LA POLITICA DELLA QUALITA’:
la gestione ambientale in ARPALAZIO
di
Cinzia Manchi
INDICE
1. INTRODUZIONE
2. SCOPO E CAMPO DI
APPLICAZIONE
2.1 Importanza di operare in
qualità
2.2 Gli strumenti per operare in
qualità
3. LE NORME AMBIENTALI
4. LA POLITICA DELLA QUALITA’
IN ARPALAZIO
4.1 Verifiche
ispettive
4.2 Monitoraggio dei
processi
4.3 Metodi di prova e
validazione
4.4 Incertezza di
misura
5. CONCLUSIONI
1.
INTRODUZIONE
La
Qualità
è considerato un elemento competitivo, che consente al pubblico di
valutare e scegliere le aziende che possiedono un elevato standard
qualitativo.
Il sistema
qualità è l'insieme della struttura organizzativa, delle procedure e
delle risorse necessarie a definire e conseguire gli obiettivi di un
elevato sistema aziendale; è da ricordare che "la gestione per la
qualità raggruppa sia delle conoscenze statistiche sia delle
responsabilità a tutti i livelli direttivi e la sua attuazione coinvolge
tutto il personale".
I metodi e
gli strumenti utilizzati, per verificare lo standard qualitativo, sono
la Garanzia della Qualità e il Controllo della Qualità (
tutte le attività e le procedure tecnico-operative attuate per
assicurarsi che un prodotto o un servizio rispetti gli standard
qualitativi).
Un sistema
di qualità prevede una serie di documenti quali:
- Manuale della qualità ( è il documento principale a cui si fa
riferimento durante la stesura e la realizzazione di un Progetto della
Qualità)
- Procedure operative ( le linee guida date dalla certificazione
ISO 9000 per l'applicazione di attività aziendali inerenti alla
qualità).
Secondo
questo approccio nato in Giappone e diffuso negli Stati Uniti tutta
l’impresa deve essere coinvolta nel raggiungimento dell’obbiettivo (mission).
L’evoluzione
del concetto di qualità è maturato negli anni fino al raggiungimento del
rilevante compito di diffusione di una cultura assolto
dall’Organizzazione Internazionale per la Standardizzazione ISO che, già
nel 1987, aveva adottato in tema di certificazione di un sistema di
qualità, le norme conosciute con il nome ISO 29000, aggiornate nel 1994
con il nome ISO 9000, fino alle recenti versioni del 2000, del 2005 e
del Novembre 2008, in ogni versione l’oggetto delle norme è stato
notevolmente modificato.
Nelle ultime
versioni, ISO 9000:2000 e ISO 9000: 2005 a cui corrispondono le ISO
9001:2000 e ISO 9001:2008, l’attenzione della norma si è spostata
sull’efficacia e sul miglioramento continuo dei processi aziendali.
Si è passati
da un approccio basato sull’ispezione e sul controllo finale del
prodotto, ad un approccio gestionale integrato in cui il coinvolgimento
di tutto il personale, la pianificazione, la documentazione
dell’attività e l’atteggiamento volto al miglioramento continuo,
diventano i cardini del nuovo modello di gestione.
La qualità
diventa una vera e propria strategia competitiva, parte della missione
aziendale e quindi il fine di un processo produttivo e progettuale.
2. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE
2.1. Importanza di operare in qualità
L’apertura
dei mercati ed un crescente bisogno di ricercare la trasparenza e la
veridicità del dato hanno portato anche nel campo sanitario alla
definizione di otto principi di gestione per la qualità che altro non
sono che l’avvicinamento della politica pubblica a quella privatistica
voluta dalla legge 229/99 o Legge Bindi.
I principi
di gestione sono di seguito elencati:
orientamento
al cliente
leadership
coinvolgimento del personale
approccio
per processi
approccio
sistemico alla gestione
miglioramento continuo
decisioni
basate su dati di fatto
rapporti di
reciproco beneficio coi fornitori.
