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Anno XIV num.4
Lug./Ago. 2015

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“IL GIOCO DEI RIFIUTI”

Tecnologia e impegno civile al servizio dell’ambiente

di Carlo Gigli

Introduzione

Una delle disfunzioni più gravi che lo sviluppo socio-economico ha portato, in Italia ed ovunque nel mondo, è certamente quella dei rifiuti solidi urbani.

L'aumento progressivo delle quantità di rifiuti prodotti dal consumo individuale ha posto la seguente questione: come gestire al meglio l’enorme quantità di rifiuti prodotta.

L'espandersi delle zone urbanizzate contestualmente all'esaurimento di cave di altre depressioni, naturali deputate all'espletamento della funzione discarica ma anche la maggiore attenzione che si è creata nei confronti dell' ambiente, ha portato all'impossibilità oggettiva di proseguire su questa strada costringendo a cercare nuove vie da percorrere.

Lo smaltimento di rifiuti può avvenire tramite discariche controllate, il riciclaggio, il compostaggio ed il recupero energetico; questi processi, non sono alternativi ma tra loro complementari in una corretta politica di smaltimento di tonnellate di rifiuti prodotte nella città contemporanea.

Per dare un contributo alla soluzione del problema dei rifiuti si deve intervenire su ogni fase della produzione del rifiuto, soprattutto, quando possibile, all'origine della formazione del bene che diverrà rifiuto; massimizzare il riutilizzo o il riciclaggio e infine sfruttando il contenuto energetico mediante la produzione di compost, biogas o la termocombustione di ciò che non è stato possibile valorizzare.

Alla fine di questo processo, la frazione destinata a discarica , sempre e comunque presente, sarà di quantità estremamente inferiore a quella di partenza e, se trattata opportunamente, molto stabile.

Quindi riduzione, riutilizzo del materiale tal quale, riciclaggio della materia costituente il materiale raccolto e recupero sono i nuovi quattro imperativi che si impongono per affrontare correttamente il problema dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani.

 

1.0 Generalità

“Il Gioco dei Rifiuti” è un progetto innovativo che mira a promuovere la raccolta differenziata nel territorio. Il successo di questo progetto si sviluppa su quattro componenti fondamentali:

1.       l’elevato livello tecnologico dei macchinari utilizzati;

2.       la sensibilizzazione dei cittadini attraverso il coinvolgimento di “grandi” e “piccoli”;

3.       l’elevato livello di accessibilità e di comodità per gli utenti;

4.       la “premialità” per gli utenti.

“Il Gioco dei Rifiuti” è un modo concreto di fare raccolta differenziata; è vicino alle esigenze dei cittadini che vogliono fare la raccolta differenziata nel modo più comodo possibile e può diventare un’attività formativa per i più “piccoli” che imparano a rispettare l’ambiente giocando.

 

1.1 Il metodo innovativo

“Il gioco dei rifiuti” prevede la collocazione di macchinari tecnologicamente avanzati in aree strategiche quali i centri commerciali, che svolgono la funzione di raccolta, selezione e accumulo dei materiali. L’ubicazione dei macchinari consente il conferimento di certi tipi di materiali da recuperare quali vetro, alluminio e plastica ad un vasto pubblico che quotidianamente visita i centri commerciali e ipermercati esistenti nel territorio provinciale di Siracusa in cui si intende implementare la sperimentazione.

I centri commerciali rappresentano un luogo contemporaneo di grande attrazione per decine di migliaia di persone che quotidianamente decidono di raggiungere questi luoghi per fare acquisti, incontrare amici o colleghi di lavoro ecc..

Nel “gioco dei rifiuti” la raccolta differenziata diventa una comodità per tutti gli utenti perché possono raggiungere con facilità i punti di raccolta ubicati nei centri commerciali e negli ipermercati; diventa una opportunità soprattutto perché l’utente che conferisce un certo quantitativo di materiale di vetro, plastica o alluminio, riceverà dalla macchina uno scontrino dotato di codice a barre in cui sarà riportata la “premiabilità”. Questa non è altro che un compenso che viene riconosciuto all’utente se conferisce nella macchina delle bottiglie di vetro, delle bottiglie di plastica o delle lattine in alluminio che potrà essere defalcato dalla spesa alle casse dei supermercati tutte le volte che farà acquisti.

Il progetto è titolato “il gioco dei rifiuti” perché è considerata centrale la partecipazione dei più “piccoli” alla raccolta differenziata. Attraverso opportune campagne di sensibilizzazione i bambini diventeranno parte attiva all’interno del progetto imparando a rispettare l’ambiente giocando con i genitori, con i fratelli maggiori e con le persone adulte che li accompagneranno. La partecipazione dei bambini è centrale anche perché attraverso di essi costruiamo una nuova cultura dei rifiuti orientata al rispetto dell’ambiente.

