IL TEAM FERRARI PRESENTA LA NUOVA F10
di Stefania Salemme
Oggi, 28 gennaio 2010, a Maranello è stata presentata
ufficialmente la nuova creatura nata in casa Ferrari. La vettura si
chiama F10 e rappresenta una totale innovazione rispetto alla
precedente, sia per quanto riguarda il telaio che per quanto riguarda il
serbatoio.
Stefano Dominicali, dal 1991 in Ferrari responsabile
della gestione sportiva, durante la conferenza stampa ha chiarito al
pubblico le nuove caratteristiche della F10.
Questa monoposto è nata con il preciso obiettivo di
ottimizzare la massimo la potenza aerodinamica sfruttando la potenza di
un doppio diffusore. La lunghezza della vettura è notevolmente aumentata
in modo da montare due radiatori molto più lunghi e stretti e
l’avantreno è molto più sollevato rispetto agli anni scorsi.
Il nuovo progetto della monoposto ha una sigla interna
661 e ha visto il notevole impegno di tutti gli ingegneri ed i motoristi
del team per i quali la stagione competitiva che si sta per aprire
rappresenta un’ulteriore sfida, poiché il motore della vettura è stato
congelato, non ci sarà più il kears, e grazie all’utilizzo di eccellenti
lubrificatori e combustibili, la vettura dovrebbe garantire eccellenti
prestazioni.
La novità più importante è però l’ aumento notevole delle
dimensioni del serbatoio, che quest’anno dovrà contenere tutto il
carburante necessario per una intera gara, abolendo così, la sosta ai
box.
La nuova F10 ha un peso maggiore di circa 620 kg, e monta
pneumatici a mescola variabili a seconda delle prove di assetto su
strada; inoltre è stato inserito un dado di sicurezza nelle ruote in
modo da rendere più sicuro il rilascio della vettura ai box.
Di notevole impatto sono anche i nuovi alettoni bianchi,
il muso più appuntito, le fiancate larghe e parte centrale più generosa,
adatte entrambe a contenere un serbatoio più lungo rispetto al passato,
come prevede il nuovo regolamento.
A questo punto tocca in pista ai due piloti della
monoposto, un geniale Alonso ed un rinato Massa, tentare davvero di fare
la differenza.
Stefania Salemme |