di Clara Tumminelli
La sua linea è sportiva quanto basta e
sufficientemente aggressiva data dai tocchi racing, come i dischi a
margherita e le pinze rosse. Lo scudo appuntito, con doppio faro dotato
di luci a led, è grintoso.
Quest’apparenza irruente, nasconde un’anima
tranquilla e da turismo, infatti l’Xciting è comodo e adatto a viaggiare
in due. La sella è ampia e comoda, accogliendo tranquillamente sia il
guidatore che il passeggero. E’, comunque, stretta nella zona delle
gambe per agevolare la posizione di guida e dunque l’alloggio delle
gambe. Il conducente mette tranquillamente i piedi a terra, dovuto anche
alla sella alta 77 cm.
La posizione di guida è rilassata dovuta
anche al manubrio largo che si controlla bene.
Chi è particolarmente alto, però, soffre
leggermente avendo le gambe piegate. Stesso problema del passeggero,
infatti, le ginocchia sono molto vicine al busto. La seduta rimane alta
e i poggiapiedi a pedane estraibili sono in posizione abbastanza alta.
Sicura, invece, la presa delle mani sul grande maniglione sdoppiato.
Il vano sottosella, purtroppo, è piccolo e
può contenere soltanto un casco, lasciando spazio solo per alcuni
oggetti. Particolarità scomoda, visto che l’Xciting è pensato come
scooter da turismo. Il vano è apribile dal blocchetto multifunzione e
dotato di luce di cortesia e portacellulare con presa di ricarica.
La strumentazione è ricca e ben leggibile.
Le spie sono luminose e le lancette di color rosso sono ben visibili sul
fondo bianco. Il cambio è automatico e l’accensione elettronica.
Utile il piccolo vano sulla punta della
sella per alloggiare una tuta antipioggia e un altro dietro lo scudo
anteriore.
Le finiture e le plastiche sono di qualità e
ben curate, pur essendo uno scooter economico, 5.699 euro (prezzo pieno,
senza sconti)
E’ facile da guidare, nonostante, i suoi 221
kg di peso. Il manubrio largo facilita il controllo e le sospensioni
tarate sul rigido mantengono lo scooter ancorato a terra. Il peso e le
dimensioni, però, si fanno sentire nelle manovre da fermo e a velocità
moderata.
La velocità massima è di quasi 150 km/h,
accelera da 0 a 100 in 10 secondi e mezzo, potenza massima alla ruota è
di 27, 9 CV e 6,700 giri al minuto. Il motore è un monocilindrico a 4T,
la cilindrata è 498 cm³.
Il serbatoio contiene quasi 16 litri: 12,8
di carburante da viaggio e 2,8 per la riserva. I consumi dichiarati
dalla casa sono 17,2 i autostrada e 30,3 extraurbano. Se si mantiene una
velocità costante tra i 100 e i 110 km/h i consumi sono buoni,
aumentando la velocità scendono molto velocemente.
Ad incidere è anche il cupolino che lascia
scoperte le spalle e il casco del piota, dando una protezione dall’aria
solo discreta.
Su strada, grazie al motore e le
prestazioni, si possono percorrere molti chilometri senza problemi.
Ideale per chi ama la guida tranquilla od allegra, non certo per chi ha
una guida sportiva, perché il carter ed i cavalletti sporgenti limitano
le pieghe più decise.
Efficace la frenata, anche se bisogna tirare
le leve con forza, essendo molto dure. Il freno anteriore è a doppio
disco e il freno posteriore a disco.
L’Xciting è stabile a tutte le velocità e
cosa molto importante non soffre le scie dei camion.
Tutto sommato L’Xciting R 500i è ben
bilanciato e infonde sicurezza.
(C.T.)
KYMCO DOWNTOWN 300i
Kymco Downtown 300i è l’unico trecento a
cilindrata piena, infatti, tutti gli altri sono oscillano tra i 263 e i
279 cm³. La sua cilindrata è 298,9 cm³.
Il nuovo motore G5 è un monocilindrico a 4T,
4 valvole, con iniezione elettronica raffreddata a liquido, in grado di
sviluppare una potenza di 28,2 kW (38,4 CV) a 7.000 giri/min e una
coppia massima di 41,1 Nm a 5.500 giri/min.
Il telaio è in solidi tubi d'acciaio e monta
una forcella idraulica da 37 mm di diametro e due ammortizzatori
posteriori regolabili in cinque posizioni. I freni sono grintosi,
soprattutto l’anteriore con disco a margherita da 260 mm, ed il
posteriore è di 240 mm.
Lo scooter monta una ruota anteriore di
120/80 – 14” e una posteriore di 150/70 – 13”.
Quest’ultima di solo 13 pollici ha permesso
di ricavare un capiente ed ampio vano sottosella, che contiene
tranquillamente due caschi. All’interno del vano è collocata una luce di
cortesia.
Una presa di ricarica del cellulare da 12V,
con alloggio dello stesso, è stata inserita in un vano del retroscudo.
Molto utile per chi si è dimenticato di ricaricare il cellulare la sera
precedente.
