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IL FORMIDABILE VENDITORE
di
Giovanni Minieri
Un lunedì,
finalmente libero da impegni, consente a me e alla mia amata di fare un
giro al centro di Milano. Conoscendo l'impossibilità di trovare
parcheggio, decidiamo di raggiungere il centro cittadino con i mezzi
pubblici. E così acquistiamo i nostri biglietti ATM all'edicola accanto
alla fermata e attendiamo l'arrivo dell'autobus. Quanta tecnologia ci
circonda oramai, alle nostre spalle infatti c'è un display che ci
informa delle linee che servono la nostra fermata e i minuti rimanenti
al loro arrivo. Ci è andata bene, da lì a 5 minuti è previsto l'arrivo
del nostro autobus che infatti puntuale giunge. Pochi minuti di viaggio
e finalmente a destinazione, Corso Vittorio Emanuele. Scendiamo e ci
rendiamo conto che per essere un lunedì ce n'è di gente in giro, ma
tant'è, siamo pur sempre in una metropoli.
Ma da qui in
poi inizia un percorso ad ostacoli che sfiancherebbe il migliore dei
triathleti, tanti sono quelli che vorrebbero venderti l'impossibile. Ho
però sviluppato una tecnica che mi consente di uscire indenne da ogni
tentativo di vendermi una qualsiasi cosa, ma tale tecnica è applicabile
solo e soltanto quando sono solo, risulta di difficile applicazione
quando si è in due ed impossibile quando il secondo accompagnatore è una
ragazza facile ad intenerirsi come la mia.
E dopo
essermela cavata alla meglio con un paio di senza tetto, altri tre che
in ginocchio tenevano in mano un cartoncino con su scritto qualcosa,
ecco di fronte a me pararsi quello che potrebbe avere la meglio non
tanto su di me, ma sull'animo gentile della mia lei. Trattasi di un
ragazzetto poco più che ventenne, cappellino dei NewYorkYankees,
zainetto, una ventina di opuscoletti stretti sotto braccio e una
manipolo di braccialetti colorati stetti in mano, mi indica con un
sorriso carico di affabilità. E cosi incomincia ad avvicinarsi
dondolandosi sulle sue nike, alzando la mano per un saluto schioccato
mentre con l'altra allunga subito una copia di uno degli opuscoli e
contemporaneamente facendo dono di uno dei bracciali alla mia ragazza.
Mi chiede come sto, mi dice che siamo una bella coppia e che voleva solo
un aiuto. Io tiro dritto, come avevo già fatto in precedenza, ma la mia
metà, molto meno risoluta e molto più sensibile, mi strattona da dietro
e mi dice di dargli qualche spicciolo.
Faccio per
mettere le mani in tasca e tiro fuori qualche moneta insieme ad una
banconota da 5 euro. Il tempo di alzare lo sguardo e il tipo sfila
subito i cinque euro ringraziandomi ripetutamente e dandomi colpetti
sulla spalla. La mia ragazza quasi non credeva ai suoi occhi, mai si
sarebbe aspettato un gesto così magnanimo da parte mia, con sguardo
fiero mi dà un bacio e mi abbraccia sussurrandomi all’orecchio che in
fondo poi quel bracciale non le piace tantissimo e che di libri e
opuscoli ne abbiamo piena la casa e così restituisce il tutto al
formidabile venditore.
Giovanni Minieri |
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