INQUINAMENTO ATMOSFERICO
di
Cosmo Costa
Tutti gli
agenti fisici (particolati), chimici e biologici che modificano le
caratteristiche naturali dell'atmosfera determinano l’inquinamento
atmosferico.
Quando si può
parlare di inquinamento atmosferico?
E’ difficile
stabilire il confine tra sostanze inquinanti e non inquinanti; a tale
proposito,
Williamson
(1973) ha definito l’inquinante come un contaminante responsabile di
causare effetti nocivi all’ambiente.
Definizione di inquinante atmosferico
Una
definizione simile, ma più analitica, è quella che considera
l’inquinante un fattore o una sostanza che determina l’alterazione di
una situazione stazionaria attraverso:
·modifica
dei parametri fisici e/o chimici;
·variazione
di rapporti quantitativi di sostanze già presenti;
·introduzione
di composti estranei deleteri per la vita direttamente o indirettamente.
L'impossibilità di avere come pietra di paragone un ambiente
incontaminato, porta a introdurre il concetto di inquinamento
atmosferico, in base a uno standard convenzionale per la qualità
dell'aria. Si ritiene perciò inquinata, l'aria la cui composizione
eccede limiti stabiliti per legge allo scopo di evitare effetti nocivi
sull'uomo, sugli animali, sulla vegetazione, sui materiali o sugli
ecosistemi in generale. Esistono inquinanti primari e inquinanti
secondari:
·Inquinanti
primari:
la loro immissione nell'ambiente deriva da una loro emissione o
produzione dal comparto; il
monossido di
carbonio è un esempio di inquinante primario, perché è un
sottoprodotto della
combustione;
·Inquinanti
secondari:
la produzione avviene nel comparto stess,o ovvero nell'ambiente
ricevente, in seguito a trasformazioni; la formazione di
ozono
nello
smog è
un esempio di inquinante secondario.
Esistono
inoltre inquinanti, come il particolato fine, in cui si equivalgono
numericamente le componenti primarie e secondarie. Gli inquinanti si
possono classificare in base alla composizione chimica, per cui si parla
di composti che contengono zolfo, azoto, carbonio e composti alogeni.
Si possono classificare in base allo stato fisico: gassoso, liquido o
solido; si possono suddividere in base al grado di reattività in
atmosfera, in sostanze primarie o secondarie. Gli inquinanti primari
possono essere di tipo gassoso o
particolato.
Tra i gas si
segnalano:
·composti
dello zolfo:
i principali composti che contengono zolfo in atmosfera sono: il
biossido di zolfo (SO2), il solfuro di carbonile (COS), il
solfuro di carbonio (CS2), il solfuro di idrogeno (H2S),
il dimetil sulfato (CH3)2SO4. Vengono
originati dalla decomposizione biologica, dalla combustione dei
combustibili fossili e di materia organica, dallo spray marino e delle
eruzioni vulcaniche. Il biossido di zolfo deriva da processi di
combustione, in dipendenza dal contenuto di zolfo del combustibile
usato. Esso è altamente solubile in acqua e rimane per poco tempo
nell’atmosfera perché viene eliminato dalle precipitazioni e dalla sua
ossidazione ad anidride solforica in presenza di catalizzatori, quali
particelle carboniose, composti azotati, ferro e manganese;
·composti
dell'azoto:
di tali composti sono considerati inquinanti : il monossido e il
biossodo di azoto (No e NO2) Il primo viene prodotto da
sorgenti sia naturali che antropiche, ed in particolare in tutti i
processi di combustione; gli NOx (NO + NO2)
infatti si formano per gran parte attraverso la fusione delle molecole
di ossigeno e di azoto, costituenti l'atmosfera, fusione favorita dalle
elevate temperature di combustione.
