Singapore – realizzazione di un sistema
di infrastrutture d’avanguardia, in un contesto di spazi disponibili
limitati e nel rispetto dell’ambiente. Disamina della politica
ambientale seguita dalla Citta’-Stato, con particolare focalizzazione
sugli aspetti dello
sfruttamento delle sue risorse idriche
di
Giovanni Russo
Introduzione
Singapore, e’ uno stato insulare del sud-est
asiatico che confina con la Malesia. Composto da 63 isole, Pulau Ujong
risulta esserne la maggiore per estensione.
Singapore ha la peculiarita’ di essere una
Citta’-Stato ed e’ caratterizzata da un sistema democratico di
ispirazione anglosassone. A nord confina con la Malesia, attraverso lo
Stretto di Johor e a Sud/Sud Ovest, con Isole appartenenti all’Indonesia
(Bintan, Batam ecc).
Singapore ha una popolazione mista a
prevalenza cinese (76,8%), seguita da minoranze malesi (13,9%) ed
indiane (7,9%) e, piu’ recentemente, europea ed asiatico-oceaniche. La
popolazione con cittadinanza singaporiana supera i 5 milioni di abitanti
mentre la popolazione immigrata e’ pari al 45% di quella complessiva.
Nel 1963 Singapore dichiaro’ unilateralmente
l’indipendenza e dopo una breve unione con la Malesia se ne stacco’ nel
1965, rimanendo nell’ambito del “Commonwealth”.
Peculiarita’ geografico-idriche
Singapore ha (attualmente) una superficie di
712 km2 (la superficie della Citta’-Stato e’ in continua crescita grazie
al “pompaggio” incessante di sabbia dalla Malesia e dall”Indonesia).
Singapore e’ caratterizzata da un clima equatoriale con una temperatura
che non scende mai al di’ sotto dei 20 gradi e che raramente sale
oltre i 33 gradi e da un’umidita’ media del 90%. Novembre e dicembre
sono i mesi piu’ piovosi (la quantita’ media di pioggia annua ammonta a
2497 mm circa) e la stagione cosiddetta secca si ha nei mesi di luglio e
agosto.
Sistema politico
Singapore e’ una repubblica democratica
parlamentare. Gli emendamenti apportati alla Costituzione nel 1991 hanno
apportato alcuni poteri supplementari al Capo dello Stato (potere di
veto) in materia di riserve monetarie e in campo giudiziario (nella
nomina dei giudici).
Breve sintesi economica
Singapore e’ caratterizzata da un’economia
di mercato tra le piu’ libere esistenti al mondo e dall’assenza di
debito estero. A Singapore il settore primario e’ del tutto assente;
quello secondario vede il predominare di imprese industriali ad alto
valore aggiunto (settore elettronico, apparecchiature bio-medicali e
macchinari di precisione) e il settore terziario, quello del settore
bancario e finanziario. La crescita economica che nel 2011 era stata di
oltre il 9 %, si prevede che a conclusione dell’anno 2012 si sara’
contratta fino a posizionarsi intorno all’1,7 percento circa, a
causa della crisi economica internazionale.
Obbiettivi di sviluppo in un
contesto di peculiarita’ geo-politiche uniche
Gli obbiettivi di sviluppo di quest’economia
sono stati sempre caratterizzati, da un lato, dalla lotta ferrea alla
corruzione (di fatto pressoche’ assente) e, dall’altro, dalla piena
trasparenza dell’operato della pubblica amministrazione, con continui
bandi pubblici per beni e servizi, sia per opere minori (assegnazione di
incarichi, acquisti di beni per uffici) che per la realizzazione di
infrastrutture di rilievo. In tale ottica, tra gli obbiettivi ritenuti
prioritari da parte di queste autorita’, vi sono quelli di uno sviluppo
attento, coniugato al rispetto dell’ambiente.
Per realizzare cio’, a Singapore sono
state adottate metodologie “uniche”, ad esempio per il controllo
dell’inquinamento atmosferico che prevede misure particolarmente
disincentivanti del trasporto privato: un’autovettura dal prezzo di
15.000-20.000 Euro, dopo il pagamento di una tassa ambientale valido per
un periodo di dieci anni (denominata COI) arriva a costare anche
60.000-70.000 Euro, in funzione della sua cilindrata. Inoltre, la
circolazione stradale vi viene ulteriormente disincentivata durante le
ore di punta, attraverso una tassazione variabile delle vie centrali,
mediante un sistema di prelevamento elettronico automatizzato simile al
“telepass”, denominato “ERP”.
