PRODURRE ENERGIA PULITA DALLA NATURA
di Mauro D'Avino
L’osservazione diretta della natura fornisce spesso risposte ai problemi
più disparati, anche se questi ci sembrano complessi e incompatibili con
essa.
Metodo scientifico vuol dire soprattutto osservazione e sperimentazione:
lo sa bene un naturalista, lo sanno bene scienziati e ricercatori.
Affrontare il problema energetico a partire da questa visione non è
inutile né inopportuno né soprattutto di difficile soluzione: osservare
e conoscere i fenomeni naturali per comprenderne le dinamiche
energetiche, può costituire la base per lo sviluppo di tecnologie per la
produzione di energia pulita in grandi quantità e soprattutto a basso
costo.
Uno
stile di vita che sia perfettamente integrato con i ritmi naturali, ed
un utilizzo senza sprechi dell’energia rinnovabile, in poco tempo
potrebbe trasformare un mondo prossimo alla catastrofe ecologica, in un
sistema nuovamente equilibrato, in grado di garantire sostegno e qualità
di vita agli esseri che lo popolano.
Come
è possibile ricavare energia dal sole o dal vento in maniera continua,
senza perdite, e senza produrre inquinamento?
Osserviamo la natura!
Un
gruppo di ricercatori dell’Università Tor Vergata di Roma, ha
recentemente scoperto che è possibile sviluppare e mettere in produzione
pannelli fotovoltaici in grado di produrre energia a partire dal …
succo di mirtillo!
Uno
dei problemi principali nella produzione attuale di cellule
fotovoltaiche, infatti, è l’elevato costo congiunto all’elevata carica
inquinante di uno dei suoi componenti principali: il silicio.
Il
problema a cui hanno dato risposta i ricercatori italiani è
fondamentalmente quello di essere riusciti a sostituire il silicio con
un componente ecologico ma soprattutto disponibile in quantità ad un
prezzo molto più basso: il succo di mirtillo, o gli altri composti
organici che sono stati testati in fasi successive, all’interno della
cella fotovoltaica non fanno altro che sviluppare un processo molto
simile alla fotosintesi clorofilliana.
In
questo modo si ottiene facilmente energia elettrica: il pigmento
utilizzato, infatti, assorbe la radiazione solare ed estrae la carica
elettrica per produrre elettricità.
Il
risultato è la produzione di pannelli fotovoltaici di gran lunga meno
costosi di quelli attualmente presenti sul mercato (il risparmio per
watt prodotto è di circa 4 volte) e assolutamente ecologici.
Il
risparmio è dovuto, oltre che all’utilizzo di materiali meno costosi del
silicio, anche al diverso sistema industriale di produzione della cella
fotovoltaica, che si baserà su processi simili a quelli utilizzati
dall’industria della stampa, attraverso macchine che ricordano quelle
utilizzate per la tecnica serigrafica.
Un
approccio scientifico basato sull’osservazione diretta delle dinamiche
naturali ha portato, quindi, alla risoluzione di un problema
assolutamente attuale: creare energia pulita e a basso costo da fonti
rinnovabili.
L’energia eolica ha sostenuto la nostra civiltà per millenni (pensiamo
ai mulini o alle navi), per quale motivo non dovrebbe sostenere il
nostro modo di vivere attuale?
E’
quello che hanno pensato alcuni ricercatori italiani, i quali sono
convinti di poter installare centrali eoliche di potenze pari se non
superiore a quello delle moderne centrali a carbone, a gas o nucleari.
Il
concetto è ancora una volta semplice ed efficace: catturare energia dal
vento ad alta quota tramite vele simili ad aquiloni.
Ancora una volta si osserva la natura e si ottengono risposte semplici:
un aquilone potrebbe salvarci dalla deriva delle centrali atomiche!
Il
progetto si chiama KiteGen (fonte: www.kitegen.com) ed è molto semplice
nella sostanza: una grande vela viene posta a circa 800 – 1000 metri dal
suolo per catturare vento troposferico, il collegamento di due cavi
posti alle estremità della vela stessa trasmette il movimento di
trazione ad un generatore posto al suolo, il quale produce elettricità.
Un
sistema che potrebbe consentire lo sviluppo, secondo gli autori, di
unità modulari a ridotto impatto ambientale con potenze pari a 1 GW
(paragonabili a quelle di una moderna centrale nucleare), in grado di
produrre energia elettrica con un costo inferiore a 0,03 Euro per Kwh.
Le
unita modulari avrebbero un impatto ambientale ridottissimo, se
paragonato a quello delle attuali centrali elettriche: un impatto
ambientale addirittura più ridotto degli impianti eolici tradizionali,
attualmente oggetto di forti polemiche per via dell’impatto non
trascurabile che hanno sul paesaggio e in generale sull’avifauna.
E’
possibile, dunque, produrre energia utilizzando tecnologie ‘verdi’ in
grado di competere, per costo e capacità di diffusione, con quelle
tradizionalmente basate su fonti non rinnovabili.
L’Italia ha prodotto nel 2008 circa 193 Gwh di energia elettrica grazie
al fotovoltaico (fonte: www.terna.it), una percentuale minima rispetto
al totale ma comunque di gran lunga superiore a quanto prodotto nel 2007
(appena 39 Gwh).
Nello
stesso periodo l’Italia ha prodotto 4861,3 Gwh di energia elettrica
grazie all’eolico (fonte: www.terna.it), una percentuale molto più
elevata rispetto a quella ottenuta dal fotovoltaico ma che non deve
lasciare spazio ad interpretazioni errate: il totale dell’energia
prodotta grazie all’eolico, infatti, rappresenta appena il 1,3 % del
totale energetico prodotto.
Se
consideriamo il trend dell’eolico a partire dai dati consolidati per
l’anno precedente (4034,4 Gwh prodotti nel 2007) comprendiamo
immediatamente come esso, pur comunque mantenendosi in decisa crescita,
sia molto meno accentuato rispetto al trend fatto registrare dal
fotovoltaico.
Anche
in questo caso, però, non bisogna lasciare spazio ad interpretazioni
errate: nella grande crescita del fotovoltaico italiano potrebbe avere
un ruolo non secondario la forte spinta dovuta ai programmi di governo
(per esempio il cosiddetto ‘conto energia’).
La
crescita del fotovoltaico, quindi, potrebbe subire una battuta
d’arresto nel caso in cui tali incentivi dovessero essere sospesi.
Se ne
deduce che il rinnovabile derivato dal fotovoltaico e dall’eolico in
Italia può essere la soluzione ai problemi energetici del Paese, solo se
supportata da un programma di governo di ampio respiro, nonché da una
mutata coscienza ecologica degli individui.
In
quest’ultimo caso potrebbe essere già sufficiente informare la
popolazione che ottenere energia pulita, a basso costo da fonti
rinnovabili è assolutamente possibile, anzi è l’unica alternativa ad un
mondo sempre più degradato: è la Natura che offre soluzioni ai nostri
problemi, basta solo saperla osservare.
(Gen.2010)
Mauro D'Avino |