GP di Australia, doppietta Mercedes con la vittoria di Lewis Hamilton
di Daniele Amore
Si
è aperta la stagione del campionato del mondo di Formula 1 come si
consuetudine sul tracciato cittadino di Melbourne per il Gran Premio di
Australia. Ad aprire il campionato 2015 è stata ancora una volta la
Mercedes che ha ripreso il suo cammino mondiale da dove lo aveva
lasciato nel 2014, con una doppietta che dimostra oltre ogni ragionevole
dubbio la supremazia del costruttore tedesco anche per la stagione
appena cominciata. A portare sul gradino più alto del podio è stato il
campione del mondo in carica Lewis Hamilton che ha tenuto a bada senza
grossi problemi il compagno di squadra Nico Rosberg. Hamilton partito in
pole position ha preso il comando già alla prima curva trovandosi
indisturbato per tutta la corsa al comando. Il pilota britannico non ha
mai consentito al compagno Nico Rosberg partito in prima fila di portare
il benchè minimo attacco alla sua prima posizione. Dal canto suo Rosberg
non ha potuto fare altro che tenere un passo adeguato a stare negli
scarichi di Hamilton nel tentativo di indurre il campione del mondo a
commettere un errore per approfittarne. Alla fine sul traguardo i due
hanno chiuso con meno di un secondo di distacco con un ottima ritrovata
Ferrari di Sebastian Vettel al terzo posto.
Umore
altalenante per i colori Italiani. Da un lato c'è la ritrovata
competitività della Ferrari. Dopo il disastroso campionato del 2014, la
SF15-T si è piazzata al terzo posto dimostrando di potersi confrontare
con gli avversari ad armi pari per recitare il ruolo di anti Mercedes.
Il lavoro fatto dai tecnici italiani sulla power unit 2015 ha dato i
suoi frutti. La monoposto italiana aveva una buona velocità di punta
riuscendo a girare con un passo gara a meno di un secondo dal miglior
tempo stabilito dalle Mercedes. Prestazioni che hanno consentito a
Sebastian Vettel di agguantare un bel terzo posto ai danni della
Williams di Felipe Massa. Da notare la raggiante felicità del quattro
volte campione del mondo Vettel che preso dall'euforia più volte ha
ringraziato il team e i suoi sforzi parlando in italiano anche dal
podio. Una risultato chiaro scuro che poteva essere anche più rotondo se
Raikkonen non fosse stato sfortunato con il dado di fissaggio della
ruota posteriore sinistra che ha costretto al ritiro il finlandese
mentre era in rimonta con tempi sul giro al livello delle Mercedes.
I commissari
di gara dopo la fine della corsa non hanno riscontrato negligenze da
parte dei meccanici Ferrari nel guasto, non infliggendo penalità al
pilota per la prossima corsa tra quindici giorni in Malesia.
Che la power
unit Ferrari sia notevolmente migliorata durante l'inverno lo si è visto
dalle prestazioni della piccola Sauber. La squadra elvetica che usa la
motorizzazione di Maranello è riuscita a portare nonostante le
difficoltà economiche e legali, i suoi due piloti nei primi 10
conquistando punti importantissimi per la sopravvivenza del team. Dopo
la paura di non poter partire per il Gran Premio per le note
vicissitudini del caso di reintegro stabilito dal giudice del pilota
sotto contratto nel 2014 Va Der Garde, la Sauber partita regolarmente,
ha portato al quinto posto il debuttante brasiliano Felipe Nasr secondo
nella passata stagione di Gp2 e il più esperto Marcus Eruicsson giunto
ottavo. Per il pilota nordico si tratta dei primi punti in assoluti dopo
anni di militanza in Formula 1, segno chiaro della competitività della
monoposto elvetica.
Male
l'inizio della Redbull racing, che a differenza della Ferrari si è
trovata in netta difficoltà con la power unit Renault, apparsa lenta e
fragile. Il russo Dani Kyviat fermo prima della partenza per la rottura
del motore, mentre il povero Daniel Ricciardo costretto a fare gli
straordinari per tenere a galla una monoposto decisamente lenta. Alla
fine il talento di casa non è riuscito malgrado gli sforzi ad andare
oltre la sesta piazza dietro la prima delle Sauber. Che la power unit
francese sia un disastro lo dimostrano anche le prestazioni dello junior
team della Redbull la italiana Toro Rosso che deve alzare bandiera
bianca con il giovane figlio d'arte Vertappen, mentre l'altro figlio
d'arte Carlon Sainz jr riesce malgrado le difficoltà a portare in zona
punti al nono posto la vettura Italiana.
Se
alla Redbull non c'è da essere contenti, alla McLaren Honda si respira
aria di disastro. La power unit della casa giapponese che tornava alle
corse nella massima formula dopo un assenza di molti anni, ha dovuto
rinunciare alla parte ibrida elettrica per tentare di finire la corsa.
Jenson Button classificatosi ultimo primo fuori dai punti non è riuscito
ad usare i 200cv assicurati dalla parte ibrida del motore per poter
almeno terminare la corsa. Un problema che già dalle fasi di
schieramento delle monoposto aveva messo ko il giovane Magnussen. Un
handicap che ha permesso a Button di finire con due giri di distacco
dalle Mercedes. Da questo punto di vista c'è stato quasi un sospiro di
sollievo per l'assenza di Fernando Alonso che ha deciso di stare a casa
per riprendersi al meglio per la prossima gara. Nel dopo corso c'è stata
la presa d'atto che alla McLaren Honda i cui tecnici devono rimboccarsi
le maniche per recuperare almeno parte del distacco e dell'affidabilità
per essere competitivi nel campionato F1 2015. Prossimo appuntamento per
il week end del 26-29 Marzo sul tracciato di Sepang per il Gp di
Malesia.
Daniele Amore |