“IL GIOCO
DEI RIFIUTI”
Tecnologia e
impegno civile al servizio dell’ambiente
di Carlo Gigli
Introduzione
Una
delle disfunzioni più gravi che lo sviluppo socio-economico ha portato,
in Italia ed ovunque nel mondo, è certamente quella dei rifiuti solidi
urbani.
L'aumento progressivo delle quantità di rifiuti prodotti dal consumo
individuale ha posto la seguente questione: come gestire al meglio
l’enorme quantità di rifiuti prodotta.
L'espandersi delle zone urbanizzate contestualmente all'esaurimento di
cave di altre depressioni, naturali deputate all'espletamento della
funzione discarica ma anche la maggiore attenzione che si è creata nei
confronti dell' ambiente, ha portato all'impossibilità oggettiva di
proseguire su questa strada costringendo a cercare nuove vie da
percorrere.
Lo
smaltimento di rifiuti può avvenire tramite discariche controllate, il
riciclaggio, il compostaggio ed il recupero energetico; questi processi,
non sono alternativi ma tra loro complementari in una corretta politica
di smaltimento di tonnellate di rifiuti prodotte nella città
contemporanea.
Per
dare un contributo alla soluzione del problema dei rifiuti si deve
intervenire su ogni fase della produzione del rifiuto, soprattutto,
quando possibile, all'origine della formazione del bene che diverrà
rifiuto; massimizzare il riutilizzo o il riciclaggio e infine sfruttando
il contenuto energetico mediante la produzione di
compost,
biogas o la termocombustione di ciò che non è stato possibile
valorizzare.
Alla
fine di questo processo, la frazione destinata a discarica , sempre e
comunque presente, sarà di quantità estremamente inferiore a quella di
partenza e, se trattata opportunamente, molto stabile.
Quindi riduzione,
riutilizzo
del materiale tal quale,
riciclaggio
della materia costituente il materiale raccolto e recupero sono i nuovi
quattro imperativi che si impongono per affrontare correttamente il
problema dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani.
1.0 Generalità
“Il
Gioco dei Rifiuti” è un progetto innovativo che mira a promuovere la
raccolta differenziata nel territorio. Il successo di questo progetto si
sviluppa su quattro componenti fondamentali:
1.
l’elevato livello tecnologico dei
macchinari utilizzati;
2.
la sensibilizzazione dei cittadini
attraverso il coinvolgimento di “grandi” e “piccoli”;
3.
l’elevato livello di accessibilità e di
comodità per gli utenti;
4.
la “premialità” per gli utenti.
“Il
Gioco dei Rifiuti” è un modo concreto di fare raccolta differenziata; è
vicino alle esigenze dei cittadini che vogliono fare la raccolta
differenziata nel modo più comodo possibile e può diventare un’attività
formativa per i più “piccoli” che imparano a rispettare l’ambiente
giocando.
1.1 Il metodo innovativo
“Il gioco dei rifiuti” prevede la collocazione di
macchinari tecnologicamente avanzati in aree strategiche quali i centri
commerciali, che svolgono la funzione di raccolta, selezione e accumulo
dei materiali. L’ubicazione dei macchinari consente il conferimento di
certi tipi di materiali da recuperare quali vetro, alluminio e plastica
ad un vasto pubblico che quotidianamente visita i centri commerciali e
ipermercati esistenti nel territorio provinciale di Siracusa in cui si
intende implementare la sperimentazione.
I centri commerciali rappresentano un luogo contemporaneo
di grande attrazione per decine di migliaia di persone che
quotidianamente decidono di raggiungere questi luoghi per fare acquisti,
incontrare amici o colleghi di lavoro ecc..
Nel “gioco dei rifiuti” la raccolta differenziata diventa
una comodità per tutti gli utenti perché possono raggiungere con
facilità i punti di raccolta ubicati nei centri commerciali e negli
ipermercati; diventa una opportunità soprattutto perché l’utente che
conferisce un certo quantitativo di materiale di vetro, plastica o
alluminio, riceverà dalla macchina uno scontrino dotato di codice a
barre in cui sarà riportata la “premiabilità”. Questa non è altro che un
compenso che viene riconosciuto all’utente se conferisce nella macchina
delle bottiglie di vetro, delle bottiglie di plastica o delle lattine in
alluminio che potrà essere defalcato dalla spesa alle casse dei
supermercati tutte le volte che farà acquisti.
Il progetto è titolato “il gioco dei rifiuti” perché è
considerata centrale la partecipazione dei più “piccoli” alla raccolta
differenziata. Attraverso opportune campagne di sensibilizzazione i
bambini diventeranno parte attiva all’interno del progetto imparando a
rispettare l’ambiente giocando con i genitori, con i fratelli maggiori e
con le persone adulte che li accompagneranno. La partecipazione dei
bambini è centrale anche perché attraverso di essi costruiamo una nuova
cultura dei rifiuti orientata al rispetto dell’ambiente.
