A passo spedito verso il rinnovamento
Papa Francesco e Matteo Renzi "superstars"
di Anna Satta
Cambio di
guardaroba o cambio degli armadi. Con l’arrivo della bella stagione a
voi la scelta. Vero è che dalle vecchie mura vaticane fino ai locali di
Palazzo Chigi si assiste a cambiamenti che certamente strizzano l’occhio
a una certa opinione pubblica, ormai lontana da perbenismi e slogan di
partito.
Al di là
dell’onda emotiva vero è che si respira una ventata di freschezza,
distante dalla solennità dei palazzi ove uomini di potere e burocrati si
erano trincerati.
Inseguiti da
flash e telecamere, le due personalità più anticonformiste e
carismatiche degli ultimi tempi, rubano la scena ai più. Il
palcoscenico degli eventi è tutto per loro, la capacità di arrivare
alle persone mostra di essere un’arma davvero vincente, e di comunicare
con un linguaggio semplice e chiaro, privo di artifizi.
Il Papa
della globalizzazione come viene definito da più parti, vicino a
credenti ma soprattutto a non credenti, l’uomo che snobba il protocollo
e sceglie come luogo di dimora l’ospizio di Santa Marta, lontano dalla
formula tradizionalista di un episcopato fuori tempo.
Molti si
chiederanno il perchè di un accostamento al nostro presidente del
consiglio. Per certi aspetti sembrerebbero avere qualcosa in comune:
oltre allo stile sobrio mostrato spesso in sedi istituzionali,
infrangendo volutamente le convenzioni, Matteo Renzi sfoggia mani in
tasca e sguardo fiero, “rottamando” (dice lui) le vecchie guardie di un
partito tutto da rinnovare e attirando su di sè per questo le antipatie
dei franchi tiratori che giungono da più parti.
Un
personaggio sicuramente scomodo che potrà piacere o meno ma comunque una
forte personalità che come Francesco si misura coi tempi, parla alla
gente e vorrebbe segnare quella svolta radicale tanto sperata ma da
troppi mai condivisa, debellare gli antichi privilegi per lasciar posto
alle azioni concrete.
Entrambi
sembrano cosi’ lontani da quelle logiche di potere che da sempre hanno
spadroneggiato nel nostro Paese e indicano, ciascuno nel proprio ruolo,
la strada verso quelle riforme che forse segneranno il passo ad un vero
rinnovamento.
Anna Satta |