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Anno XIV num.4
Lug./Ago. 2015

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ENERGIE ALTERNATIVE

di Giordano Giannessi

 

Il problema ambientale è ormai cosa nota a tutti, infatti ognuno conosce cosa siano l’inquinamento, l’effetto serra, la progressiva diminuzione delle acque dolci e la minaccia delle invasioni da parte di specie esotiche. La crescente domanda umana di risorse comincia a superare la capacità di carico dei sistemi naturali del nostro pianeta, infatti l’economia mondiale sta danneggiando le sue stesse fondamenta. Ciò è evidente nell’impoverimento delle zone di pesca e delle falde freatiche, nella riduzione delle foreste, nell’erosione del suolo, nella morte dei laghi e nella scomparsa delle specie. Queste difficoltà sono emerse solamente nell’ultimo decennio poiché l’economia mondiale è cresciuta troppo rapidamente. La questione più discussa è quella della contaminazione atmosferica, infatti l’utilizzo di un radar orbitante ha rilevato, oltre ad un’altissima concentrazione di gas nocivi, un aumento del livello dei mari, pari a tre millimetri in tre anni.

Un altro problema riguarda la questione idrica, infatti i livelli delle falde sono in declino ed i fiumi stanno andando in secca. Nell’arco di cinquanta anni le dighe sono quasi ottuplicate e molti fiumi non arrivano più al mare, come per esempio il Colorado. Una grave minaccia alla sicurezza umana deriva dalla crescente competizione per l’acqua che si crea tra i paesi ogni volta che le scorte si rivelano sempre più inadeguate al sopperimento delle necessità. Le tre cause che inducono questi conflitti sono: l’impoverimento o il degrado della risorsa idrica; la crescita demografica ed infine la disuguaglianza nella distribuzione o nell’accessibilità.

L’uomo sta vivendo o  vivrà un periodo inconsciamente difficile, dove basterà poco per causare danni irreparabili. La vita sulla terra in futuro sarebbe più semplice se da ora si provasse a risolvere alcuni problemi, per non sprecare risorse necessarie, per non inquinare l’ambiente e per salvaguardarlo. A tal punto si può dire che un primo passo per fare ciò, è quello dello sviluppo sostenibile e quindi dell’utilizzo delle energie rinnovabili.

In generale alcune soluzioni da attuare riguardo allo sviluppo sostenibile, oltre all’utilizzo delle energie rinnovabili sono: l’uso efficiente dell’energia nel settore edilizio e domestico, una riduzione della quantità complessiva di rifiuti conferita in discarica, interventi su traffico e mobilità, interventi nei processi di combustione nell’industria ed infine promuovere un agricoltura sostenibile.

Le varie fonti di energia rinnovabile sono:

·         L’energia solare, che può essere utilizzata per produrre calore ed anche, attraverso i pannelli fotovoltaici, energia elettrica;

·         L’energia geotermica, che usa il calore a diverse temperature presenti nel sottosuolo a seconda della conformazione geologica: acque calde a temperatura modesta, ma anche vapori ad alta temperatura adatti a produrre energia elettrica;

·         L’energia idrica, che sfrutta l’energia contenuta da una massa di acqua in movimento, quale quella dei fiumi, dei torrenti e del mare, producendo energia meccanica ed elettrica;

·         Le biomasse, che includono, oltre a colture appropriate, residui agricoli e forestali, scarti dell’industria di trasformazione del legno, come trucioli, segatura, ecc., scarti delle aziende zootecniche, residui agro – alimentari, da cui si può trarre energia attraverso procedure diverse. Inoltre da processi di trasformazione della materia organica di piante produttrici di oli vegetali e zuccheri (girasole, sorgo zuccherino e barbabietola) si ricava il bioetanolo, utilizzabile come additivo nelle benzine e il biodiesel, miscela dalle caratteristiche simili a quelle del gasolio.

·         L’energia eolica, consente la produzione di energia sfruttando la forza del vento.

Sebbene l’energia idroelettrica costituisca una fonte di energia rinnovabile, è anche vero che non tutte le forme di energia idroelettriche sono sostenibili, perciò è necessario che la realizzazione dell’impianto per lo sfruttamento di questa fonte energetica non rappresenti una perturbazione grave per l’ambiente naturale circostante. Perfettamente coerente con questo principio, è il mini – idroelettrico, cioè di impianti di potenza limitata che ben si integrano con l’ecosistema locale, sfruttando direttamente la corrente del fiume.