·composti
del carbonio:
parliamo del monossido di carbonio (CO) e del biossido o anidride
carbonica (CO2). L'anidride carbonica prodotta dalle attività
umane deriva dai processi di combustione ed è responsabile delle
modificazioni climatiche su scala planetaria. Il monossido di carbonio,
invece, è considerato altamente tossico, in quanto, avendo affinità con
l'emoglobina, impedisce l'ossigenazione dei tessuti. Ha origine dai fumi
di scarico delle auto e in parte minore dalle centrali termoelettriche e
dagli impianti di riscaldamento; resta nell’atmosfera per circa un mese
e viene estrapolato mediate reazioni fotochimiche in troposfera. Hanno
un ruolo importante nella chimica dell'atmosfera ed in particolare
nella regolazione delle capacità ossidative dell'atmosfera stessa, i
composti organici e cioè i composti costituiti da carbonio, idrogeno e
ossigeno , come: gli idrocarburi , gli aromatici , le aldeidi , i
chetoni;
·composti
alogenati
(HCl, HF, HBr, CFC);
·radicali:
questi sono di norma molto reattivi, in quanto tendono ad appaiare gli
elettroni. I radicali di maggior interesse, in quanto reagiscono con
gran parte dei composti organici ed inorganici, sono il radicale
ossidrile (OH) e idroperossido (HO2) durante il giorno e il
radicale nitrato (NO3) di notte. La principale sorgente di OH
in aria è la fotolisi dell'ozono, che produce atomi di ossigeno
elettronicamente eccitati i quali reagiscono con il vapore acqueo,
sempre presente in atmosfera. Il particolato si classifica in ragione
del diametro delle particelle; si considerano grossolane quelle con
diametro maggiore di 2.5 µm e fini quelle con diametro inferiore a 2.5
µm. Si distinguono inoltre come inalabili, le particelle con diametro
minore di 10 µm (PM10).
I principali
inquinanti secondari di tipo gassoso sono:
·NO2
formato da NO primario;
·O3
formato per via fotochimica.
Questi gas
intervengono nei complessi meccanismi di reazione che costituiscono il
cosiddetto "smog
fotochimico". Il particolato secondario può derivare da reazioni
chimiche e chimico-fisiche che coinvolgono inquinanti gassosi sia
primari che secondari. I più noti sono:
·la
trasformazione di SO2 in solfati SO4;
·la
trasformazione di NO2 in nitrati NO3;
·la
trasformazione di composti organici in particelle organiche.
Particolato
Il
particolato
è un
aerosol
di piccole particelle solide classificate in base alle loro dimensioni.
Le particelle atmosferiche sono di solito misurate in PTS (Polveri
Totali Sospese):
PM10.
Dalle dimensioni del diametro aerodinamico, dipende la loro pericolosità
relativamente alla salute; più è piccolo, maggiore è il danno che
arrecano in quanto penetrano più a fondo nelle vie aeree respiratorie.
Parliamo delle nano polveri che hanno un diametro paria 0,1 micron .
Contaminanti Gassosi
Contaminanti
gassosi importanti sono:
·Monossido
di carbonio,
(CO): emesso principalmente dai processi di combustione, particolarmente
dagli scarichi di veicoli con motori a idrocarburi, a causa di una
combustione incompleta. L'inalazione in grandi quantità può causare mal
di testa, fatica e problemi respiratori. Il limite massimo previsto per
legge in Italia è di 10 mg/m³ in una media di 8 ore . Sopra i 500 mg/m³
può essere letale.
·Anidride
carbonica,
(CO2): anche questo gas è emesso principalmente dai processi
di combustione, particolarmente dagli scarichi di veicoli con motori a
idrocarburi, escluso il metano. È il gas serra maggiormente responsabile
del
riscaldamento
globale dovuto ad attività antropiche.
·Clorofluorocarburi,
che distruggono lo
strato di ozono
della
stratosfera.
·Piombo
e altri metalli pesanti: tossici e spesso
cancerogeni,
mutageni
e
teratogeni.
·Ossidi
di azoto
(NOx): è irritante per gli
occhi
ed il tratto respiratorio. L'inalazione può causare
edema polmonare,
può avere effetti sul
sangue,
causando formazione di
metaemoglobina.
I vari ossidi di azoto reagiscono con gli idrocarburi nell'atmosfera,
generano smog fotochimico. Sono anche precursori del particolato fine.
