L'IMPORTANZA DELL'INQUINAMENTO
di Giuseppe Iannello
L’importanza dell’inquinamento si ha a
partire dalla prima rivoluzione industriale.
In questo periodo della rivoluzione, sono
stati contaminati tutti gli equilibri naturali, dovuti all’inizio delle
prime industrie “ abusive “, che sono
state considerate amico-nemico del progresso.
La gente non aveva la percezione di cosa
fossero tutte quelle nubi nere che uscivano dalle fabbriche provocando
smog, inquinando l’aria, respirando quelle nubi nere contenente alta
tossicita’.
Si inizio’ anche a sviluppare il carbone come
combustibile e venne perfezionata la macchina a vapore da James Watt che
fu uno dei principali membri della societa’ lunare.
Ha avuto la brillante idea di inventare e
usare una apparecchiatura atta a produrre energia meccanica utilizzando,
in vari modi vapore d’acqua, in particolare trasforma tramite il vapore
energia termica in energia meccanica, riducendo costi, dimensioni e
consumi.
L’inquinamento provoca seri danni
all’ambiente, essendo un aggregato di effetti nocivi che si ripercuotono
sulla biosfera e sull’uomo,con la speranza che un domani sara’ tutto
diverso.
Il progresso tecnologico ha causato
molteplici rischi all’ecosistema e da qui scaturisce l’esigenza di
tutelare il nostro ambiente mediante interventi mirati per arginare i
futuri danni.
Oggi le campagne ambientaliste,anche
attraverso le associazioni di volontariato,stanno assumendo sempre
maggiore importanza, ma ad esse si devono associare delle osservazioni
costanti per ridurre al minimo il grave impatto ambientale, che puo’
creare numerosi squilibri, operando con analisi effettuate sul suolo,
sull’acqua e sull’atmosfera, che sono fondamentali per la salvaguardia
del territorio e la prevenzione dell’inquinamento contribuendo cosi’ a
determinare diversi fattori.
Il grave problema dell’inquinamento e’
riconducibile a tre principali cause: l’aumento della popolazione,il
grande sviluppo delle citta’e l’utilizzo di tecnologie poco compatibili
con l’ambiente.
Per combattere questo fenomeno basterebbe
attuare una programmazione a tutti i livelli, locale, regionale,
nazionale e internazionale in modo che l’uomo non abbia piu’ il ruolo
principale.
Esistono vari tipi d’inquinamento: dell’aria
o atmosfera, dell’acqua, del suolo.
L’inquinamento atmosferico e’ un problema di
notevole importanza soprattutto nelle citta’, per il quale non si
definisce mai una soluzione alquanto efficace.
Le maggiori emissioni di gas che lo causano,
sono il traffico auto-veicolare, gli impianti di riscaldamento
domestico, e precisamente per questo, i gas inquinanti che si trovano
maggiormente nell’atmosfera, sono oltre agli idrocarburi, l’anidride
solforosa, l’ossido di azoto, di carbonio.
Nell’inquinamento delle acque, oltre alla
presenza di materiali nocivi, esistono altre sostanze, tipo il piombo,
il rame, che sono metalli pesanti chimici,che hanno una densita’
relativamente alta e sono tossici in basse concentrazioni, sono
pericolosi perche’ tendono a bioaccumularsi.
Inoltre vi e’ l’inquinamento del suolo, dove
la maggiore causa sono i pesticidi.
L’inquinamento del suolo, non puo’ essere
considerato come un fenomeno autonomo.
Infatti e’ sempre collegato con quello
dell’acqua, perche’ molto spesso e’ provocato dallo scarico dei liquami
, oppure perche’ puo’ produrre come contaminazione l’inquinamento della
falda acquifera sotterranea, infatti un’altra grave causa d’inquinamento
del suolo, consiste dalla massa di rifiuti solidi prodotti dalle citta’
e dalle industrie.
Il vero problema non e’ il tipo di rifiuto
che si butta, ma la quantita’.
Infatti viene buttata all’incirca una
tonnellata di spazzatura ogni anno.
I rifiuti vengono suddivisi in due gruppi:
biodegradabili ( tutti i materiali di natura organica ) e non
biodegradabili ( plastica, vetro, metalli, ceramica, ecc…. ) oppure
agricoli ( usati in agricoltura ), industriali ( usati in fabbriche ) e
urbani.