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Fig. 08 – Al gioco dei rifiuti partecipano tutti:
grandi e piccoli. |
“Il
gioco dei rifiuti” deve diventare parte integrante del quotidiano di
tutti i cittadini, grandi e piccoli; attraverso la sensibilizzazione e
l’impegno civile, di tutti, possiamo concretamente contribuire al
rispetto dell’ambiente da oggi per noi e per le generazioni future.
Fig. 01 – In questa figura è riportato, in maniera
schematica, il percorso completo che compie il materiale raccolta con
“il gioco dei rifiuti”. È un percorso ciclico che prevede l’uso e il
riuso dei materiali.
1.2 Perché il centro commerciale?
Negli
ultimi anni nel nostro territorio abbiamo assistito al sorgere di grandi
centri commerciali appartenenti alle più grandi catene di distribuzione,
i quali hanno modificato, in molti casi, le scelte dei cittadini per
organizzare il proprio tempo libero. La famiglia, i sigle, gruppi di
amici, colleghi di lavoro, sempre più spesso si recano al Centro
Commerciale poiché viene attratta da tanti fattori quali la presenza di
un’ampia varietà di prodotti e negozi, convenienza, sicurezza dei
locali, accoglienza, ecc.. Recarsi nei centri commerciali è diventato
quasi un appuntamento fisso settimanale o quotidiano per molte famiglie
che desiderano trascorrere piacevolmente il tempo libero; è
un’attrazione, un rito, un luogo di incontro per molte persone.
“Il
gioco dei rifiuti” punta su questo modello ormai consolidato di vivere
i centri commerciali per venire incontro alle esigenza dei cittadini e
per promuovere il rispetto dell’ambiente attraverso la raccolta
differenziata.
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Fig. 02 e 03 – In |
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Fig. 02 - Ingresso di un supermercato olandese
dove è praticata la raccolta differenziata con il sistema
proposto dal “gioco dei rifiuti”. |
Fig. 03 – Una bambina gioca con i genitori ad
inserire vetro, plastica e alluminio nel punto di raccolta
interno al centro commerciale. |
1.3 È un sistema integrato
“Il gioco dei rifiuti” non si sostituisce agli altri
sistemi di raccolta dei rifiuti solidi urbani, anzi, con essi si
integra; cioè partecipa, in maniera integrata, insieme alle altre
attività che già svolgono la raccolta differenziata a ridurre il volume
complessivo di materiale da portare in discarica. Si stima che, con un
servizio a regime efficiente di raccolta differenziata, mediante il
“gioco dei rifiuti”, si può abbattere il volume complessivo dei rifiuti
da portare in discarica del 25-30%.
I cittadini devono essere agevolati il più possibile a
fare la raccolta differenziata: per questo è necessario proporre
alternative diversificate per la raccolta in modo tale che possa
scegliere il sistema più conveniente e comodo in funzione dei propri
bisogni. “Il gioco dei rifiuti” si integra benissimo con qualsiasi tipo
di sistema di raccolta differenziata attualmente utilizzato nelle
province e nei comuni d’Italia.
1.4 Il percorso dei materiali
Il
percorso dei materiali è notevolmente semplificato.
Per
quanto detto sopra, Appare chiaro che gli utenti rappresentano i vettori
principali attraverso cui i materiali puliti vengono convogliati nei
punti di raccolta in cui sono collocate le macchine.
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Fig. 04 – Vetro. |
Fig. 05 – Plastica. |
Fig. 06 – Alluminio. |
Per
comprendere meglio il percorso che potrebbe effettuare uno dei materiali
oggetto del presente progetto di sperimentazione, immaginiamo di
osservare il percorso che dovrà compiere una comune bottiglia di
plastica (pet) che contiene una comune acqua che si vende in qualsiasi
supermercato. Questa bottiglia viene acquistata dall’utente; la porta a
casa; ne beve il contenuto e quando sarà completamente vuota la depone
temporaneamente in uno dei 3 cestelli per la raccolta differenziata
posti comodamente in un angolo della propria casa. Quando il cestello
della plastica sarà pieno di tante bottiglie di plastica, come quella
che stiamo immaginando, e quando l’utente raggiungerà uno dei centri
commerciali o ipermercati che custodiscono i punti di raccolta, può
scegliere di portare con se la plastica e convogliarla nelle nostre
macchine per la raccolta. Quando la nostra bottiglia insieme a tutte le
altre sarà inserita nella macchina, essa sarà pesata e riconosciuta
attraverso un processo di video-riconoscimento (circa 80 pezzi al
minuto) e successivamente trattata meccanicamente per ridurne al minimo
il volume, quindi gettata nel contenitore della plastica posto
all’interno della macchina stessa. È cura del tecnico operatore di
vuotare i contenitori man mano che si riempiranno trasportando la
poltiglia ottenuta dalle bottiglie di plastica opportunamente triturate
in un centro di raccolta abilitato per il recupero dei materiali.