Una tecnologia non è soltanto uno strumento, una macchina, un’attrezzatura e nemmeno una realizzazione offerta sul mercato dei consumi della moderna industria. Una tecnologia è la soluzione ad un bisogno umano che nasce dalla combinazione di uomini, attrezzature impiegate, ambiente naturale uniti al modo di organizzare il lavoro. Quando si utilizzano tecnologie appropriate ci si riferisce a tutte quelle soluzioni ai bisogni fondamentali dell’umanità che, analizzate sotto i diversi punti di vista delle interazioni uomo – tecnologie – ambiente, permettono in modo concomitante di ottenere molti risultati sia nella sfera sociale che a livello economico. Le tecnologie quindi devono essere appropriate per soddisfare i bisogni con tecnologie dal volto umano.

Fino a due secoli fa, gli strumenti di lavoro erano azionati soltanto dall’energia biologica, cioè dai muscoli dell’uomo e degli animali, dal moto dell’acqua e del vento o dal calore del sole. Con il motore a vapore iniziò la trasformazione dell’energia termica in energia meccanica, ma con questo anche il processo inquinante legato all’aumento nell’atmosfera dei derivati della combustione. Inizia così l’effetto serra.

L’energia del vento, là dove si manifesta in modo efficace, può essere sfruttata direttamente come energia meccanica per svolgere numerosissime attività, come per esempio macinare, alimentare torni, seghe, mantici, pompare e sollevare acqua. indirettamente può invece essere utilizzata, attraverso un sistema di conversione, per produrre energia elettrica.

L’energia solare è da considerarsi la fonte energetica rinnovabile per eccellenza, in quanto offre molteplici possibilità all’uomo per soddisfare tanti bisogni. Il sole, infatti, può essere utilizzato in vari modi.

Attraverso il cosiddetto effetto serra, si possono trasformare le radiazioni solari in calore a bassa temperatura, utilizzabile per il riscaldamento, sia dell’acqua che dell’aria. La trasformazione del calore in energia radiante, accentuata dall’utilizzo di una superficie nera, si effettua tramite i cosiddetti collettori o pannelli solari. L’acqua così riscaldata, seppur a bassa temperatura, può servire per gli usi sanitari ed igienici, per l’essicazione e la conservazione dei prodotti vegetali, per il funzionamento dei motori endotermici, per la distillazione o per la dissalazione dell’acqua.

Il sole è la fonte primaria di energia per eccellenza. Tutte le forme di energia, in ogni modo, ad eccezione di quella nucleare, traggono origine direttamente o indirettamente del sole. L’energia solare può essere sfruttata con tecnologie di diversi tipi: i pannelli solari per produrre acqua calda, i sistemi fotovoltaici per produrre elettricità, gli specchi concentratori per produrre calore ad alta temperatura da utilizzare in centrali elettriche.

Il sistema fotovoltaico è in grado di trasformare, direttamente o istantaneamente, l’energia solare in energia elettrica. Esso sfrutta il cosi detto effetto fotovoltaico, cioè la capacità che hanno alcuni materiali semiconduttori opportunamente trattati (silicio), di generare elettricità se esposti alla radiazione luminosa. La tecnologia fotovoltaica si basa sul pannello fotovoltaico. Questo è comporto di celle realizzate con materiali semiconduttori, per lo più silicio, catturando i fotoni solari genera un campo elettrico che dà luogo, in un circuito collegato al pannello, ad una certa quantità di corrente elettrica. L’entità della corrente elettrica generata da una singola cella fotovoltaica è minima. Per questo, per ottenere la quantità di energia elettrica desiderata, si realizzano strutture modulari composte da molte celle fotovoltaiche connesse in serie e parallelo. La durata media di un impianto fotovoltaico è di 25 – 30 anni e, dato il progressivo aumento dell’uso di questa fonte, la ricerca sperimentale punta all’ottimizzazione del rendimento di queste strutture. L’energia solare prodotta col fotovoltaico ha un costo nullo per combustibile: per ogni kWh prodotto si risparmiano circa 250 grammi di olio combustibile e si evita l’immissione di circa 700 grammi di CO2, nonché di altri gas responsabili dell’effetto serra.

