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TUTTO QUELLO CHE C'E' DA SAPERE SUGLI AUTOVELOX

di Elena Centolani 

 

A chi non è mai capitato durante un viaggio di avvistare uno di quegli apparecchi che scattano foto perché la velocità di crociera è superiore ai limiti consentiti dalla legge? Non sto parlando di un paparazzo, bensì dei cosiddetti autovelox.

Autovelox è un marchio registrato dall’azienda fiorentina Sodi Scientifica ed è il nome commerciale dei misuratori di velocità.

La sua commercializzazione in Italia è iniziata nel 1972 come attrezzatura destinata in particolare alla Polizia Stradale e Municipale per la rilevazione del superamento dei limiti di velocità sulle strade. Ogni apparecchio deve essere visibilmente segnalato con dei cartelli con su scritto la formula “rilevamento elettronico della velocità” oppure “controllo elettronico della velocità”posizionati ad una distanza di 250 metri sulle autostrade e strade extraurbane principali, 150 metri sulle strade extraurbane secondarie e urbane di scorrimento e 80 metri sulle restanti strade. Inoltre i cartelli devono avere il colore di fondo del tipo di strada sul quale sono installati, quindi bianchi per i centri abitati, blu nelle strade extraurbane e verdi in autostrada.

Esistono diversi tipi di autovelox: con funzionamento a fotocellule, a laser, a radar e a ripresa tv.

 

AUTOVELOX CON FUNZIONAMENTO A FOTOCELLULE.

E’ il più utilizzato in Italia e il suo funzionamento si basa sulla legge fisica v=s/t (velocità=spazio/tempo). Se la velocità rilevata supera il valore impostato, l’apparecchio fotografa nella parte posteriore il veicolo da incriminare.

Può essere montato su un cavalletto oppure sulla fiancata dell’automobile della Polizia ferma a bordo strada, oppure ancora in una postazione fissa detta Autobox.

Di recente sono stati introdotti dei nuovi modelli che sono caratterizzati da una terza fotocellula che serve a calcolare la distanza fra il veicolo e l’apparecchio.

Ci sono poi i modelli più avanzati che hanno anche il collegamento via radio con una seconda postazione della polizia che si trova sulla stessa strada pochi metri più avanti; questo permette di poter fermare subito il veicolo e procedere con la contestazione immediata.

Questo tipo di apparecchiature possono andare incontro ad errori di rilevamento molto raramente. Uno di questi casi è rappresentato dal fatto che se due veicoli passano quasi contemporaneamente davanti alle fotocellule, è molto probabile che il primo, un po’ più lento, faccia scattare la prima fotocellula, e che il secondo, più veloce e sulla corsia di sorpasso, l’altra; questo significa che la prima auto verrebbe fotografata ingiustamente in quanto coprirebbe la targa della seconda auto che le sta passando vicino a velocità elevata e in fase di sorpasso.

Un altro possibile errore è dato dall’inclinazione data all’autovelox. Se è posizionato in una strada in pendenza ed installato in orizzontale si troverebbe obliquo rispetto alla strada e di conseguenza la misurazione sarebbe più corta di quanto dovrebbe essere, quindi rivelerebbe velocità superiori a quelle reali scattando foto ingiuste.

 

AUTOVELOX CON FUNZIONAMENTO A LASER.

Questi apparecchi sono detti in genere Tele laser e vengono utilizzati dall’operatore stesso che punta i veicoli da esaminare. Viene emesso un fascio laser invisibile ad occhio nudo e un sensore ottico integrato rileva il segnale di ritorno generato dal riflesso del laser sulla carrozzeria. Questa operazione ha la durata di meno di un secondo.

Non essendoci fotografia, gli agenti accertatori devono provvedere subito alla contestazione dell’infrazione, ma non avendo prova del superamento effettivo del limite di velocità spesso viene fatto ricorso.

 

AUTOVELOX CON FUNZIONAMENTO RADAR.

Sono meno diffusi dei precedenti. Il velocimetro radar effettua la misurazione della velocità in base al suono di un segnale radar emesso su determinate frequenze.

Uno degli errori più frequenti di rilevamento degli apparati radar è quello della presenza contemporanea di due veicoli nello stesso punto della strada ma con velocità diverse. L’apparecchio mira al primo veicolo in arrivo a velocità  regolamentare, ma il sopraggiungere di un altro veicolo più veloce influenza la lettura. A questo punto non è più possibile con estrema precisione decifrare l’automobile da fermare.

 

AUTOVELOX CON FUNZIONAMENTO A RIPRESA TV.

Questo apparecchio rileva la velocità relativa dei veicoli che precedono la pattuglia e la confronta con i dati del tachimetro di bordo ricavando così la velocità effettiva. La testimonianza disponibile sul nastro del sistema video permette anche il controllo a posteriori di eventuali altre infrazioni.

Il sistema video veicolare viene integrato da una postazione di regia. Il tutto è composto da una telecamera a colori dotata di un’apposita staffa e sistema antivibrazioni, zoom 8x, filtro polarizzatore e microfono escludibile, un’unità centrale con monitor di visualizzazione a colori e tastiera retro illuminata di regolazione monitor e telecamera, comando videoregistratore, unità di telecomando con display per la visualizzazione della velocità, videoregistratore Vhs con sistema antivibrazioni, stampante termica opzionale per la contestazione immediata delle infrazioni.

 

Un altro velocimetro molto diffuso in Italia è rappresentato dal SICVE ( Sistema informativo per il controllo della velocità) o Safety tutor, sviluppato e brevettato da Autostrade per l’Italia e gestito dalla Polizia Stradale; rileva la velocità media dei veicoli ed è utilizzato soprattutto sulle autostrade in quanto controlla tratti lunghi dai 15 ai 20 chilometri.

Il veicolo in transito nel tratto controllato viene fotografato una prima volta, con data e ora, da apposite fotocamere installate su un pannello messaggi, e il passaggio viene rilevato da due spire installate nell’asfalto. Prima di arrivare al punto di controllo finale, se il veicolo attraversa altri pannelli o cavalcavia e la sua velocità è oltre il limite consentito, vengono inviate delle segnalazioni luminose che invitano il conducente a rallentare. Arrivato al punto di controllo, il veicolo viene nuovamente fotografato con data e ora. Mettendo a paragone le due foto il sistema calcola la media della velocità durante la tratta controllata.

E’ normale e giusto che vengano posti dei limiti di velocità per la sicurezza della circolazione, ma spesso succede che su alcune strade di grande flusso vengano stabiliti limiti ridicoli, pur sapendo che sarà impossibile rispettarli. Ne consegue che le multe fioccano, anche perché spesso gli autovelox vengono nascosti  e non segnalati, nonostante questo sia assolutamente contro la legge.

Elena Centolani

 


 

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