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Anno XIV num.4
Lug./Ago. 2015

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Priolo Gargallo: ieri  feudo, oggi agglomerato industriale

tra i piu importanti D’ Europa

 

 di Renato Santoro

 

Percorrendo la ex statale 114 che accompagna il guidatore da Catania verso Siracusa, si ha l’impressione di essere colpiti da un atmosfera da favola  tra i profumi di zagara di fiori d’arancio e la costa chilometrica della spiaggia  dorata di Agnone Bagni tra limoni arance e mandarini. Il guidatore sa di essere in Sicilia ,ma il suo percorso continua, affascinato dalla vista incantevole di prati con  greggi e  masserie di campagna, siamo in  prossimità di Castelluccio e il suo promontorio  scende come un piano incline nel mare Ionio,.ma qualche chilometro più avanti, la favola svanisce siamo vicini ad Augusta  le prime ciminiere si intensificano nel percorso del guidatore attento. Il paesaggio è spettrale ma è reale ,l’architettura industriale prende il posto della vecchia Megara Hyblea citata da Virgilio per il suo buon miele. Ma Virgilio visse molti secoli fa, oggi siamo nel tanto discusso triangolo della morte Priolo, Melilli,Augusta.Il guidatore è colpito di vedere una immensa estensione costiera  tra le coste frastagliate e l’antico porto greco oggi occupato dalla Raffineria Esso.

Il cammino continua siamo vicini manca qualche chilometro e già si scorge qualche ciminiera in più lo svincolo stradale ci dà l’esatta indicazione Benvenuti a Priolo Gargallo.

Il paesaggio si arricchisce di un agglomerato urbano abbastanza concentrato e in espansione. Il guidatore dal punto alto di un cavalcavia scorge il mare e la penisola Magnisi ove era Tapsos antico regno di Iblone re dei Siculi ,ma li ora c’è lì industria .

Priolo Gargallo nasce nel 1800 come feudo dei Marchesi Gargallo e di Castellentini ricco latifondo,dove già ai primi del 1900 molti campieri lavoravano per il marchese,  il sottosuolo ricco di risorse ogni anno dava frutti abbondanti, orgoglio dei suoi abitanti. I Priolesi cosi chiamati, vivevano nelle terre del marchese, ma d’estate  godevano del mare degli uomini a lato sud e delle donne a lato nord,le saline ricche e incantevoli per il colore rosa e bianco delle prime primizie di sale facevano da contorno con la bella torre del Fico. La storia ci insegna che tutto cambia e cosi fu la sorte di Priolo Gargallo era la metà degli anni 50 quando nascono  la SINCAT, MONTECANI EDISON,cosi che il paesaggio e la bella spiaggia di Fondaco Nuovo o Marina di Melillli assume l’aspetto di un nucleo industriale ,richiamando da tutta Italia forza lavoro
Ricordiamo questo luogo non a caso nel film interpretato da Giancarlo Giannini, “Mimi Mettallurgico,ferito nell’onore.” La tematica  una tragedia di onore, ma  lo sfondo  industriale”
Gli anni trascorrono,gli oggi cinquantenni ricordano il lido Campisi e le serate danzanti allo Scarabeo,ma il culmine arriva negli anni che  vanno tra il 75 e il 78, il grido diventa eco anche nel pulpito della piccola chiesetta costruita a Marina di Melilli , da un sacerdote lavoratore Nicola Barbato e gli abitanti della frazione marina “Esproprio, Esproprio".
L’A.S.I. vuole espropriare perche arriva la nuova raffineria dell’Isab.
Increduli ,gli abitanti di Marina di Melilli vedono le proprie case rase al suolo per una manciata di soldi,i vecchi priolesi ricordano la spiaggia come la più bella di tutta la Sicilia. I più temerari decidono restiamo, ma è impossibile sopportare il cattivo odore e  lo smog dell’industria, per cui verrà creata una nuova Marina di Melilli  nel vicino paese di Floridia.