 

bimbo che smaltisce con genitori

Fig. 08 – Al gioco dei rifiuti partecipano tutti: grandi e piccoli.

 

“Il gioco dei rifiuti” deve diventare parte integrante del quotidiano di tutti i cittadini, grandi e piccoli; attraverso la sensibilizzazione e l’impegno civile, di tutti, possiamo concretamente contribuire al rispetto dell’ambiente da oggi per noi e per le generazioni future.

 

sistema raccolta differenz

Fig. 01 – In questa figura è riportato, in maniera schematica, il percorso completo che compie il materiale raccolta con “il gioco dei rifiuti”. È un percorso ciclico che prevede l’uso e il riuso dei materiali.

 

1.2 Perché il centro commerciale?

Negli ultimi anni nel nostro territorio abbiamo assistito al sorgere di grandi centri commerciali appartenenti alle più grandi catene di distribuzione, i quali hanno modificato, in molti casi, le scelte dei cittadini per organizzare il proprio tempo libero. La famiglia, i sigle, gruppi di amici, colleghi di lavoro, sempre più spesso si recano al Centro Commerciale  poiché viene attratta da tanti fattori quali la presenza di un’ampia varietà di prodotti e negozi, convenienza, sicurezza dei locali, accoglienza, ecc.. Recarsi nei centri commerciali è diventato quasi un appuntamento fisso settimanale o quotidiano per molte famiglie che desiderano trascorrere piacevolmente il tempo libero; è un’attrazione, un rito, un luogo di incontro per molte persone.

“Il gioco dei rifiuti” punta su questo modello  ormai consolidato di vivere i centri commerciali per venire incontro alle esigenza dei cittadini e per promuovere il rispetto dell’ambiente  attraverso la raccolta differenziata.

SMALTIMENTO SIGNORA ritaglio

signora che smaltisce ritaglio

Fig. 02 e 03 – In

 

ingresso supermercato

carrello spesa e bimba

Fig. 02 - Ingresso di un supermercato olandese dove è praticata la raccolta differenziata con il sistema proposto dal “gioco dei rifiuti”.

Fig. 03 – Una bambina gioca con i genitori ad inserire vetro, plastica e alluminio nel punto di raccolta interno al centro commerciale.

 

1.3 È un sistema integrato

“Il gioco dei rifiuti” non si sostituisce agli altri sistemi di raccolta dei rifiuti solidi urbani, anzi, con essi si integra; cioè partecipa, in maniera integrata, insieme alle altre attività che già svolgono la raccolta differenziata a ridurre il volume complessivo di materiale da portare in discarica. Si stima che, con un servizio a regime efficiente di raccolta differenziata, mediante il “gioco dei rifiuti”, si può abbattere il volume complessivo dei rifiuti da portare in discarica del 25-30%.

I cittadini devono essere agevolati il più possibile a fare la raccolta differenziata: per questo è necessario proporre alternative diversificate per la raccolta in modo tale che possa scegliere il sistema più conveniente e comodo in funzione dei propri bisogni. “Il gioco dei rifiuti” si integra benissimo con qualsiasi tipo di sistema di raccolta differenziata attualmente utilizzato nelle province e nei comuni d’Italia.

 

1.4 Il percorso dei materiali

Il percorso dei materiali è notevolmente semplificato.

Per quanto detto sopra, Appare chiaro che gli utenti rappresentano i vettori principali attraverso cui i materiali puliti vengono convogliati nei punti di raccolta in cui sono collocate le macchine.

 

vetro

plastica

alluminio

Fig. 04 – Vetro.

Fig. 05 – Plastica.

Fig. 06 – Alluminio.

 

Per comprendere meglio il percorso che potrebbe effettuare uno dei materiali oggetto del presente progetto di sperimentazione, immaginiamo di osservare il percorso che dovrà compiere una comune bottiglia di plastica (pet) che contiene una comune acqua che si vende in qualsiasi supermercato. Questa bottiglia viene acquistata dall’utente; la porta a casa; ne beve il contenuto e quando sarà completamente vuota la depone temporaneamente in uno dei 3 cestelli per la raccolta differenziata posti comodamente in un angolo della propria casa. Quando il cestello della plastica sarà pieno di tante bottiglie di plastica, come quella che stiamo immaginando, e quando l’utente raggiungerà uno dei centri commerciali o ipermercati che custodiscono i punti di raccolta, può scegliere di portare con se la plastica e convogliarla nelle nostre macchine per la raccolta. Quando la nostra bottiglia insieme a tutte le altre sarà inserita nella macchina, essa sarà pesata e riconosciuta attraverso un processo di video-riconoscimento (circa 80 pezzi al minuto) e successivamente trattata meccanicamente per ridurne al minimo il volume, quindi gettata nel contenitore della plastica posto all’interno della macchina stessa. È cura del tecnico operatore di vuotare i contenitori man mano che si riempiranno trasportando la poltiglia ottenuta dalle bottiglie di plastica opportunamente triturate in un centro di raccolta abilitato per il recupero dei materiali.