Il funzionamento del sistema solare termico invece si basa sulla capacità dei corpi neri di assorbire calore. La superficie di una lastra metallica annerita, cioè il collettore solare, assorbe il calore proveniente dalle radiazioni solari e lo rilascia al liquido che circola all’interno dei tubi collegati al collettore, riscaldandolo.

Il solare termodinamico invece, in assoluto il sistema più evoluto e promettente, si basa su tecnologie che trasformano la radiazione solare in energia solare termica, a temperature sufficientemente elevate per produrre vapore surriscaldato. Per raggiungere queste condizioni termiche è necessario un’intensa concentrazione della radiazione solare incidente sulla superficie terrestre, ottenibile con differenti tecnologie.

Con energia eolica s’intende l’estrazione di energia cinetica del vento, per la produzione di energia meccanica o elettrica. Il vento è lo spostamento delle masse d’aria, causato dalla differenza di pressione, dovuto alle diverse rispettive temperature. Tra tutte, l’energia eolica è la forma di energia rinnovabile che fornisce alla rete nazionale il contributo più significativo in termini di energia elettrica prodotta, di sviluppo tecnologico, nonché di penetrazione nel mercato.

La macchina che trasforma il vento in energia eolica è detta aerogeneratore: il principio di funzionamento è lo stesso del mulino, ma le pale spinte dal vento sono collegate ad un generatore di energia elettrica. La possibilità di sfruttare l’energia eolica dipende dalle caratteristiche del sito in cui s’intende installare l’aerogeneratore. La valutazione della ventosità media è il parametro fondamentale d considerare, ma altrettanto importanti sono l’esistenza di strade adeguate e la vicinanza a linee elettriche. Secondo l’atlante eolico, redatto dal CESI (Centro Elettronico Sperimentale Italiano) la potenzialità del territorio italiano, in termini di energia eolica, si aggira intorno a 5000 MW. Attualmente la potenza installata è di poco superiore ai 1000 MW.

In Italia l’idroelettrico ha rappresentato la base dello sviluppo elettrico del paese, ed ancora oggi questa fonte energetica copre il 15 % circa del fabbisogno nazionale. Questo tipo di energia si ricava dalla caduta d’acqua attraverso un dislivello, oppure sfruttando la velocità di una corrente d’acqua. è quindi una risorsa rinnovabile, disponibile ovunque esista un sufficiente flusso d’acqua costante. Gli impianti che  catturano energia idroelettrica, si chiamano ad acqua fluente se posizionati sul corso d’acqua; a bacino dove l’acqua è raccolta grazie a un’opera di sbarramento o diga; ad accumulo quando l’acqua viene portata in quota per mezzo di pompe.

La lunga storia di sfruttamento di questa preziosa risorsa ha permesso la creazione di grossi impianti idroelettrici, che per quanto non emettano sostanze inquinanti durante il loro funzionamento, richiedono comunque la costruzione di opere con un forte impatto ambientale, sulla difesa del suolo e sugli altri utilizzi della risorsa idrica. La soluzione è rappresentata dagli impianti di mini – hydro, che con potenza fino a 10 MW e minima manutenzione necessaria, garantiscono alti rendimenti di energia idroelettrica a basso impatto ambientale.

L’energia geotermica utilizza le sorgenti di calore provenienti dalle zone interne del sottosuolo terrestre, dove il calore propagato fino alle rocce prossime alla superficie può essere sfruttato per azionare turbine a vapore, in grado di produrre energia elettrica geotermica. La produzione di energia geotermica in Italia è al momento limitata al Lazio e alla Toscana, ma fenomeni geotermici sono visibili anche in Sardegna, Sicilia e in alcune zone del Veneto, Lombardia e dell’Emilia Romagna. Gli sviluppi tecnologici futuri prevedono la possibilità di ricavare energia geotermica dalle hot dry rocks, nelle quali pompare acqua fredda da cui ricavare vapore acqueo che attivi le turbine poste in superficie, per poi rigettare in profondità la stessa acqua una volta raffreddata.

