CITROEN DS3: dal passato al
presente
di Elena Centolani
Bella,
divertente e ammiccante. Non parlo di una valletta della televisione ma
dell’ultima novità francese di casa Citroen: la DS3.
Bella da possedere
grazie ai vari allestimenti personalizzabili, divertente da guidare per
lo sprint soprattutto di alcune motorizzazioni, e ammiccante per la
linea giovanile, sportiva e allo stesso tempo elegante.
A dispetto del nome
non è un revival delle auto del passato; basta guardare la carrozzeria
per capire che il design non assomiglia minimamente alle vecchie
Citroen.
La sua forma le aveva
attirato i più strani soprannomi quarant’anni fa, squalo, ferro da
stiro: la Citroen Ds, icona degli anni settanta anche se nata nel 1955,
torna alla luce, anche se ha poco a che vedere con la sua antenata.
L’auto mitica del commissario Maigret, ma anche la vettura ufficiale del
generale De Gaulle, è una francese dall’animo italiano: il design è di
Flaminio Bertoni e il motore fu progettato da Walter Becchia.
Guardare avanti è un
imperativo per la casa costruttrice, osare sempre, innovare, per non
continuare a riprodurre le stesse linee, a partire dal tetto “flottant”,
così definito per la forma e il colore che, contrastando con quello
della carrozzeria, lo fa sembrare separato dal corpo vettura, e le due
fasce di Led verticali che incorniciano il frontale rendendo l’auto
aggressiva oltre che subito riconoscibile.
La DS3
ha una lunghezza di 3.95 metri, è larga 1.71 e alta 1.46; sono misure
queste che, abbinate al diametro di sterzata di 10.3 metri circa, ne
garantiscono una buona mobilità urbana.
Il cruscotto,
caratterizzato da una struttura rialzata offre molto spazio per le gambe
dei passeggeri anteriori, così come la conformazione dei sedili migliora
lo spazio a disposizione dei passeggeri posteriori.
Il bagagliaio da 285
litri è uno dei più capienti della categoria, arricchito da numerosi
vani portaoggetti.
Come già successo per
la Fiat 500, Citroen offre la possibilità di personalizzare a misura del
cliente tutto di questa macchina, dalla carrozzeria, agli interni.
Questo programma di personalizzazione è chiamato co-design,
inteso proprio come partecipazione del cliente alla progettazione
dell’auto.
Il colore del tetto,
dei retrovisori, dei cerchi, della carrozzeria, e dei coprimozzi, può
essere scelto dall’acquirente, così come gli interni che presentano otto
varianti di finitura per la plancia, sette pomelli del cambio e tre
tinte di rivestimenti in pelle. In tutto ci sono trentotto combinazioni
di colore scocca/tetto, abbinabili a loro volta a dodici tipi di cerchi
in lega da sedici o diciassette pollici. Poi ci sono gli adesivi con
quattro temi stilistici che consentono di personalizzare ulteriormente
il tetto. Ovviamente il tutto si paga a parte, con supplementi che
variano da cinquanta a quattrocento euro.
La Citroen DS3
è spinta da sei motori, tutti Euro 5. Tre diesel, ad iniezione diretta
ad alta pressione con filtro antiparticolato, 1.4 HDi 70 CV, 1.6 HDi 92
CV e 1.6 HDi 112 CV con cambio manuale a cinque e sei rapporti, e tre
benzina, a iniezione multi point e diretta, 1.4 VTi 95 CV, 1.6 VTi 120
CV e 1.6 Turbo Thp 155 CV. Inutile dire che quello più in linea con lo
spirito della DS3 è il motore benzina da 155 CV, in grado di appagare i
sensi di chi guida a
partire dal suono
emesso dai terminali di scarico, sportivo al punto giusto e mai troppo
invadente, grazie alla buona insonorizzazione dell’abitacolo.
Il motore THP è
piacevole da gestire nel traffico cittadino grazie alla coppia di 240
newton metri disponibile dai bassi regimi che consente di avanzare in
quarta o in quinta con un filo di gas. Ma diventa molto generoso quando,
schiacciando l’acceleratore, copre lo 0-100 km/h in 7.3 secondi.
La gamma della
Citroen DS3 prevede tre allestimenti: Chic, So Chic e Sport Chic.
Considerando un
equipaggiamento di sicurezza che comprende ABS, ESC, ripartitore di
frenata elettronico, e sei airbag, si parte dall’allestimento Chic
riservato al 1.4 VTi da 95 CV, che apre il listino con 14.470 euro. Le
sue dotazioni comprendono fari fendinebbia, regolatore - limitatore di
velocità, volante in pelle regolabile in altezza e profondità, sistema
audio cd mp3 e presa aux. La più accessoriata versione So Chic è
disponibile per le motorizzazioni 1.6 VTi 120 CV con cambio manuale che
costa 16.770 euro, 1.6 VTi 120 CV con cambio automatico a 17.870 euro, e
1.6 HDi 92 CV FAP, a circa 18.000 euro. In questo allestimento la DS3 si
distingue per il tetto bicolore, i vetri posteriori oscurati, LED nelle
prese d’aria e cerchi in lega da 16 pollici. La Sport Chic, come si
deduce dal nome, ha una caratterizzazione più sportiva, riservata al 1.6
turbo THP 155 CV e 1.6 HDi 112 CV FAP. I prezzi sono rispettivamente di
19.070 euro e 20.170 euro.
La Sport Chic
offre in più i sedili sportivi, lo spoiler con Led integrato, i cerchi
in lega da diciassette pollici diamantati neri e il sistema HiFi con
Connetting Box. E’ disponibile per tutte le DS3 il sistema di
navigazione “My Way” che include un impianto audio cd mp3/wma e
connettività Bluetooth.
E se il desiderio di
sportività non è ancora soddisfatto si può ambire a una delle mille DS3
Racing prodotte in serie limitata. Il motore da 1.6 litri Turbo THP
messo a punto da Citroen Racing eroga 200 CV con una coppia di 275 Nm.
Il contatto con la strada è assicurato grazie al telaio ribassato di
quindici millimetri, una carreggiata ampliata di trenta millimetri e ai
cerchi da diciotto pollici.
La Ds3
mira a ritagliarsi una fetta del segmento B-premium, quello cioè delle
compatte cittadine più ricercate, capaci di fare tendenza e divertire.
(Giu.2010)
Elena Centolani
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