Oggi
un’azienda si costituisce vantaggi competitivi sulla concorrenza in base
ad un approccio globale e coerente che interessa tutte le funzioni
aziendali; una strategia improntata alla Qualità totale ha come
obiettivo la soddisfazione di tutte le parti interessate (clienti,
fornitori e parti sociali, maestranze management).
2.2.
Gli strumenti per operare in qualità
Uno dei
concetti di base della qualità è che ogni analisi della situazione ed
ogni azione di miglioramento deve essere basata su dati oggettivi in
modo da poter comprendere e misurare il fenomeno e valutarne quindi
l’effettivo miglioramento o meno.
Sulla base
di questo principio, la qualità fa largo uso degli strumenti della
statistica.
Per esempio
un tipo di carta di controllo avvisa quando un processo sta per
cominciare a produrre dati difettosi. Il sistema qualità aziendale avrà
il compito di registrare l’evento, descrivere la procedura che deve
essere attuata per riportare il processo nelle condizioni ottimali,
registrare gli effetti dell’azione correttiva, analizzare le cause del
problema, effettuare un’azione preventiva per evitarne il ripetersi.
Il
monitoraggio nel tempo degli indicatori di prestazione (KPI) sono uno
strumento fondamentale per valutare la bontà ed i margini di
miglioramento dei processi. Ad ogni indicatore è associata la variabile
che ne da la misura.
3. LE NORME AMBIENTALI
L’ISO 9000
identifica una serie di norme e linee guida sviluppate dall’ISO, che
propongono un sistema di gestione per la qualità, pensato per gestire i
processi aziendali affinché siano indirizzati al miglioramento della
efficacia e dell’efficienza della organizzazione oltre che alla
soddisfazione del cliente. Tali norme sono universalizzate e la loro
applicabilità prescinde dalla dimensione o dal settore dell’attività,
che può essere un’azienda o qualsiasi altro tipo di organizzazione.
Il nome
completo della norma recepita in Italia è UNI EN ISO 9001:2000 in
quanto la norma ISO è armonizzata, pubblicata e diffusa dall’Ente
Nazionale Italiano di Unificazione e dal Comitato Europeo di Normazione
in Europa.
La sigla
ISO 14000 invece identifica una serie di standard internazionali
relativi alla Gestione Ambientale delle organizzazioni. Lo
standard ISO 14001 tradotto in italiano nella UNI EN ISO 14001:2004 e
uno standard certificabile, ovvero è possibile ottenere, da un organismo
di certificazione accreditato che operi entro determinate regole,
attestazioni di conformità ai requisiti in essa contenuti.
Il SINAL ha
rappresentato uno dei sistemi nazionali per l’accreditamento dei
laboratori, dal 16 Luglio 2009 si è fusa con la SINCERT per dar vita
all’ACCREDIA: il sistema italiano di accreditamento.
La
certificazione è un complesso di rigide norme sulla qualità, ciò implica
che le aziende competitrici devono soddisfare i requisiti di produzione
e di collaudo. Per molte imprese rientrare in queste regole significa
avere a disposizione un mezzo sicuro per inserirsi nel mercato.
I vantaggi
per un’azienda certificata sono:
-
Miglioramento dell'immagine aziendale: più prestigio e credibilità;
- Aumento della produttività e quindi maggiori profitti.
- Maggiore potere contrattuale.
- Maggiori garanzie di qualità per i clienti.
Certificarsi ISO 14001 non è obbligatorio, ma è frutto della scelta
volontaria dell’azienda che decide di attuare un proprio sistema di
gestione ambientale.