Risultati considerevoli si ottengono nel post raccolta poiché attraverso questo percorso  iniziale prima descritto, il prodotto che si ottiene è pronto per essere trasportato negli impianti di recupero e sottoposto direttamente alle fasi di riciclaggio. In questa maniera eliminiamo la fase della lavorazione per differenziare e pulire il materiale riducendo la filiera da quattro a due fasi e, conseguentemente, riducendo anche il costo dell’operazione di riciclaggio e il consumo energetico.

 

1.5 La tecnologia

I macchinari sono stati studiati e progettati per la raccolta di elevati volumi e diversi tipi di contenitori e materiali; in particolare questo progetto intende utilizzare, in via sperimentale, le macchine che raccoglieranno soltanto il pet, l’alluminio, e il vetro. Queste macchine hanno enormi potenzialità che consentono di dividere i materiali per tipo (il vetro dalla plastica, dall’alluminio) e anche per colore, quindi distinguendo il vetro colorato da quello trasparente.

materiali videocontrollati 90°

Fig. 07 – Il materiale inserito nella macchina viene sottoposto ad un processo di riconoscimento attraverso sistemi sofisticati di video-controllo che consentono di determinare il peso, l’identità merceologica del prodotto .

 

Il progetto prevede l’uso di macchinari tecnologicamente molto avanzati che svolgono, in maniera automatizzata, le seguenti funzioni.

Il riconoscimento dei materiali

§  Capacità di identificare il materiale di cui è composto il contenitore, il colore, il peso e la dimensione per una corretta classificazione merceologica del prodotto;

§  Un adeguato riconoscimento del materiale permette di valorizzarne la componente merceologica, cioè di recuperare il materiale con elevati livelli di purezza.

La separazione e il compattamento

§  Il riconoscimento del materiale favorisce la possibilità di sottoporlo a processi di appiattimento, riduzione in granuli o in lamine, quindi di aumentare la capacità di accumulo della macchina e ridurre i costi per il trasporto. Le macchine sono dotate di contenitori interni differenziati nei quali vengono sistemati i materiali conferiti per tipo e per colore, ottenendo un prodotto “pulito”.

 

separazione materiali lungo Fig. 07 – Il

 

L’interazione con il consumatore

§  Consente di rilasciare incentivi sottoforma di promozioni, sconti, ecc.;

§  Offre servizi di pubblicità e sponsorizzazioni;

§  Fornisce all’utente informazioni aggiornate in tempo reale sulle condizioni climatiche ambientali esterne, informazioni dal mondo, nazionali o locali.

 

1.6 La premialità

Per realizzare concretamente la raccolta differenziata non sono sufficienti una buona organizzazione del servizio o delle macchine superefficienti; abbiamo bisogno, prima di tutto, di un elevato e diffuso senso civico. Per questo, uno degli aspetti vincenti del “gioco dei rifiuti” è aver introdotto nel sistema di raccolta l’innovazione della premialità.

scontrino

 

biglietto 2 ritalio

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ci si è posti la seguente questione: perché non premiare tutte quelle persone che, spinti da un grande senso civico, scelgono di differenziare e conferire il vetro, la plastica e l’alluminio nei punti di raccolta? Da qui è stato ideato un sistema integrato tra macchine e software che consente di valutare attraverso il peso e il tipo di materiale il compenso da corrispondere per restituirlo tramite uno scontrino rilasciato dalla macchina al termine dell’inserimento dei materiali. Nello scontrino è riportato il codice a barre, leggibile da tutte le casse del supermercato, e il credito espresso in euro di cui l’utente può disporre per i suoi acquisti. Parte dello scontrino sarà riservata alle promozioni, alle offerte o a sponsorizzazioni. È importante sottolineare che le macchine utilizzate dispongono di una interfaccia molto semplice ideata apposta per essere compresa facilmente da tutti: grandi e piccoli, giovani e meno giovani.

  

2.0 Elementi tecnico-descrittivi del progetto

“Il gioco dei rifiuti” è un progetto innovativo che s’intende implementare, in fase sperimentale, nel territorio della provincia di Sircausa. In particolare, la sperimentazione prevede la realizzazione di 3 punti di raccolta collocati in tre diversi centri commerciali esistenti nel territorio provinciale quali:

-          Carrefor sito in Siracusa via Necropoli del Fusco;

-          Auchan sito in Melilli (SR) viale Garrone c.da Spalla, località Città Giardino;

-          Conforama sito in Melilli (SR) Strada Statale Ctr. Bondifè n. 114.

