Il fotovoltaico è l’energia del domani
di Claudia
Giampietro
Una
risorsa ancora poco sfruttata. Si tratta del fotovoltaico che, specie
nelle regioni meridionali del nostro Paese potrebbe rappresentare un
vero e proprio serbatoio energetico.
Gli
impianti fotovoltaici si vanno lentamente sviluppando superando gli
ostacoli culturali.
Fino
ad un decennio fa, i costi relativi all’energia prodotta con impianti
fotovoltaici erano notevolmente superiori a quelli prodotti da fonte
fossile.
Le
incentivazioni all’uso di questa tecnologia, hanno consentito una
importante diffusione degli impianti stessi su scala nazionale,
ammortizzando notevolmente i costi di installazione .
Bisogna promuovere l’utilizzo di energie da fonti rinnovabili,
informando e formando i cittadini sulla convenienza del loro utilizzo.
Ma in
cosa consistono gli impianti fotovoltaici?
Un
impianto fotovoltaico è un impianto elettrico costituito da più moduli
fotovoltaici che sfrutta l’energia solare per produrre energia elettrica
mediante effetto fotovoltaico.
Si è
ipotizzato che, se venissero sfruttate tutte le coperture degli edifici
esistenti in Italia (circa 800 km²) si potrebbe produrre circa il 40%
del fabbisogno nazionale di elettricità.
Tra
restrizioni normative e ritardi culturali ancora da colmare, il percorso
verso uno sviluppo omogeneo di queste infrastrutture legate allo
sfruttamento delle energie rinnovabili è ancora denso di ostacoli.
Nel
corrente mese è stato approvato dal Governo la nuova bozza di “Quarto
conto energia” che riforma gli incentivi per l’energia dei fotovoltaici.
Il nuovo decreto entrerà in vigore il primo giugno. Questo prevede un
costo totale degli incentivi di 1,36 miliardi per il periodo 2013-2016
che, si prevede, ha l’obiettivo di sviluppare circa 12 mila megawatt.
La
notizia di questo decreto ha suscitato diverse critiche da parte di
Assosolare e WWF che critica al governo di aver determinato un tetto
allo sviluppo delle energie rinnovabili in Italia. Più soddisfatti
Legambiente e Confindustria fiduciosi di intraprendere questo nuovo
percorso costruito su modello tedesco.
Attualmente
un impianto per uso domestico di 3kW costa all’incirca 10.000 euro e
richiede una superficie di circa 30mq per la sua istallazione.
Oltre
ai vantaggi economici sopra elencati e largamente discussi ve ne sono
altri di indiscutibile rilevanza.
Uno
tra tutti è il notevole vantaggio ambientale.
A differenza
delle fonti energetiche fossili, che risultano altamente inquinanti, il
fotovoltaico consente di produrre energia
senza alcuna emissione di gas serra.
L'energia
consumata per la produzione dei moduli fotovoltaici viene restituita in
misura 9 volte maggiore dai moduli stessi nell'arco della loro vita
utile.
L'impianto ha un
ridotto impatto visivo e sono quasi impercettibili
quando i moduli sostituiscono il manto di copertura del tetto.
L'impianto, inoltre, consente la produzione dell'energia direttamente
nel punto di consumo non necessitando di infrastrutture per la
distribuzione dell'energia stessa.
L'impianto, infine, è totalmente
rimovibile
e non produce alcuna emissione sonora.
Il
mondo politico mondiale mostra un interesse sempre più crescente alle
problematiche legate ai cambiamenti climatici, stabilendo obiettivi e
promuovendo programmi di incentivazione per le energie rinnovabili.
Oltre
ai vantaggi illustrati precedentemente, il fotovoltaico presenta
ulteriori aspetti positivi.
La
vita utile del fotovoltaico è superiore ai 30 anni, con minime cadute di
prestazioni nel tempo e i costi di manutenzione sono inferiori alle
altre fonti energetiche in quanto tecnologia allo stato solido e priva
di parti in movimento;
Non è
più necessario limitare il consumo in estate o durante le ore diurne
poiché possiamo realizzare una produzione energetica maggiore.
Il
fotovoltaico è dotato di un sistema modulare dimensionabile in base ai
bisogni e facilmente espandibile e la sua installazione non richiede
sostanziali modifiche al tetto poiché è in grado di adattarsi a
condutture e cavità già esistenti.
L’energia ricavata con il fotovoltaico è una fonte rinnovabile al
contrario delle fonti fossili in esaurimento e per di più genera
occupazione e sviluppo economico locale sostenibile.
Il
cittadino diviene un attento e consapevole protagonista della gestione
di questa energia poiché la autoproduce.
Sfruttare l’energia è l’imperativo categorico di chi ha lo sguardo
rivolto verso il futuro. Molte regioni del nostro “Bel Paese” esposte al
sole hanno il dovere di attrezzarsi per sfruttare al meglio questa sua
energia.
Claudia Giampietro |