
alla sostenibilità dell’ambiente e del territorio naturale protetto. I
Consigli Locali sono propedeutici al Consiglio dei Ragazzi del
Parco; dall'anno scolastico 2004-2005 ne sono in funzione ben sette.
Quello del Consiglio dei Ragazzi del Parco è un progetto
apprezzato da tutti gli attori locali coinvolti nella vita dell’area
protetta, perché è uno strumento essenziale che consente la
partecipazione dei più giovani nella condivisione delle scelte, per la
loro sensibilizzazione e responsabilizzazione di fronte alle tematiche
ambientali; giovani che un domani saranno il nostro futuro. I
Consigli Locali sono indispensabili affinché le classi aderenti al
progetto discutano delle tematiche ambientali relative al loro
territorio. Qualora i membri del Consiglio Locale soddisfino tali
criteri continueranno il loro lavoro anche nell’anno scolastico
successivo. Il Consiglio dei Ragazzi del Parco è l’organo che
esprime e rappresenta la volontà e le scelte maturate nell’ambito dei
singoli Consigli Locali.
La Giornata del gioco è un
progetto frutto delle proposte fatte dai ragazzi consiglieri nell’ambito
del Consiglio dei Ragazzi del Parco e consiste nella riscoperta
di giochi antichi e nella creazione di nuovi giochi con criteri di
sostenibilità. Si ispira al principio dell’imparare giocando.
La Mappa locale è un
progetto che consiste nella realizzazione di una mappa in cui riportare
tutte le caratteristiche naturalistiche, culturali, sociali ed
economiche di un territorio significativo come quello del proprio comune
o dell’intera area protetta. Il progetto è stato realizzato dagli alunni
di una classe della scuola media di Vicovaro. Il lavoro si è svolto in 2
fasi: la prima con lezioni teoriche in classe su aspetti naturalistici,
storici e antropologici, la seconda direttamente sul campo per
analizzare dal vivo i luoghi storici, realizzare interviste agli anziani
e analizzare gli aspetti naturalistici del territorio. Il risultato del
progetto è stata la realizzazione di 2 carte: una del Comune di Vicovaro,
l’altra dell’intera area protetta.
L’Orecchio Verde è un
progetto con l’obiettivo di educare alla tutela dell’ambiente attraverso
l’uso di metodologie particolari come la poesia, il canto e la musica.
Mezzi sicuramente non consueti ma efficacissimi per coinvolgere i
ragazzi. Inizialmente è stata fatta una ricerca di poesie e filastrocche
di Gianni Rodari riguardanti gli aspetti della natura, la pace e la
solidarietà, in secondo luogo sono state musicate alcune di queste
poesie e cantate dal “Coro dell’Orecchio Verde”.
La filastrocca “La canzone
dell’Orecchi Verde” è stata anche illustrata con alcuni pannelli da cui
è stato estratto un disegno utilizzato come logo del progetto, e in
seguito è stata incisa su CD. La canzone è stata presentata dal vivo al
Parco della Musica di Roma durante la manifestazione conclusiva del
programma GENS (giugno 2004), alla prima assemblea del Consiglio dei
Ragazzi del Parco e al Convegno “Ricordando Rodari” (ottobre 2005).
Questa filastrocca è stata scelta come simbolo del progetto per un
motivo ben preciso: parla di un signore anziano con un orecchio
rimastogli acerbo con il quale riesce a capire quello i bambini dicono,
ciò che i grandi ormai spesso troppo indaffarati non riescono più ad
ascoltare e comprendere.
Ma nella filastrocca c’è altro:
con il suo singolare orecchio verde l’anziano signore riesce anche ad
ascoltare cosa dicono gli alberi, gli uccelli, le nuvole, i sassi e i
ruscelli, quindi riesce ad ascoltare la voce della natura.