Risultati considerevoli si ottengono nel post raccolta poiché attraverso
questo percorso iniziale prima descritto, il prodotto che si ottiene è
pronto per essere trasportato negli impianti di recupero e sottoposto
direttamente alle fasi di riciclaggio. In questa maniera eliminiamo la
fase della lavorazione per differenziare e pulire il materiale riducendo
la filiera da quattro a due fasi e, conseguentemente, riducendo anche il
costo dell’operazione di riciclaggio e il consumo energetico.
1.5 La tecnologia
I macchinari sono stati studiati e progettati per la
raccolta di elevati volumi e diversi tipi di contenitori e materiali; in
particolare questo progetto intende utilizzare, in via sperimentale, le
macchine che raccoglieranno soltanto il pet, l’alluminio, e il vetro.
Queste macchine hanno enormi potenzialità che consentono di dividere i
materiali per tipo (il vetro dalla plastica, dall’alluminio) e anche per
colore, quindi distinguendo il vetro colorato da quello trasparente.
|
Fig. 07 – Il materiale inserito nella macchina
viene sottoposto ad un processo di riconoscimento attraverso
sistemi sofisticati di video-controllo che consentono di
determinare il peso, l’identità merceologica del prodotto . |
Il progetto prevede l’uso di macchinari tecnologicamente
molto avanzati che svolgono, in maniera automatizzata, le seguenti
funzioni.
Il riconoscimento dei materiali
§
Capacità di identificare il materiale di cui è composto
il contenitore, il colore, il peso e la dimensione per una corretta
classificazione merceologica del prodotto;
§
Un adeguato riconoscimento del materiale permette di
valorizzarne la componente merceologica, cioè di recuperare il materiale
con elevati livelli di purezza.
La separazione e il compattamento
§
Il riconoscimento del materiale favorisce la possibilità
di sottoporlo a processi di appiattimento, riduzione in granuli o in
lamine, quindi di aumentare la capacità di accumulo della macchina e
ridurre i costi per il trasporto. Le macchine sono dotate di contenitori
interni differenziati nei quali vengono sistemati i materiali conferiti
per tipo e per colore, ottenendo un prodotto “pulito”.
Fig.
07 – Il |
L’interazione con il consumatore
§
Consente di rilasciare incentivi sottoforma di
promozioni, sconti, ecc.;
§
Offre servizi di pubblicità e sponsorizzazioni;
§
Fornisce all’utente informazioni aggiornate in tempo
reale sulle condizioni climatiche ambientali esterne, informazioni dal
mondo, nazionali o locali.
1.6 La premialità
Per
realizzare concretamente la raccolta differenziata non sono sufficienti
una buona organizzazione del servizio o delle macchine superefficienti;
abbiamo bisogno, prima di tutto, di un elevato e diffuso senso civico.
Per questo, uno degli aspetti vincenti del “gioco dei rifiuti” è aver
introdotto nel sistema di raccolta l’innovazione della premialità.
|
|
Ci si
è posti la seguente questione: perché non premiare tutte quelle persone
che, spinti da un grande senso civico, scelgono di differenziare e
conferire il vetro, la plastica e l’alluminio nei punti di raccolta? Da
qui è stato ideato un sistema integrato tra macchine e software che
consente di valutare attraverso il peso e il tipo di materiale il
compenso da corrispondere per restituirlo tramite uno scontrino
rilasciato dalla macchina al termine dell’inserimento dei materiali.
Nello scontrino è riportato il codice a barre, leggibile da tutte le
casse del supermercato, e il credito espresso in euro di cui l’utente
può disporre per i suoi acquisti. Parte dello scontrino sarà riservata
alle promozioni, alle offerte o a sponsorizzazioni. È importante
sottolineare che le macchine utilizzate dispongono di una interfaccia
molto semplice ideata apposta per essere compresa facilmente da tutti:
grandi e piccoli, giovani e meno giovani.
2.0 Elementi tecnico-descrittivi del progetto
“Il
gioco dei rifiuti” è un progetto innovativo che s’intende implementare,
in fase sperimentale, nel territorio della provincia di Sircausa. In
particolare, la sperimentazione prevede la realizzazione di 3 punti di
raccolta collocati in tre diversi centri commerciali esistenti nel
territorio provinciale quali:
-
Carrefor sito in Siracusa via Necropoli del Fusco;
-
Auchan sito in
Melilli (SR)
viale
Garrone c.da Spalla, località Città Giardino;
-
Conforama sito in Melilli (SR) Strada Statale Ctr. Bondifè n. 114.
