PILLOLE DI SOSTENIBILITA’ QUOTIDIANA
Il sistema di
gestione ambientale “home made”: come condurre l’azienda dove lavori
sulla via sostenibile attraverso piccoli gesti
di Federica Galli
Lo sviluppo industriale
che ha caratterizzato la società nell’ultimo secolo, ci impone di
valutare con sempre maggiore attenzione i possibili strumenti di tutela
dell’ambiente.
Proprio per questo
motivo, nel contesto aziendale, nascono i sistemi di gestione ambientale
(SGA) come strumenti di adesione volontaria per migliorare la gestione
della variabile ambientale all'interno dell'impresa.
Il Sistema di gestione
ambientale è definito dalla normativa che lo regola come "la
parte del sistema di gestione generale che comprende la struttura
organizzativa, le attività di pianificazione, le responsabilità, le
prassi, le procedure, i processi, le risorse per elaborare, mettere in
atto, conseguire, riesaminare e mantenere attiva la politica
ambientale".
L’attuale panorama
normativo in materia di protezione dell’ambiente è molto vasto e
complesso, ma ad oggi, in Italia, i due standard normativi di
riferimento maggiormente significativi sono:
· EMAS II - regolamento EMAS II
"Environmental
Management and Audit Scheme".
·
ISO 14001 - La norma UNI EN ISO 14001 emanata
dall’ISO identifica una serie di
standard
internazionali relativi alla
gestione
ambientale delle organizzazioni..
Quando un’azienda sceglie di dotarsi di un sistema di gestione
ambientale, sceglie di gestire ogni processo tenendo in considerazione
le tematiche ambientali, affrontandole in modo sistematico, coerente,
integrato e nell'ottica del miglioramento continuo delle prestazioni
ambientali.
Nonostante la situazione attuale richieda un approccio sostenibile nello
svolgimento di ogni attività lavorativa, la maggior parte delle aziende
nel nostro Paese sembra ancora poco incline all’adozione di un SGA
certificato.
Dall’implementazione di un SGA, oltre alla tutela dell’ambiente di per
sé, derivano numerosi vantaggi competitivi anche nei confronti di
concorrenti meno dinamici:
-
Innanzitutto la dimostrazione alla clientela di una adeguata attenzione
nella gestione dei problemi ambientali;
-
agevolazioni nell'ottenimento di permessi e di autorizzazioni;
- il
risparmio energetico, di materiali e di materie prime;
- il
miglioramento della propria immagine e della quota di mercato;
- il
controllo dei costi;
- la
riduzione degli incidenti che implicano responsabilità;
Allora cosa potete fare come singoli attori, se non lavorate in una di
quelle virtuose aziende che hanno già aderito alle normative ISO o EMAS
in campo ambientale?
·
Spegnere le apparecchiature elettroniche
Ricordiamoci di spegnere
il monitor del nostro PC quando la sera torniamo a casa, e non solo,
oltre al monitor ci sono anche la stampante, il fax, lo scanner e gli
altri dispositivi elettronici…
Quando fai una breve
pausa, attiva la funzione di stand-by attraverso la tastiera o dalle
impostazioni del sistema operativo; anche l'eliminazione dello screen
saver disattiva il segnale del monitor e permette un concreto risparmio
di energia.
Inoltre il PC è uno di
quegli elettrodomestici che assorbe potenza elettrica (che può variare
dai 3W a 6W) anche da spento, quindi quando sei fuori ufficio per lunghi
periodi oppure in ferie è opportuno staccare proprio la spina!
Questi gesti
all’apparenza banali se sostenuti da te e dai tuoi colleghi permettono
un notevole risparmio energetico; eppure a volte per pigrizia, a volte
per distrazione è davvero facile dimenticarsene..
Il consumo inutile di
energia elettrica è accentuato dalla scarsa percezione dell’obbligo
morale del risparmio nella sfera della propria attività lavorativa, di
cui non si pagano i conti di tasca propria! Teniamo presente però che
l’energia elettrica non va quantificata solamente in soldi, ma anche in
risorse ambientali e in inquinamento.