Ogni punto di raccolta sarà costituito da

§  1 macchina Modello base chiosco T-63 HCp;

§  1 macchina Modello base chiosco T-83 HCp;

§  1 gazebo per la vendita  di prodotti e gadget realizzati con materiali riciclati.

 

MACCHINA MODELLO BASE CHIOSCO T-63 HCP

Dispositivo automatico per spazi interni ed esterni con volume di raccolta ridotto.


Realizzato per accettare due tipologie di materiali, PET (bottiglie in plastica) e lattine in alluminio.

Capacità di accumulo:
1.900-2.200 lattine da 33 cl.
520 PET da 50-150 cl.

T63 plastica alluminio

 

MACCHINA MODELLO BASE CHIOSCO T-83 HCP

Dispositivo automatico per spazi interni ed esterni con volume di raccolta medio.

 

Studiato per accettare tre tipologie di materiali (vetro, plastica e alluminio), di cui due da compattare, + sistema di incentivi + raccoglitore per carta/altro.

Capacità di accumulo:
4.600-5.300 lattine da 33 cl.
1.280 PET da 50-150 cl.
Carta/altro 1 mc. circa.

T83 pla ve allu

 

IL GAZEBO VENDITA

Ogni punto di raccolta sarà affiancato da un gazebo realizzato in legno gestito da un operatore, della superficie di circa 6,00 mq,  nel quale saranno venduti e promossi tutti i prodotti realizzati con materiali riciclati. Quindi la vendita di cartoleria, gadget, articoli da regalo e tanti altri prodotti esistenti sul mercato contribuirà a sostenere la raccolta differenziata e il rispetto per l’ambiente.

 

Le macchine sistemate nei punti di raccolta sono monitorate con un sistema di telecontrollo che consente di individuare, in tempo reale, eventuali guasti e di effettuare lo scarico dei contenitori pieni. Si prevede, quindi, una centrale operativa dotata di una postazione computer dalla quale effettuare il telecontrollo.

Questa attività prevede l’impiego di due operatori dotati di:

§  un camion con gruetta;

§  quattro grandi contenitori di acciaio sistemati nel cassone del camion all’interno dei quali riporre, in maniera differenziata, i materiali accumulati nei punti di raccolta;

§  tre carrelli di servizio per spostare i materiali dai punti di raccolta al punto in cui è parcheggiato il camion;

§  dispositivi necessari di sicurezza

Quando i contenitori di acciaio saranno pieni, gli operatori potranno trasportare i materiali nei centri di stoccaggio per essere successivamente inviati nelle fabbriche di lavorazione.

2.2 Obiettivi

Diminuire la quantità di rifiuti da portare in discarica;

Recupero dei materiali riciclabili;

Coinvolgere nell’attività di raccolta tutti i cittadini: grandi e piccolo, giovani e meno giovani.

 

2.3 Risultati attesi

Ridurre il consumo energetico;

Ridurre la pressione impattante dei rifiuti sull’ambiente;

Formare una cultura del rispetto dell’ambiente che coinvolga grandi e piccoli.

 

3.0 Conclusioni

La raccolta differenziata prima di essere un obbligo di legge è la scelta consapevole del singolo cittadino di approcciarsi diversamente con i prodotti che utilizza quotidianamente, con lo scopo di lasciare ai propri figli un mondo più pulito.

I rifiuti non devono essere considerati un problema, ma una risorsa economica che, se gestita bene, può determinare dei vantaggi ambientali importanti spesso difficilmente quantificabili. Come sopra detto, per una possibile gestione sostenibile dei rifiuti bisogna intervenire su ogni fase della produzione del rifiuto stesso, soprattutto, quando possibile, all'origine della formazione del bene che diverrà rifiuto; massimizzare il riutilizzo o il riciclaggio e infine sfruttando il contenuto energetico mediante la produzione di compost, biogas o la termocombustione di ciò che non è stato possibile valorizzare.

“Il gioco dei rifiuti nasce e si integra con tutte quelle attività che attualmente gestiscono il percorso dei rifiuti con la volontà precisa di contribuire alla formazione di un ambiente più pulito.

E’ un dovere e una scelta responsabile del cittadino che tiene al rispetto del suo ambiente nel quale coabita. E’ basata sul senso di responsabilità dei cittadini e dei lavoratori che separano i rifiuti prodotti in casa o sul posto di lavoro.

 

Carlo Gigli

 

 

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