Ogni
punto di raccolta sarà costituito da
§
1 macchina Modello base chiosco T-63 HCp;
§
1 macchina Modello base chiosco T-83 HCp;
§
1 gazebo per la vendita di prodotti e gadget realizzati
con materiali riciclati.
MACCHINA MODELLO BASE CHIOSCO T-63 HCP
Dispositivo automatico per spazi interni ed
esterni con volume di raccolta ridotto.
Realizzato per accettare due tipologie di materiali, PET
(bottiglie in plastica) e lattine in alluminio.
Capacità di accumulo:
1.900-2.200 lattine da 33 cl.
520 PET da 50-150 cl. |
|
MACCHINA MODELLO BASE CHIOSCO T-83 HCP
Dispositivo automatico per spazi interni ed
esterni con volume di raccolta medio.
Studiato per accettare tre tipologie di materiali
(vetro, plastica e alluminio), di cui due da compattare, +
sistema di incentivi + raccoglitore per carta/altro.
Capacità di accumulo:
4.600-5.300 lattine da 33 cl.
1.280 PET da 50-150 cl.
Carta/altro 1 mc. circa. |
|
IL GAZEBO VENDITA
Ogni
punto di raccolta sarà affiancato da un gazebo realizzato in legno
gestito da un operatore, della superficie di circa 6,00 mq, nel quale
saranno venduti e promossi tutti i prodotti realizzati con materiali
riciclati. Quindi la vendita di cartoleria, gadget, articoli da regalo e
tanti altri prodotti esistenti sul mercato contribuirà a sostenere la
raccolta differenziata e il rispetto per l’ambiente.
Le
macchine sistemate nei punti di raccolta sono monitorate con un sistema
di telecontrollo che consente di individuare, in tempo reale, eventuali
guasti e di effettuare lo scarico dei contenitori pieni. Si prevede,
quindi, una centrale operativa dotata di una postazione computer dalla
quale effettuare il telecontrollo.
Questa attività prevede l’impiego di due operatori dotati di:
§
un camion con gruetta;
§
quattro grandi contenitori di acciaio sistemati nel
cassone del camion all’interno dei quali riporre, in maniera
differenziata, i materiali accumulati nei punti di raccolta;
§
tre carrelli di servizio per spostare i materiali dai
punti di raccolta al punto in cui è parcheggiato il camion;
§
dispositivi necessari di sicurezza
Quando i contenitori di acciaio saranno pieni, gli operatori potranno
trasportare i materiali nei centri di stoccaggio per essere
successivamente inviati nelle fabbriche di lavorazione.
2.2 Obiettivi
Diminuire la quantità di rifiuti da portare in discarica;
Recupero dei materiali riciclabili;
Coinvolgere nell’attività di raccolta tutti i cittadini: grandi e
piccolo, giovani e meno giovani.
2.3 Risultati attesi
Ridurre il consumo energetico;
Ridurre la pressione impattante dei rifiuti sull’ambiente;
Formare una cultura del rispetto dell’ambiente che coinvolga grandi e
piccoli.
3.0 Conclusioni
La
raccolta differenziata prima di essere un obbligo di legge è la scelta
consapevole del singolo cittadino di approcciarsi diversamente con i
prodotti che utilizza quotidianamente, con lo scopo di lasciare ai
propri figli un mondo più pulito.
I
rifiuti non devono essere considerati un problema, ma una risorsa
economica che, se gestita bene, può determinare dei vantaggi ambientali
importanti spesso difficilmente quantificabili. Come sopra detto, per
una possibile gestione sostenibile dei rifiuti bisogna intervenire su
ogni fase della produzione del rifiuto stesso, soprattutto, quando
possibile, all'origine della formazione del bene che diverrà rifiuto;
massimizzare il riutilizzo o il riciclaggio e infine sfruttando il
contenuto energetico mediante la produzione di
compost,
biogas o la termocombustione di ciò che non è stato possibile
valorizzare.
“Il
gioco dei rifiuti nasce e si integra con tutte quelle attività che
attualmente gestiscono il percorso dei rifiuti con la volontà precisa di
contribuire alla formazione di un ambiente più pulito.
E’ un
dovere e una scelta responsabile del cittadino che tiene al rispetto del
suo ambiente nel quale coabita. E’ basata sul senso di responsabilità
dei cittadini e dei lavoratori che separano i rifiuti prodotti in casa o
sul posto di lavoro.
Carlo Gigli |