MAX BIAGGI: UNA VITTORIA MONDIALE
di
Stefania Salemme
Massimiliano Biaggi, per tutti “Max”, nasce a Roma il 26 giugno del
1971. La sua è un’infanzia normale , come tutti i ragazzini romani degli
anni settanta.
La
svolta per la sua vita arriva a diciotto anni quando, grazie al suo
lavoro di pony express per le strade di Roma, scopre l’amore per le due
ruote e per la pista. Ha inizio così la sua carriera partecipando a gare
professionistiche nella classe 125cc.
Solo
un anno dopo diventa campione nella categoria Sport Production
dimostrando a tutti una grande costanza e dedizione al lavoro. Il suo
brio vincente viene notato subito dall’Aprilia di Noale che lo ingaggia,
facendolo passare nella classe 250. Nel 1991 diventa campione d’Europa
in sella alla sua Aprilia e solo l’anno dopo partecipa al suo primo
campionato completo nella classe 250, ottenendo la sua prima vittoria in
Sudafrica ed arrivando quinto nella classifica finale.
L’anno successivo passa alla Honda e si classifica quarto vincendo il Gp
in Catalogna.
Il
1994 è l’anno della svolta determinato non solo dal ritorno all’Aprilia,
ma anche dalla vittoria indiscussa nella classe 250. Anche il1995 è un
anno di grandi trionfi poichè Biaggi riesce a concludere il mondiale con
ben ottantatrè punti di vantaggio dal secondo classificato.
L’anno seguente iniziato nel migliore dei modi con cinque vittorie in
sei gare, rischia di trasformarsi in una beffa perché, proprio alla fine
del campionato, il pilota inanella una serie di cadute che mettono in
serio pericolo il suo terzo titolo mondiale. Ancora una volta, però,
grazie alla sua incredibile determinazione, Biaggi riesce a concludere
l’ultima gara in testa laureandosi così campione del mondo sul filo del
rasoio, e con soli sei punti dal secondo in classifica.
Nel
1997 cambia ancora una volta scuderia: lascia l’Aprilia e torna
all’Honda dove trova come compagno di scuderia un suo vecchio rivale,
Waldmann. Anche questa volta, nonostante il grandissimo impegno in
pista, il pilota dovrà lottare duramente per ottenere il suo quarto
titolo mondiale iridato, conteso fino alla fine con il suo compagno di
squadra.
Biaggi, la cui caratteristica peculiare resta quella di non arrendersi
mai, decide di mettersi ancora alla prova: abbandona la classe 250 e
decide di passare alla 500.
Il
suo debutto ufficiale avviene nel Gp del Giappone con una vittoria; la
stagione successiva, quella del 1998,viene però caratterizzata da un
eccesso di nervosismo e qualche errore tattico che lo mettono seriamente
in crisi con la sua scuderia; decide così di lasciare la Honda per
approdare alla Yamaha, ma inizia malissimo la stagione, si ritira in
Malesia e nella classifica finale arriva quarto.
Gli
anni successivi vengono caratterizzati ancora una volta dalla tempra
nervosa di Biaggi, messa a dura prova dalla rivalità in pista con
Valentino Rossi, da qualche caduta e qualche ritiro.
Nel
2006 effettua un nuovo cambio di scuderia, scegliendo la Suzuki, e nel
1997 partecipa al superbike con la sua GSX-R 1000K7, che gli restituisce
la grinta di un tempo ed i primi posti in classifica, anche se verrà
presto sostituita nuovamente dall’Aprilia.
Il
sogno del pilota, quello di diventare il primo campione del mondo
italiano della classe superbike, si realizza solo il 26 settembre 2010,
quando nella pista di Imola e con una gara di anticipo, Biaggi si piazza
al primo posto, facendo impazzire di gioia i suoi tifosi che gli
attribuiscono i giusti onori da “corsaro”.
(Sett. 2010)
Stefania Salemme |