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COCKTAIL D’IDROCABURI
di Roberto Maurelli (Set. 2008)
La
vecchia benzina rossa Super 98 RON, quella “con il piombo” è stata
sostituita dalla Super Senza Piombo 95 RON per consentire la diffusione
delle meno inquinanti auto catalizzate; il piombo, infatti, è
incompatibile con questo impianto poiché si deposita sulla sua
superficie impedendo la catalisi, ossia la pulizia dei gas di
scarico. Peccato che il piombo abbia anche parecchi pregi per il
funzionamento del motore: innanzitutto migliora la lubrificazione delle
valvole (aumentandone, quindi, anche la durata) e, inoltre, permette una
combustione può omogenea. Ecco spiegato il motivo per cui alcune
“nonnine della strada”, quando vengono alimentate con benzina senza
piombo, fanno uno spiacevole e doloroso rumorino che prende il nome di
battito in testa. Il fenomeno può essere così descritto:
all’interno della camera di combustione, una parte della miscela
aria-carburante si accende autonomamente prima di essere raggiunta dal
fronte di fiamma; questo genera delle onde di pressione che si propagano
nella parte alta del cilindro urtando violentemente contro le sue pareti
(stiamo parlando di oltre 200 m/sec!).
Per ovviare a questi problemi, ma anche per
offrire un prodotto sempre più competitivo per le auto ad alte
prestazioni, sono state commercializzate alcune benzine senza piombo ad
alto numero di ottani, ossia con un forte potere antidetonante. I primi
ad accorgersi di questa nuova realtà sono stati i costruttori di auto
sportive che, consapevoli di questi progressi, oggi possono adottare dei
rapporti di compressione sempre più elevati senza compromettere la
durata del motore. Anche i proprietari di auto meno performanti, però,
farebbero bene ad aprire gli occhi su questa risorsa che può far
risparmiare parecchi costosi grattacapi. Va detto, infatti, che un
carburante non può essere giudicato solo per la presenza di qualche
ottano in più! Ciò che conta veramente è come questo migliore potere
antidetonante viene combinato con gli additivi speciali… Si tratta di
formulazioni che permettono alla benzina di evaporare totalmente e più
rapidamente, con significativi miglioramenti nella risposta
dell’acceleratore e nel consumo; inoltre, gli additivi hanno anche una
funzione pulente e, kilometro dopo kilometro, aiutano a disincrostare
tutte quelle impurità generate dalla combustione che si vanno a
depositare nelle zone adiacenti alla camera di combustione. Nessuno
penserebbe di poter effettuare un vero e proprio trattamento antietà al
proprio motore semplicemente scegliendo una benzina di tipo diverso, ma
oggi è proprio così! Un paio di migliaia di chilometri utilizzando
questi prodotti e rimarrete sorpresi dai progressi; se poi qualcuno
volesse smontare la testata e dare uno sguardo ai cilindri li troverebbe
praticamente nuovi!
I test effettuati da autorevolissimi centri
prove dimostrano che i vantaggi in termini di prestazioni si manifestano
soprattutto ai bassi regimi (come dire più ripresa con le marce alte).
Agli alti regimi, invece, quando cioè ci si avvicina alla potenza
massima i risultati, pur mostrando un miglioramento rispetto ai dati
ufficiali dichiarati dalle case, non sono poi così entusiasmanti. Va
detto, però, che non si può troppo generalizzare su questi test, perché
i dati raccolti sono influenzati anche dal tipo di motori testati. Di
regola, i motori che traggono maggiori benefici dalla cura sono i
sovralimentati, mentre quelli meno influenzati rimangono gli aspirati.
Spesso la migliore o peggiore risposta al trattamento deriva anche dalla
mappatura della centralina che quando è “più spinta” sfrutta meglio i
benefici dell’alto numero di ottani, mentre quando è “più conservativa”
non garantisce particolari incrementi prestazionali.
L’ultimo dato da prendere in considerazione
(ahimè) è il costo di un pieno. Qualsiasi rifornitore, ovviamente,
pratica un prezzo più alto per i carburanti “speciali” e questo frena
molto la loro quota di mercato complessiva, soprattutto considerando il
grave momento di crisi.
Certo, se è vero che il prezzo da pagare al
momento del rifornimento è più alto rispetto a quello del classico pieno
(peraltro già proibitivo!) è anche vero che i dati dimostrano
chiaramente che nutrire correttamente il motore è garanzia di migliori
prestazioni, minori consumi e, soprattutto, lunga vita delle parti
meccaniche.
A voi la scelta…
Roberto Maurelli |