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Monsieur le mans
La storia di Jacky Ickx
di Roberto Maurelli
Il 1° gennaio del 1945 nasceva, a Bruxelles, Jacques
Bernard Ickx, meglio conosciuto e passato alla storia come Jacky Ickx.
Il suo debutto in Formula 1 risale al
Gran Premio di
Germania 1966, quando, alla guida di una modesta
Matra di F2, (con oltre
150 cv di differenza con le più potenti F1), si qualifica in quarta
posizione. Il regolamento prevedeva la retrocessione alle spalle
dell'ultima classificata tra le Formula 1 ma, qualche giro Ickx si
andava a riprendere la “sua” quarta posizione. Mentre era in pieno
recupero sul trio di testa, un guasto meccanico lo costrinse ad
abbandonare la corsa, per la gioia dei colleghi al volante delle Formula
1 che, altrimenti, sarebbero stati ulteriormente ridicolizzati. Nel
1968, dopo altre buone prestazioni in F2 e qualche convincente
apparizione in F1, arrivò l’ingaggio da parte della
Ferrari,
cui seppe regalare, nonostante la non partecipazione a due gare, un bel
quarto posto nella classifica piloti ed una vittoria in Francia.
Nel 1969 una breve parentesi alla
Brabham
gli consentirà di vincere altri due G e di concludere al secondo posto
in classifica piloti, alle spalle dell’imprendibile
Jackie Stewart.
Per il 1970 il belga torna in Ferrari, ma l’inizio di stagione è a dir
poco disastroso, condizionato da numerosi errori del team e della
mancanza di competitività della sua monoposto che non riesce a tenere il
passo della fantastica Lotus guidata da Jochen Rindt. Quando a Monza il
suo rivale muore a seguito di un terribile incidente, a Jacky, per
conquistare il titolo, non resta che vincere le tre gare restanti. Ne
vincerà due ed arriverà quarto nell’altra.
Da questo momento in poi i risultati in Formula 1 stenteranno ad
arrivare.
Nel 1971 Ickx rimane a Maranello, ma non va oltre un quarto posto in
classifica piloti e ottiene una sola vittoria in Olanda. Risultati quasi
identici e stagione fotocopia anche per la stagione successiva.
Il 1973, invece, è l’annus horribilis. Le colpe sono da attribuire
soprattutto ad una Ferrari non competitiva nelle prestazioni e poco
unita a livello di squadra. Fu per questo che, nel corso dell’anno,
Jacky parteciperà ad alcune gare con altre vetture, come in quel Gran
Premio di Germania, quando, al
volante
di una
McLaren,
conquista l’unico podio dell'anno.
Insoddisfatto per la penuria di risultati il pilota belga decide, per
il 1974, di accettare la corte di Chapman e di trasferirsi alla
Lotus.
Il prestigioso team inglese, però, in quel periodo non era nelle
condizioni di apprestare una vettura vincente e, nei due anni di
permanenza con la scuderia di Hethel, nessuna vittoria fu conquistata.
Questa parabola discendente continuerà anche negli anni successivi, gli
ultimi di Ickx in Formula 1. Si alternerà al volante di
Williams,
Ensign
e
Ligier,
ma otterrà solo qualche misero piazzamento a punti.
Dopo
Stirling Moss,
Ickx è considerato il più forte pilota che abbia partecipato al
mondiale di
Formula 1, senza tuttavia essere riuscito a conquistare il
titolo iridato. Una caratteristica peculiare rimane la sua eccezionale
sensibilità di guida, che gli consentì di essere un ottimo collaudatore
delle sue vetture e, soprattutto, gli permise di cimentarsi in
differenti discipline del motor sport.
Non a caso è stato definito per molto tempo Monsieur Le Mans, avendo
stabilito sul celebre tracciato francese un record di 6 vittorie, solo
recentemente battuto dal pilota
Tom Kristensen.
Rimane indelebile nella memoria degli appassionati quella partenza della
sua prima
24 Ore di Le Mans
quando, ritenendo pericolosa al la partenza classica, in cui i piloti
correvano verso le vetture disposte a lisca di pesce e partivano spesso
senza allacciare le cinture, si sedette a bordo della macchina, allacciò
le cinture e aspettò con calma che tutte le macchine fossero passate e
poi partì.
Ickx
ha inoltre vinto una
24 Ore di Daytona
nel 1972 e la
12 Ore di Sebring
nel 1969 e 1972.
È
davvero raro che un pilota possa vantare un palmarès tanto completo, che
include vittorie in Formula 1, Sport, Prototipi, Turismo e Granturismo,
Rally-Raid e motociclismo. Anche per questa sua immensa versatilità è
stato uno dei piloti più apprezzati dai progettisti di auto da corsa.
Tra questi, il celebre Mauro Forghieri lo ricorda come uno dei piloti
che più di ogni altro avrebbe voluto veder vincere un mondiale;
purtroppo circostanze indipendenti dal suo talento hanno impedito il
coronamento di questo sogno.
L’enorme competenza di Jacky Ickx è dal 1998 al servizio della JVD
International per l'organizzazione del Rally dei Faraoni, ora Pharaons
ICCR, la gara ad oggi più rilevante tra i Rally Africani.
Roberto Maurelli |