I rifiuti urbani, sono formati da scarti
alimentari, da carta, da materie plastiche, da bottiglie di vetro ed
anche da fanghi provenienti dagli impianti di depurazione dell’acqua.
I rifiuti industriali, contengono materiali
speciali e tossici come scarti o sottoprodotti che vengono fuori dalle
lavorazioni di tipo chimico o meccanico.
Per evitare o ridurre al minimo
l’inquinamento del suolo, i rifiuti urbani dovrebbero essere immessi
nelle discariche e controllate,ovvero in aree opportune in cui i rifiuti
di origine organica possano decomporsi, infatti sarebbe opportuno fare
una raccolta differenziata al fine di riciclare e recuperare
alcuni materiali come la carta e il vetro.
Per i rifiuti di fabbrica, e’ necessario
adottare sistemi di smaltimento adeguati, cercando di evitare ogni suo
tipo di contatto con una presumibile falda acquifera sottostante.
Questi rifiuti,possono inoltre essere
smaltiti in due modi:con il compostaggio,o con la combustione.
Un’altra piaga per questo tipo di
inquinamento, sono i pesticidi: il piu’ comune e’ il DDT.
Questi distruggono sia le specie utili, sia
quelle indifferenti presenti nel territorio; inoltre impoveriscono i
sistemi, riducono la possibilita’ di ridurre calcio.
Un altro tipo di inquinamento del suolo,
consiste nel disboscamento.
Di origine industriale sono anche
l’inquinamento termico, radioattivo, idrocarburi.
L’inquinamento di origine agricola, e’ dato
dall’uso sconsiderato di fertilizzanti chimici, il cui eccesso viene
incanalato dalla pioggia nei corsi d’acqua.
Le sostanze piu’ dannose di questi tipo
d’inquinamento sono i pesticidi, come i diserbanti, gli insetticidi, che
sono notevolmente tossici e difficilmente degradabili.
L’inquinamento domestico e’ anche dovuto
allo scarico di residui organici, detersivi e altri rifiuti, come i
detersivi delle lavatrici che vanno nelle fogne e successivamente
si spostano nei fiumi e nei mari, che con la loro schiuma che assomiglia
a un velo sottilissimo, che si sparge nelle acque e impedisce la
diffusione dell’ossigeno distruggendo la vita delle alghe.
Un altro grande pericolo per le acque
inquinate consiste nell’eutrofizzazione e nella formazione della
mucillagine distruggendo tantissima vegetazione costiera.
L’eutrofizzazione e’ il fenomeno
d’evoluzione in ambienti acquatici verso uno sviluppo eccessivo di
vegetazione,in seguito ad un enorme arricchimento di materiali organici
nelle acque.
L’eutrofizzazione e’ provocata dagli
scarichi agricoli, industriali e urbani nelle acque e si manifesta in
modo drammatico, infatti le alghe salgono in superficie e i pesci
muoiono.
In condizione di clima mite e privo di
burrasche,le alghe producono la cosiddetta muccilaggine.
Un altro tipo di inquinamento e’ quello
dell’aria, abbiamo infatti l’atmosfera che circonda la terra e’
occupata da aria composta per il 78% da azoto, per il 21% di ossigeno e
da altri gas.
Le sostanze che inquinano l’atmosfera
possono essere divise in due gruppi:
1) inquinanti primari che vengono da
fonti facilmente identificabili;
2)inquinanti secondari che si formano
nell’atmosfera a partire da quelli primari.
Per esempio si puo’ identificare come
inquinante secondario l’acido solforico.
Nell’area delle aree urbane sono presenti
anche altre sostanze,come il monossido di carbonio, gli ossidi d’azoto e
gli idrocarburi incombustibili, inoltre nell’atmosfera sono presenti
anche altre sostanze pericolose tra cui il piombo, il cloro, il cromo e
alcune particelle d’amianto.
Altri tipi d’inquinamento si aggiungono,
come ad esempio l’effetto serra e il buco dell’ozono.
L’ozono e’ un gas presente nell’atmosfera e
si forma durante le pioggie o i temporali.
L’ozono ha un ruolo importante con i raggi
ultravioletti del sole, infatti se mancasse questo filtro, le radiazioni
potrebbero giungere sulla superfice terrestre provocando danni
irreparabili.