Secondo alcune
misurazioni non ufficiali, effettuate nel laboratorio "Smarcadabollo"
dagli utenti registrati ed autorizzati dal Sito Energia 0 CO2, possiamo
trarre le seguenti conclusioni:
-
il led del desktop di un’Apple IMac 17" lasciato acceso
in “stand-by” consuma 8 watt giornalieri, per un totale di consumo annuo
di 70 kwh, che corrisponde ad un costo pari a circa
11,20 euro;
-
il led del desktop di un PC pentium IV con monitor LG
Flatron 17”, lasciato acceso in “stand-by”, consuma 17 watt giornalieri,
per un totale di consumo annuo di 149 kwh, con costi pari a 23,84
euro;
·
Usare accuratamente la carta
In ufficio la carta è
gratis, sempre disponibile ed è indubbiamente la “materia prima” più
utilizzata. La carta è fatta con la cellulosa che si ricava dagli alberi
che vengono abbattuti per la sua produzione, e gli alberi sono
fondamentali sia per la produzione di ossigeno, sia per l’assorbimento
di anidride carbonica. Ne consegue che più carta utilizziamo, più
anidride carbonica sarà presente nell’ atmosfera. Un utilizzo moderato e
consapevole di questa materia va pertanto a beneficio di tutti, per
questo è importante:
-
Non sprecarla
-
Stampare e fotocopiare utilizzando il foglio fronte/retro dove possibile
-
Scrivere su entrambi i lati dei fogli
-
Riutilizzare i fogli da buttare per appunti o invece dei post-it
-
Quando disponibile usare sempre carta riciclata
-
Quando non riutilizzabile gettarla negli appositi contenitori per il
riciclaggio
Possiamo inoltre apporre
un messaggio in fondo ad ogni mail, assieme alla nostra firma, che
riporti l’attenzione, magari anche attraverso un piccolo logo,
all’importanza di ogni singola stampa risparmiata. Il messaggio che
possiamo diffondere con le nostre mail può essere “Per favore pensate
all’ambiente, prima di stampare questa mail assicuratevi che sia
realmente necessario”.
·
Introdurre la firma elettronica
Per
risparmiare stampe inutili, possiamo creare o farci creare una firma
elettronica da apporre direttamente sui documenti che la richiedono,
tale procedura permette di garantire l'autenticità del mittente,
evitando in questo modo di procedere attraverso la consueta prassi di
stampa, firma e rinvio della documentazione.
Può
essere utilizzata per automatizzare una serie di processi anche interni
quali autorizzazioni, ricevute, ordini, contratti…
·
Car
sharing
La condivisione
dell’auto è una pratica comoda e intelligente. Attraverso l’adozione di
questo sistema possiamo anche trarre numerosi vantaggi per noi stessi:
risparmio di benzina, risparmio di soldi, di inquinamento e magari anche
di stress. Basta trovare uno o più colleghi che abitino nella nostra
zona e decidere di andare al lavoro insieme, con la stessa automobile e
condividerne l’uso e le relative spese. Pensiamo alle code che
eviteremmo la mattina e la sera, se in tutte le macchine ci fossero due
o più persone, invece che una come è nella maggior parte dei casi.
Vivere così come siamo
abituati, senza rinunciare alle comodità e al contempo mantenere uno
stile di vita più sostenibile è possibile; cominciando da queste piccole
azioni quotidiane, possiamo ridurre concretamente la pressione
sull’ambiente e iniziare il processo per riportare l’armonia tra le
attività antropiche e il contesto che le circonda. Insieme possiamo
anticipare le mosse delle aziende in cui lavoriamo, mettere in evidenza
la nostra volontà in materia ambientale e spingerle a capire
l’importanza di un sistema di gestione ambientale.
Cerchiamo allora di
seguire questi piccoli consigli noi in prima persona, ma anche di
suggerire lo stesso comportamento alle persone che ogni giorno abbiamo
vicino e tutti insieme potremo far sentire il peso delle nostre azioni.
Federica Galli |