Sicurezza stradale: in Italia i
pedoni sono sempre più a rischio
di Rosario Scavetta
(Sett. 2008)
In
materia di sicurezza stradale, negli ultimi anni, si è registrato un
dato a dir poco inquietante. In Italia, ma non solo nel nostro Paese, è
emergenza pedoni. Se prendiamo in esame, i dati proposti dal progetto
EuroTest (Pedoni 2008), ci rendiamo conto di quanto sia in crescita il
fenomeno. Nel 2005, nella nostra penisola, sono decedute 672 persone:
11,5 cittadini ogni milione di abitanti. Il livello più elevato dopo la
Spagna, tra i Paesi esaminati nell’ambito del progetto
e un valore 2
volte e mezzo più grande rispetto a quello registrato in Olanda (il
Paese più “virtuoso”). Nel nostro Paese il 12,4% delle vittime da
incidente stradale sono pedoni,
il 29,3% dei quali muore sulle
“strisce”. Peggio di noi solo Svizzera e Norvegia. Da
noi il tasso di mortalità sulle strisce è pari a 3,4 pedoni ogni milione
di abitanti (solo la Norvegia registra un tasso maggiore). I pedoni
uccisi sugli attraversamenti rappresentano ben il 3,6% delle vittime
della strada (valore 3 volte superiore a quello registrato in Olanda).
Negli ultimi anni, l’Italia risulta l’unico Paese in cui la percentuale
tra i pedoni morti sulle strisce rispetto ai morti totali da incidenti
stradali è risultata crescente (12,4%, nel 2005). Le prime proiezioni
per il 2006 confermano una preoccupante tendenza al rialzo.
Impressionante, in particolare, il coinvolgimento delle fasce di età più
anziane: il 55% dei pedoni
vittime della strada ha più di 70 anni. Il rischio
attraversamento pedonale risulta ancora più elevato per i turisti
stranieri, penalizzati da una mancanza di consapevolezza della estrema
diversità di norme, regolamenti e “abitudini” e comportamenti
riguardanti gli attraversamenti pedonali.
Rosario Scavetta |
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