Con il termine biomasse si intende tutto il materiale di origine organica. Le più importanti tipologie di biomassa sono i residui forestali, gli scarti dell’industria di trasformazione del legno, delle aziende zootecniche e i rifiuti solidi urbani. I combustibili solidi, liquidi o gassosi derivati da questi materiali sono definiti biocombustibili, mentre qualsiasi forma di energia ottenuta con processi di conversione dai bio – combustibili è definita bio – energia. La conversione in energia da biomasse avviene attraverso processi di combustione, gassificazione e degradazione termica. I principali vantaggi delle biomasse sono l’abbondanza, la facilità di estrazione energetica, il bassissimo costo economico, il suo potenziale fertilizzante. La caratteristica fondamentale è l’inesistente impatto ambientale connesso: la CO2 rilasciata al momento della combustione delle biomasse è infatti pari a quella immagazzinata durante la loro crescita. Nel mondo le biomasse oggi soddisfano circa il 15 % dei primari usi energetici, l’Europa complessivamente il 3,5 %, mentre l’Italia il 2,5 %, che risulta essere al di sotto della media europea. L’impiego delle biomasse in Europa soddisfa dunque, una quota abbastanza marginale dei consumi di energia primaria, rispetto alla sua potenzialità.

Le energie alternative nascono naturalmente e possono essere attinte infinite volte, al contrario delle fonti fossili – petrolio, carbone e derivati – che necessitano di milioni di anni per rigenerarsi e possono essere impiegate un’unica volta.

Il vantaggio delle energie rinnovabili è proprio quello che non si esauriranno mai e possono essere raccolte ovunque nel mondo, sfruttando la geografia locale dei differenti paesi, ciò significa che questo tipo di energie possono rompere la dipendenza dalle importazioni energetiche. Lo sfruttamento delle fonti di energia alternativa non prevede processi inquinanti, mentre la combustione delle biomasse – sostanze di matrice organica – produce la stessa quantità di CO2 assorbita originariamente durante la loro vita.

Le energie rinnovabili rappresentano dunque un vantaggio critico fondamentale sui combustibili fossili nella lotta al cambiamento climatico e non implicano rischi di trasporto al contrario di una petroliera, ad esempio. Anche per questo il rinnovabile è il futuro.

Molte energie rinnovabili però, non possono competere contro quelle fossili senza incentivi statali e nuove politiche di riconversione energetica. Il vento non soffia ininterrottamente, perciò l’energia derivante dalla forza eolica deve essere supportata da altre forme di generatori di elettricità. Inoltre si può affermare che le pale eoliche deturpino il paesaggio.

Le dighe idroelettriche possono causare enormi danni. Più di un milione di persone sono state costrette ad abbandonare le proprie abitazioni per la costruzione del cinese “Three Gorges”, il più grande progetto idrico al mondo.

L’energia geotermica non è facilmente estraibile a causa degli alti costi di perforazione.

Da dati statistici si stima che le fonti alternative forniranno entro il 2030 complessivamente il 13,7 % dell’energia primaria nel mondo, secondo uno scenario basato sui trend attuali. Se il governo le sosterrà maggiormente, la quota potrebbe arrivare anche al 16 %. Il Consiglio Europeo per le Energie Rinnovabili e Greenpeace, in un rapporto del 2007, hanno dichiarato che la metà di tutta l’energia prodotta dal 2050, verrà da fonti alternative, con quote maggiori per eolico e solare, seguite da idrico, geotermico e forza degli oceani.

Si può concludere dicendo che la ricerca scientifica è sempre al lavoro per cercare nuove soluzioni alle sfide ed ai problemi posti dai cambiamenti socio – economici e dalla necessità di procurarsi risorse energetiche. Fare delle previsioni a lungo termine, in tema di energia, senza tener conto di nuove scoperte ed invenzioni, è difficile ed aleatorio, ma per poter iniziare a limitare il forte impatto ambientale del paese, l’utilizzo sempre più frequente delle fonti di energia rinnovabile è la giusta strada, dando maggiore importanza di quanto se ne abbia ora all’energia solare, poiché è emerso che sia la migliore alternativa di energia per le generazioni future.

 

Giordano Giannessi

 


 

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|Anno XIV num.4 - Lug./Ago. 2015| - Per informazioni e-mail: redazione1@spaziomotori.it

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