Lewis Hamilton domina il Gp del
Canada di F1
di Daniele Amore
Lewis
Hamilton ha vinto in modo perentorio il suo quarto Gran Premio del
Canada in carriera. Un Gp importante per il pilota britannico chiamato
ad una forte reazione di orgoglio dopo i fatti di Montecarlo che hanno
regalato al vittoria al compagno Rosberg grazie ad un clamoroso errore
di strategia dal muretto Mercedes. Hamilton ha cominciato in sordina
commettendo qualche errore nelle prove libere ma quando le cose sono
diventate serie alla concorrenza non ha lasciato che le briciole. Prima
con una pole position in cui ha rifilato ben tre decimi di secondo al
compagno con la stessa macchina, poi con una corsa condotta al comando
dal primo all'ultimo giro senza mai mollare la testa della corsa nemmeno
per un secondo. Nico Rosberg è apparso quanto mai incapace di
impensierire minimamente la prestazione del campione del mondo. Ogni
volta che tentava di portarsi alla distanza per poter azionare il
dispositivo DRS che agevola il sorpasso puntualmente Hamilton lo
ricacciava senza problemi alla distanza di sicurezza. Terzo sul podio il
finlandese della Williams Vlatteri Bottas, che ha senza colpo ferire con
una gara basata sulla costanza e senza errori ha approfittato del
testacoda clamoroso della Ferrari di Kimi Raikkonen al tornantino per
poi gestire conquistando il primo podio stagionale per la scuderia di
Sir Frank Williams.
Doveva essere il Gran Premio in cui la
Ferrari era chiamata a ricucire lo svantaggio dalla Mercedes grazie
all'adozione delle nuove modifiche alla power unit. Il regolamento
infatti prevede che durante la stagione ogni costruttore di motori,
possa usare dei gettoni o token per migliorare la sua unità propulsiva.
Ogni zona della power unit è contraddistinta
da un numero. Nel momento in cui ci si mette mano costa una determinata
quantità di gettoni, più o meno quello che succede con i moderni
videogiochi o simulatori di guida dove il concorrente può migliorare il
suo mezzo con degli step evolutivi già predefiniti. Alla Ferrari avevano
lavorato per ottenere 30cv in più contenendo al contempo i consumi, ma
soprattutto migliorando l'affidabilità. Missione riuscita a metà.
Infatti alla penalizzazione in cui è incappato in modo abbastanza
ingenuamente Sebastian Vettel nelle prove libere quando ha sorpassato in
regime di bandiera rossa, cosa che gli è costata 5 posizioni in griglia
di partenza si è aggiunta un problema elettrico alla nuova power unit
nella sessione di qualifica, cosa che lo costringeva a partire nelle
retrovie. Diversa la sorte dell'altra Ferrari quella di Raikkonen che
raccoglieva il testimone portando la sua Rossa a soli tre decimi di
secondo dalle Mercedes in terza posizione durante le qualifiche del
sabato. Il finlandese alla partenza del Gp sembrava poter reggere il
ritmo dei due di testa anche se sembrava difficile poter impensierire le
Mercedes in lotta per la vittoria, in sostanza un terzo posto che
sembrava blindato. Invece un banalissimo errore fotocopia dell'errore
commesso nello stesso punto ha spianato la strada a Vlatteri Bottas.
Raikkonen poi ha ulteriormente peggiorato la situazione rovinando le
gomme nel tentativo di ripartire velocemente. Cosa che non gli ha più
concesso di recuperare terminando con un deludente quarto posto. Per una
Ferrari che deludeva un'altra che esaltava le folle. Infatti Sebastian
Vettel partito dalle retrovie a suon di sorpassi e duelli anche con una
buona dose di cattiveria recuperava posizioni su posizioni.
In un Gp strano dove di solito capita sempre
una safety car per qualche motivo, non essendocene stata nemmeno una,
il tedesco d si è dovuto sobbarcare tutto il lavoro di recupero
sfruttando al massimo tutto il suo talento chiudendo con un eccellente
quinta posizione finale. A fine corsa c'è da registrare il forte
disappunto del team principal della scuderia di Maranello, Maurizio
Arrivabene, che senza mezzi termini di è detto fortemente deluso sia
dalla gara di Raikkonen che dallo scarso miglioramento che hanno
apportato le modifiche alla power unit. Un risultato deludente, il primo
podio mancato della stagione alla presenza per la prima volta ai box
del gran campo Sergio Marchionne.
Sebastian Vettel non è stato l'unico a
regalare spettacolo in una corsa che si stava avviando verso un epilogo
intriso di noia. Ad alimentare l'adrenalina degli spettatori presenti ci
ha pensato un Felipe Massa in grande spolvero. Il pilota brasiliano
anch'esso partito dal fondo della griglia per un problema tecnico alla
power unit ha dovuto districarsi tra duelli anche molto spettacolari per
superare gli avversari. A differenza della Ferrari, la Williams aveva
una tattica conservativa sulle gomme cosa che ha reso ancora più
difficili i sorpassi per Massa che ha faticato con tutti gli avversari
che si è trovato davanti. Bellissimo il duello con la Sauber di
Ericsson.
I due si sono resi protagonisti di un bel
duello ruota a ruota con toccate al limite sempre nel segno della
correttezza. Alla fine Massa porta a casa un sesto posto che vale oro.
Da segnalare anche la ottima prestazione delle Lotus motorizzate
Mercedes. La scuderia britannica sfruttando al meglio le potenzialità
della power unit migliore del campionato, ha potuto artigliare un ottimo
settimo posto con Pastor Maldonado e solo un decimo posto con Roman
Grosjean. Il francese ha commesso un grave errore durante il doppiaggio
della Manor di Stevens, andando a prendere une penalità che lo ha
relegato indietro. Senza questa sosta aggiuntiva avrebbe seguito il
compagno all'ottavo posto. Ancora una volta la Lotus paga oltre il
dovuto errori dei suoi piloti. Un peccato per una scuderia che ha fatto
vedere cose egregie in Canada e con un disperato bisogno di punti che
portano soldi.
Ennesima giornata amara per la McLaren
Honda. La scuderie anglo/giapponese aveva portato come la Ferrari delle
modifiche alla power unit usando i gettoni a sua disposizione.
L'obiettivo non era quanto di avere più potenza ma di risolvere alcuni
problemi di affidabilità che avevano assillato la motorizzazione Honda
dall'inizio campionato. Il risultato è stato comunque un doppio ritiro
per problemi tecnici.
Veramente disarmante la voce di Fernando
Alonso che alla richiesta via radio del team di andare più piano pena un
eccessivo consumo di carburante, per tutta risposta lo spagnolo ha
opposto un fortissimo rifiuto, non potendo andare ancora più piano di
quando non facesse. Alla fine sia lui che il compagno Jenson Button sono
stati costretti a fermarsi anzitempo per i soliti problemi tecnici. Una
situazione disastrosa che non vede via di soluzione nonostante gli
sforzi del costruttore giapponese, alle prese con vincoli regolamentari
eccessivi ed un progetto nato male fin dalle origini.
Prossimo appuntamento sul Redbull ring, il
tracciato che sarà teatro del Gp di Austria.
Daniele Amore |