A controbilanciare questo sistema
“punitivo”, le autorita’ locali hanno dotato la Citta’ – Stato di uno
dei sistemi di trasporto pubblico tra i piu’ avanzati esistenti nei
paesi dell’area del sud-est asiatico e nel mondo. Singapore risulta
essere dotata di un sistema di metropolitana (attualmente di sette
linee, dopo la recente messa in funzione della piu’ recente, cosiddetta
“Circle Line”). Inoltre, le linee di autobus sono attualmente 911
(novecentoundici), con propulsione pressoche’ interamente a gas gpl e/o
a metano, onde limitare le emissioni dannose.
Sfruttamento attento delle
risorse in un contesto di limitatezza di territorio e nel rispetto
dell’ambiente
Singapore risulta essere pressoche’ priva di
risorse naturali e tra queste, di risorse idriche. Grazie a normative
restrittive a difesa dell’ambiente e volte al recupero degli scarti
industriali (e di ogni altro tipo) essa e’ riuscita ad ottenere, nel
corso degli anni, risultati di tutto rispetto in tutti i settori delle
proprie infrastrutture, tutte rivolte al rispetto ambientale,
all’efficienza e al risparmio energetico e pertanto su di esse Singapore
ha rivolto tutte le sue priorita’. In funzione dei predetti principi
tutti gli altri settori hanno pertanto dovuto plasmare le loro attivita’.
Queste autorita’ hanno quindi definito le
proprie politiche di sviluppo come modellate sul cosiddetto “Dynamic
Ecosystem”, rivestente carattere multisettoriale. Detto modello spazia
pertanto dal settore culturale (dove vengono coinvolti finanche artisti
nella progettazione delle nuove aree
abitative), fino a quello della
realizzazione di progetti, come pure a quella della progettazione di
eventi.
Attualmente la materia e’ regolata dal
“Singapore Green Plan 2012”, progetto lanciato nel 2002 e che ha come
obbiettivo quello di ottenere e garantire uno sviluppo
eco-sostenibile. La sua realizzazione si articola nei seguenti settori:
1)
aria pulita e mutamenti climatici
2)
acque
3)
salute pubblica
4)
conservazione degli ambienti naturali
5)
relazioni internazionali in materia
ambientale
I suddetti obbiettivi hanno trovato
realizzazione attraverso un “mixing” di provvedimenti in diversi settori
dell’amministrazione locale, il primo dei quali, in particolare,
attraverso l’emanazione di normative rigide nel settore del trasporto
privato (come su-riportato). La salute pubblica viene dal canto suo
garantita da un sistema misto (privato/pubblico) che prevede la tutela
della popolazione attraverso un sistema sia di assicurazioni private che
dall’accesso di servizi (per la popolazione con cittadinanza
singaporiana) a prezzi “calmierati”, in particolare a favore della
popolazione meno abbiente.
La conservazione ambientale viene piu’ in
generale assicurata da un rigido sistema di pianificazione urbana che
prevede il mantenimento di aree verdi in ragione del 50 percento
del territorio di questa Repubblica, fattore che ha fatto si’ che
Singapore si garantisse l’appellativo di “citta’ giardino”. Norme
“ad hoc” impongono il riciclaggio dei rifiuti da cui vengono ottenuti
prodotti di recupero in ragione del 60%. Il sistema di riciclaggio dei
rifiuti, realizzato dalla “JTC Corporation” a mezzo dell’impianto “CITIRAYA”,
sulla base di una concessione trentennale, e’ stato costruito a TUAS
(zona di confine con la Malesia) su un’area di 19 ettari.
Esso consente di ricavare dal trattamento
dei rifiuti, materie plastiche, carta, vetro, derivati del legno, senza
dimenticare l’oro, quest’ultimo recuperato principalmente da residui di
circuiti integrati e da altri prodotti elettronici (con una produzione
mensile pari a 200 Kg). Quest’ultima tecnologia (fiore all’occhiello di
Singapore) e’ stata esportata da questa Citta’ - Stato verso dieci
paesi, tra cui l’Italia.
Settore Energetico: produzione
di energia elettrica
La produzione di energia elettrica a
Singapore viene ottenuta in ragione del 50% circa del proprio
fabbisogno per il tramite:
a)
della centrale di Senoko-Sembawang, composta
di cinque impianti termici, tutti funzionanti a gas e, in caso di
necessita’, altresi’ a gasolio e la cui produzione attualmente ammonta a
3.305 Megawats circa. Detti impianti riutilizzano altresi’ il
vapore prodotto onde ottimizzare ulteriormente la produzione di energia
elettrica della centrale stessa.
b)
di energia elettrica importata dalla
Malesia.
Settore trasporti pubblici e dei
trasporti in generale
Il settore dei trasporti pubblici di
Singapore e’ assicurato da un eccellente sistema misto di metropolitane
e di autobus. Esso e’ costituito da un sistema garantito da due societa’.
