LA MILLE MIGLIA: NOVANT’ANNI DI STORIA ITALIANA
di
Barbara Bargigli
Nel 1921 l’Automobile Club di Brescia organizzò il primo
Gran Premio d’Italia che si disputò su un circuito ricavato da strade
aperte al traffico.
La corsa ebbe un tale successo che, l’anno seguente,
l’Automobile Club di Milano costruì, per commemorare il venticinquesimo
anniversario dalla fondazione, l'Autodromo Nazionale di Monza.
Da allora, salvo il periodo bellico e alcune altre
edizioni (Livorno 1937 - Milano 1947 - Torino 1948 - Imola 1980), il
Gran Premio d’Italia venne disputato su questa pista stradale, dove sono
state scritte le pagine fondamentali della storia dell’automobilismo e
del motociclismo mondiale.
Il fatto fu considerato dai bresciani come un grave
affronto e venne pian piano maturandosi l’idea di organizzare un
qualcosa di spettacolare che celebrasse la raggiunta autonomia da Milano
e che rispondesse all’offesa subita con eco nazionale.
Fu così che nel 1926 il conte Aymo Maggi, appassionato
corridore automobilistico, ed il suo amico
Franco Mazzotti,
primo costruttore di vetture monoposto, decisero di trasformare quella
che era la loro sfida settimanale di corsa contro il treno da
Brescia
a
Milano,
in una vera e propria gara automobilistica.
Si voleva dare origine a una manifestazione di velocità
su lunga distanza, senza sosta, riservata alle vetture di serie, che non
fosse ridotta a un circuito ma che portasse le auto in giro per le
strade di mezza Italia.
La gara
prevedeva il percorso Brescia-Roma-Brescia, lungo mille miglia
terrestri, equivalenti a milleseicento chilometri: da qui il nome della
competizione ‘La Mille Miglia’.
La prima edizione risale al
26 marzo
1927, con la partecipazione di settantasette equipaggi,
due soli dei quali stranieri.
La prova sperimentale riscosse molto successo nonostante
ventidue concorrenti furono costretti a ritirarsi per problemi tecnici.
La manifestazione si ripeté in Italia per ventiquattro
volte nel trentennio a seguire (1927 – 1957) con tredici edizioni
antecedenti la seconda guerra mondiale e con undici edizioni successive.
Il 1957 fu un anno importante per la storia della Mille
Miglia, segnato dalla tragedia di Cavriana, con lo schianto della
Ferrari 335 S numero 531 di Alfonso de Portago e del copilota Edmund
Nelson e con la morte di nove spettatori, tra cui cinque bambini.
Tale episodio scrisse l’ultima pagina delle affascinanti
quanto pericolose corse su strada in quanto il Governo italiano, a tre
giorni dall’accaduto, ne decretò la fine.
Gli organizzatori bresciani dovettero così rinunciare a
una Mille Miglia di velocità, trasformandola, per le tre edizioni
successive (1958 – 1959 – 1961), in una gara di regolarità con tratti a
velocità libera, pur conservandone approssimativamente la medesima
distanza da percorrere.
Il pubblico, che presenziava copioso solo qualche anno
prima, all’improvviso restava indifferente alla nuova Mille Miglia dove
la spettacolarità, offerta dalle vetture della categoria Sport che
percorrevano in piena velocità le strade italiane, aveva lasciato il
posto a colonne di auto rumorose e con i numeri sulle fiancate che
viaggiavano alla media di 50 km/h e nel rispetto del codice stradale.
Nel 1977, anno della celebrazione dei cinquant’anni della
Coppa delle Mille Miglia, la corsa si trasformò per ricominciare a
vivere.
L’Automobile Club di Brescia organizzò il rally Mille
Miglia, facendo correre le auto storiche sulle strade della provincia,
con prove di classifica di velocità e rievocando il percorso originario,
ovvero da Brescia a Roma e ritorno.
La rievocazione storica attuale eredita, dalla Mille
Miglia di velocità, lo spirito del divertimento e del turismo.
Nonostante il numero delle auto d’epoca oggi ammesse sia
quadruplicato rispetto all’edizione del 1977 (ne prevede, infatti,
trecentosettantacinque), solo la metà delle domande di partecipazione
riesce a essere accolta e questo a testimonianza di come la
manifestazione racchiuda in sé tutto il suo splendore, offerto dalle
sonorità possenti e modulate delle auto e dalla tempestività di azione
di piloti dediti alla massima performance.
Questa competizione di successo ogni anno attira flussi
turistici notevoli e continua a promuovere non solo l’immagine della
città di Brescia, ma anche quella delle altre città che vengono
attraversate dalla manifestazione.
E’ la corsa di
auto d'epoca più famosa d'Italia e, verosimilmente, anche del
mondo.
Modelli di vetture di ogni marca e genere sfilano per il
percorso Brescia-Roma-Brescia e migliaia di appassionati affollano le
strade per osservare da vicino questi gioielli senza tempo.
La Mille Miglia è emozione, storia, tradizione!
Barbara Bargigli |