Piccoli assaggiatori è un
progetto che ha l’obiettivo di far conoscere agli alunni delle scuole,
alcuni prodotti tipici dell’area protetta tra cui l’olio extravergine di
oliva DOP Sabina, la pasta e il pane; prodotti che tutti conoscono ma
non in modo approfondito. Il progetto prevede la realizzazione di
laboratori didattici sull’olio, la pasta e il pane con i ragazzi delle
scuole che svolgono appunto il ruolo di “piccoli assaggiatori”.
Altri progetti sono I monumenti
naturali che aiutano a scoprire la natura che ci circonda; Dire,
fare, riciclare con un laboratorio sul riciclaggio; Il sentiero
ritrovato che ci porta alla scoperta dei sentieri del Parco;
Parlare con gli alberi che invita alla comunicazione profonda con il
mondo della natura.
L'Ente Parco ha inoltre aderito
alla campagna di sensibilizzazione denominata Change, progetto
della Commissione Europea contro il cambiamento climatico, adottata
nella Regione Lazio, dall'Assessorato all'Ambiente e Cooperazione tra i
Popoli e dall’ARP. La campagna europea Change si rivolge al
cambiamento delle abitudini quotidiane ed invita i cittadini a seguire
una serie di buone pratiche per combattere il cambiamento climatico che
affligge il nostro pianeta. Bastano alcune piccole semplici azioni, per
ottenere significative riduzioni nelle emissioni di gas ad effetto
serra, attraverso la conoscenza di tutti i sistemi utili a diminuire il
surriscaldamento del pianeta. Fondamentale è quindi rispondere a quattro
imperativi: abbassa, spegni, riduci, cammina.
Tutte le iniziative di educazione
ambientale intraprese dall’Ente Parco utilizzano un approccio molto
apprezzato dai ragazzi delle scuole; proprio questo è il punto di forza
che garantisce la riuscita di questi progetti. Le azioni didattiche non
sono incentrate sulla classica lezione in aula, ma si portano i ragazzi
fuori, a contatto diretto con la natura per far vedere loro, con i
propri occhi, la bellezza dei tesori che li circondano e l’importanza
che questi vengano preservati. Per l’apprendimento si utilizzano giochi,
poesie, musica, esperimenti, tutte pratiche che coinvolgono in modo
diretto i ragazzi stimolando la loro creatività e quindi la loro
partecipazione.
4.
Altre attività.
4.1 Parco Nazionale
d’Abruzzo, Lazio e Molise.
Il GAL Versante Laziale del Parco
Nazionale d’Abruzzo ha realizzato, nel comune di Campoli Appennino, il
progetto dell’allestimento della ludoteca il Grillo Parlante, per
creare attività ricreative per i ragazzi residenti in questa area. Anche
questo progetto, come La giornata del gioco, promosso nel Parco
Naturale Regionale dei Monti Lucretili, si ispira al principio
dell’imparare giocando e stimola i ragazzi oltre che attraverso il
gioco, anche attraverso l’amore per la musica, la poesia e la natura.
Gli obiettivi fondamentali sono quelli di insegnare ai ragazzi
l’importanza dei valori del rispetto verso la natura e verso gli altri,
della condivisione delle scelte, dell’amicizia e dell’unione.
Sono molte le attività svolte dai
ragazzi all’interno della ludoteca, per questo motivo è stata suddivisa
in vari spazi. In ognuno di questi è possibile svolgere una specifica
attività, infatti ci sono l’angolo lettura, l’angolo musicale, l’angolo
travestimenti, l’angolo grafico-pittorico, l’angolo burattini, l’angolo
studio, l’angolo psico-motricità, l’angolo campi estivi.
4.2 Riserva
Naturale Regionale Monterano.
La Riserva Naturale Regionale
Monterano può considerarsi una vera e propria oasi di orchidee
spontanee, essendo tra le aree più ricche del Lazio in quanto alla
presenza di questa essenza vegetativa. All’interno dell’area protetta
sono presenti 31 specie censite e 10 ibridi.
