|
MASERATI QUATTROPORTE S
di Loredana Bossi
Due anni fa l’input della direzione marketing ai tecnici Maserati è
stato chiaro: la nuova Quattroporte S avrebbe dovuto offrire la
sensazione di possedere due vetture identiche ma con un carattere
talmente diverso da sembrare differenti. Una morbida e confortevole, da
berlina di lusso perfetta per i lunghi viaggi nel segno della massima
comodità; l’atra nervosa, sportiva, grintosa, da utilizzare quando viene
il solletico al piede destro e la strada consente di divertirsi.
Siccome anche l’occhio vuole la sua parte e chi spende nove mila euro in
più (la S costa 125.500 ero contro i 116.400 della normale) vuole che si
noti, la differenza tra normale e S avrebbe dovuto essere evidente sin
dal primo sguardo.
La difficoltà maggiore era riuscire a trovare il giusto assetto e i
giusti equilibri in modo da far fronte all’innesto di un nuovo cuore e
prevenire eventuali problemi di rigetto a causa delle nuove prestazioni.
Un cuore rosso (non solo perché ha la testa colorata di rosso ma perché
viene fabbricato in Ferrari) sempre con otto cilindri ma cresciuto nella
cubatura da 4.2 a 4.7 litri, con una potenza di 430cv (sono 400 quelli
della Quattroporte normale) a 7.000 giri, una coppia di 490 Nm a 4.750
giri e capace di spingere la S fino a 280 km/h, con uno scatto bruciante
che in soli 5,4 secondi è in grado di portare 1.990 kg di peso da zero a
100 km/h.
La scocca della Quattroporte era già
sufficientemente rigida per consentire una precisione di guida e un
livello di comfort adeguati al rango, ma per poter offrire un carattere
da vera sportiva è stato necessario intervenire su sospensioni e
freni,oltre a un nuovo impianto frenante Brembo ad alte prestazioni, più
leggero e più resistente alle deformazioni del precedente, e più
progressivo nella frenata.
La nuova forma dei fari (più larghi) e del paraurti con i fendinebbia
integrati, finiscono per ottimizzare anche i flussi di aria nella parte
inferiore della vettura.
Di lato la Quattroporte S guadagna un bordo inferiore più marcato,
passaruota più bordati, retrovisori esterni più aerodinamici. Nel
posteriore il nuovo paraurti offre un impatto visivo più forte mentre il
legame stilistico con la GranTurismo si completa con i fari triangolari
a Led a cornice rossa e con la fascia inclinata che quando si illumina
rende la vettura riconoscibilissima anche di notte. Rispetto alla
Quattroporte del 2003 la nuova versione si allunga di 45mm superando di
un centimetro i cinque metri. Allungamento ottenuto giocando sugli
ingombri ora più ampi sia all’anteriore (+35mm), sia al posteriore
(+10mm). Invariate invece altezza (1,438m) e larghezza (1,896m).
Loredana
Bossi |