Ma la vita è un susseguirsi di eventi e notizie e tra qualche paura per lo scoppio di qualche serbatoio con morto per paura si aggiunge  qualche decesso per cancro.  Comunque la vita di Priolo va avanti. Ma se Priolo soffre  e  sopporta  le conseguenze di questo nuovo mondo

industriale è vero che Priolo dipende da Siracusa e non è un comune autonomo. Il territorio dove tra l’altro sono  inseriti i grossi impiati industriali, guarda caso si trova in territorio di Melilli, paese limitrofo e di questa situazione ne fa oggetto e tesoro, a tal punto di divenire comune più ricco d’Italia per gli introiti che l’Industria versa ogni anno per la fornitura  d’acqua. Priolo Gargallo è al centro. Negli anni 70 incominciano le prime sommosse contro  Siracusa e la regione Sicilia, Priolo chiede di essere autonomo e di essere comune indipendente. I primi arresti, i primi moti dell’autonomia, i primi giovani dimostranti, il vecchio parroco che non c’è più perche passato a miglior vita., chiede di vedere  il vecchio feudo avere la liberta di potere decidere e di non fare decidere agli altri sulle sorti con 6 mila abitanti . Si ricorre a tutto ,anche a l’impossibile, fermare i treni ,ma Priolo vuole l’autonomia . Dopo molti sforzi e polemiche arriva l’autonomia cosi tanto sospirata, nel 1979. sono gli anni in cui i giovani priolesi si impiegano nelle industrie arriva L’Enichem, l’ Icam, il benessere  pero viene subito interrotto nella metà degli anni 80.

C’è  crisi nel campo  dell’industria chimica i primi licenziamenti,la cassa integrazione la popolazione è cresciuta a 12000 abitanti,ma non c’è alternativa di lavoro,la crisi nei negozi si fa sentire. Si tenta di rinnovare il polo industriale con la costruzione di un impianto di anilina,

ma la popolazione insorge ,già troppe vittime di cancro e nascite di neonati malformati.

Qual è il futuro di Priolo che ha bruciato le sue tappe?,i vari sindaci che si sono susseguiti danno coraggio,ma c’è la crisi quanti posti di lavoro devono inventare i politici per non fare scappare i giovani,ma  a Priolo muore lentamente la sua economia. Gli anni 90 ci raccontano di un paese dove il tasso di mortalità per inquinamento della flora e fauna è aumentato,ma come accade sempre l’uomo cerca di rinascere dalla catastrofe come accade  quella notte del 13 dicembre la notte del terremoto,si ricostruisce ,li nel triangolo della morte Melilli, Priolo,Augusta.

La fiducia arriva da alcune associazione per il recupero del territorio che cercano di gestire le poche risorse rimaste,nasce un oasi di protezione nelle vecchie saline,  ricovero di tante specie di uccelli migratori protetti da parte della LIPU .Si tenta il recupero della spiaggia di Marina di Melilli con l’attivazione di alcuni lidi attrezzati per la stagione estiva. Il recupero dei beni Archeologici e ambientali. Oggi alla fine degli anni 2000 si assiste ad un altro problema: la popolazione di Priolo è chiamata ad un referendum  e a tale referendum la risposta è no

non vogliamo un Rigassificatore nella nostra città. Scioperi, Manifestazioni si accompagnano; persino un ultimatum per decidere da parte  del Ministro per l’ambiente.

 

Sono trascorsi molti anni è ritorno a guidare in quella statale 114, i miei ricordi mi accompagnano da quando da bambino giurai fedeltà al mio paese che non lo avrei lasciato mai, ma purtroppo ogni volta che ritorno li, la campagna,i prati gli alberi di arancio e limoni sono una rarità tutto appare diverso, la festa il palo della cuccagna ricordi solo ricordi e mille facce di persone conosciute.   

Andate vvia anche in un mondo dove non si può più tornare.

 

Renato Santoro

 

http://www.youtube.com/watch?v=soD2KknzRgM

             

        

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