La sospensione anteriore è una forcella
telescopica idraulica Ø 37 mm, quella posteriore è un monobraccio
oscillante, doppio ammortizzatore regolabile. Sono tarate per una guida
sportiva e soffrono le buche ed il pavé, comunque, fanno il loro lavoro
egregiamente, senza eccellere, specie la posteriore, un po' rigida
nonostante le regolazioni.
Il 300i si può avere anche in versione con
ABS, pagando 300 euro in più, dato che è un optional. Si sborsano 4.999
euro anziché 4.699.
Il design è aggressivo come quello del
fratello Xciting. Il doppio gruppo ottico del muso ha luci a led, ma
offre una migliore protezione al pilota grazie allo scudo slanciato.
La strumentazione, ben visibile, di giorno e
di notte, è completa: contachilometri totale e parziale, tachimetro,
contagiri, indicatore livello carburante, spia riserva, indicatore
temperatura liquido refrigerante, orologio digitale, spia indicatori di
direzione, spia abbaglianti, spia controllo iniezione, spia “service”.
E’ presente anche una spia che segnala l'apertura del vano sottosella.
La sella è ampia e abbastanza comoda, però
non molto imbottita e questo nei viaggi lunghi è uno scomodo
inconveniente. La posizione in sella non consente, purtroppo, di
distendere le gambe.
Particolare il blocchetto multifunzione, che
agisce sull'avviamento dello scooter, sul bloccasterzo e sull'apertura
della sella, è protetto dal sistema smartlock, una blindatura meccanica
che si chiude con un tasto e si apre con il retro della chiave
d'accensione.
Le plastiche sono robuste e piacevoli al tatto e denotano una certa cura
dei dettagli.
Il Downtown pesa 179 kg ed è lungo 220,5 cm.
Le sue dimensioni si sentono nelle manovre, ma una volta in movimento è
facile da guidare a tutte le velocità. E’ agile nel traffico, si muove
in modo disinvolto grazie all'angolo di sterzata elevato che consente di
girare in spazi molto ristretti.
I consumi sono buoni se si pensa che nel
percorso extraurbano è di 28 km/l.
(C.T.)
YAMAHA TMAX 500
Il Tmax 500 della Yamaka è uno dei migliori
scooter presenti sul mercato, con una grossa pecca: il prezzo. Costa
caro, il prezzo oscilla dai 10.190 euro, della versione base, fino agli
11.190 del Tmax Tech Max con ABS.
Caro, appunto, ma ben costruito e con
rifiniture curate e materiali di qualità. Naturalmente anche l’usato
tiene bene il mercato.
Divertimento e maneggevolezza, tipici di una
moto, sono abbinati alla praticità, caratteristica peculiare di uno
scooter.
Il pilota ed il passeggero viaggiano
confortevoli, quest’ultimo è alla stessa altezza del pilota. La sella
comoda per entrambi, assicura al pilota una posizione di guida naturale.
Il passeggero ha un facile appiglio al maniglione e appoggia comodamente
i piedi sulle pedane a scomparsa.
Ristretto lo spazio per i piedi del
guidatore, infatti, la pedana è ingombrata dal tunnel.
Il sottosella può contenere soltanto un
casco e poco altro. Il vano risulta largo, ma poco profondo.
La carenatura aerodinamica ripara bene e
risulta una vera barriera contro l’acqua.
Nuovo telaio composto da sezioni in
alluminio estruso ed alluminio pressofuso.
Linea affilata che parte dal muso fino a
raggiungere la coda. Strumentazione necessaria, con comodi comandi
elettrici, freno di stazionamento azionabile da una leva al manubrio.
La ciclistica consente di guidare il Tmax
come una moto. Quando si piega il retrotreno non si scompone accettando
le correzioni o le frenate e permettendo di aprire il gas in uscita
dalle curve. Il motore a 4T e 4 valvole presenta due cilindri paralleli
ed inclinati davanti, con una coppia generosa ai medi regimi. Sviluppa
una potenza massima di 32,0 kw a 7.500 giri/min e una coppia massima di
46,4 Nm a 6.500 giri/min.
Il peso del Tmax di “soli” 203 kg è dato dal
telaio profuso in alluminio. Le manovre sono relativamente facili,
grazie anche alla collocazione del motore alloggiato all’interno del
telaio ed il serbatoio, con capacità di 15 litri, collocato in basso.
La stabilità e la potenza alle elevate
velocità sono garantite dal propulsore che eroga la potenza, dal telaio
che dona agilità e maneggevolezza e dalle ruote alte da 15 pollici che
ancorano il Tmax alla strada.
La frenata è assicurata da un freno
anteriore a doppio disco idraulico da Ø 267 mm e dal freno posteriore a
disco singolo idraulico della stessa misura dell’anteriore. Nella
versione con ABS i freni raggiungono quasi la perfezione. Le sospensioni
incrementano il comfort e la maneggevolezza, con un’ottima percorrenza
di curva e una sensazione di controllo. L’ammortizzatore anteriore
assorbe bene le irregolarità del terreno e assieme alla forcella
telescopica assicura una guida confortevole.
Il consumo medio varia dai 17 ai 20 km/l a
seconda del percorso.
Clara Tumminelli |