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Anno XIV num.4
Lug./Ago. 2015

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L'IMPORTANZA DELL'INQUINAMENTO

di Giuseppe Iannello

 

L’importanza dell’inquinamento si ha a partire dalla prima rivoluzione industriale.

In questo periodo della rivoluzione, sono stati contaminati tutti gli equilibri naturali, dovuti all’inizio delle prime industrie “ abusive “, che sono state considerate amico-nemico del progresso.

La gente non aveva la percezione di cosa fossero tutte quelle nubi nere che uscivano dalle fabbriche provocando smog, inquinando l’aria, respirando quelle nubi nere contenente alta tossicita’.

Si inizio’ anche a sviluppare il carbone come combustibile e venne perfezionata la macchina a vapore da James Watt che fu uno dei principali membri della societa’ lunare.

Ha avuto la brillante idea di inventare e usare una apparecchiatura atta a produrre energia meccanica utilizzando, in vari modi vapore d’acqua, in particolare trasforma tramite il vapore energia termica in energia meccanica, riducendo costi, dimensioni e consumi.

L’inquinamento provoca seri danni all’ambiente, essendo un aggregato di effetti nocivi che si ripercuotono sulla biosfera e sull’uomo,con la speranza che un domani sara’ tutto diverso.

Il progresso tecnologico ha causato molteplici rischi all’ecosistema e da qui scaturisce l’esigenza di tutelare il nostro ambiente mediante interventi mirati per arginare i futuri danni.

Oggi le campagne ambientaliste,anche attraverso le associazioni di volontariato,stanno assumendo sempre maggiore importanza, ma ad esse si devono associare delle osservazioni costanti per ridurre al minimo il grave impatto ambientale, che puo’ creare numerosi squilibri, operando con analisi effettuate sul suolo, sull’acqua e sull’atmosfera, che sono fondamentali per la salvaguardia del territorio e la prevenzione dell’inquinamento contribuendo cosi’ a determinare diversi fattori.

Il grave problema dell’inquinamento e’ riconducibile a tre principali cause: l’aumento della popolazione,il grande sviluppo delle citta’e l’utilizzo di tecnologie poco compatibili con l’ambiente.

Per combattere questo fenomeno basterebbe attuare una programmazione a tutti i livelli, locale, regionale, nazionale e internazionale in modo che l’uomo non abbia piu’ il ruolo principale.

Esistono vari tipi d’inquinamento: dell’aria o atmosfera, dell’acqua, del suolo.

L’inquinamento atmosferico e’ un problema di notevole importanza soprattutto nelle citta’, per il quale non si definisce mai una soluzione alquanto efficace.

Le maggiori emissioni di gas che lo causano, sono il traffico auto-veicolare, gli impianti di riscaldamento domestico, e precisamente per questo, i gas inquinanti che si trovano maggiormente nell’atmosfera, sono oltre agli idrocarburi, l’anidride solforosa, l’ossido di azoto, di carbonio.

Nell’inquinamento delle acque, oltre alla presenza di materiali nocivi, esistono altre sostanze, tipo il piombo, il rame, che sono metalli pesanti chimici,che hanno una densita’ relativamente alta e sono tossici in basse concentrazioni, sono pericolosi perche’ tendono a bioaccumularsi.

Inoltre vi e’ l’inquinamento del suolo, dove la maggiore causa sono i pesticidi.

L’inquinamento del suolo, non puo’ essere considerato come un fenomeno autonomo.

Infatti e’ sempre collegato con quello dell’acqua, perche’ molto spesso e’ provocato dallo scarico dei liquami , oppure perche’ puo’ produrre come contaminazione l’inquinamento della falda acquifera sotterranea, infatti un’altra grave causa d’inquinamento del suolo, consiste dalla massa di rifiuti solidi prodotti dalle citta’ e dalle industrie.

Il vero problema non e’ il tipo di rifiuto che si butta, ma la quantita’.

Infatti viene buttata all’incirca una tonnellata di spazzatura ogni anno.

I rifiuti vengono suddivisi in due gruppi: biodegradabili ( tutti i materiali di natura organica ) e non biodegradabili ( plastica, vetro, metalli, ceramica, ecc…. ) oppure agricoli ( usati in agricoltura ), industriali ( usati in fabbriche ) e urbani.

