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Priolo Gargallo: ieri feudo, oggi
agglomerato industriale
tra i piu importanti D’ Europa
di
Renato Santoro
Percorrendo la ex statale 114 che accompagna
il guidatore da Catania verso Siracusa, si ha l’impressione di essere
colpiti da un atmosfera da favola tra i profumi di zagara di fiori
d’arancio e la costa chilometrica della spiaggia dorata di Agnone Bagni
tra limoni arance e mandarini. Il guidatore sa di essere in Sicilia ,ma
il suo percorso continua, affascinato dalla vista incantevole di prati
con greggi e masserie di campagna, siamo in prossimità di
Castelluccio e il suo promontorio scende come un piano incline nel mare
Ionio,.ma qualche chilometro più avanti, la favola svanisce siamo vicini
ad Augusta le prime ciminiere si intensificano nel percorso del
guidatore attento. Il paesaggio è spettrale ma è reale ,l’architettura
industriale prende il posto della vecchia Megara Hyblea citata da
Virgilio per il suo buon miele. Ma Virgilio visse molti secoli fa, oggi
siamo nel tanto discusso triangolo della morte Priolo,
Melilli,Augusta.Il guidatore è colpito di vedere una immensa estensione
costiera tra le coste frastagliate e l’antico porto greco oggi occupato
dalla Raffineria Esso.
Il cammino continua siamo vicini manca
qualche chilometro e già si scorge qualche ciminiera in più lo svincolo
stradale ci dà l’esatta indicazione Benvenuti a Priolo Gargallo.
Il paesaggio si arricchisce di un
agglomerato urbano abbastanza concentrato e in espansione. Il guidatore
dal punto alto di un cavalcavia scorge il mare e la penisola Magnisi ove
era Tapsos antico regno di Iblone re dei Siculi ,ma li ora c’è lì
industria .
Priolo Gargallo nasce nel 1800 come feudo dei Marchesi Gargallo e di
Castellentini ricco latifondo,dove già ai primi del 1900 molti campieri
lavoravano per il marchese, il sottosuolo ricco di risorse ogni anno
dava frutti abbondanti, orgoglio dei suoi abitanti. I Priolesi cosi
chiamati, vivevano nelle terre del marchese, ma d’estate godevano del
mare degli uomini a lato sud e delle donne a lato nord,le saline ricche
e incantevoli per il colore rosa e bianco delle prime primizie di sale
facevano da contorno con la bella torre del Fico. La storia ci insegna
che tutto cambia e cosi fu la sorte di Priolo Gargallo era la metà degli
anni 50 quando nascono la SINCAT, MONTECANI EDISON,cosi che il
paesaggio e la bella spiaggia di Fondaco Nuovo o Marina di Melillli
assume l’aspetto di un nucleo industriale ,richiamando da tutta Italia
forza lavoro
Ricordiamo questo luogo non a caso nel film interpretato da Giancarlo
Giannini, “Mimi Mettallurgico,ferito nell’onore.” La tematica una
tragedia di onore, ma lo sfondo industriale”
Gli anni trascorrono,gli oggi cinquantenni ricordano il lido Campisi e
le serate danzanti allo Scarabeo,ma il culmine arriva negli anni che
vanno tra il 75 e il 78, il grido diventa eco anche nel pulpito della
piccola chiesetta costruita a Marina di Melilli , da un sacerdote
lavoratore Nicola Barbato e gli abitanti della frazione marina
“Esproprio, Esproprio".
L’A.S.I. vuole espropriare perche arriva la nuova raffineria dell’Isab.
Increduli ,gli abitanti di Marina di Melilli vedono le proprie case rase
al suolo per una manciata di soldi,i vecchi priolesi ricordano la
spiaggia come la più bella di tutta la Sicilia. I più temerari decidono
restiamo, ma è impossibile sopportare il cattivo odore e lo smog
dell’industria, per cui verrà creata una nuova Marina di Melilli nel
vicino paese di Floridia.