E’ inoltre
importante notare come la certificazione ISO 14001 non attesti una
particolare prestazione ambientale, né tanto meno dimostri un
particolare basso impatto, ma piuttosto stia a dimostrare che
l’organizzazione certificata ha un sistema di gestione adeguato a tenere
sotto controllo gli impatti ambientali delle proprie attività e ne
ricerchi sistematicamente il miglioramento in modo coerente, efficace e
soprattutto sostenibile. Utile sottolineare ancora che la ISO14001 non è
una certificazione di prodotto.
L'ISO ha
emesso il 15 dicembre 1999 la nuova norma di riferimento per i
laboratori: ISO/IEC 17025, “General requirements for the competence of
testing and calibration laboratories”, come riferimento per
l'accreditamento dei laboratori. Particolare enfasi è stata riposta
nelle prescrizioni riguardanti:
1) la
validazione dei metodi;
2)
l'incertezza di misura;
3)
l'assicurazione della qualità dei risultati.
4. LA POLITICA DELLA QUALITA’ IN ARPALAZIO
L’Agenzia per la protezione ambientale del Lazio
Istituita con la legge n. 45 del 1998 opera nell’attività di vigilanza e
controllo ambientale, nonché svolge attività di consulenza e ricerca
avvalendosi di prove di laboratorio su matrici alimentari, acque
(minerali, potabili, scarico, superficiali, mare, profonde) e rifiuti al
fine di monitorare un eventuale inquinamento ambientale del suolo
dell’acqua o dell’ aria.
L’Arpa
Lazio, presso cui sono impiegata, è coinvolta in prima fila nella
politica della qualità aziendale dal 2002: con l’adozione del Manuale di
Qualità si struttura conformemente alle norme di riferimento principali
UNI EN ISI 9001:2000 e UNI CEI EN/IEC 17025:2005 dove sono riassunte le
disposizioni definite dal Direttore generale; tali disposizioni sono
dettagliate nei seguenti documenti:
- Procedure
Gestionali della Struttura centrale (PGC e POG);
- Procedure
gestionali delle sezioni provinciali (PGS);
- Procedure
tecniche ed operative (PA, PO, PD, MI, MU, MC)
La Procedura
gestionale centrale stabilisce la gestione dei documenti del sistema
qualità, definisce le responsabilità, i criteri generali da rispettare
nei contenuti e le modalità di redazione, verifica, approvazione,
convalida, emissione, distribuzione archiviazione e modifica dei
documenti del sistema qualità.
Le procedure
gestionali provinciali hanno valenza nella sezione che l’ha emessa
tendendo comunque alla maggiore standardizzazione possibile.
Per le
procedure tecniche e per ulteriori livelli di dettaglio sulle procedure
unificate emesse a livello centrale, si è ritenuto di lasciare una certa
autonomia alle Sezioni Provinciali indicando come responsabile della
emissione il Direttore di Sezione competente.
La
distribuzione dei documenti al personale avviene in forma controllata
secondo una lista di distribuzione nei quali sono indicati i nomi dei
destinatari del documento stesso che apporranno la loro firma come
ricevuta
La
distribuzione non controllata invece è eseguita tramite posta
elettronica a cui ognuno di noi può accedere con una propria password.
4.1. Verifiche ispettive
Tutte le
attività delle sezioni, gestite secondo le prescrizioni contenute nei
documenti del Sistema Qualità, sono periodicamente sottoposte a
verifiche ispettive che hanno lo scopo di accertare che il sistema
qualità sia applicato da tutte le sezioni Arpa e da tutto il personale
tecnico e amministrativo; inoltre è accertato che il sistema qualità sia
efficace e permetta di raggiungere gli obiettivi stabiliti dalla
politica qualità definita dalla direzione generale.
Ciascun
programma prevede che tutte le sezioni nell’arco di un anno vengano
sottoposte a verifica ispettiva in riferimento ai requisiti delle norme
ISO 9001 e ISO 17025.
