Anno XIV num.4 |
Lug./Ago. 2015 |
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FORMULA 1: PRIMO TITOLO PER VETTEL
Il tedesco Sebastian Vettel è diventato
il più giovane pilota di sempre a vincere il mondiale di formula 1,
a ventitrè anni e otto mesi, togliendo il primato precedente che
apparteneva a Lewis Hamilton. Per il pilota della Red Bull un
mondiale molto particolare, vinto all'ultima gara della stagione sul
circuito di Abu Dhabi, approfittando di un errore strategico
clamoroso della Ferrari e di Alonso che è arrivato solo settimo
chiudendo cosi in seconda posizione in classifica, e tra l'altro
Vettel precedentemente non era mai stato in testa alla classifica,
altra particolarità di questo campionato e di questo giovane
campione.
Una stagione cominciata con la vittoria
della Ferrari di Alonso in Bahrein, ma poi la piega si è indirizzata
subito verso i piloti Red Bull, sopratutto con l'australiano Mark
Webber che è rimasto in testa per molti gran premi, mentre la
Ferrari fino a metà stagione arrancava molto, sia per alcuni errori
dei piloti che per la macchina non molto competitiva; poi nella
seconda parte di campionato la svolta per la casa di Maranello, con
un mezzo migliorato costantemente e una serie di risultati
favorevoli da parte di Alonso che in poche gare recupera tutto il
margine di svantaggio accumulato fino a quel momento e, anzi, alla
terz'ultima gara passa in testa alla classifica approfittando del
doppio ritiro Vettel-Webber in Corea, mentre i piloti McLaren
Hamilton e Button escono praticamente fuori dalla lotta.
La leadership dello spagnolo si mantiene
anche alla penultima gara in Brasile, con un margine di otto punti
su Webber, che sembra dunque l'unico ancora in grado di insidiarlo,
e di quindici su Vettel che dunque desta meno preoccupazione: ma
all'ultima gara arriva la frittata, con la Ferrari che con Alonso
decide esclusivamente di controllare il pilota australiano e
lasciare perdere il tedesco, finendo però di rimanere imbottigliati
nel traffico e dietro ad alcune vetture, mentre Vettel si involava
tranquillamente verso il successo con lo spagnolo solamente settimo
e mai in grado di guadagnare posizioni, anche perchè sulla pista di
Abu Dhabi è piuttosto difficile sorpassare. Alla fine, dunque,
Vettel trionfa con quattro punti di margine sul pilota Ferrari, che
ha avuto il demerito di sbagliare tattica, evidentemente
sottovalutando troppo la condizione del pilota tedesco, che
naturalmente ringrazia e, come detto prima, diventa il più giovane
pilota a vincere il mondiale dopo che nel 2008 era stato il più
giovane della storia a conquistare un gran premio e a partire dalla
pole position.
Per la Red Bull una stagione perfetta,
con la conquista anche del titolo costruttori davanti a McLaren e
Ferrari, e per la scuderia austriaca questi successi arrivano dopo
soli sei anni di permanenza nella formula 1, dunque una scuderia
giovane che quest'anno si è resa molto competitiva grazie ad un
metodico lavoro di squadra, oltre che alla forza dei piloti. Per la
Ferrari invece una chiusura amara dopo un grande recupero nella
seconda parte, e di positivo c'è da sottolineare questo, cioè una
macchina che era partita sostanzialmente male e che man mano è
cresciuta decisamente, con i tecnici che come al solito hanno saputo
migliorare la macchina in modo egregio, anche se questa volta non è
bastato.
Da qui si può comunque ripartire in
prospettiva 2011 con una macchina sviluppata e forte e con un pilota
sicuramente valido e voglioso di riscattarsi come Alonso, mentre si
spera anche di recuperare Massa che quest'anno ha sicuramente corso
sottotono, ben sotto le aspettative. Per la McLaren una stagione
irregolare, con la coppia inglese Hamilton-Button( campioni del
mondo nel 2008 e 2009) che si è sciolta nella seconda parte dopo
un'ottima prima fase. Un accenno a Schumacher: il sette volte
campione iridato, aldilà di non avere più lo smalto di un tempo, ha
corso a un certo punto per onor di firma, ma è deciso è continuare
anche il prossimo anno con la Mercedes, anche se certamente vista
l'età e le condizioni attuali facilmente copierà questa stagione.
Bernardo De Crescenzo |
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