E’ stato realizzato un progetto
formativo che ha interessato gli alunni delle scuole elementari e medie
incentrato appunto sulla tematica delle orchidee. Sono stati studiati
vari aspetti delle orchidee attraverso escursioni sul campo e lezioni
teoriche in classe. La fase sul campo ha previsto durante la primavera,
il censimento delle specie e degli ibridi ed anche rilevamenti
quantitativi. In seguito sono stati realizzati dei disegni ed
un’intervista ad un’orchidea della riserva, frutto della fantasia dei
ragazzi.
Un’ altra importante attività di
educazione ambientale svolta dalla Riserva Naturale Regionale Monterano
è quella della raccolta dei tappi. La riserva infatti, dal 2004, è uno
dei punti di raccolta dei tappi del Lazio. In un apposito magazzino
vengono raccolti i tappi portati direttamente dai cittadini di Canale
Monterano. Raggiunti i 500 kg circa, vengono portati a Roma presso un
centro di raccolta autorizzato.
I soldi ricavati dalla
percentuale che si riceve dalla ditta di riciclaggio vengono investiti
in progetti di solidarietà. Questo è sicuramente un aspetto educativo di
grande rilevanza che insegna ai ragazzi l’importanza del riciclaggio dei
rifiuti sia in termini ambientali che socio-economici.
La Riserva Naturale Regionale
Monterano ha inoltre realizzato una collana di Quaderni della riserva
naturale di 8 volumi. Lo scopo di questa collana è di divulgare i
valori ambientali e culturali presso la collettività locale.
4.3 Romanatura.
Romanatura è l’ente regionale che
gestisce le aree naturali protette all’interno del Comune di Roma.
Ovviamente il suo ruolo nell’ambito dell’educazione ambientale è
essenziale, in quanto si impegna nella sensibilizzazione ed educazione
alle tematiche ambientali, di ragazzi che vivono in un contesto urbano,
lontano dalla natura incontaminata tipica delle altre aree protette del
Lazio. Quindi Romanatura ha messo in campo una serie di attività di
educazione ambientale proprio per raggiungere questi obiettivi.
Ha realizzato nel 2003, la rete
delle Fattorie Educative. Il progetto ha permesso di
attrezzare ed aprire alle scuole e al pubblico 5 fattorie educative: 2
presso la Riserva Naturale di Decima-Malafede, una nella Riserva
Naturale della Marcigliana, una nella Riserva Naturale dell’Insugherata,
una nella nella Riserva Naturale della Valle dei Casali. In quattro anni
di attività hanno visitato le fattorie educative circa 34.000 bambini
delle scuole di Roma. Uno degli obiettivi di questo progetto è quello di
educare i ragazzi circa le produzioni agricole e le filiere che
collegano i prodotti di origine con quello che arriva sulle nostre
tavole.
In pratica queste fattorie
educative sono aziende agricole aperte al mondo della scuola con lo
scopo di ricostruire un collegamento tra contesto urbano e contesto
agricolo e rurale.
La proposta educativa si articola
sul tema dello sviluppo sostenibile, conciliando lo studio delle
attività agricole tradizionali con la conservazione dell’ambiente. Una
fattoria educativa con gli stessi scopi e finalità si trova anche nel
Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini (Parco degli Aceri).
Il progetto Alternanza
scuola-lavoro è un progetto sperimentale triennale (2005-2008) che
consiste nell’assegnazione di crediti formativi il cui obiettivo
primario è quello dell’avvicinamento al mondo del lavoro da parte dei
più giovani. In questo progetto si da la possibilità a un gruppo di
studenti delle scuole superiori di realizzare progetti di gestione
sostenibile.
Il progetto Parco-scuola
consiste nella realizzazione di attività di educazione ambientale da
parte di associazioni e cooperative destinate alle scuole di ogni ordine
e grado a pagamento, incentrate su tematiche riguardanti il risparmio
energetico e le energie rinnovabili.