Ma la vita è un susseguirsi di eventi e
notizie e tra qualche paura per lo scoppio di qualche serbatoio con
morto per paura si aggiunge qualche decesso per cancro. Comunque la
vita di Priolo va avanti. Ma se Priolo soffre e sopporta le
conseguenze di questo nuovo mondo
industriale è vero che Priolo dipende da
Siracusa e non è un comune autonomo. Il territorio dove tra l’altro
sono inseriti i grossi impiati industriali, guarda caso si trova in
territorio di Melilli, paese limitrofo e di questa situazione ne fa
oggetto e tesoro, a tal punto di divenire comune più ricco d’Italia per
gli introiti che l’Industria versa ogni anno per la fornitura d’acqua.
Priolo Gargallo è al centro. Negli anni 70 incominciano le prime
sommosse contro Siracusa e la regione Sicilia, Priolo chiede di essere
autonomo e di essere comune indipendente. I primi arresti, i primi moti
dell’autonomia, i primi giovani dimostranti, il vecchio parroco che non
c’è più perche passato a miglior vita., chiede di vedere il vecchio
feudo avere la liberta di potere decidere e di non fare decidere agli
altri sulle sorti con 6 mila abitanti . Si ricorre a tutto ,anche a
l’impossibile, fermare i treni ,ma Priolo vuole l’autonomia . Dopo molti
sforzi e polemiche arriva l’autonomia cosi tanto sospirata, nel 1979.
sono gli anni in cui i giovani priolesi si impiegano nelle industrie
arriva L’Enichem, l’ Icam, il benessere pero viene subito interrotto
nella metà degli anni 80.
C’è crisi nel campo dell’industria chimica
i primi licenziamenti,la cassa integrazione la popolazione è cresciuta a
12000 abitanti,ma non c’è alternativa di lavoro,la crisi nei negozi si
fa sentire. Si tenta di rinnovare il polo industriale con la costruzione
di un impianto di anilina,
ma la popolazione insorge ,già troppe
vittime di cancro e nascite di neonati malformati.
Qual è il futuro di Priolo che ha bruciato
le sue tappe?,i vari sindaci che si sono susseguiti danno coraggio,ma
c’è la crisi quanti posti di lavoro devono inventare i politici per non
fare scappare i giovani,ma a Priolo muore lentamente la sua economia.
Gli anni 90 ci raccontano di un paese dove il tasso di mortalità per
inquinamento della flora e fauna è aumentato,ma come accade sempre l’uomo
cerca di rinascere dalla catastrofe come accade quella notte del 13
dicembre la notte del terremoto,si ricostruisce ,li nel triangolo della
morte Melilli, Priolo,Augusta.
La fiducia arriva da alcune associazione per
il recupero del territorio che cercano di gestire le poche risorse
rimaste,nasce un oasi di protezione nelle vecchie saline, ricovero di
tante specie di uccelli migratori protetti da parte della LIPU .Si tenta
il recupero della spiaggia di Marina di Melilli con l’attivazione di
alcuni lidi attrezzati per la stagione estiva. Il recupero dei beni
Archeologici e ambientali. Oggi alla fine degli anni 2000 si assiste ad
un altro problema: la popolazione di Priolo è chiamata ad un referendum
e a tale referendum la risposta è no
non vogliamo un Rigassificatore nella nostra
città. Scioperi, Manifestazioni si accompagnano; persino un ultimatum
per decidere da parte del Ministro per l’ambiente.
Sono trascorsi molti anni è ritorno a
guidare in quella statale 114, i miei ricordi mi accompagnano da quando
da bambino giurai fedeltà al mio paese che non lo avrei lasciato mai, ma
purtroppo ogni volta che ritorno li, la campagna,i prati gli alberi di
arancio e limoni sono una rarità tutto appare diverso, la festa il palo
della cuccagna ricordi solo ricordi e mille facce di persone
conosciute.
Andate vvia anche in un mondo dove non si può
più tornare.
Renato Santoro
http://www.youtube.com/watch?v=soD2KknzRgM
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