I rifiuti urbani, sono formati da scarti alimentari, da carta, da materie plastiche, da bottiglie di vetro ed anche da fanghi provenienti dagli impianti di depurazione dell’acqua.

I rifiuti industriali, contengono materiali speciali e tossici come scarti o sottoprodotti che vengono fuori dalle lavorazioni di tipo chimico o meccanico.

Per evitare o ridurre al minimo l’inquinamento del suolo, i rifiuti urbani dovrebbero essere immessi nelle discariche e controllate,ovvero in aree opportune in cui i rifiuti di origine organica possano decomporsi, infatti sarebbe opportuno fare una raccolta  differenziata al fine di riciclare e recuperare alcuni materiali come la carta e il vetro.

Per i rifiuti di fabbrica, e’ necessario adottare sistemi di smaltimento adeguati, cercando di evitare ogni suo tipo di contatto con una presumibile falda acquifera sottostante.

Questi rifiuti,possono inoltre essere smaltiti in due modi:con il compostaggio,o con la combustione.

Un’altra piaga per questo tipo di inquinamento, sono i pesticidi: il piu’ comune e’ il DDT.

Questi distruggono sia le specie utili, sia quelle indifferenti presenti nel territorio; inoltre impoveriscono i sistemi, riducono la possibilita’ di ridurre calcio.

Un altro tipo di inquinamento del suolo, consiste nel disboscamento.

Di origine industriale sono anche l’inquinamento termico, radioattivo, idrocarburi.

L’inquinamento di origine agricola, e’ dato dall’uso sconsiderato di fertilizzanti chimici, il cui eccesso viene incanalato dalla pioggia nei corsi d’acqua.

Le sostanze piu’ dannose di questi tipo d’inquinamento sono i pesticidi, come i diserbanti, gli insetticidi, che sono notevolmente tossici  e difficilmente degradabili.

L’inquinamento domestico e’ anche dovuto allo scarico di residui organici, detersivi e altri rifiuti, come i detersivi delle lavatrici che vanno nelle fogne e successivamente  si spostano nei fiumi e nei mari, che con la loro schiuma che assomiglia a un velo sottilissimo, che si sparge nelle acque e impedisce la diffusione dell’ossigeno distruggendo la vita delle alghe.

Un altro grande pericolo per le acque inquinate consiste nell’eutrofizzazione e nella formazione  della mucillagine distruggendo tantissima vegetazione costiera.

L’eutrofizzazione e’ il fenomeno d’evoluzione in ambienti acquatici verso uno sviluppo eccessivo di vegetazione,in seguito  ad un enorme arricchimento di materiali organici nelle acque.

L’eutrofizzazione e’ provocata dagli scarichi agricoli, industriali e urbani nelle acque e si manifesta in modo drammatico, infatti le alghe salgono in superficie e i pesci muoiono.

In condizione di clima mite e privo di burrasche,le alghe producono la cosiddetta muccilaggine.

Un altro tipo di inquinamento e’ quello dell’aria, abbiamo infatti l’atmosfera che circonda  la terra e’ occupata da aria composta per il 78% da azoto, per il 21% di ossigeno e da altri gas.

Le sostanze che inquinano l’atmosfera possono essere divise in due gruppi:

1) inquinanti primari che vengono da fonti facilmente identificabili;

2)inquinanti secondari che si formano nell’atmosfera a partire da quelli primari.

 

Per esempio si puo’ identificare come inquinante secondario l’acido solforico.

Nell’area delle aree urbane sono presenti anche altre sostanze,come il monossido di carbonio, gli ossidi d’azoto e gli idrocarburi incombustibili, inoltre nell’atmosfera sono presenti anche altre sostanze pericolose tra cui il piombo, il cloro, il cromo e alcune particelle d’amianto.

Altri tipi d’inquinamento si aggiungono, come ad esempio l’effetto serra e il buco dell’ozono.

L’ozono e’ un gas presente nell’atmosfera e si forma durante le pioggie o i temporali.

L’ozono ha un ruolo importante con i raggi ultravioletti del sole, infatti se mancasse questo filtro, le radiazioni potrebbero giungere sulla superfice terrestre provocando danni irreparabili.