La principale, denominata MRT, garantisce mediamente il 90% del sistema
su rotaia mentre la SRT assicura i tratti minori. La “Mitsubishi
Electric”, infine, ha recentemente realizzato il sistema di collegamento
automatizzato su monorotaia con l’isola di Sentosa. I collegamenti
mediante metropolitana consentono il trasporto giornaliero di 1.900.000
utenti circa mentre quelli a mezzo autobus, quello di oltre 3.000.000 di
persone. Il servizio taxi, infine, e’ assicurato da 24.700 automezzi.
Le autostrade si estendono su 161 km, mentre
il manto stradale rimanente si estende su 627 km. Le strade
“secondarie”, infine, raggiungono una lunghezza complessiva pari a 520
km circa.
Settore idrico
Singapore risulta essere dotata di risorse
idriche naturali del tutto insufficienti rispetto alle sue necessita’.
In ragione della sua situazione di dipendenza in materia, attraverso un
programma ormai trentennale, questa Citta’-Stato e’ riuscita,
“catturando” le acque piovane, riciclando le acque usate e grazie
ad attente tecnologie di ottimizzazione dei consumi, a produrre il 50%
delle necessita’ di acqua potabile di cui necessita. Il trattamento
delle acque usate segue a Singapore ben tre processi depurativi,
nell’ordine:
-
Filtraggio (detto sistema elimina le
impurita’ accumulate quali metalli, batteri e virus in ragione del 98%).
Detto primo procedimento consente di ottenere acqua adatta ad uso
irrigazione ed industriale;
-
Trattamento successivo, per osmosi inversa;
-
Trattamento finale, a mezzo di raggi
ultra-violetti.
I tre cicli succitati consentono di ottenere
acqua purissima che supera gli standard previsti dall’OMS per l’uso
potabile e i residui del trattamento delle acque di scarto sono
scaricati nell’oceano, a oltre 5 km dalla costa, a mezzo di tunnel
sottomarini.
Il 33% delle rimanenti necessita’ idriche del paese e’ importato dalla
Malesia, sulla base di un accordo siglato tra i due paesi e che scadra’
nel 2061.
-
Il 10% del fabbisogno e’ ottenuto a mezzo
desalinizzazione e immesso nel cosiddetto “Barrage Marina”;
-
il rimanente 10% e’ costituito da raccolta
di acque piovane, attraverso un apposito ed efficientissimo sistema di
canalizzazione urbana.
A Singapore l’intervento umano ha creato, ad
oggi, ben 17 laghi artificiali (denominati “reservoirs”) che
raccolgono l’acqua piovana nonche’ le acque trattate e che consentono
inoltre l’espletamento di attivita’ ricreative e della pesca sportiva.
Alla realizzazione del succitato
avanzatissimo e variegato sistema di potabilizzazione dell’acqua da piu’
provenienze contribuiscono oltre 50 imprese internazionali. Inoltre, e’
attualmente allo studio un ulteriore sistema “innovativo” di raccolta
delle acque depurate, piovane e desalinizzate, in aggiunta ai laghi
artificiali esistenti, mediante la realizzazione di apposite “cisterne”
sottomarine, da costruire sotto l’oceano circostante.
Il succitato sistema idrico e’ poi
completato da attenti sistemi di distribuzione dell’acqua stessa, che
prevede sistemi di distribuzione domestica a pressione “controllata”,
per la fuoriuscita minima di acqua potabile, in funzione delle
necessita’ domestiche.
Accorgimenti altrettanto avanzati sono stati
adottati nei centri commerciali, negli alberghi, nei ristoranti e nei
restanti locali pubblici, con sistemi a cellule fotoelettriche
‘intelligenti”, appositamente regolate per erogare l’acqua nei tempi e
nei quantitativi minimi indispensabili.
Attualmente Singapore utilizza, come
accennato, due sistemi di raccolta diversi dell’acqua, rispettivamente
piovana e di acque “usate”. Il primo, costituito dalla raccolta di acqua
piovana, e’ costituito da un “network” complesso di canalizzazioni che
alimenta i 17 laghi artificiali della Citta’-Stato. Singapore, con detto
sistema, si e’ posta all’avanguardia mondiale per sistema di raccolta di
acqua potabile da acque piovane.
Dall’ulteriore messa in funzione negli anni
a venire di ulteriori nuovi impianti di desalinizzazione che
utilizzeranno tecniche d’avanguardia di desalinizzazione, Singapore si
attende di raggiungere entro il 2060 una posizione prossima
all’autonomia idrica non inferiore al 90 per cento del fabbisogno
stimato in prospettiva.
Giovanni Russo |