Il progetto il Legno di città
è finalizzato alla raccolta di alberi tagliati dal Comune di Roma,
con cui realizzare strutture e componenti di arredo per le aree protette
gestite da Romanatura.
Il progetto Sportivi per Natura
organizza olimpiadi verdi nei parchi di Romanatura, in cui tutti i
partecipanti si confrontano in competizioni legate al rapporto tra sport
e natura.
Il progetto Metropoli agricola
è una mostra sui prodotti agricoli ed eno-gastronomici della
campagna romana per la promozione dell’agricoltura sostenibile.
Il progetto Case del Parco
propone mostre permanenti e temporanee su tematiche ecocompatibili e di
sostenibilità.
Conclusioni.
In questa breve argomentazione ho
descritto alcune attività di educazione ambientale realizzate nelle aree
protette del Lazio, ma ovviamente ce ne sono moltissime altre che non ho
citato ma che sono altrettanto efficaci ed interessanti. In particolare
ho descritto le attività del Parco Naturale Regionale dei Monti
Lucretili, della Riserva Naturale Monterano, del Parco Nazionale
d’Abruzzo, Lazio e Molise (versante laziale) e di Romanatura, perché
sono le aree protette che hanno realizzato il maggior numero di
progetti, ma ho cercato anche di descrivere i progetti qualitativamente
più significativi.
Ho voluto analizzare questi esempi
di buone pratiche per evidenziare l’impegno e l’interesse da parte delle
istituzioni nei riguardi delle tematiche ambientali, ma anche per
segnalare gli ottimi risultati raggiunti. Sicuramente l’interesse verso
le problematiche ambientali e il conseguente cambio di tendenza anche
nell’aspetto normativo e legislativo stanno avendo i loro primi frutti.
Se pensiamo che tutti i ragazzi coinvolti nei progetti dell’ARP e delle
aree protette potranno avere in futuro una coscienza ambientale migliore
rispetto alle generazioni che li hanno preceduti, sarebbe già un ottimo
risultato.
Fondamentale è infatti cercare di
far maturare nei giovani una coscienza ambientale, in modo che una volta
diventati loro i responsabili del pianeta, non commettano gli errori del
passato. Ma l’educazione ambientale non deve essere soltanto rivolta ai
ragazzi delle scuole, ma a tutti i membri della società e questo le aree
protette del Lazio lo hanno recepito e messo in pratica.
Abbiamo infatti analizzato
progetti destinati alla scuola ma anche altri destinati alle comunità
locali, ai dipendenti delle aree protette e ad altre figure
professionali. Ad esempio il progetto GENS è costituito a sua volta da
altri progetti destinati a diverse figure: agli studenti sono destinati
i progetti Piccole Guide, Guide Esperte, Ragazzi del Parco e
Crediti Formativi, al personale delle aree protette è destinato il
progetto Labter parchi, alle comunità locali il progetto
Parco, Banca della memoria.
Quindi l’educazione ambientale non
deve essere soltanto relegata all’ambiente scolastico, ma deve
contribuire a “ricostruire il senso d’identità e le radici
d’appartenenza, dei singoli e dei gruppi, a sviluppare il senso civico e
di responsabilità verso la res pubblica, a diffondere la cultura della
partecipazione e della cura per la qualità del proprio ambiente, creando
anche un rapporto affettivo tra le persone, la comunità ed il
territorio” (art. 7 della Carta dei Principi dell’educazione ambientale
approvata al convegno di Fiuggi il 24 aprile 1997).
Bibliografia:
ARP, Educare nei parchi, Agenzia Regionale Parchi – Settore
Educazione Ambientale.
IELARDI G., Le buone pratiche dei parchi del Lazio, Edizioni ETS,
2007.
Parco dei Monti Lucretili, I quaderni del Parco (supplemento a”Il
Parco racconta”), n° 2 luglio 2005.
Sitografia:
www.monteranoriserva.it
www.parchilazio.it
www.parcolucretili.com
www.parks.it
www.riservadelladuchessa.it
www.romanatura.roma.it
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