Purtroppo da alcuni anni l’ozono presente
nella stratosfera sta diminuendo in modo preoccupante.
Esistono tre fasce di raggi ultravioletti:
gli UVA che penetrano in profondita’ e fanno perdere elasticita’ alla
pelle, la fanno seccare e provocano lesioni;
gli UVB provocano danni peggiori e sono piu’
intensi d’estate;
gli UVC sono i piu’dannosi, ma non
raggiungono il nostro pianeta perche’ filtrati dall’ozono.
La presenza eccessiva di gas sulla terra
provoca l’intrappolamento del calore ( l’effetto serra ).
L’accumularsi di questo calore porta
all’aumento della temperatura, provocando notevoli variazioni
all’ecosistema terrestre sconvolgendo anche la salute umana causando
malattie.
I gas causa di quest’allarmante situazione
sono: l’anidride carbonica prodotta dall’uso di combustibili fossili,
dall’abbattimento di vaste aree di alberi e dagli incendi che
distruggono molti ettari di bosco; i clorofluorocarburi con i gas CFC ed
HCFC prodotte dalle bombolette spray e dai condizionatori d’aria; il
metano; l’ossido di azoto.
Il buco nell’ozono, cosi’ come l’effetto
serra, porta anche altre preoccupazioni: i raggi del sole, arrivando con
tutto il loro calore sulla terra, sciolgono i due poli.
Gestire i rifiuti e’ una cosa seria, con Dm
17 Dicembre 2009 nasce il Sistri che sostituisce gli adempimenti
cartacei per la gestione dei rifiuti previsti dal d.lgs 152/2006 con
un sistema informatizzato soggetti obbligati ad aderire al Sistri in
modo analogo ai grandi produttori di rifiuti:
1) Le imprese e gli enti produttori
iniziali di rifiuti pericolosi.
2) Le imprese e gli enti produttori
iniziali di rifiuti non pericolosi ( derivanti da lavorazioni
industriali, artigianali di recupero e smaltimento di rifiuti ), con
piu’ di dieci dipendenti.
3) I Comuni,gli enti,le imprese che
gestiscono i rifiuti urbani nel territorio della Regione Campania.
4) I commercianti e gli intermediari di
rifiuti senza detenzione.
5) I consorzi istituiti per il recupero e
il riciclaggio di particolari tipologie di rifiuti che organizzano la
gestione di tali rifiuti per conto dei suoi consorziati aderenti.
6) Le imprese che raccolgono e
trasportano rifiuti speciali in conto terzi.
7) Le imprese che raccolgono e
trasportano i propri rifiuti pericolosi.
8) Gli operatori del trasporto intermodale e
le imprese ed enti che effettuano operazioni di recupero e di
smaltimento di rifiuti, attraverso cui materiali di rifiuto sono
ritrattati per ottenere prodotti o sostanze da utilizzare per la loro
funzione originaria o per altri fini, compreso il ritrattamento di
materiale organico, ma esclusi recupero di energia e ritrattamento per
ottenere combustibili e di materiale di riempimento, recupero inteso
come qualsiasi operazione il cui principale risultato sia permettere ai
rifiuti di svolgere un ruolo utile sostituendo altri materiali o di
prepararli ad assolverle tale funzione all’interno dell’impianto o
nell’economia in generale.
Concludo dicendo che benessere dell’ambiente
e benessere dell’uomo vengono dunque percepiti dalle persone come due
parti di un medesimo terreno, e perche’ questo terreno dia buoni frutti,
e’ necessario che i due convivano aiutandosi reciprocamente, vivendo in
sapiente simbiosi, traendo linfa dai più diversi contesti,
dall’economia all’ecologia, dalla ricerca scientifica alla formazione
etica, dalle istituzioni sovranazionali ai singoli cittadini che
desiderano migliorarla.
Davanti a sfide nuove c’e’ allora bisogno di
strumenti nuovi, soprattutto per un bene che riguarda tutti e che
dovrebbe andare al di la’ delle logiche e degli interessi di parte.
Si sente in particolare, da tutte le parti,
l’esigenza di una progettazione partecipata nello sviluppare conoscenze
e competenze che sono risorse diffuse con la consapevolezza di essere
messi in atto.
Giuseppe Iannello |