FIAT 130: I SUOI PRIMI 40 ANNI
di Giuseppe
Capitanio
18 marzo 2009
Era il marzo del 1969 quando al
Salone di Ginevra la FIAT presentava la 130, automobile di grandi
dimensioni e di non meno grandi ambizioni, che però dalla sua ideazione
del 1962 alla sua realizzazione del 1969 persero gradualmente
consistenza. Ambizioni che furono del tutto stroncate dal suo stesso
ideatore, l’Avv. Gianni Agnelli. Testimoni oculari hanno infatti
riferito che al momento in cui l’autovettura fu ultimata e prima di
essere presentata ufficialmente a Ginevra, fu fatta visionare come
d’obbligo all’Avvocato, il quale dopo averla osservata con attenzione
dando un calcetto ad una ruota si rivolse ai suoi tecnici dicendo: “Vi
avevo chiesto una Mercedes, mi avete fatto una Opel”.
L’acutezza e la sagacia e l’ironia
della battuta dell’Avvocato aveva colpito nel segno e ben descritto il
destino che avrebbe accompagnato l’ammiraglia di casa FIAT che stava
debuttando al salone dell’auto di Ginevra.
La FIAT 130 era un’automobile di
sostanza, aveva come tutte le FIAT un’ottima motorizzazione, una
eccellente tenuta di strada, interni eleganti e ben rifiniti, un confort
di marcia ai massimi livelli, ma esteticamente non aveva fascino,
risultava anonima sembrava una FIAT 125 allargata, ciò ne limitò
indiscutibilmente le potenzialità, tanto da essere usata quasi
esclusivamente come auto blu ministeriale e di rappresentanza.
Successivamente la FIAT incaricò il
centro stile Pininfarina di disegnare e produrre la versione coupè.
L’abile matita di Pininfarina creò un capolavoro di arte moderna tanto
da trasformare il brutto anatroccolo in un bellissimo cigno. Così al
Salone di Ginevra del 1971 la FIAT presentò la versione Coupè.
Questa presentava accessori per
l’epoca innovativi, quale cambio automatico, aria condizionata, piantone
dello sterzo regolabile assialmente, la porta di destra apribile anche
con un comando posto sulla porta sinistra, interni in pregiata pelle e
ottimo velluto, fanaleria a sviluppo orizzontale. Sulla base della FIAT
130 Coupè nel 1976 fu sviluppata la coupè della Lancia Gamma e la
FERRARI 365 GT4 2+2.
La FIAT 130 berlina e la Coupè stanno
riscuotendo recentemente una rivalutazione ed un successo postumo.
Da non sottovalutare che all’epoca si
dovette confrontare con auto del calibro di Mercedes 280 S e BMW 2800.
Dal punto di vista tecnico era
equipaggiata inizialmente con motori a benzina a sei cilindri a V di
2.800 cc che erogavano 140 cv che però a causa del peso della vettura
apparvero pochi e quindi la FIAT aumentò la potenza a 160 cv; in
concomitanza con l’uscita della Coupè il motore fu portato a 3.200 cc
che erogava una potenza di 165 cv. L’incremento era modesto ma utile in
quanto dava una maggiore elasticità di marcia, raggiungendo la coppia a
regimi più bassi.
La produzione cessò nel 1976 dopo
aver prodotto circa 15.000 esemplari della berlina e 4.500 della coupè.
Con l’uscita di scena
della FIAT 130 la FIAT uscì definitivamente dal settore delle grosse
auto di lusso.
Giuseppe Capitanio |