Panda che passione
di Emanuela Riberti
(mar.2008)
Luglio 1980, sono stato promosso con 60/60. Ho compiuto 18 anni a marzo
ed ho già la patente. Il mio babbo mi ha accompagnato dal concessionario
Fiat ed ha ordinato una “panda 45” azzurra, come i miei occhi, che,
sprizzano lampi di gioia. E’ a mio nome! Che conquista. Ho promesso che
quest’estate lavorerò in pizzeria in attesa di trovare “il posto fisso”.
Intanto però avrò la mia “pandina”. Non vedo l’ora che arrivi. Il sig.
Franco, il concessionario, dice che ci sarà parecchio da aspettare, ne
fanno poche e c’è tanta richiesta. Io sono disposto a tutto, pur di
averla. Il sig. Franco ci propone un giro di prova.
Capperi, per poco stramazzo giù, fanno guidare me! Il sedile si regola
facendo scivolare in avanti l’archetto sotto la seduta, non
sono alto e la cosa è opportuna per me.
Posiziono correttamente gli specchietti, allaccio la cintura di
sicurezza, non è obbligatoria, ma mio padre dice che se l’hanno messa a
qualche cosa più di niente servirà.
Ingrano la prima, guardo bene come mi hanno insegnato a scuola guida,
finalmente parto.
Ragazzi che emozione. C’è perfino l’autoradio con il mangiacassette.
Abbasso il finestrino a manovella, fa caldo ma l’aria entrando rinfresca
l’abitacolo.
Il sig. Franco mi fa i complimenti per come guido. Io sono un poco
timido, ma quando sono al volante mi sciolgo, per cui riesco a
ringraziare ed accettare il complimento senza arrossire. Il che la dice
lunga su di me.
Non mi piace correre troppo forte. Mio padre dice che se rispetto sempre
gli stop, precedenza e limiti di velocità la pelle è più facile che la
porto a casa.
Lui guida da 30 anni e così facendo non ha mai avuto incidenti e
l’assicurazione gli fa persino pagare il minimo del premio.
Siamo lungo la tangenziale esterna. Molte macchine ci sfrecciano a lato.
Qui c’è il limite dei 70 Km/h perché ci sono molti incroci pericolosi.
C’è una pattuglia della polizia stradale che ferma per dei controlli.
Ahia, paletta anche per me. Sono sicuro di non avere fatto nulla di
irregolare.
Il concessionario mi dice di stare tranquillo e di accostare. Il
poliziotto mi chiede i documenti. Io fornisco la patente, il sig. Franco
consegna il libretto di circolazione e spiega il motivo per cui sono io
al volante e stiamo provando la sua macchina personale e non quella
della
concessionaria che riporta le scritte sulle portiere.
Il poliziotto controlla che tutto è in ordine e ci lascia ripartire.
Brivido puro mi ha percorso dalla testa ai piedi, non è mai carino
essere fermati, anche se non si è fatto nulla, pare fisiologico sentirsi
in colpa per qualcosa.
Rientriamo in concessionaria e ci lasciamo con l’intesa di risentirci
quando la mia macchina arriva.
Ci sono voluti due mesi e mezzo, però ora l’ho ritirata. Mi sento un
principe. Ci sono persino i vetri azzurrati e tutti i sedili
ribaltabili!
Marzo 2007. Sono passati 27 anni. Oggi sono io che porto mio figlio dal
concessionario per la panda Espace. La mia vecchia “panda45” andrà in
pensione per sempre. Mi dispiace un poco, ha visto quasi tutta la mia
vita e su quei sedili ribaltabili ci è scappato il mio giovanotto.
A differenza di mio padre io non posso intestare la macchina a mio
figlio per una complicata faccenda di contributo statale per la
rottamazione, questo lui l’ha capito, ecco perché leggo comunque la
stessa luce d’orgoglio che avevo io, anche nei suoi occhi.
Lasciamo la concessionaria per il giro di prova. La venditrice che ci
accompagna fa i complimenti a mio figlio per come guida bene. I nostri
occhi si incrociano nello specchietto retrovisore e io seduto dietro gli
sorrido complice perché sappiamo entrambi chi gli ha insegnato a
guidare, mio padre.
Sono cambiati i tempi, ma la passione per la panda accomuna tre
generazioni. Mio padre è ancora in gamba nonostante l’età guida ancora.
Ha preferito che questo momento di scelta fosse solo mio e di mio
figlio.
Apprezzo il suo garbo.
Torniamo alla concessionaria e la venditrice ci spiega in dettaglio il
quadro comandi, il funzionamento dell’aria condizionata e
dell’autoradio, nonché il tasto citycar per parcheggiare in città.
Ci dice i dati tecnici e i consumi. Siamo innamorati dei sedili
rialzati, della silenziosità e del fatto che è panda.
Maggio 2007 sono passati due mesi e mezzo. Portiamo a casa la nuova
Panda. Mio padre la prova e rimane anche lui appassionato di panda.
Che sia un elisir di giovinezza il segreto che fa amare la Panda?
(Mar. 2008)
Emanuela Riberti |
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