Purtroppo da alcuni anni l’ozono presente nella stratosfera sta diminuendo in modo preoccupante.

Esistono tre fasce di raggi ultravioletti: gli UVA che penetrano in profondita’ e fanno perdere elasticita’ alla pelle, la fanno seccare e provocano lesioni;

gli UVB provocano danni peggiori e sono piu’ intensi d’estate;

gli UVC sono i piu’dannosi, ma non raggiungono il nostro pianeta perche’ filtrati dall’ozono.

La presenza eccessiva di gas sulla terra provoca l’intrappolamento del calore ( l’effetto serra ).

L’accumularsi di questo calore porta all’aumento della temperatura, provocando notevoli variazioni all’ecosistema terrestre sconvolgendo anche la salute umana causando malattie.

I gas causa di quest’allarmante situazione sono: l’anidride carbonica prodotta dall’uso di combustibili fossili, dall’abbattimento di vaste aree di alberi e dagli incendi che distruggono molti ettari di bosco; i clorofluorocarburi con i gas CFC ed HCFC prodotte dalle bombolette spray e dai condizionatori d’aria; il metano; l’ossido di azoto.       

Il buco nell’ozono, cosi’ come l’effetto serra, porta anche altre preoccupazioni: i raggi del sole, arrivando con tutto il loro calore sulla terra, sciolgono i due poli.

Gestire i rifiuti e’ una cosa seria, con Dm 17 Dicembre 2009 nasce il Sistri che sostituisce gli adempimenti cartacei    per la gestione dei rifiuti previsti dal d.lgs 152/2006 con un sistema informatizzato soggetti obbligati ad aderire al Sistri in modo analogo ai grandi produttori di rifiuti:

1) Le imprese e gli enti produttori iniziali di rifiuti pericolosi.

2) Le imprese e gli enti produttori iniziali di rifiuti non pericolosi ( derivanti da lavorazioni industriali, artigianali di recupero e smaltimento di rifiuti ), con piu’ di dieci dipendenti.

3) I Comuni,gli enti,le imprese che gestiscono i rifiuti urbani nel territorio della Regione Campania.

4) I commercianti e gli intermediari di rifiuti senza detenzione.

5) I consorzi istituiti per il recupero e il riciclaggio di particolari tipologie di rifiuti che organizzano la gestione di tali rifiuti per conto dei suoi consorziati aderenti.

6) Le imprese che raccolgono e trasportano rifiuti speciali in conto terzi.

7) Le imprese che raccolgono e trasportano i propri rifiuti pericolosi.

8) Gli operatori del trasporto intermodale e le imprese ed enti che effettuano operazioni di recupero e di smaltimento di rifiuti, attraverso cui materiali di rifiuto sono ritrattati per ottenere prodotti o sostanze da utilizzare per la loro funzione originaria o per altri fini, compreso il ritrattamento di materiale organico, ma esclusi recupero di energia e ritrattamento per ottenere combustibili e di materiale di riempimento, recupero inteso come qualsiasi operazione il cui principale risultato sia permettere ai rifiuti di svolgere un ruolo utile sostituendo altri materiali o di prepararli ad assolverle tale funzione all’interno dell’impianto o nell’economia in generale.

Concludo dicendo che benessere dell’ambiente e benessere dell’uomo vengono dunque percepiti dalle persone come due parti di un medesimo terreno, e perche’ questo terreno dia buoni frutti, e’ necessario che i due convivano aiutandosi reciprocamente, vivendo in sapiente simbiosi, traendo linfa dai più diversi contesti, dall’economia all’ecologia, dalla ricerca scientifica alla formazione etica, dalle istituzioni sovranazionali ai singoli cittadini che desiderano migliorarla.

Davanti a sfide nuove c’e’ allora bisogno di strumenti nuovi, soprattutto  per un bene che riguarda tutti e che dovrebbe andare al di la’ delle logiche e degli interessi di parte.

Si sente in particolare, da tutte le parti, l’esigenza di una progettazione partecipata nello sviluppare conoscenze e competenze  che sono risorse diffuse con la consapevolezza di essere messi in atto.

 

Giuseppe Iannello

 


 

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