Nel caso in
cui dalle verifiche ispettive dovessero risultare delle non conformità
tali da compromettere la fiducia nei risultati delle prove, vengono
predisposte immediatamente azioni per risolverle e se ne valutano i
fatti tali da dover sospendere le attività di prova fino al ripristino
della conformità, valutando altresì se i risultati delle prove
precedentemente effettuate sono compromessi, dandone quindi immediata
informazione ai clienti interessati e definendo le azioni necessarie
(ripetizioni delle prove ed eventualmente dei relativi campionamenti).
4.2. Monitoraggio dei processi
Al
fine di controllare la correttezza di esecuzione dei processi analitici
e quindi la correttezza dei risultati delle prove, ove possibile ed in
funzione della tipologia di prova, i Responsabili dei Laboratori
provvedono a monitorare i processi attuando varie metodologie.
Tutte le
attività di controllo qualità sono registrate utilizzando “carte di
controllo” e vengono valutate dal Responsabile unità al fine di
definire eventuali azioni correttive o preventive sia sul metodo di
prova che sulla strumentazione ed infine sugli operatori che potranno
eventualmente essere sottoposti ad attività di formazione ed
addestramento.
Tutte le
attività di controllo qualità sono programmate ed esaminate annualmente
in quanto costituiscono gli elementi per il riesame della validazione di
tutti i metodi di prova accreditati.
Costituiscono ulteriore fonte d’informazione e valutazione ai fini di
controllo qualità gli esiti di partecipazione a circuiti di prova
interlaboratorio.
4.3. Metodi di
prova e validazione
Si effettua mediante
valutazioni:
- Scelta dei metodi
(preferibilmente normati);
- Metodi interni:
definizione dei requisiti (ISO 78/2)
- Incertezza di misura
necessaria anche per il laboratori di prova, eventualmente con procedure
semplificate.
- Controllo dei dati e del
software
Quando è necessario
impiegare metodi di prova o procedure non normalizzate, esse devono
essere completamente documentate (UNI CEI EN 45001): i risultati di
eventuali prove comparative eseguite con metodi analoghi nell’ambito del
laboratorio, o di circuiti interlaboratorio, nonché tutta la
documentazione ritenuta utile per dimostrare la validità del metodo è
disponibile e regolarmente archiviata nei fascicoli di validazione.
4.4
Incertezza di misura
Il laboratorio esegue le
proprie tarature, applicando una procedura per stimare l’incertezza
della misura.
Anche dove non si può
definire rigorosamente, devono essere determinati i contributi
dell’incertezza complessiva; quando invece è applicabile, si calcola
l’incertezza di misura stimata.
5. CONCLUSIONE
L’Agenzia per la
protezione ambientale del Lazio si impegna ad assicurare che il Sistema
qualità sia applicato, mantenuto e migliorato costantemente, diffondendo
la conoscenza della qualità a tutti i livelli dell’organizzazione
rendendo partecipe tutto il personale.
Gli obiettivi vengono
definiti annualmente, sono monitorati periodicamente, e lo sviluppo, il
controllo e il miglioramento del modello organizzativo adottato sono a
garanzia di un risultato di gestione completo e rispondente ai requisiti
di una ottimizzazione tecnica, economica ed amministrativa.
Per quanto riguarda le
attività specifiche dei laboratori l’Agenzia si impegna a:
- migliorare la qualità
dei servizi prestati, con particolare attenzione alle attività di prova
e di gestione delle apparecchiature;
- assicurare l’efficienza
costante delle strutture e degl’impianti, garantendo nel contempo
condizioni di lavoro più favorevoli ai dipendenti;
- assicurare l’adeguatezza
ed efficienza delle apparecchiature tecnico-scientifiche e dei materiali
utilizzati.
L’attuazione della
presente politica della qualità è un impegno quotidiano di tutto il
personale, sostenuto economicamente dall’Agenzia, riesaminato
periodicamente dalla direzione e controllato in modo oggettivo da parte
di enti di accreditamento e Certificazione indipendenti.
Cinzia Manchi |