·Diossido
di zolfo
generato dalla combustione di carburanti contenenti zolfo, causa le
piogge acide
·Ozono
l'ozono presente negli strati inferiori dell'atmosfera è un inquinante
secondario. Sebbene quello presente negli strati superiori
dell'atmosfera (stratosfera)
aiuti a ridurre le radiazioni ultraviolette che raggiungono la
superficie terrestre, quello presente nella bassa atmosfera è un gas
irritante e può causare problemi alla respirazione.
·Composti
organici volatili:
provengono da vernici, solventi, prodotti per la pulizia e da alcuni
carburanti . Il benzene è un
cancerogeno,
mentre altri sono tra le cause dell'effetto
serra.
Effetti
degli inquinanti sulla salute umana
Monossido di carbonio,
(CO): arreca danni alla salute umana per la capacità del CO di unirsi
all'emoglobina del sangue formando la carbossiemoglobina (COHb). In
questo modo il CO occupa il posto normalmente occupato dall'ossigeno,
così da ridurre la capacità del sangue di trasporto dell'ossigeno e di
conseguenza la quantità di ossigeno che il sangue lascia nei tessuti,
inoltre vi è la possibilità che il CO si unisca ad alcuni composti
presenti nei tessuti stessi riducendo la loro capacità di assorbire ed
usare ossigeno . I danni arrecati dal COHb alla salute umana sono legati
essenzialmente agli effetti sul sistema cardiovascolare e sul sistema
nervoso.
La
meteorologia dell'inquinamento atmosferico
Quasi tutti i
fenomeni di inquinamento atmosferico avvengono nella porzione più bassa
dell'atmosfera chiamata "Planetary Boundary Layer" (Strato Limite
Planetario), o PBL. I più importanti fattori meteorologici che
interessano i fenomeni di inquinamento atmosferico sono :
·il
vento orizzontale (velocità e direzione), generato dalla componente
geostrofica e modificato dal contributo delle forze di attrito del
terreno e da effetti meteorologici locali;
·la
stabilità atmosferica, che è un indicatore della turbolenza atmosferica
alla quale si devono i rimescolamenti dell'aria e quindi il processo di
diluizione degli inquinanti;
·la
quota sul livello del mare;
·le
inversioni termiche che determinano l'altezza del PBL;
·i
movimenti atmosferici verticali dovuti a sistemi baroclini od
orografici.
La stabilità
atmosferica assume un ruolo fondamentale nella dispersione degli
inquinanti. Nella troposfera la temperatura normalmente decresce
all'aumentare dell'altitudine. Il profilo di temperatura di riferimento
per valutare il comportamento delle masse d'aria è quello osservato per
una particella d'aria che si innalza espandendosi adiabaticamente.
Quando il profilo reale coincide con quello di riferimento, una
particella d'aria , si trova in equilibrio indifferente (atmosfera
neutra). Quando la temperatura diminuisce con l'altezza più velocemente
del profilo di riferimento, le particelle d'aria ,si trovano in una
condizione instabile, perché se vengono spostate, continuano il loro
movimento, allontanandosi dalla posizione di partenza. Se invece la
temperatura decresce con l'altezza più lentamente del profilo
adiabatico, o addirittura aumenta , le particelle d'aria sono inibite
nei movimenti e la situazione è detta stabile. Condizioni neutre si
verificano durante le transizioni notte-giorno, in presenza di copertura
nuvolosa, o con forte vento. Condizioni instabili si verificano quando
il trasporto di calore dal suolo verso l'alto è notevole, come accade
nelle giornate assolate. Le condizioni stabili, che si verificano nelle
limpide notte continentali con vento debole, sono le più favorevoli ad
un ristagno ed accumulo degli inquinanti. I più gravi episodi di
inquinamento si verificano in condizioni di inversione termica; in
questi casi, gli inquinanti emessi al di sotto della quota di inversione
, non riescono ad innalzarsi poiché risalendo si trovano ad essere
comunque più freddi e dunque più pesanti dell'aria circostante.
Cosmo Costa
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